CAPITOLO
N * 29
Mentre
Max e Nancy avevano preso in giro i
compratori sugli schermi, Fang e Iggy, usando le loro giacche
antartiche, ne
avevano ricavato delle funi.
Infatti,
quando erano ancora sotto il tavolo, i
due ragazzi avevano legato Total e Akila con quelle
funi.
“Ehi
!”, esclamò Total in tono di protesta
appena Iggy gli
legò la fune attorno al
collo.
“Non
è un guinzaglio, Total ! Serve per non
perdervi !”, sbottò Max spazientita.
Nel
frattempo, l’uragano imperversava per la
stanza facendo volare le cose o
risucchiandole all’esterno, dalle finestre.
“Gozen,
non farli scappare !”, urlò
l’Uberdirettore.
Il
robot cominciò ad avanzare con fatica verso lo
stormo.
“Ragazzi,
andiamo !”, urlò Max e, con i compagni
iniziò a strisciare verso la porta.
I
ragazzi procedevano a fatica, anche se non
avevano la minima idea di come aprire la
porta della stanza.
Improvvisamente,
una forte raffica di vento divelse
la porta e anche i ragazzi vennero
risucchiati dal flusso violento dell’aria.
I
ragazzi si trovarono scaraventati sul soffitto,
senza il bisogno di usare le ali.
Gozen
intanto, si curvò a proteggere
l’Uberdirettore, mentre vari oggetti lo colpivano.
“Ragazzi,
seguiamo il flusso ! Fang, prendi Akila
!”, urlò Max rivolgendosi prima allo stormo e poi
a Fang, poi prese Total e se
lo strinse forte al petto.
Fang
fece lo stesso con Akila.
“Okay,
seguitemi !”, urlò Max.
Poi,
Max dispiegò le ali un pochino e fu
scaraventata verso
il corridoio dalla
forza dell’uragano.
Anche
gli altri ragazzi si lasciarono trasportare
dalle forti raffiche di vento.
Il
corridoio però, finiva contro una parete a
vetro a prova di uragano, quella che Gozen
non era riuscito a sfondare.
“Oh,
no…Ci schianteremo contro il vetro…Dobbiamo fare
qualcosa !”, pensò
Nancy vedendo il vetro in fondo al corridoio.
“Non
seguite il flusso !”, urlò Max rendendosi
contro del pericolo del vetro e cercò di opporsi alle raffiche per tornare
indietro.
Ma
ormai era troppo tardi…
Il
vento era troppo forte e i ragazzi non poterono
far nulla per opporsi alla forza della natura.
I
vetri a prova di uragano non funzionarono come
avrebbero dovuto perché esplosero ancora prima che i ragazzi
li avessero
raggiunti.
Infatti,
i ragazzi vennero scaraventati fuori
dalla finestra e, con loro c’erano: sedie, cestini, piante in
vaso, scrivanie….
Appena
furono all’interno della tromba d’aria, i
ragazzi vennero investiti da pioggia e grandine e furono zuppi in pochi
secondi.
Kevin
e Nancy si tenevano abbracciati il più forte
possibile.
Nudge,
Gazzy e Angel invece, si erano legati
insieme con una fune attorno alla vita.
Dopo
alcuni minuti d’inferno, i ragazzi vennero
risucchiati in una zona molto calma e
silenziosa: l’occhio del ciclone.
Subito
dopo, i ragazzi cominciarono a
precipitare verso
il basso e aprirono un
po’ le ali.
Max,
Kevin e Nancy atterrarono su un cavalcavia in
macerie per primi.
Poi
atterrarono anche Nudge, Angel e Gazzy.
Max
andò subito da loro, mettendo a terra Total
per slegarli e
vedere le loro
condizioni.
Nel
frattempo atterrarono anche Iggy e Fang.
“Dov’è
Akila ?”, pensò Nancy guardando
Fang e Iggy.
“Vieni.”,
le disse Kevin e,
prendendola per mano, la
portò fino agli altri ragazzi.
“Dov’è
Akila ?”, chiese Max guardando prima Fang e
poi Iggy.
Fang
le lanciò un’occhiata triste e Iggy scosse la
testa.
Max e
Nancy si scambiarono un’occhiata addolorata.
“Era
troppo pesante…Non ce l’hanno fatta a
tenerla…”,
pensò Nancy tristemente guardando Fang e Iggy.
