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Autore: sasyherm    04/05/2011    5 recensioni
Draco e Pansy sono sposati, con continui tradimenti da parte di lui. Ma la sua stessa moglie, in un impeto di sincerità, gli narra la storia di un amore, che custodisce dentro di se , e che la rende ancora felice, nonostante non si sia potuto concretizzare. "Aveva aperto il cassetto con la chiave della sua mente, e ora l’effluvio del suo amore, aveva invase le loro menti"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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VII



Il Cassetto


VII


Draco la spinse dolcemente al muro, intrappolandola tra le sue braccia, in una lieve pressione.
costringerla in alcun  modo a rispondere a quel bacio.
Ci stava mettendo dentro tutta la sua domanda, tutta la sua intenzione.
Non aveva mai baciato così prima.
Per lui un bacio non era altro che un mezzo per ottenere qualcosa di più.
Non significava nulla.
Invece, quel bacio per lui era un match point. In quel bacio doveva essere sincero.
Era bello baciarla. Come se fosse la cosa più naturale e insieme miracolosa del secolo.
La sua lingua continuava a giocare, da sola.  Assaporava ogni parte della sua bocca, cercando una risposta che non arrivava.

Mio marito mi sta baciando.
Dovrebbe essere una cosa normale, ma io non riesco ad adeguarmici.
È tanto tempo, che non bacio Draco.
È bravo, non c’è che dire…questo bacio è diverso da quelli che mi dava prima.
È come se stesse chiedendo il permesso di stare insieme. Un permesso, una preghiera.
Questo bacio, è una preghiera.

Mi ha spinto via. Gentilmente, ma lo ha fatto.
Si è seduta sul letto, e non mi è mai parsa tanto bella come adesso, con i capelli scomposti e rossa in viso, per un mio bacio.
- Draco, non è quello che vuoi.-
Mi siedo accanto a lei, e le afferro le mani. Mi guarda, le guarda.
- Io non ti amo. E credo che questo sia il tentativo di uno che è abituato a vincere sempre, con le donne…ma tu non sei quello che voglio.-
Tu non sei quello che voglio.
Ogni donna mi vuole. Non può farne a meno, è nella loro natura cedere al mio fascino.
Lei non può essere diversa.
Lei non ti ama. Lei sa che non vali nulla, che sei solo fumo.
- Vattene, per favore.-
- No, non me ne vado, Pansy. Non me ne andrò finchè non mi darai una possibilità.
Sono un Malfoy , sono tuo marito, e credo di essere degno di essere amato. Tutti mi amano.-
E in ultimo, sono innamorato di te.
Pansy mi guarda, gli occhi fiammeggianti.
- Draco, forse tu non capisci. Tu non sei più nulla per me, da due anni, ormai. Mi hai fatto soffrire…-
- Puoi perdonarmi, lo so che puoi.-affermo, sicuro
- Certo che ti ho perdonato!Ti ho perdonato il fatto che non mi hai mai rispettato, non hai mai avuto un minimo di considerazione per me.
Mi avresti tradita senza alcuno scrupolo, mi avresti fatto passare per una nullità, mentre tu scopavi con mia cugina, e mille altre, nel bagno, o in un ufficio….ti aspettavi una moglie che non vedendoti rincasare , non  facesse domande?Mi hai sposata, sapendo che sarei stata infelice con te…ma a te che importava?-
Sta urlando. Ma non è arrabbiata. È lucida, lo vedo.
- Sei la mia seconda scelta, Draco. Non ti avrei mai sposato, se avessi potuto avere Harry.  Anche per me, tu eri uno dei tanti, tanto…-
Piange. Si porta le mani al viso.
- Tanto il mio cuore è di una sola persona, e così sarà. Fattene una ragione.-conclude, guardando a terra.
Sto in silenzio. Non mi aspettavo questa sparata. Ma soprattutto la parte finale…
Ero uno dei tanti
Come le mille donne che mi si concedono vittime del mio fascino.
Non sono diverso. Sono un burattino, un uomo vuoto.
- Tu puoi amarmi, lo so. Potresti riuscirci, magari con il tempo…-dico, posando le mani sui suoi fianchi.
Si scosta e mi guarda.
- Si lo so, potrei. Un giorno potrei…ma non voglio.-
- Preferisci Potter a me? Quel dannato eroe?-dico, furente.
No, questo no. Ti prego, questo risparmiamelo.
Quel maledetto eroe.
-  Non amo Harry l’eroe. Amo il ragazzo che ha capito una cosa importante…che amare è la cosa migliore della nostra vita…scegliere una donna, e cercare di amarla per sempre. È una sfida, ma se perdi, ti resta tanto…-
- Non ti resta proprio nulla, Pans. L’amore con il tempo svanisce.-ribatto io, sedendomi accanto a lei.
- Ti restano tutti quei momenti, tutta la felicità che hai provato, tutta l’intensità e l’affetto….se mi volto indietro, io vedo lui, i miei amici, la mia famiglia…è il dolore che ho provato a causa tua, che non mi ricordo. Tu sei scomparso…perché non ci sei mai stato per me veramente.-conclude Pansy. Sa che mi sta arrecando dolore, ma lo dice lo stesso.
Mia moglie non si rende conto di quanto mi faccia male.
- Io ci sono sempre stato per te.-
- Non è vero. Sei scomparso, ed è scomparso tutto il dolore che ho provato a causa della tua ignoranza e stupidità. Perché sei vuoto, e un vuoto hai lasciato a me che Harry ha riempito…Draco, io non ti amo più. Forse non ti ho nemmeno mai amato veramente. Il divorzio è la soluzione migliore.-concluse Pansy, perfettamente calma.
Come faceva a essere così calma?Come se non le importasse niente. Di lui, del loro matrimonio.
Era stato così semplice, cancellarlo dalla sua vita?

