Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sailor Saturn    03/05/2011    3 recensioni
Allora, che dire: questa raccolta è ispirata ai versi della poesia "Vivi la Vita" di Madre Teresa. Ho cercato di collegare ad ogni verso uno o più personaggi che, secondo me, rappresentano bene il verso stesso.
Spero possa piacervi! Buona lettura!
La racolta ha partecipato (tranne il capitolo 8) al contest "My Best Story- Only Edit Contest" di Luna Ginny Jackson, classificandosi quinta a pari merito e vincendo il premio "migliori personaggi femminili".
Il capitolo 8 ha partecipato al contest "Parlami di LUI" di Freddy16, classificandosi 10° a parimerito e vincendo il "premio lacrima".
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 


 

Ginny ed Harry



LA VITA E' AMORE, GODINE

 

Qual'è la più bella dimostrazione d'amore in pubblico? La più semplice, eppure la più ricca d'emozione nella sua semplicità? Un bacio. Solo un semplice bacio...

 

* * *

Due ragazzi camminavano nel Parco di Hogwarts, tenendosi per mano. La ragazza indossava la divisa da Quiddich di Grifondoro. Era una tipa tutto pepe con fluttuanti capelli rossi e, in quel momento, il suo viso era il ritratto della felicità. Chi la conosceva bene sapeva che aspettava quel momento da tanto, tanto tempo. Il ragazzo, conosciuto per una cicatrice sulla fronte e per la sua chioma nera perennemente spettinata, le passò un braccio intorno alle spalle, stringendola possessivamente a lui e, nel frattempo, si chiedeva come avesse potuto essere così cieco da non essersi accorto del piccolo, grande tesoro che gli era sempre stato vicino.

I due ragazzi sembravano non accorgersi di quello che gli accadeva intorno: erano troppo occupati a godersi la reciproca compagnia, scambiandosi baci e segreti tipici degli innamorati

:<< Quando ti sei accorto che... ? >>

:<< E tu quando hai capito... ? >>.

Parlavano di tutto e di niente, alternando alle risate momenti di profondo silenzio. E non c'è silenzio più bello di quello che si ascolta con accanto la persona amata. Quel silenzio venne interrotto dal ragazzo :<< Mi dispiace >>.

La Grifoncina, che aveva la testa poggiata sulla spalla del ragazzo, alzò il viso per guardarlo negli occhi e quello che vide le strinse il cuore: quegli occhi così verdi, che aveva conosciuto alla tenera età di dieci anni e che col tempo aveva imparato ad amare, erano velati di lacrime. Sorridendo leggermente, quasi avesse intuito il motivo di quelle parole, la ragazza mise una mano sulla guancia del ragazzo e lo costrinse gentilmente a voltare la testa verso di lei in modo che due paia di occhi si incontrassero: il verde simbolo della forza e l'azzurro, simbolo della tranquillità.

:<< Per cosa ti dispiace, Harry? >>.

Harry coprì con la propria mano la mano della ragazza, ancora poggiata sulla sua guancia. Si fermò a pensare che quella mano, così piccola, all'apparenza così fragile, fosse invece la mano di una donna forte, che lottava con le unghie e con i denti per ottenere quello che voleva. “ La amo” pensò il ragazzo “ probabilmente la amo da sempre e non me ne sono mai accorto”.

Harry prese la mano della ragazza e la baciò. Passò diverso tempo prima che il ragazzo parlasse: voleva riuscire a spiegarle tutto quello che sentiva, tutto quello che provava.

Quando parlò, la sua voce era un debole sussurro e la il suo sguardo si era spostato ad ammirare il Lago Nero :<< Mi dispiace di averci messo così tanto tempo a capire quello che provo per te. So di averti fatta soffrire e questo è quello che mi fa più male, Ginny >>. La ragazza fece per parlare ma Harry non le fece aprir bocca, perché continuò il suo discorso :<< No, Ginny, è così. Sono stato un'idiota, non ci sono altre parole. E sai cosa è peggio? Se tornassi indietro, non sono sicuro che rifarei quello che ho fatto in Sala Comune >>.

Queste parole gelarono Ginny. La mente della ragazza volò veloce a poche ore prima, quando dopo la partita di Grifondoro gli era corsa incontro e lo aveva baciato. E lui aveva ricambiato. Perché adesso voleva cancellare tutto?

Harry si era alzato ed era andato sulla riva del Lago, dando le spalle alla ragazza. Ginny esitò. Aveva paura. Paura che il momento che tanto aveva atteso le sfuggisse dalle mani. Come la sabbia che scappa dalle nostre dita mentre cerchiamo disperatamente di trattenerla. Quando la ragazza raggiunse Harry sulle sponde del Lago, quello che vide la stupì e la spaventò al tempo stesso: Harry stava piangendo.

Ginny non fece niente. Semplicemente, si mise accanto a lui. Come aveva sempre fatto in passato e come sempre farà in futuro. Il modo migliore di far capire ad una persona che teniamo a lui? Camminargli accanto. Senza tenersi per mano, senza legami fisici. Semplicemente, dobbiamo stargli vicini. Ed è quello che fece Ginny: stette accanto ad Harry.

Quando il ragazzo parlò, la sua voce tremava :<< Ti amo. Forse da sempre. Ma, se potessi scegliere, sceglierei di non amarti. Ho paura, Ginny. Ho paura che quello che provo per te possa metterti in pericolo, ho... >>. Ginny non lo lasciò continuare. Aveva sentito abbastanza. Afferrò Harry per il colletto della camicia e lo baciò. Mise in quel bacio tutta se stessa, tutto quello che sentiva per lui. Non smise di baciarlo nemmeno quando Harry le avvolse le braccia attorno alla schiena e la strinse di più a sé. Quando l'ossigeno divenne una necessità, solo allora si separarono, rimanendo comunque teneramente abbracciati.

Almeno fino a che Ginny non diede uno schiaffo ad Harry. Il ragazzo si portò una mano alla guancia colpita, guardano sorpreso e incredulo la ragazza. Ginny sorrise e disse :<< Te lo sei meritato! Stavi dicendo un mucchio di sciocchezze! Io ti amo Harry e non sarà la minaccia di un mago oscuro ad allontanarmi da te! Sono cresciuta sentendo la tua storia e, quando ti ho conosciuto di persona, non ho potuto fare a meno di innamorami di te. Perché tu non sei solo il principe che salva la principessa ma sei anche la principessa che deve essere salvata. Non guardarmi con quella faccia! Vuoi allontanarmi da te perché hai paura che mi accada qualcosa... Ma come puoi non capire che sto male lontana da te!? >> Ginny concluse la sua “filippica” alzando la voce.

Harry la guardò. Non le era mai parsa più bella: i capelli scomposti dal vento, gli occhi azzurri fiammeggianti di determinazione. Posò la fronte su quella della ragazza. Non disse niente. Ormai le parole non erano più necessarie.

Il Parco di Hogwarts vide i due ragazzi stare in quella posizione per molto tempo. In fondo, di che altro avevano bisogno? C'era lui, c'era lei... Il resto, non era importante.







Angoletto
Buonasera!!
Lo so, sono in ritardo rispetto al solito! Ma, come accennavo negli scorsi capitoli, è periodo di esami quindi il tempo per scrivere scarseggia e ciò che esce fuori dai momenti liberi è roba come lo sclero precedente!
Spero che i personaggi non siano risultati troppo OOC... Fatemi sapere!
Non ho molto da dire, se non che ringrazio di cuore tutti quelli che seguono questa raccolta e, in particolare, chi recensisce!
Un abbraccio e a presto (spero!)
Sailor



 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sailor Saturn