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Autore: Debbyh_    02/05/2011    1 recensioni
Chi è morto non può rinascere... mai. Anche se si tratta di una persona carissima... anche se continuiamo a pregare... non tornerà mai. Per quanto sia duro, dobbiamo accettare la sua morte... Ma non dobbiamo dimenticarla mai...
..QUESTA E' LA MISSIONE DEI PECCATORI RIMASTI IN QUESTO MONDO...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

Sospiro, rotolando su un fianco. Sento la sua mano scivolare sulla mia pelle per attirarmi a sé ed abbracciarmi.
"Rose, a cosa pensi?" mi chiede, baciandomi una spalla prima di appoggiarci la guancia.
"Mah... niente."
"Uhm.." mi costringe a voltarmi, studiandomi con quegli estranei occhi scuri. "Non ci credo. Dai, a cosa pensi?"
Cerco di non arrossire e soprattutto di non distogliere lo sguardo, apparendo distaccata. "Mi chiedevo che fine abbia fatto..."
Lui sorride, comprensivo. Forse stupidamente comprensivo. "Starà correndo dietro a qualche gonna, lo conosci, no?"
Sorrido anch'io. "Già..."
Non lo correggo, dicendogli che non mi riferivo a Christopher. Non lo correggo, perché me la sono cercata e me ne rendo conto sempre troppo tardi.

"Aspettami!"
"Muoviti tu, invece! Sei appena trasformata, piena d'energia, forza!"
Rido al suo verso frustrato, abbracciandola forte quando si fionda tra le mie braccia. Mi lascio cadere a terra, così finiamo entrambi a ridere come bambini mentre ci rotoliamo nell'erba. Si solleva su un gomito, i lunghi capelli che scorrono nell'erba come ruscelli d'ebano. "Mmh... sei molto sexy così, sdraiato in mezzo ad un prato, i capelli scompigliati..." allarga le cosce, mettendosi a cavalcioni sui miei fianchi. "Mi vengono in mente pensieri indecenti..."
Sorrido mentre le sue labbra sfiorano le mie. "Sono a sua disposizione, madame."
Il bacio si fa più profondo e le mie mani l'accarezzano. Ovunque. Lentamente.
"Ah!" mi afferra per i polsi, portandoli sopra la mia testa. "No."
"No cosa?" chiedo, liberandomi facilmente e riprendendo ad accarezzarla.
"Uh... no... dai, no..." mugola, socchiudendo gli occhi. Dio, quant'è sexy...
"Il tuo corpo sembra avere un'altra opinione."
"Non puoi saperlo." ribatte, in tono di sfida.
Senza distogliere lo sguardo dal suo, infilo la mano nei pantaloni. Il mio sorriso si allarga nel sentire il gemito che gli provoco con un semplice dito. "Quindi?" le chiedo, sfacciato.
Mi risponde strappandomi i vestiti di dosso. Mi risponde con un bacio che ricorderò in ogni singolo attimo di eternità. Mi risponde accogliendomi dentro di sé ed amandomi.
"Mmhn..."
"Dimmi, tata."
"Mi stai facendo venire, così..."
"Allora vieni, amore..."
L'abbraccio forte, ammirando il suo corpo accaldato, lo sguardo appannato dal piacere, la bocca morbida socchiusa che lascia piccoli baci incoerenti sul mio petto... Le sue unghie mi graffiano la pelle, facendomi sussultare. Nonostante il piacere crescente mi porti ad abbassare le palpebre e lasciarmi andare, non riesco a smettere di guardarla.
"Ti amo."
Mi guarda, stupita, per poi sorridermi dolcemente e stringermi forte. "Anch'io, Andreas. Anch'io ti amo."
Raggiungiamo l'apice insieme. Un'esplosione di luce e colori, dal quale scivoliamo come petali mossi dal vento che si posano a terra. Sospiriamo insieme, addormentandoci così, cullati dal nostro amore.
   
 
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