Mentre cammino cercando di raggiungere la Sala Comune, un braccio mi trascina in una stanza vuota.
Inutile dire chi è, posso riconoscere tra mille il suo intenso e sensuale profumo di verbena.
Harry comincia a baciarmi il collo, e una sua mano si posa sul seno, toccandolo piano.
Ultimamente, si spinge un po’ oltre le solite tenere carezze.
Accarezzando lascivo la gamba, come ora, per esempio.
- Harry…-lo devo disturbare, sono in ritardo.
- Non mi pare ti dispiaccia, Pansy…-
Ghigno e mi volto a guardarlo.
- Certo che mi piace…ma sono in ritardo.-dico, allontanandolo gentilmente.
Harry sbuffa. Si passa una mano nei capelli , arruffandoli ancora di più.
È così sensuale. Molto affascinante, è come se avesse imparato cosa deve fare per farmi impazzire.
- Passiamo così poco tempo insieme…-
- Non è vero, e lo sai. Ogni pomeriggio ci vediamo.-sorrido io.
Sbuffa.
- Malfoy sospetta qualcosa?-
Ghigno. Draco non sospetta nulla, assolutamente. Astoria sta facendo un bel lavoro.
- No, nulla…ormai non esiste più. Lo vedo poco…non lo sa, ma vede tanto Astoria…-
- Sei una vera Serpe.-ghigna Harry , posando la mano sul fianco e baciandomi con passione.
Rispondo al bacio, accollandomi a lui.

Quando torno in dormitorio, Daphne è seduta sul letto, lo sguardo perso nel vuoto.
- Daphne…che c’è?-
Non mi risponde, ma si alza e chiude la porta, appoggiandovisi.
Prende un sospiro, e mi guarda negli occhi.
- Ho fatto sesso con Blaise.-
E io spalanco la bocca.

