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Autore: Jules_Black    04/05/2011    9 recensioni
Pansy, Blaise| Introspettiva, Malinconica| One-shot
Vecchie fotografie vorticano nell’aria senza tempo del campo di Quidditich. Poche lacrime per una guerra che porta via con sé anche l’amore. Poche lacrime per amicizie destinate a cancellarsi.
[Storia partecipante al contest "La Coppa delle Case- Fidelity Card" indetto da Only_Me sul forum di EFP]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Storia partecipante al contest “La coppa delle Case- Fidelity Card”

 

∙Nick Autore: Jules_Black
∙Casa: Corvonero
∙Titolo: Sorriso
∙Personaggi: Blaise Zabini, Pansy Parkinson
∙Pairing: Accenno di Draco/Pansy
∙Genere: Introspettivo, Malinconico
∙Rating: Verde
∙Avvertimenti: One-shot
∙Tema: Blaise Zabini e un altro Serpeverde;
            "A certe persone farebbe bene se potessero allontanarsi da se stesse." (Seneca);
            Campo di Quidditch;
            Fotografia magica.
∙Introduzione: Vecchie fotografie vorticano nell’aria senza tempo del campo di Quidditich. Poche lacrime per una guerra che porta via con sé anche l’amore. Poche lacrime per amicizie destinate a cancellarsi.
∙NdA: La one-shot è ambientata durante il settimo anno di Blaise e Pansy. Draco è lontano, ormai affiliato dei Mangiamorte. Il Crucio che Pansy scaglia nel finale è riferito alle “punizioni” dei fratelli Carrow durante il loro regime ad Hogwarts.

 

Sorriso

 

I brandelli di una vecchia fotografia magica vorticano nell’aria come fiocchi di neve candida. Blaise la osserva da lontano mentre siede sugli spalti del campo di Quidditch, quasi indifesa. Stringe tra le mani centinaia di fotografie, pezzi di una vita lontana, quando era facile sorride e molto meno abbandonarsi al dolore. Pansy siede da regina in quell’aria plumbea, osservando la vita scivolarle davanti. Il ragazzo si avvicina, conscio del fatto che quelle fotografie faranno male anche a lui.

- Ti manca, Pansy?

Poche parole, sussurrate mentre si accomoda accanto a lei e si lascia scivolare sulla panca. La ragazza non risponde e continua a scrutare il campo, soffermandosi sugli alti anelli. Mormora qualcosa in risposta e si appoggia con la testa sulla spalla di Blaise.

- Finirà questa guerra?- chiede, passandosi una mano sugli occhi stanchi. Una mano, la sua stessa mano, corre ad arpionarle le labbra: capisce all’istante che ha appena rivelato tutta la sua insicurezza. Non è lì per compiangersi, ma per combattere.

Combattere per il suo mondo, la sua felicità.

Blaise, in risposta, alza le spalle e sospira. Da quando Draco se n’è andato ogni esile equilibrio sembra essersi spezzato. Se prima il cuore di Pansy gridava l’amore, ora implora la guerra. E lui sa bene che non c’è modo per dimenticare, per dimenticarlo.

L’amore resiste al potere lenitivo del tempo.

Pansy, in fondo, lo sapeva che sarebbe andata a finire così. Forse è scritto nelle stelle, come aveva sempre osato affermare la loro vecchia professoressa di Divinazione, oppure tutta una serie di casuali coincidenze hanno portato a quel finale da incubo: la principessa scontrosa cede all’amore di un principe lontano.

E lui non ricambia. Non può, avviluppato nel suo stesso sangue.

Blaise la stringe un po’ più forte, cercando di rassicurarla. Sorridono, alla loro amicizia immortale, beandosi di questo silenzio che non ha parole, ma che fa rumore lo stesso.

- Forse è meglio tornare dai Carrow- sibila lei dopo un po’, ogni traccia di paura già scomparsa dal suo viso. Blaise si alza e scivola lungo le gradinate.

“A certe persone farebbe bene se potessero allontanarsi da se stesse.”

Blaise sussurra il suo desiderio al vento, ma già sa che non verrà ascoltato. Sa già che Pansy non cambierà, per quanto possa avere paura. Sa già che quel campo di Quidditch custodirà in eterno il segreto delle sue lacrime e che mai più la vedrà piangere.

Non lascerà più che i sentimenti la trafiggano. Li cestinerà, chiudendoli in un posto inaccessibile. In questo modo faranno male solo a lei.

Quelle fotografie che entrambi hanno lasciato sugli spalti perdono il loro significato. Raffigurano ragazzi innocenti, forse un poco superbi, stretti alla vita che il sangue ha imposto loro. E non c’è modo per cancellare le cicatrici, il graffi del passato. Blaise se ne convince ancora di più quando, poche ore dopo, vede Pansy scagliare un Crucio ad un inerme Tassorosso.

La bambina che saluta dalla fotografia a metà lasciata sugli spalti ha perso il suo sorriso. Il tempo non le ha dato modo di mostrarlo ancora.

   
 
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