Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans
Ricorda la storia  |       
Autore: Bloody Alice    05/05/2011    5 recensioni
[ATTENZIONE! Storia in fase di riscrizione]
...
Qualcuno, oltre a Robin, ha un passato in comune con il cavaliere della notte.
Forse questa sarà la più grande sfida che i Teen Titans abbiano mai affrontato.
Questa volta il loro nemico sarà pronto a tutto.Non avrà pietà solo perchè sono dei ragazzi.
Una corsa contro il tempo per strappare Gotham City dalle mani del peggior criminale della città.
Un passato che non è intenzionato a ripetersi.
Forse anche un fulmine a cielo aperto chiamato "amore" incontrerà uno dei nostri eroi.
Spero di avervi incuriosito abbastanza,
Bloody_Alice97
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Sono Bloody_Alice97. Questa Fan Fiction l’ho pensata circa uno - due mesi fa. Mia sorella (più piccola) è una fan dei Teen Titans. Li seguivo anche io, poi Cartoon Network ha smesso di trasmettere la serie (nuooo O.O)
 

Quindi prima di iniziare vorrei chiedervi se c’è qualche canale che trasmette ancora questo cartone americano, o se per caso su You Tube o da qualche altra parte ci siano gli episodi in streaming.
 

Comunque … tornando a noi … Questa fan fiction mi è venuta in mente quando una sera mia sorella mi ha chiesto di inventare una storia sui Teen Titans, così ho iniziato.
Spero davvero che questo primo capitolo vi piaccia.

Buona lettura =)

 
TEEN TITANS TROUBLE IN GOTHAM CITY
 
Pioveva.
Erano le tre di notte.

Batman era su un grattacielo ad osservare le strade deserte.

Tutto taceva. Era come se il cielo volesse scaricare la sua tristezza tutta quella notte, tutta lì.
Tutta su Gotham City.

Saltò dal tetto di un palazzo all’altro, alla ricerca di lui. Colui che era riuscito a distruggere il legame con quella persona.

A casa lo aspettava il “gatto randagio”.

Poi c’era anche Asso, il suo fedele doberman, e il suo diligente maggiordomo Alfred.

Asso era il suo compagno sin da bambino.

 

Alfred era un amico fidato.
 

Forse però il “gatto” sapeva consigliarlo meglio.
17 anni e quel ragazzo aveva già da che parte girasse il mondo.

 

Gli sembrava quasi strano che con il suo passato potesse non avere rimpianti. Almeno non li dimostrava.
 

Lui era randagio, era a casa una volta sì e quattro no, e come al solito questo lo faceva preoccupare.

Ma il gatto sapeva il fatto suo. I gatti sono indipendenti, sanno sempre il fatto loro. Lui non era da meno.
Una grande spalla, forse migliore di Robin.

 

Sicuramente però il suo sarcasmo e la sua “pazzia” lo rendevano molto diverso dal suo vecchio aiutante.
 

Sicuramente ora era il gatto ad essere preoccupato.

Probabilmente era in camera sua, seduto sul letto, a guardare fuori dalla finestra, o sul tetto.
A lui piaceva guardare le stelle, ma preferiva farlo da solo. Sopportava solo Asso, ogni tanto. Nessun’altro.

Lui era randagio, indipendente, solitario.

Sicuramente ora era lui ad aspettarlo.

Batman però doveva continuare a cercare.

 

Quel criminale psicopatico aveva creato fin troppi problemi alla vita della città, e fin troppi alla sua.

Poi era accaduta quella cosa orribile e lui, forse perché non si fidava, o forse molto più semplicemente perché aveva paura, non riuscì a evitarlo.

Già.
Batman, temuto da tutti i peggiori criminali di Gotham City, conosciuto in tutta l’America, aveva avuto paura.

 

Quella volta la sua indecisione gli costò cara. Davvero cara.

Perse forse uno dei migliori aiutanti che avesse mai avuto.
Scacciando questi pensieri, il cavaliere della notte continuò il suo viaggio solitario tra i tetti della città.
 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Buio, tenebre e … un pipistrello!
Si svegliò di soprassalto.
Era sudata.
Non aveva mai sognato pipistrelli e non le erano mai piaciuti.
Quelli stupidi animali notturni.
Non le erano mai piaciuti.
Almeno, non le piacevano più.
Prima ci andava d’accordo.

Poi … era accaduto quello.
Sì, quello, che aveva sconvolto tutto.
Lei se n’era andata, se ne era dimenticata, aveva rimosso, o almeno aveva tentato di rimuovere, quel ricordo dalla sua mente.

Non l’aveva detto nemmeno ai suoi amici. Dal tronde non poteva farlo.
Aveva fatto un patto con lui.
Non parlare a nessuno di quella parte del suo passato.
Lei manteneva le promesse, quindi tenne la bocca chiusa sin dal primo istante.

