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Autore: Izumi V    02/05/2011    2 recensioni
Ad un tratto, facendo scorrere nuovamente lo sguardo su di loro, notò qualcosa che la prima volta le era sfuggita.
Più indietro, nascosto alla vista dal resto dei compagni, qualcuno sembrava seguire i suoi occhi.
E finalmente, si incontrarono.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Misteri
 

 

A Kodomo e Izumi, come promesso!
Ps per Kodomo: l’altro giorno su mtv è passata ‘Urlo e non mi senti’…
Mi ha ricordato qualcosa…

 

 
 
 
 
-I rischi stupidi..- si ripetè Nami ancora una volta nella mente, per poi dirlo ad alta voce.
-C-Come scusa?- si riscosse Zoro, guardandola sorpreso ma senza lasciarla andare.
-I rischi stupidi!- esclamò lei, con i grandi occhi nocciola piantati nei suoi occhi, come se una fantastica idea le si fosse appena accesa nella testa.
-Giuro che continuo a non capire…- ammise il ragazzo.
-Oh andiamo, ho in mente qualcosa di molto stupido che potremmo fare ora- sussurrò Nami, un sorrisetto birichino contagioso.
 
E prima che lui potesse risponderle a tono, o almeno riprendersi dalla sorpresa, lei lo baciò di nuovo, con più foga, trascinandolo per terra sopra di lei.
Ma Zoro era un gentiluomo, nonostante le apparenze. Anche se a fatica, si separò dalle sue appetibili labbra, per fermarsi un attimo a osservarla.
 
Stupenda. Stesa nell’erba, con le guance arrossate e i capelli finalmente sciolti, la chiara pelle illuminata dalla candida luce della luna piena.
Ma quella sua improvvisa intraprendenza lo turbava non poco: fino a qualche minuto prima, Nami gli stava donando il suo primo bacio, intimorita e imbarazzata! Lui non aveva il diritto di…
 
Vedendolo, chino sopra di lei, la rossa notò la sua esitazione. Era commossa dall’attenzione che lui serbava per lei, la faceva sentire rispettata e amata come mai prima. Tra l’altro, chiunque al posto suo ne avrebbe già approfittato. Con gli occhi lucidi, ma felici, Nami sussurrò
–Zoro… tu sei per molto importante. E le tue parole mi hanno fatto capire che, in fondo, potrei non avere mai più un’occasione simile per sentirmi così bene, come lo sono adesso, qui con te. Non so dirti se ti amo, perché non sono mai stata innamorata, ma penso che un po’ ci si senta così. Come tu hai scelto, con quel tuo profondo sguardo calamitante, la prima volta che ci siamo visti, così io ora scelgo te. Sarà questo l’amore? Zoro, fammi essere libera di scegliere, almeno sta volta…-
 
Il giovane rimase interdetto, stupito da quelle parole. Gli sembrava passata un’eternità da quando aveva pensato che quella ragazzina fosse soltanto un bocciolo (anche se bellissimo), ma ben lontano dal dischiudersi. E invece quel momento sembrava già essere arrivato.
E poi, non potè fare a meno di percepire una potente fitta nel peto, al cuore, una sensazione di benessere totale. Lei voleva lui, aveva scelto proprio lui per quel passo tanto importante.
 
-E’ un sogno?- le domandò, sorridendo.
-Magari! Chissà…nel dubbio, meglio viverlo fino in fondo-
 
Zoro si abbassò su di lei, baciandola, mentre accarezzava dolcemente il suo collo esile, le spalle sottili e lisce, i fianchi morbidi. Ben presto il bustino fu slacciato.
Osando di più, le sfiorò con le labbra il seno bianco, immacolato. Poteva udire il suo cuore battere all’impazzata.
-Hai paura?-
-Solo un po’…- rispose Nami, sfilandogli la maglietta logora.
 
