Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: albalau    02/05/2011    1 recensioni
Ho provato ad immaginare una storia con i nostri beniamini trasportati un'altra epoca. Ho un po stravolto tutto, ma come sempre Maya e Masumi dovranno combattere contro tutto e tutti per il loro amore. Ci riusciranno?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Maya si può sapere che ti prende?-
La domanda di Rei la scosse dai suoi pensieri. Alzò gli occhi verso l’amica e poi guardò la ciotola davanti a se. Si accorse che aveva mischiato le erbe sbagliate. Non le era mai successo.
-Scusami, ero distratta.- si giustificò, cercando di rimediare al pasticcio.
Ayumi la stava osservando attentamente. Ormai aveva capito che alla sua sacerdotessa era successo qualcosa e doveva essere importante, visto che sbagliava addirittura le misture dei riti.
Le prese la ciotola dalle mani e si decise a parlarle chiaramente.
-Ascoltami. Tu hai detto che era andato tutto come al solito, ma non è così. Con noi lo sai che puoi parlare liberamente.- le disse con dolcezza.
Maya abbassò il capo. Non era certa di voler rivelare loro la verità. A lei non era concesso provare simili sensazioni e maggiormente nei confronti di un’uomo.
Intuendo il suo disagio, l’amica le prese le mani.
-Non puoi tenerti tutto dentro. Lo sai che potrebbe influire anche sulla prossima cerimonia. Se il tuo animo è turbato, anche Iside lo sarà.-
Prese un profondo respiro. Aveva ragione.
-E va bene. Durante la cerimonia, io…..io….ho avuto….una separazione dal corpo.- confessò.
Entrambe le ragazze spalancarono gli occhi. Ne avevano sentito parlare, ma molto raramente capitava. E succedeva solo a coloro che avevano un’anima pura, candida, senza ombre.
-Ma è meraviglioso!- esclamò Rei.- Questo significa che hai raggiunto il livello spirituale massimo.-
Maya si alzò di scatto, dandogli le spalle.
-Ti sbagli, invece. Non ho vissuto solo questo.-
Ayumi le si avvicinò.
-Cosa intendi?- chiese con apprensione.
-La mia anima è venuta a contatto con quella di un’altra persona.-
Entrambe ascoltavano in silenzio. Avevano capito che c’era di più.
-Nella mia “visione” avevamo un’unione.- disse alla fine.
-Maya, non sarà stata una specie di unione carnale?- le domandò Rei, temendo la risposta.
Si limitò ad annuire.
Entrambe crollarono a terra, in ginocchio. Com’era possibile.
-E tu, sai….hai…riconosciuto quest’anima?- Ayumi trattenne il fiato nel porgerli il quesito.
-Si Ayumi. E non solo questo. Io so che potrei appartenere solo a lui.-
-Cosa stai dicendo! Tu sei la gran sacerdotessa della grande Iside! Non ti è permesso provare simili sentimenti o attrazioni carnali!- reagì Rei.
Maya si accasciò a terra, con le mani sul volto.
-Lo so. Ed è per questo che sono confusa, turbata e anche spaventata.- disse singhiozzando.
La ragazze le andarono vicino. L’abbracciarono nel tentativo di calmarla.
Quando i singhiozzi terminarono, fu Ayumi a porle la domanda più difficile.
-L’hai riconosciuta? Oppure è stata trasportata da lontano.-
Si asciugò le lacrime con un piccolo fazzoletto di lino.
-Si, e lo avete incontrato anche voi.-
Si guardarono confuse. Avevano solo visto i soldati e i due principi. Di colpo compresero.
-Maya, si tratta per caso di uno dei figli del Faraone?-
-Il principe Masumi.- confessò a bassa voce.

Masumi osservava il cielo stellato sopra di lui. Aveva sempre amato godersi quello spettacolo, fin da piccolo. Gli aveva sempre dato un senso di pace e serenità.
Ma quella notte la sua mente era affollata da molti pensieri. In realtà da uno solo.
Quegli occhi, quel viso non volevano abbandonarlo. Soprattutto il ricordo di quello accaduto. Non aveva la minima idea di come comportarsi. Da una parte voleva andare da lei e chiedergli spiegazioni, ma dall’altro sapeva che non poteva. La fanciulla forse non gli avrebbe nemmeno creduto. E probabilmente non sapeva che cosa significasse. In fondo loro erano votate alla purezza per devozione alla dea, non poteva capire che volesse dire un’unione di corpi, anche se in quel caso si era trattato di anime.
Si mise seduto. Quel semplice viaggio si era già complicato. Dovevano tornare indietro e in fretta. Probabilmente era stato anche quel luogo mistico a suggestionarlo. Lui aveva una donna meravigliosa al suo fianco, la voleva sposare. Non poteva permettere a quella piccola parentesi di minare o rovinare il suo futuro. Il giorno seguente sarebbero partiti. Dopo una piccola deviazione per reperire le ultime cose che sarebbero servite per la benedizione, avrebbero fatto ritorno a palazzo. Li le loro strade avrebbero preso due percorsi diversi. Doveva togliersela dalla mente e al più presto.