“Gozen.”,
disse Fang ad un certo punto indicando
l’occhio del ciclone.
Infatti,
Gozen stava precipitando verso il suolo,
con tutte le scatole dell’Uberdirettore tra le braccia.
Nancy
e Max si scambiarono un’occhiata d’intesa e,
furiose schizzarono in volo verso i nemici.
“Nancy
! Cosa fai
Torna qui !”, le urlò Kevin e
aprì le ali per raggiungerla.
Fang
lo fermò prendendogli un braccio.
“Ma
Fang, non posso...”, disse Kevin.
“Non
preoccuparti. Non le succederà niente.”, gli
disse l'altro ragazzo in tono calmo.
Kevin
lo guardò un momento, poi guardò verso la
direzione nella quale erano volate via Max e Nancy.
“Hai
ragione...Quelle due sono le più toste di
tutti.”, disse Kevin sorridendo.
Fang
sorrise di rimando e mollò la presa.
“Non
lasciarmi !”, esclamò l’Uberdirettore a
Gozen.
“Che
scenetta commovente.”, disse Nancy
sarcastica.
“Aiutatemi.”,
disse loro Gozen appena le vide.
“Non
credo proprio.”, gli rispose Max arrabbiata.
Poi,
quest’ultima tirò un violento calcio al
braccio di Gozen e Nancy lo colpì alla testa.
Subito
dopo, Gozen mollò la presa e precipitò
verso il suolo.
Poi
Max afferrò la sedia dell’Uberdirettore.
“Ho
molto potere. Posso renderti ricca…Posso farti
avere tutto ciò che vuoi se mi salvi.”, le disse
l’Uberdirettore terrorizzato.
“Non
vogliamo niente da uno come te.”, gli disse
freddamente Nancy avvicinandosi a
Max.
Max
annuì, poi disse all’Uberdirettore: “
E’
meglio che tu non rimanga a questo mondo.”, e
mollò la presa, lasciandolo
precipitare.
Mentre
le varie scatole dell’Uberdirettore si
disperdevano nell’uragano, Max e Nancy
volarono in picchiata fino a raggiungere lo stormo.
I
ragazzi erano tutti attorno a Total, che
singhiozzava disperato per la scomparsa di Akila.
“Oh,
Akila…Perché proprio tu ci hai
dovuto rimettere ? Perché ?”,
esclamò Total
piangendo.
Nancy
e Max, ritirando le ali guardarono
tristemente Total.
I
ragazzi erano dispiaciuti per Akila e ancora di
più per Total.
“Mi
dispiace moltissimo, Total.”,
pensò Nancy tristemente guardando il cagnolino.
Passarono
circa cinque minuti...
“Akila
!”, urlò Angel e, poco dopo, la cagna
eschimese atterrò sopra Max, schiacciandola con il suo peso.
Fang
aprì un occhio di Akila, poi le ascoltò il
battito.
“E’
viva.”, disse Fang rialzandosi.
“Me
la togliete di dosso ?!”, chiese loro Max con
voce soffocata.
Nancy
sorrise e, con Kevin spostò dolcemente Akila
sul terreno.
“Akila
! Credevo di averti persa per sempre !”,
esclamò Total felice cominciò a leccarle il muso.
“Che
schifo…”, pensò Max
guardando la scena.
“Che
carini…”, pensò
invece Nancy guardando i due cani.
Akila
fu felice delle attenzioni di Total e lo
leccò a sua volta, anche se era fradicia e sfinita.
Poi
Nancy si strinse a Kevin, abbracciandolo.
“Allora
? Ti sei vendicata ?”, le chiese Kevin
ghignando divertito, abbracciandola a sua volta e baciandole il capo.
“Sì,
ora sono a posto.”, gli rispose Nancy
sorridendo e voltandosi a guardarlo.
Kevin
sorrise e le chiese: “Anche se non ho
capito per cosa ti sia voluta vendicare. Non
ti ho mai vista
così arrabbiata.”
“Ti
avevano fatto del male quando ci avevano
catturati in Antartide…Quando eri rimasto svenuto, mi hai
davvero fatto preoccupare…”,
gli rispose Nancy seriamente.
Kevin
la guardò sorridendo, poi le disse: “E
pensare che ero io quello iperprotettivo ! Mi
sa che tu mi
batti.”
Nancy
sorrise divertita e lo baciò.
Il
ragazzo ricambiò il bacio felice.
FINE
CAPITOLO N * 29