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Autore: Ale_Faith    04/05/2011    0 recensioni
Il sogno più grande di Samantha è quello di diventare una grande stilista e farebbe di tutto pur di realizzarlo. Proprio quando le cose per lei sembrano muoversi nella giusta direzione, qualcosa avviene nella sua vita, sconvolgendola. Si troverà ad un bivio, e sarà difficile scegliere la strada da seguire, perché imboccarne una equivale a perdere parte della sua vita.
Prende una decisione, che lentamente distruggerà lei e anche il suo fidanzato Dean, costretto a vederla allontanarsi da lui senza poter fare niente e senza capirne il perché. Perché Samantha inizia a mentirgli. Sa di sbagliare, ma pur di realizzare il suo sogno è pronta a soffrire, non le importa il prezzo che dovrà pagare…
Continua a mentire senza più riuscire a fermarsi.
Finché non sarà proprio Dean a mostrarle la strada, a farle capire che insieme possono affrontare tutto.
Per Samantha sarà come aprire gli occhi, come capire qualcosa che era sempre stato davanti a lei, celato dal velo della sua ambizione.
Ma la vita è strana… E proprio quando il sole nelle loro vita sembrava tornato a brillare, tutto crollerà intorno a loro. Sam e Dean troveranno la forza di andare avanti e affrontare il loro destino insieme… Insieme per sempre...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana da allora. Samantha aveva continuato a ripensare allo stage ma nonostante ogni volta fosse stata vicina al prendere una decisione, alla fine non l'aveva mai fatto. Era diventato un chiodo fisso ormai. Ci pensava in continuazione, anche quando era con Dean, tanto che spesso finiva per non ascoltare neanche quello che lui diceva. Dal canto suo Dean aveva capito che c'era qualcosa nell'aria, qualcosa che turbava la serenità di Samantha, ma nonostante in alcune occasioni avesse provato a chiederle qualcosa lei aveva sempre eluso la domanda. E lui non aveva insistito. Sapeva che doveva essere lei a decidere di parlargliene, di qualunque cosa si trattasse. Non poteva però nascondere a se stesso di essere un po’ agitato. Doveva essere qualcosa di veramente importante, se lei non trovava il coraggio per dirglielo. Sperava solo non fosse qualcosa di brutto, voleva solo che fosse felice.
Samantha era a casa e pensava a Dean. Ormai sapeva che non sarebbe riuscita a prendere una decisione da sola ed ammetterlo era un po’ come accettare una sconfitta. Si trattava del suo futuro e se non era in grado di prendere una decisione così importante significava che era davvero debole, troppo. Ora l'unica cosa che poteva fare era parlare con Dean, per cui gli telefonò e gli diede appuntamento al locale che frequentavano di solito.
Mentre si preparava, dritta davanti allo specchio, cercava le parole da dirgli, eppure non le trovava. Si sarebbe lasciata guidare dall'istinto una volta tanto. In realtà non sapeva neanche perché avesse paura, cosa la spaventasse così tanto. Poteva parlare tranquillamente con Dean, dirgli tutto, come aveva sempre fatto. Ma non aveva mai dovuto dirgli niente del genere. Si coprì il volto con le mani, esasperata.
- Ma perché sono così scema? Sono solo quattro mesi! - urlò guardando la sua immagine riflessa allo specchio. Stava impazzendo, in mezzo a quell'incertezza che non le dava pace.
Non poteva più aspettare. Prese la borsa e uscì di casa.
Poco dopo arrivò al locale. Entrò. Al solito tavolo, con un bicchiere in mano, c'era Dean. Si avvicinò a lui e lo baciò. Poi prese posto.
- Allora tesoro, come mai volevi vedermi così urgentemente? - aveva già capito di cosa si trattava ma aveva deciso di non farglielo intendere.
- Devo parlarti di una cosa... - non riusciva a guardarlo negli occhi, per cui si fissava le mani, sempre più nervosa.
- Di cosa? - anche lui era nervoso ma riusciva a nasconderlo abbastanza bene.
- E' per quello che mi ha detto il mio professore. Mi ha offerto uno stage. Ha detto che potrebbe essere la mia occasione, che potrei conoscere stilisti importanti e forse avere un contratto. - non riusciva a crederci. Glielo aveva detto, e non sapeva neanche come.
Il volto di Dean si illuminò.
- Ma tesoro! E' una splendida notizia! Perché me lo dici con quella faccia? E' quello che hai sempre sognato!