- Ma che ti è preso?-
Mi sono ripresa dal mio stupore. E non capisco. Non capisco proprio.
Daphne mi guarda impassibile.
- Non mi è piaciuto. Ma è successo.-
- Perché?-
- Volevo capire se provavo ancora qualcosa per lui. E ora lo so. Non provo nulla, Pans, ero una macchina. Quando è finito, senza dire una parola mi sono rivestita e me ne sono andata. Mi sentivo sollevata.-dice con un sorriso.
- Ho sbagliato, Pans…-

La interrompo
- No. È bello il fatto che tu lo abbia capito…ma comunque perché Blaise ha voluto portarti a letto? Aveva detto che tra voi era finita.-
Daphne ride.
- Potter ti ha proprio addormentata, Pans. Non occorre essere fidanzati per fare qualcosa sotto le lenzuola…-dice maliziosa.
Le tiro un cuscino, ma lei mi blocca.
- Festeggeremo dopo…senti…c’è un'altra cosa.-diventa tutta rossa.
- Cosa?-chiedo io con un sorriso.
- Giura che non ridi.-
- è così divertente?-mi sto incuriosendo.
- Mi è successa una cosa strana, dopo che ho fatto sesso con Blaise.-comincia lei.
Prima che possa dire qualunque cosa, continua, in tono concitato. Ha uno sguardo folle in viso
- Cioè ero tutta su di giri, avevo voglia di urlarlo a tutti quanti, e ho incontrato Theodore.-
Annuisco, mostrando di ascoltarla.
- Gli ho detto che avevo fatto sesso con Blaise, ed ero certa che non lo amavo più e lui…-
Si porta le mani al viso , sconvolta.
Dice qualcosa, ma non capisco.
- Daphne, non ho capito. Che hai detto?-
- Mi ha baciata e io ho risposto…mi è anche piaciuto.-dice, vergognandosi.
È rossa con un peperone e visibilmente impazzita.
Non voglio peggiorare la situazione.
Ma certo la mia espressione imbambolata è veramente indicativa del mio stato d’animo.
Cerco di riprendermi un attimo, e in tono comprensivo dico
- Va bene. Oggi è stata una giornata strana, Daph. Domani torna tutto come prima…è stata un emozione momentanea. Nulla di cui preoccuparsi.-dico, cercando di apparire rassicurante. Le poso delle pacche sulla spalla.
Io cerco di minimizzare quello che le è successo.
Non posso mica dire che Theo sbava per lei da quando avevano undici anni, e che lei non si è mai accorta di nulla, troppo presa da Blaise.
Non posso dirle che si vedeva lontano un miglio che lei e Theo sono perfetti, uguali e sputati.
Le può venire un colpo. Ci deve arrivare da sola.
Daphne mi guarda, cercando di calmarsi. Non le riesce.
- Quindi tu credi che sia stato un errore?eppure…-
È stato bellissimo, lo so. Come se trovassi in un bacio la tua metà del tutto, e tutto fosse bellissimo.
La vie en rose.
- No, non è stato un errore. Solo, è meglio che ci rifletti bene, a mente fredda, perché tu e Theo siete amici da una vita, e rischi di rovinare tutto.-
- Infatti, Theo e io ci vogliamo molto bene.-
Ok, è innamorata di lui. Quello sguardo sognante lo conosco bene.
-  è stato così bello baciarlo. Il suo profumo è così…inebriante…poi è carino, Theo non trovi?-
O mio dio. È strano vedere la cinica, algida Daphne, con degli occhiali rosa.
Ha un sorriso che le arriva da un orecchio all’altro.
- Si, è un gran figo, Theo…-è vero, non sto mentendo. Theo è figo, sexy.
Non quanto Blaise e Draco…ma veramente carino.
- Ma non se la tira, insomma, bada più alla sostanza in una ragazza…poi è intelligente.-
Ecco, il ragazzo perfetto. Daphne, togliti gli occhiali rosa.
- Ho deciso, Pansy!-
Sussulto. Perché Daphne ha urlato e ha battuto le mani.
Ha le guance rosa, e quel sorriso non l’abbandona.
- Oggi vado a parlare con Theo. Gli chiedo se vuole sposarmi.-
Perfetto, penso, guardandola con preoccupazione.
- Pensaci, Pansy…è carino, non mi farebbe mai del male. È fedele, gentilissimo…un buon padre per i miei figli, e poi è ricco. Domani mando una lettera ai miei genitori, dicendo che Blaise è gay, e io preferisco Theodore.-conclude, con un sorriso.
La parte in cui scrive che Blaise è gay mi piace. L’unica, nel suo discorso da folle.
Cercando di calmarla, pazientemente, l’abbraccio.
- Daphne, senti. È meglio che rifletti bene, perché secondo me è tutto un po’ affrettato….-
- Si, hai ragione, Pansy.-
- Però ai tuoi genitori lo puoi scrivere che Blaise è gay…anzi, sai che facciamo?ti aiuto io!-dico, con un ghigno.
Come una bambina piccola, la guido alla scrivania e comincio la nostra vendetta.
Pansy e Daphne…ho già in mente un paio di nomi, per il fidanzato di Blaise.
Magari ci faccio un pensiero , e scrivo che in tanti anni, l’amicizia di Blaise e Draco si è trasformata…