Si amarono.
All’inizio Nami si lasciò sfuggire un sospiro di dolore, non credeva facesse così male.
Ma si aggrappò con forza alle spalle di Zoro, chiedendogli di non fermarsi.
Lui la baciò, per rassicurarla. Le disse di rilassarsi, di non pensare al dolore, di guardare le stelle sopra di loro. Fu allora che Nami si abbandonò a lui totalmente, affidandosi alle sue mani forti e ai suoi gesti sicuri. E pian piano il dolore nel sentirlo muoversi dentro di lei svanì, per lasciare posto a un piacere immenso e indescrivibile.
Lo sentiva, lì con lei, come una cosa sola: l’erba che le sfregava sulla schiena non le dava più nemmeno fastidio.
Quando il piacere divenne troppo grande, i respiri di entrambi divennero gemiti, sommersi nel silenzio della notte. Piccole gocce di sudore dell’uno e dell’altra si congiungevano dove la loro pelle si strofinava, calda, al culmine del loro rapporto.
Con un sospiro liberatorio, Zoro si spinse in lei per l’ultima volta, e si sdraiò poi accanto a lei, accogliendola tra le braccia stanche.
Si addormentarono sereni, quando ormai l’erba era umida per la prima rugiada.
 
Un sole caldo e allegro li svegliò il mattino dopo, nella stessa posizione in cui si erano addormentati. Zoro socchiuse gli occhi alla luce del mattino e guardò intenerito il corpicino stretto a sé: sorrideva nel sonno!
Le soffiò nell’orecchio pestifero, per svegliarla.
-AHIAAAA!- Nami si era destata, tirando per errore una gomitata al povero ragazzo.
 
-Oddio scusa non volevo!
-E meno male! Pensa se lo avessi fatto apposta!!
Nami si limitò a una pernacchia di risposta.
-Santo cielo! Che ore sono?! - Strillò, vedendo il sole già alto nel cielo.
-Non preoccuparti, è ancora presto…
-Bene, perché se ci vedono qui…COSI’… siamo morti!! ASPETTA… STAMATTINA TORNA SANJI!!-  Urlò, impanicata.
 
Entrambi si rivestirono in fretta: Zoro era contento, perché avrebbe avuto addosso il profumo di Nami per tutta la giornata. Ma lei doveva assolutamente cambiarsi.
 
Il ragazzò l’aiutò a riallacciare il bustino, prendendosi la libertà di qualche innocente bacetto sul collo di tanto in tanto. E infine la guardò correre via verso la villa… no, un momento. Tornava indietro! Difatti si fermò davanti a lui, rossa in viso e con lo sguardo basso.
E adesso cosa le prendeva?
-Zoro… grazie. È stato bellissimo… - mormorò, posandogli un bacio sulle labbra e scappando via di nuovo.
Che donna…
 
§
 
Una domestica versò il thè in silenzio nelle tazze, rivolgendo di nascosto un sorriso di solidarietà a Nami, che si sentiva decisamente in difficoltà.
Il Marchese biondino e con quell’insopportabile sopracciglio non faceva che parlare a vanvera, sciogliersi in diabetici complimenti e fare domande di cui nemmeno gli interessava ascoltare la risposta.
-Bel matrimonio!- Pensò Nami, sconfortata, sperando che il tempo volasse. Ancora una volta, per forza di cose, fu toccato l’argomento ‘matrimonio’.
-Ah… se non ti dispiace amore mio, dolce zuccherina del mio cuore, anticiperei la data del matrimonio di una settimana e mezza, così fra qualche giorno saremo già sull’altare!-
 
A Nami andò tutto il thè di traverso.
-Coff… coff… C-cosa?? Perchè?? No, non ce n’è bisogno!-
-Oh mio sublime angelo, non preoccuparti, è già tutto deciso e organizzato! Martedì della prossima settimana ci sposeremo!-
 
-STATE SCHERZANDO VERO??-
Nojiko era appena entrata nella stanza come una furia. Manco a dirlo, aveva origliato dietro la porta per tutto il tempo.
Una volta tanto, Nami gliene fu grata, sebbene si chiese quante volte l’avesse già fatto con lei a sua insaputa…
 
-Mia cara Nojiko, non c’è da discutere. In quanto sposo, ho il pieno diritto su tutto ciò che riguarda il mio matrimonio-
-Ma…ma..!-
-Nessun ‘ma’, mia signora! Ora, se non vi dispiace, torno a casa che devo sistemare ancora qualcosina per la nostra cerimonia!- Ribattè imperterrito, ammiccando verso Nami che si ostinava a guardare altrove.
 
-Lo so, lo so che vorreste anticipare maggiormente, ma su, non vi offendete! Sarà splendido comunque!- Aggiunse allegro e subdolo, uscendo arrogante dalla stanza.
-La strada la conoscete- Disse gelidamente Nojiko, senza la minima intenzione di agevolargli il percorso. Anzi, per la prima volta, una volta che il Marchese se ne fu andato, la ragazza corse dalla sorellina e l’abbracciò stretta.
 
