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Autore: Evans    12/02/2006    6 recensioni
- Non è colpa mia – dissi. – Tutti gli insegnanti hanno i loro prediletti, quella Hermione Granger…- - Avrei creduto che ti saresti vergognato a farti superare in tutti gli esami da una ragazza di una famiglia di Babbani!!! – sbottò Malfoy Senior, con lo sguardo freddo, gli occhi glaciali. Occhi che speravo un giorno mi avrebbero guardato con amore ed affetto.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non è colpa mia - dissi. - Tutti gli insegnanti hanno i loro prediletti, quella Hermione Granger…-

-Avrei creduto che ti saresti vergognato a farti superare in tutti gli esami da una ragazza di una famiglia di Babbani!!!- sbottò Malfoy Senior, con lo sguardo freddo, gli occhi glaciali.

Occhi che speravo un giorno mi avrebbero guardato con amore ed affetto.

Che sciocco ero stato a sperare che potesse succedere.

Ricevere affetto da una persona che nemmeno sa cosa vuole dire amare, che non mi vede nemmeno.

Sono passati venti lunghi anni ormai, sono nel mio letto, nella mia villetta, e contemplo la persona che giace supina accanto a me. La persona che mi ha portato via da quell’incubo d’indifferenza da parte dei miei.

Mi fece capire che non dovevo cercare di essere perfetto e di fare tutto quello che mi dicevano per compiacerli, ma che dovevo essere me stesso, di buttare la mia pesante maschera di ghiaccio per permettere ad altri di apprezzare il mio vero.

Flashback

Ero nel bagno di Mirtilla Malcontenta, avevo perso di nuovo a Quidditch, contro i Tassorosso per giunta, mi sono lasciato soffiare il boccino da un Tassorosso, che umiliazione. Mio padre mi aveva aspettato fuori dagli spogliatoi e … SCIAFFF! Mi aveva tirato uno schiaffo. Davanti a tutti. Avevo voglia di piangere.

-Che razza di Malfoy sei?- mi aveva urlato in faccia. - Sei una delusione, lo sei sempre stato. Mi vergogno di te.-

Mi vergogno di te.

Quelle semplici parole mi fecero male. Sentì una dolorosa stretta al petto e all’improvviso, la voglia di piangere aumentò in maniera spropositata.

Fuggì. Corsi a nascondermi per non farmi vedere. Per non far vedere a nessuno che anch’io potevo piangere. Perché un Malfoy non piange.

Mi chiusi nel bagno delle ragazze al secondo.

-Chi è? - fece la sagoma trasparente della bamboccia più insopportabile e piagnucolosa che Hogworts ha avuto la sventura di avere (morta o viva che fosse).

-VATTENE VIA!!! ALTRIMENTI TI TRASFIGURO IN UNA SCIMMIA. -

Se ne andò subito. Che stupida, ma lo sapeva che non potevo di certo farle nulla dato che era morta?

Barcollai fino al lavandino, dove mi appoggiai, e cominciai a singhiozzare. Raramente piangevo, mio padre non doveva vedermi vulnerabile.

Un cigolio. Qualcuno stava entrando nel bagno e cercai di asciugarmi gli occhi, cercando di avere il mio solito atteggiamento spavaldo.

Mi girai, e davvero rimasi scioccato.

-E tu cosa ci fai qui?- riuscì a chiedere, ero rimasto scioccato.

-Non ti sei ancora reso conto che non otterrai mai nulla da tuo padre? Lui non ti merita, e la stessa cosa vale per tua madre. Dovresti cercare di essere tu stesso invece, per poter essere apprezzato e magari amato dagl’altri.- ribattè la figura.

-Ma senti sentichi viene a darmi consigli del genere. Nel caso te lo sia scordato tutti mi odiano, anche tu.-

-No!-

-No cosa?- a cosa diavolo si riferiva.

-Non ti odio.-

-Tu non mi o-odi?- ero davvero stupito dalla piega assurda che stava prendendo il discorso.

-E allora mi ami- una battuta. Stupida forse, fuori luogo, ma dovevo cercare di riprendere la mia aria strafottente da Malfoy. Mi aspettavo che mi mandasse a cagare e invece

-Proprio così- rispose

E io piansi. Piansi perché, in fondo al cuore sapevo che non stava mentendo, glielo leggevo class=GramE>negl’occhi. Per una volta potevo capire quello che si provava ad essere amati, ad essere importanti per qualcuno.

Fine Flashback

Si stiracchia, il mio amore si sta svegliando. Apre gli occhi, gli stessi occhi che quel giorno mi fecero capire che qualcuno mi voleva bene dopotutto.

Si volta a guardarmi ed i suoi occhi brillano, brillano come smeraldi nel vedermi.

-Buongiorno serpe.- mi saluta sorridendo.

-Buongiorno a te. - gli sorrido. - ti faccio una domanda.-

-Quale?- mi chiede con la voce impastata dal sonno, di chi non è ancora del tutto sveglio.

-Chi è la persona più importante al mondo per te Harry?- che domanda stupida. In effetti ne faccio parecchie così da quando sto con lui.

-Tu, naturalmente- dice e mi bacia.

E in un momento mi sento la persona più amata e desiderata del mondo.

Questa è la mia prima fic, per favore siate clementi. Se mi lasciate un commentino, lo apprezzerei molto. Anche se mi segnalate class=GramE>degl’errori nel mio modo di scrivere. Mi sarebbe d’aiuto nello scrivere altre fic.

  
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