Sorrido, ai ricordi. Col senno di poi, Daphne aveva ragione.
Lei e Theo si sono sposati, e sono felici. Lui la venera e la ama come ha sempre fatto. Lei, passata la follia, si è veramente innamorata di lui.
È incinta di una bambina, e io sono veramente felice, per lei.
Non la invidio, perché si è sposata con il suo grande amore, quello vero. La loro amicizia, profumata di amore, di affetto reciproco, li fa vivere ancora su una nuvoletta rosa.
Infatti, al loro matrimonio, ho cantato la Vie en Rose, dedicandogliela.
Lei si è conquistata il suo lieto fine. Io no. Ricordo che prima di sposarmi, aveva intenzione di portarmi via, da tutto.
La mia ancora, Daphne. Se non ci fosse stata lei, non avrei mai saputo continuare da sola, tutta la finzione che ho costruito, in questi anni.
Quando divorzierò, andrò da lei. So che sarà lì ad accogliermi, a braccia aperte, con i biscotti alla vaniglia la mattina.
Piccole pillole, che ti fanno sentire la sua impercettibile presenza, pronta a sostenerti, se cadi.

Incontrai Astoria, per il corridoio.
La sua algida aria intoccabile, così simile a quella della sorella, la rendeva quasi divina, agli occhi dei ragazzi.
Improvvisamente, sentii il bisogno di ringraziarla, per quello che faceva per me.
Non le doveva costare molto, ma comunque, era gentile.
Le posai una mano sulla spalla, e sussurrai
- Vai da Draco?-
- Si…mi stanno finendo i tuoi capelli.-
- Te li porto stasera. Se vuoi, parliamo un po’, ti va?-
Annuì.
- A stasera, allora, Astoria…e buon lavoro…-dissi, maliziosa, continuando a camminare.

In Biblioteca, leggevo Storia della Magia, e due mani mi coprirono gli occhi.
Sorrisi, e mi voltai per abbracciare Harry, e baciarlo subito con ardore.
Rispose con grande passione, accollandomi a lui, posando le mani sui fianchi.
Quando cominciò a mordicchiare e baciare il collo, lo fermai, ridacchiando.
- Harry…non qui, possono vederci…-

Si staccò evidentemente malvolentieri, Ma gli sorrisi, e mi accarezzò la guancia.
- Che programmi hai per Natale?-chiese serissimo.
Sbuffai, sedendomi di nuovo con un tonfo sulla sedia.
Festa di Natale a Casa Malfoy…Draco che mi portava a letto dopo, e prima, durante, si appartava con altre ragazze.
I miei genitori che festeggiavano il mio imminente matrimonio con il rampollo, e splendidi vestiti.
Questa volta non basteranno, mamma e papà.
- Di solito mi aspetta una festa a Malfoy Manor, a Capodanno. Una gioia.-
Harry, estremamente serio, girò il mio volto verso il suo.
I suoi smeraldi luccicarono, e si fecero più scuri.
- Pansy…ti va di passare le vacanze con me?-
Il libro cadde a terra con un tonfo sordo.