-Ti chiedo perdono Nami, è tutta colpa mia…-
-Non dire così. Tu non hai colpe, l’hai fatto per me e volevi aiutarmi. Non provo rancore verso di te! Davvero, era destino che andasse così…- cercò di consolarla Nami, sentendosi rincuorata da quel gesto improvviso e inaspettato.
Restarono abbracciate ancora per un po’, concedendosi qualche lacrimuccia di liberazione.
 
Ad un tratto, Nojiko chiese a bruciapelo:
-Nami, ascolta… è successo qualcosa con quel ragazzo…Zoro?-
Il cuore di Nami si arrestò per un attimo, in preda all’ansia. Le guance le si imporporarono di colpo, tanto che lei abbassò gli occhi, senza rispondere.
-Stanotte non eri nel tuo letto…- continuò Nojiko, cercando di usare il suo tono più conciliante. Ma poiché Nami non rispondeva, alzò la voce:
-Nami, ti prego! Devo saperlo!-
La rossa si decise finalmente a parlare, ma con scarsi risultati.
-Io… Noi…-
 
-Oh mio Dio, Nami! Ma ti rendi conto di ciò che hai fatto?! E se… e se…-
-Non possiamo saperlo…- rispose gravemente Nami.
-Sì, ma c’è questa possibilità!- Esclamò allora l’altra, agitata. –E come lo spiegheresti al Marchese?!-
-Non ti preoccupare per quello… tanto settimana prossima saremo sposati, e le circostanze non renderanno difficile credere che sia suo…-
-Ma…-
-ALMENO MI RIMARRA’ QUALCOSA DI ZORO!- Urlò allora la giovane, disperata, sentendo le lacrime bruciarle negli occhi, pronte a uscire. Sapeva benissimo che avrebbe pagato, ma…
Nojiko vide chiaramente cosa scuoteva l’animo della sorella, e non potè non sentirsi dalla sua parte. L’abbracciò di nuovo, chiedendole perdono.
Come ribattere a tanto sconforto?
 
I giorni si susseguirono inesorabili.
Nami ebbe così tanto da fare da non riuscire a parlare, o anche solo vedere, le uniche due persone che le stavano a cuore nella villa… esclusa sua sorella.
Bibi sembrava sparita, così come Zoro.
Inoltre, c’era qualcosa di strano: un garzone diverso si occupava del giardino!
 
Fortunatamente, all’arrivo del fine settimana riuscì a incontrare Bibi: alla prima occasione, le saltò al collo, stringendola fino quasi a strozzarla. Non poteva immaginarsi quanto aveva da raccontarle… e in realtà anche l’altra, se la sua misteriosa storia con Ace andava avanti. Anzi, ora che ci rifletteva, erano giorni che non vedeva nemmeno più lui…
 
-Oh Bibi come mi sei mancata!-
-Nami, perdonami! Il tuo matrimonio si avvicina, e io sparisco nel bisogno! Ma ho dovuto farlo, era necessario!-
-Cosa significa? Dov’eri? E Ace? E Zoro? Tu sai qualcosa… devi dirmi che succede!!-
-Non posso…Ti giuro, saprai tutto, ma non è ancora il momento. Zoro, Ace e Rufy sono insieme, lontano da qui. Devi ricordarti la promessa che ti ha fatto Zoro… la soffiata ci ha permesso di… il piano dei due… sì!-
 
Bibi sparava a raffica, senza che Nami potesse capirci qualcosa. Anzi, nella sua testa la confusione più totale: la promessa? E lei come faceva a saperlo? Il piano… di chi??
-Avanti, Bibi, cosa significa?! Quando potrai dirmi tutto?!-
-Presto, Nami, presto…-
 
 
 
 
 
 
 
Ecco un nuovo capitolo, finalmente! Spero che siate contenti di come si sono evolute le cose per i due giovani… ma un nuovo mistero aleggia nella villa! Che sarà mai?? 

Zonami84: Hai proprio ragione, sono contrastati dal mondo intero.. ma finalmente Nojiko sembra aver capito! povera, forse lei è solo un po' disillusa... continuiamo a tifare per loro!
grazie mille, che ci sei sempre! (grazie anche x l'ultima fic che hai commentato, sono contenta ti sia piaciuta...) al prossimo capitolo!

  
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