Un cameriere era arrivato al loro tavolo con gli alcolici che Dean aveva precedentemente ordinato. Samantha ne prese uno e lo bevve d'un fiato. Poi riprese a parlare, guardandolo negli occhi:
- Dean è a Parigi. Dovrei stare via quattro mesi.
Lui rimase di sasso. Avrebbe voluto dirle che non se ne parlava, che quattro mesi senza di lei non avrebbe resistito, ma sapeva che non era giusto chiederle una cosa del genere. Sorrise, e sembrava sincero mentre le diceva:
- E dov'è il problema? Non sono poi così tanti, e Parigi è una splendida città.
- Ma io non voglio lasciare te! - stava quasi per piangere.
- Oh non essere sciocca! Io sarò qui quando tornerai. Non puoi rifiutare per me, non te lo permetto. Non me lo perdonerei mai! Tu ci tieni troppo a questo, è la tua vita!
- Ma anche tu sei parte della mia vita! - lo sapeva sarebbe andata a finire così.
- Tu devi costruirti un futuro, Sam. Pensaci un attimo, che senso ha non andare per me se tanto ti ho già detto che ti aspetterò? Io ti amo, dovresti saperlo questo!
- Ma lo so Dean! E' che io ho bisogno di te, di vederti.
Dean lo capiva, perché anche per lui era la stessa cosa.
- Tu mi dai sempre forza, hai sempre le parole giuste da dire, non posso pensare di non vederti proprio per quattro mesi! - e giù un altro bicchiere.
- Ma ci sentiremmo sempre. Puoi chiamarmi quando avrai un problema, e io ti darò un consiglio. Non pensare che non mi dispiaccia il fatto di separarci per un po’. Già il solo pensiero mi fa stare male, ma so che per te è una cosa troppo importante. Hai lavorato sodo per arrivare a questo momento, te lo meriti.
- Lo sapevo mi avresti detto di andare, per questo non volevo dirtelo prima di aver preso una decisione.
Si guardò intorno. La gente parlava, beveva, qualcuno si scatenava sulla pista da ballo. Sentiva la tensione crescere sempre di più. Prese un altro bicchiere e lo bevve. Dean la riprese:
- Sam basta! Ti fa male bere così!
- Ma se bevo sempre!
- Sì, ma non il bicchiere d'un fiato. Non sei abituata.
- No farmi la predica ora... E' l'ultima cosa di cui ho bisogno. Mi fai ricordare mia madre!
Dean colse la palla al balzo.
- Addirittura ora mi paragoni a tua madre. Sono caduto in basso allora! - cercava di sdrammatizzare.
La ragazza abbozzò un sorriso, ma era evidente che era finto.
- Dean, sono davvero confusa, non so cosa fare.
- Io la mia opinione te l'ho data. Sei tu che devi scegliere. Non posso costringerti a fare nulla. Però almeno promettimi che ci penserai bene.
- Te lo prometto...
Stava giocherellando con uno dei bicchieri vuoti posato sul tavolo, sempre immersa nei suoi pensieri. Dean aveva ragione. Non aveva senso rinunciare proprio ora, ad un qualcosa per cui aveva lavorato anima e corpo. Allungò una mano e la posò su quella che Dean teneva vicino la sua. La strinse, mentre lo guardava dolcemente.
- Ti amo... - disse piano e lui quasi non udì quelle parole.
- Anche io...
Improvvisamente Samantha sentì caldo. Di nuovo il mondo intorno a lei iniziò a girare. Prima che Dean potesse capire qualcosa trovò una scusa per andare in bagno.
- Vado ad incipriarmi il naso.
Si confuse tra la folla e lentamente raggiunse il bagno. Si sentiva così debole che dovette reggersi al lavabo per non cadere. Si sciacquò il volto con acqua fresca, e di nuovo il respiro era affannato, accelerato. Poi corse al water e vomitò. Di nuovo si sciacquò il volto, sentendo che tutto tornava alla normalità. Era già la seconda volta in pochi giorni che si sentiva male. Stava esagerando. Doveva avere più cura di se stessa.
- Nick ha ragione. Non lo reggo l'alcool così!
Si ripassò un po’ di trucco sul viso e si diede della scema. Doveva mangiare di più. Daccordo voler ritornare nella 42, ma non ci stava a sentirsi male per una sciocchezza del genere. Uscì dal bagno e ritornò da Dean, sapendo che forse ora avrebbe potuto prendere una decisione.

  
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