- Ma che hai preso, Potter?-urlai quasi.
- Non è così strano, potremo riuscirci…-mi stava rincorrendo per il corridoio.
- Faccio prendere ad Astoria le mie sembianze? I Greengrass si accorgeranno che manca una figlia, tu non credi?-lo guardai.
- Beh, è un idea…-
Lo guardai furente.
- Ma sei fuori?io scherzavo…-
- Dai, lo troveremo un modo…dimmi solo che ti piacerebbe…-
Mi bloccai, e lui mi fece arretrare fino al muro.
Posò le mani sulle spalle.
- Dimmi di si, Pansy…-fece, stringendo i fianchi in una morsa gentile.
Mi guardò con il suo sguardo da salvatore del mondo magico che può tutto.
Il ragazzo che dopo la sconfitta del nemico, prende sicurezza e impone.
Un leader. Il mio leader…il mio principe, quello vero.
- Harry… più ci leghiamo, più soffriremo, lo sai?-chiedo, con le lacrime agli occhi.
Mi rispose accarezzandomi il volto e i capelli.
- Non ci ha mai fermato questo…per quello che vale, anche se sposerai Malfoy, e io un'altra ragazza…sappi che ti avrei scelta, tra tutte, e che hai preso il mio cuore…mi hai stregato.-disse, baciandomi lievemente.
Risposi con un sorriso triste.
- Se non fosse totalmente sbagliato quello che facciamo…penserei che sia la cosa più giusta del mondo, correre tra le tue braccia e passare una vita al tuo fianco. Il mio posto, è con te, lo sento…-
Harry mi baciò a lungo, con tenerezza.

Le onde si infrangono spumeggianti  sulla nave, che fischia,
Chiudo gli occhi, lasciando che la brezza lasci scorrere le lacrime, che si perdono nel mare.
Dentro, solo il suono della musica di Chopin, violini e piano, nelle note più tristi.
Allora, nulla pareva più giusto. Trovavo me stessa solo tra le sue braccia, come se fossero state create per accogliermi.
Fuggire, mentire, tralasciare, non importava. Per una cosa così giusta, e così impossibile da realizzare, quei caduci istanti rubati a un destino contro di noi.

Non avevo idea di quello che mi avrebbe detto Astoria.
Era molto diversa da Daphne. Era chiusa, non si lasciava avvicinare facilmente.
Molte volte la sua stessa sorella ammetteva di non conoscerla bene.
Io pensavo semplicemente che fosse una semplice ragazzina Purosangue timida, riservata e indifferente a tutto e a tutti, tranne che a se stessa.
Quell’anno era avvenuto un cambiamento in lei, però. Da settembre andava con tutti i ragazzi che voleva, senza provare mai qualcos’altro. Era diventata una facile.
Daphne non era a conoscenza della ragione, la sorella non si confidava, e i genitori volevano mantenere il segreto.
E io non facevo domande…