Né a Cyborg, né a BB, né a Robin, né a …
 

Qualcuno bussò alla sua porta. Fuori Robin la chiamava.

Quando uscì dalla sua stanza, camminò lungo il corridoio in silenzio, ed entrò nella “sala riunioni”, come BB la chiamava, dei Titans.

Prese dal frigorifero della cucina il latte, poi prese i cereali con frutta secca e infine si sedette.

 

Sempre in silenzio. Era ancora forse mezza addormentata, o forse era semplicemente stanca di pensare ai pipistrelli.
Il solo pensiero le fece venire la nausea.

 

Presa la sua tazza, ci mise dentro il latte, i cereali e iniziò a mangiare.
Poi si sedettero anche Robin e Cyborg, poi BB e infine …

 

-Ehi!- BB la fece sussultare
 

-Cosa c’e?- chiese lei.

-Niente, ma ti vedo assorta. Più del solito. Non che tu lo sia spesso o altro, ma … vabbè lascia stare- disse.

 

Poi continuò rivolgendosi a tutti –Ragazzi! La sapete la novità? Ho trovato alcune foto dell’anno scorso! Quando le ho guardate mi sono spaventato! La camicia che indossavo a Tokio era davvero orribile!-
 

(ricordate il  film “Teen Titans trouble in Tokio”? Per tutti quelli che l’hanno visto, sicuramente ricorderete la maglietta a maniche corte con i fiorellini hawaiani che indossava BB)
 

I ragazzi si misero a ridere. Lei invece si limitò a fare un piccolo sorriso. Non se la sentiva proprio di ridere.
Non quel giorno. Era troppo pensierosa per farlo.
Pipistrelli.
Che schifo.
Pipistrelli.

Non riusciva a fare a meno di pensarci. Ma perché?
L’occhio le cadde sul calendario.
Era 15 Dicembre. Forse era per questo che ci pensava tanto.
Era il giorno del suo compleanno.

(non so quando sia il compleanno di Bruce, così l’ho adattato alla storia)
 

Ovvio. Ma semplicemente accorgersi che ci stava ancora pensando la fece rabbrividire.
Stranamente non le era mai successo.

 

-Ragazzi!- BB mise sul tavolo una scatola, proprio davanti a lei.
-Queste sono le foto!- esclamò.

 

Sinceramente a lei non interessava più di tanto, ma finse, almeno per fare un po’ contento l’amico.
I ragazzi, guardando le foto, si dissero che non erano cambiati molto.

I ragazzi non erano cambiati per niente.

BB era sempre verde, con la solita tuta aderente nera e viola.

 

Il colore preferito di Cyborg era ancora l’azzurro, e adorava ancora la sua “bambina”.
 

Robin aveva come al solito i capelli tirati in dietro con il gel, la maschera, la cintura e tutto il resto.
 

Corvina e Stella Rubia invece erano cambiate.
 

Corvina si era fatta crescere, anche se di poco, i capelli. Ora non erano più perfettamente pareggiati, e una lunga frangia le cadeva sulla fronte, nascondendo le sopracciglia.
 

Stella non indossava più la gonna, ma un paio di shorts, sempre viola. I suoi capelli erano ancora lunghi fino alla schiena e anche lei, come Corvina, si era fatta crescere la frangia.

Stella era l’unica ad avere 14 anni e mezzo.

 

Robin, BB e Corvina ne avevano 15.

Cyborg era quasi il “fratello maggiore”, dal momento che aveva 16 anni.

(ho inventato le età, che non so con precisione, sempre x adattarle alla storia)

 

I Titans davvero non erano cambiati, ma lei sentiva qualcosa di diverso.
 

Sentiva che si sarebbero rincontrati.
Prima o poi sarebbe successo.
Sarebbe stata costretta a raccontare tutto. Lei non voleva farlo.

Forse sarebbe arrivata perfino a rincontrare quel criminale, quel  mostro.
Quel mostro … ci stava ancora pensando, quando all’improvviso la porta esplose, e dietro il fumo si sentì una voce agghiacciante dire

–Signori e Signorine, avete mai danzato con il diavolo nel pallido plenilunio?-
 

Quella frase fu, nella sua testa, come una freccia che la trapassava da parte a parte.
 

Poteva davvero essere …?
 

TO BE CONTINUED …
 

 

Allora? Come vi è sembrato? Datemi qualche consiglio, perché non sono molto brava a scrivere xD
Grazie a tutti coloro che leggeranno questa ff.
Ciao a tutti,
Bloody_Alice97 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans / Vai alla pagina dell'autore: Bloody Alice