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Autore: Chiutaa    02/05/2011    0 recensioni
Ed guardò l'orologio e con sorpresa si accorse che erano già le 3 del mattino.
- Roy mi dispiace ma io devo proprio rientrare...sono le 3! E domani ho parecchio da fare...- disse cominciando ad alzarsi e tirando fuori il portafoglio per pagare.
- Oh è così tardi? Sarà il caso che rientri anch'io allora. E non t'azzardare a pagare. Ti ho invitato io e pago io. - gli disse fulminandolo con lo sguardo
­- Va bene va bene!- gli disse ridendo Ed.
Pagò e si avviarono insieme alla volta del dormitorio
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap1
FIDUCIA
Sentimento di chi ha fede sicura
in qualcuno, in qualcosa.
 
Il giorno seguente Edward partì per tornare a casa e Roy lo accompagnò alla stazione. Quando tutti i passeggeri furono saliti sul treno, Roy lo trasse a sè per salutarlo con un bacio.
- Ehi...c'è gente...- disse Ed arrossendo, cercando di scostarsi, ma Roy glielo impedì mettendogli una mano dietro sulla nuca e una dietro la schiena, trattenendolo vicino a sè.
- Rillassati...non ci vede nessuno! - gli disse sorridendo. Appoggiò la fronte contro la sua, restando così qualche istante prima che Roy disse: - Vai...- fece cadere le braccia lungo il corpo lasciandolo andare.
Ed si scostò e lo guardò poi gli scoccò un rapido bacio sulle labbra e si avviò velocemente verso il treno in partenza senza però voltasi indietro. Sentì Roy dietro di lui ridere. Prese posto vicino al finestrino e quando guardò fuori lo vide che lo guardava con un sorriso affascinante. Mosse le labbra senza emettere alcun suono. "Ti amo."
I suoi occhi dorati brillarono di felicità e, mentre il treno cominciava la sua corsa, lo guardò: era ancora lì che lo guardava, con la sua faccia da giocatore da poker così affascinante. Aveva alzato un mano per salutarlo.
Quando non lo vide più si scostò dal finestrino e si accomodò meglio sul sedile. Fu un viaggio molto tranquillo e Ed potè pensare con calma agli ultimi due giorni: il professore più rinomato dell'università lo amava, aveva dell'incredibile! Ma dopo tutto quello che si erano detti e che avevano fatto la notte precedente, pensò arrossendo, non poteva avere ancora dubbi...l'unica cosa che rimpiageva era che erano potuti stare insieme così poco e ora potevano vedersi solo i weekend perchè Reesenball distava da Central City poco più di un paio d'ore ed erano troppe per potersi vedere tutte le sere, quindi avevano deciso che sarebbe stato Roy a raggiungerlo il venerdì sera successivo...ma mancavano quattro giorni escludendo oggi! Fortuna che tornava a casa solo per due settimane...anche se era felice di stare un pò con la sua famiglia, intendiamoci.
Quando scese alla sua stazione c'erano tutti a dargli il benvenuto: la mamma, Alphonse e Winry ( che si tenevano per mano! "Wow...che progressi!" pensò Ed piacevolmente sorpreso), nonna Pinako e perfino quel vagabondo del padre. Non poteva crederci...c'erano addirittura i dottori Rockbell, i genitori di Winry erano dottori missionari, e l'insegnante che avevano avuto da bambini, lui e il fratello e Winry, Izumi Curtis: una tipa strana con i dred e un marito dalla mole colossale, che si definiva una semplice casalinga e che prima della perdita del figlio e della scoperta di non poterne più avere, insegnava alle elementari del paese ma poi si ritirò perchè soffriva troppo per la scomparsa del figlio e si mise a lavorare nella macelleria del marito. E' molto brava, pur avendo un metoto decisamente poco ortodosso per insegnare.
Era felice di potersi finalmente godere il clima allegro e sereno della sua famiglia e delle persone a cui voleva bene ma era anche giù di corda per via di Roy ma lo nascose godendosi ogni istante della festa che diedero per la sua laurea e per il suo ritorno a casa, anche se non è che ci mancasse da cinque anni! Si congratularono tutti con lui per i suoi successi universitari e per aver trovato lavoro presso il più importante archeologo del Paese, Maes Hughes.
La festa si prolungò fino a sera. Erano tutti comodamente seduti in veranda a chiacchierare quando a Ed suonò il cellulare. Lo prese per vedere chi era e vide con sorpresa che era Roy. Sorrise e si alzò per rispondere.
- Ooooh ma guarda che sorriso...è la tua ragazza? - gli chiese Izumi.
- ...può darsi...- rispose enigmatico mentre si allontanava quel tanto che bastava perchè non lo sentissero mentre era al telefono.
- Ciao...- disse quando fu sicuro di non essere più a portata di voce.
- Ciao...- gli rispose Roy con la sua voce estremamente sexy.
Fù una telefonata breve dove si raccontarono semplicemente quello che avevano fatto in giornata ma Ed era al settimo cielo per la gioia perchè Roy lo aveva chiamato e quando staccarono si promisero di sentirsi presto. Aspettò qualche minuto prima di tornare dagli altri.
- Fratellone...
Sobbalzò sentendo la voce del fratello.
- Oh Al...mi hai fatto prendere colpo!
- Scusa...gli altri se ne stanno andando...non vieni a salutarli?
- Ah certo.
Una volta rimasti soli diede la buonanotte ai suoi e andò nella sua camera. Era ormai notte ed era stata una giornata lunga e molto intensa. Si spogliò, si fece una doccia e si mise il pigiama, il tempo di mettere la testa sul cuscino e dormì come un sasso fino al mattino successivo. Quando si svegliò scese con calma al piano di sotto per fare colazione.
Guardare la sua famiglia al completo al tavolo a fare colazione, lo mise di buon umore: da quant'è che non capitava? Si erano più o meno sempre visti negli ultimi cinque anni ma mai tutti e quattro insieme: tra il padre sempre in giro per lavoro e Al che studiava e aiutava il padre all'estero era difficile. Era bello stare insieme finalmente. Si sentiva sereno e felice...l'unica pecca era l'assenza di Roy. Tra l'altro doveva anche dirlo ai suoi...avrebbe trovato il momento giusto...almeno lo sperava!
- Buongiorno...- li salutò sbadigliando grattandosi la testa mentre entrava in cucina.
- Buongiorno fratellone. - rispose Al sorridendo.
- Ciao tesoro...- lo accolse la madre con un dolce sorriso.
- Ciao... - gli disse il padre con un cenno del capo.
Si sedette al tavolo per fare colazione e la madre gli mise davanti un piatto con delle frittelle.
- Grazie...- gli disse con un sorriso. Assaporò con calma la cucina della madre, gli era mancata un sacco!
- Allora...che hai intenzione di fare in queste due settimane? - chiese il padre.
- Oh vediamo...a parte dormire e mangiare intendi? - disse rilassandosi sulla sedia.
- Ahahahah! Fratellone non avevo dubbi!

   
 
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