Bussai alla porta del suo dormitorio, e lei mi venne ad aprire.
Senza dire una parola entrai, mentre lei sedeva sul letto.
Mi accomodai accanto a lei, porgendole una scatola con i miei capelli.
-    Volevi parlare.-cominciò lei, rompendo il silenzio.
-    Beh, se ti fa piacere…-
Non rispose, accendendosi una sigaretta. Guardò la linea di fumo e me ne porse una, che declinai.
-    Perché non vuoi più andare a letto con Malfoy?Pensavo fossi innamorata di lui.-
-    Lo ero, infatti…-ammisi io, con una certa tranquillità.
-    Ho amato Draco sempre. Sempre, da che ricordi.-
Astoria non commentò, si limitò a sospirare.
-    Sei innamorata di lui, Astoria?-
-    No…-
Guardandola attentamente, scorsi un espressione triste, e dolorosa, nei suoi occhi cerulei.
Probabilmente, non parlerà con me. Non ha ragione di farlo, non siamo amiche…ma avevo come la sensazione che io e Astoria avessimo qualcosa in comune.
Aveva acconsentito troppo facilmente alla nostra causa. Era diventata in un estate una ragazza facile, e non è un cambiamento semplice.
Che cercasse di dimenticare qualcosa?
Quasi a leggere le mie domande, Astoria proferì parola
-    Hai mai avuto un amore così sbagliato e impossibile, da decidere che tutto il resto non aveva più importanza, ormai?-
Chiusi gli occhi , sapendo finalmente quello che Astoria nascondeva.
Non avevo bisogno di nomi, o di racconti.
Astoria era cambiata per amore. Un amore a cui aveva dovuto rinunciare.
-    Non voglio farti confidenze, e non voglio sapere i fatti tuoi. Sento il bisogno di parlare con qualcuno e  mi sembravi adatta.-
-    Perché proprio io?-
-    Perché devi amare tremendamente qualcuno, per chiedere ad una ragazza di fingersi te, per stare con il tuo futuro marito.-
Non risposi e lei continuò.
-    Non deve importarti molto cosa rischi di perdere se si scoprisse questo. Non deve importarti neanche di Draco…sei troppo occupata a vivere qualcosa di bellissimo…-sussurrò Astoria.
Volevo fare delle domande a Astoria. E lei aveva capito già tutto, dandomi alcune risposte.
-    Io non ho più nulla da perdere. Ho perso quello che ho desiderato di più e quando mi avete proposto di fare sesso con Draco fingendomi te, non ho esitato, perché ho letto nel tuo sguardo tutta l’importanza di quello che stai vivendo…-
E allora una domanda mi uscì spontanea.
- Che cosa succede, quando perdi qualcosa di così importante?-chiesi io, turbata.
Che cosa sarebbe successo se avessi perso Harry? Che cosa mi aspettava, se avessi rinunciato ad un amore così sbagliato e bellissimo?
-    Tutto diventa grigio, e gli unici colori sono quelli che non hai voluto vivere…-rispose Astoria.
Senza dire un'altra parola uscii correndo dalla sua stanza.

Fu il mio istinto a guidarmi. E non fallì, mi portò diritta da lui.
Lo trovai in Biblioteca, che leggeva il suo libro da Auror.
Con il fiatone, mi avvicinai a lui, e gli sfiorai una spalla.
Harry si girò e mi guardò serio.
Come un fiume in piena, proruppi.
-    Per favore, non voglio vivere nel grigio.-
Harry sorrise, posando le mani sui fianchi.
Non fece domande. Era una cosa che amavo di lui, capiva sempre quello che volevo comunicare all’istante.
Lo baciai con trasporto, e allora seppi che la mia vita non sarebbe mai stata grigia.
Harry l’avrebbe colorata, e anche quando quei colori sarebbero sbiaditi, avrei ricordato quanto erano stati brillanti.

Rivalutai molto Astoria, da quella discussione.
Prima lei era grigia, per me, celata da quell’indifferenza polverosa che la distanziava anni luce dal mio mondo.
Ogni volta che l’ho guardata, da allora, era rivestita di colori sbiaditi ma che avevano lasciato un traccia che aveva deciso di mostrarmi.
Era un monito a non cadere nel baratro oscuro di una vita grigia.
Il grigio era il residuo dei colori che l’avevano lasciata.  Era il fango, la polvere che l’aveva rapita, la finestra sporca della prigione che si era costruita attorno.
Ma Astoria aveva conservato la sua dignità, perché da quella finestra aveva visto i colori delle altre persone e aveva mostrato quello che restava dei suoi.
Nel trionfo del grigio, la sua verde speranza.


Spazio autrice:
So che sn in ritardo di mesi, ma spero vogliate perdonarmi e accettare questo nuovo capitolo.
Per favoreee!
Ho altre due storie in sospeso , ma conto di finirle. Non mi piacciono le cose in sospeso, mi mettono ansia.
Allora , il segreto di Astoria è un pò più chiaro?
Vorrei i vostri pareri. Io lo so, ma magari mi date un ispirazione migliore...
 In questo capitolo ci sono poco Pansy e Harry, ma credo che nel prossimo li vedrete di più.
Alle recensioni risponderò per mail. Grazie cmq a chi recensisce e legge.

XOXO, Sasyherm





 









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