Maya aveva deciso di fare una piccola passeggiata per schiarirsi le idee. Doveva assolutamente riuscire a dimenticare l’accaduto, altrimenti sapeva che la sua vita da li in avanti sarebbe stata un’inferno.
Un rumore alle sue spalle la fece voltare.
-Chi è?- domandò con apprensione.
L’ombra si rivelò.
-Perdonatemi, mia signora. Non era mia intenzione spaventarvi.- disse Yuu, palesandosi ai suoi occhi.
La fanciulla tirò un sospiro di sollievo.
-Perdonatemi voi invece principe Yuu. Non capita molto spesso di avere ospiti e io sono abituata a stare da sola.-
Presero a camminare fianco a fianco.
Yuu era curioso di conoscere la sua storia. Infatti era inusuale che una ragazza così giovane diventasse gran sacerdotessa.
-Dovete sapere che io sono praticamente cresciuta in questo luogo. Mia madre arrivò qui poco prima della mia nascita. Era dovuta fuggire dalla sua casa, per via di una disputa tra la sua famiglia e quella di mio padre. Loro si amavano, ma le famiglie erano sempre state contrarie alla loro unione. Fuggirono insieme. Ma sfortunatamente, dopo poco vennero ritrovati. In quel frangente, mio padre lotto aspramente per poter stare con mia madre, ma la sfortuna si accanì nuovamente contro di loro. Mio zio lo prese alla sprovvista e lo uccise. Mia madre, che nel frattempo aveva scoperto di aspettare un bambino, venne abbandonata nel deserto. Secondo loro, aveva disonorato il buon nome della famiglia e la creatura che portava in grembo ne era il simbolo. Credeva ormai di essere alla fine. Stremata, senza forze e con il dolore della perdita del suo amato ancora vivo in lei, decise di lasciarsi andare. Fa fortunatamente la ruota girò. Fu Kuronuma a trovarla, di ritorno da uno dei suoi tanti pellegrinaggi. La portò qui e la rimise in forze. Con l’aiuto della gran sacerdotessa prima di me, riuscì a tornare pian piano alla vita. Poi giunse il giorno della mia nascita. Fu una festa per il tempio. Fin da piccola ho seguito tutte le attività che si facevano qui, appassionandomene. Per volere di Aya, la divina, venni presa sotto la sua tutela. Aveva notato le mie potenzialità. Qualunque cosa facessi, era spontaneo e naturale. Trasmettevo, a suo dire, pace e serenità. Quello che serviva per diventare sacerdotessa. Mi insegnò tutto quello che significava essere il tramite della grande Iside in terra. Poi arrivò il giorno della mia proclamazione ufficiale. Mia madre era molto orgogliosa di me.- disse con gli occhi che brillavano dall’emozione.
Yuu aveva ascoltato in silenzio le sue parole. La ragazza al suo fianco era stata molto fortunata a crescere in quel luogo.
-Posso farvi un’altra domanda?-
Maya annuì.
-Vostra madre dov’è adesso?-
-Il giorno del passaggio è partita per un lungo viaggio insieme alla grande Aya. Ma sono certa che presto tornerà.- rispose con speranza.
Yuu sorrise. Aveva molta fiducia nel fatto di rivederla, ma lui sapeva che non sarebbe mai potuto accadere.
-Ora si è fatto tardi e domattina partiremo presto. È maglio che andate a riposarvi.- le disse prendendole entrambe le mani.
In quel preciso istante un brivido percorse la schiena della ragazza. Quel contatto le aveva dato, inspiegabilmente, fastidio.
-Avete ragione voi.- rispose, celando la sua inquietudine.
-E poi, grazie alle idee di mio fratello, giungeremo prima a casa.-
Quelle parole destarono la sua curiosità. Yuu se ne accorse e decise di spiegarsi meglio.
-Ha deciso di sposarsi e deve comunicarlo alla donna che ama.-
In quel momento Maya sentì la terra aprirsi sotto di se. E così si doveva sposare!
Un dolore fortissimo le spezzò il cuore. Per lei, anche se ne avesse avuto la possibilità, non c’era posto. Nascondendo i suoi sentimenti, si congedò.
Arrivò sul suo giaciglio in preda ad un’inarrestabile pianto. Perché, perché aveva dovuto incontrare quell’uomo.

-Posso sapere dove sei stato?-
Il giovane si voltò, incontrando lo sguardo carico di rimprovero del fratello.
-Non temere, non ho fatto nulla. Stavo soltanto conversando con Maya.-
A quelle parole, Masumi si irrigidì. E così si era già messo all’opera. Lo conosceva abbastanza bene da capire quando una donna attirava il suo interesse. Poco importava che fosse inavvicinabile. Ma la cosa che gli fece salire il sangue alla testa era il sapere che l’oggetto del suo desiderio era quella ragazza. Non gli avrebbe mai permesso nemmeno di sfiorarla. Se solo ci avesse provato……
-E di cosa, se posso chiederlo?-
Yuu fece spallucce.
-Di come sia diventata gran sacerdotessa. E poi le ho consigliato di andare a riposare in previsione del viaggio di domani.-
Masumi, cercando di non far trasparire la sua rabbia, gli disse.
-Be è meglio che tu vada a dormire. Ci vediamo domani.- e voltandogli le spalle se ne andò.
Rientrò nella sua tenda, chiudendo con uno scatto furioso il telo che fungeva da porta. Sembrava un leone in gabbia. Non accettava l’idea che suo fratello potesse fare dei pensieri peccaminosi su quella fanciulla. Di colpo decise. Al diavolo i suoi buoni propositi di starle lontano. L’avrebbe protetta da lui, ad ogni costo.
  
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