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Autore: Doll_    06/05/2011    22 recensioni
Mio padre ancora non sapeva nulla della storia. Un punto a sfavore.
Non avevo ancora trovato la chiave di quella porta comunicante. Altro punto a sfavore.
Il ragazzo che si sarebbe finto il mio fidanzato era, oltre che un gigolò professionista, anche un tipo fastidioso, cinico e maledettamente sensuale, che odiavo con tutta me stessa. Quindi Tre a Zero per la sfortuna.
Il suo lavoro, poi, non consisteva solo nel fingersi innamorato di me -cosa già difficile in sé per sé- ma avrebbe dovuto anche insegnarmi le tecniche della passione e, quindi, in un modo o nell'altro riuscire a fare eccitare entrambi. Cosa impossibile. Quattro a Zero.
Qualcos'altro? Ah, sì! Dovevo sorbirmelo per oltre un mese..!
Cinque a Zero. Avevo nettamente perso..
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Zac e Vic'
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 UN GIGOLO' IN AFFITTO - TRADITA

 

Ricordami come hai fatto a convincermi.” Mi chiese, Zac, appena entrati nella sala da ballo.

Maria è una tua cara amica e volevamo farle questo piacere.” Prima che tu te ne vada, pensai amaramente. Inutile, quel pensiero non mi abbandonava mai, neppure in quel momento nel quale indossavo un completo rosso fuoco, aderente e terribilmente provocante, mentre Zac portava una camicia nera, un panciotto rosso e dei pantaloni e scarpe nere, classiche per quei balli.

Era irrimediabilmente sexy e affascinante con quei vestiti e i capelli tirati indietro come un vero ballerino di tango, e il mio cuore continuava a disperarsi all'idea che non l'avrebbe mai più rivisto in quel modo.

Oh ragazzi, siete venuti alla fine!” Ci salutò, sempre raggiante, Maria, venendoci incontro e salutandoci calorosamente come quel pomeriggio a casa mia.

Mettetevi in fila con gli altri, avanti!” Sorrise, indicandoci la fila di altri ballerini che non avevano nulla a che fare con la bellezza disarmante del mio accompagnatore... Cosa che mi confermarono gli sguardi delle altre ragazze su Zac.

Bueno, chicas! Ben venuti a questa nuova lezione di balli latino/americani...” Iniziò Maria, mentre Zac si posizionava intanto dietro di me e, afferrandomi la vita, cominciò a sussurrarmi delle sciocchezze che mi fecero quasi morire dalle risate davanti a tutti.

Guarda quello lì, invece, penso si sia addormentato.” Disse, indicando con un cenno del capo, un ragazzo seduto a terra, con la testa a penzoloni che faticava a restare in una posizione normale.

Shh.. Basta, Zac, o ci cacceranno!” Ridacchiai.

E' proprio questo il mio intento.” Brontolò, stringendomi di più a sé. “Te l'ho detto che con questo completo sei a dir poco eccitante?” Sussurrò sensualmente al mio orecchio, poi, facendomi quasi cadere dai tacchi.

Z-Zac...” Deglutii, cercando di placare il calore che iniziava a salirmi dentro.

Mmm.. Perchè non ce ne andiamo da qui e non ci rinchiudiamo in camera tua?” Continuò, portandomi alla deriva.

E ora, vorrei farvi vedere qualche accenno insieme al mio compagno Giovanni!” La voce squillante di Maria mi riscosse momentaneamente, volgendo la mia attenzione all'uomo alto e avvenente che varcò la soglia e raggiunse con uno sguardo pieno di ammirazione e amore, la sua compagna che, allo stesso tempo, guardava lui come se fosse l'unico uomo sulla faccia della terra.

Q-quello è Giovanni????” Domandai, strabuzzando gli occhi, più sorpresa che altro.

Sì, perchè?” Rispose, Zac, con nonchalance.

Accidenti! Anche io riuscirei ad imparare ad amare un uomo così!!” Me ne uscii senza inibizioni, ripetendo le stesse parole di Maria quando mi aveva parlato di lui come se fosse stato un ometto goffo e prevedibile.

Non immaginavo certo di trovarmi davanti un Dio greco come quello!

Sentii impercettibilmente il corpo di Zac irrigidirsi e allentare la stretta per mettersi accanto a me ed inarcare un sopracciglio dubbioso e altezzoso.

Tz... Troppo muscoloso.” Commentò sprezzante.

Non male.” Continuai a guardarlo adorante, mentre insieme iniziavano il loro balletto sensuale e travolgente.

Anche lei è una bella donna.” Riprese dopo un po', indispettendomi inevitabilmente.

Oh, certo. Tu questo lo sai bene.” Ribattei acida come uno yogurt scaduto.

Che c'è? Gelosa?” Sorrise, avvicinandosi ancora di più.

Io? E tu, allora? Hai tirato in ballo lei solo perchè io stavo guardando lui.” Meglio attaccare lui che ammettere le mie debolezze.

La mia era una semplice constatazione.”

Beh, anche la mia.” Mi stizzii.

E' troppo vecchio per te.”

Che c'entra? Anche tu sei vecchio per me.” Voltai lo sguardo per non rischiare di ridergli in faccia ma fui dispiaciuta di non poter vedere la sua espressione in quel momento.

Questo era un colpo basso.” Fece, falsamente offeso. “A casa facciamo i conti.”

 

Ma ritornammo che era mezzanotte passata e appena entrammo a casa ognuno si catapultò sul proprio letto senza ripensamenti dopo che un'idea malsana mi accompagnò fino al mondo dei sogni.

SVEGLIAAAAA!!!” Gli urlai quasi nell'orecchio, a cavalcioni su di lui e con il vassoio della colazione poggiato sul comodino accanto al suo letto, la mattina dopo.

Oddio! Vic! Ma che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola??” Chiese, con gli occhi rossi a causa del sonno, i capelli spettinati e l'aria di chi aveva appena affrontato una maratona.

Stavi sognando qualcosa di bello e ti ho interrotto?” Sorrisi, imitando alla perfezione il suo ghigno seducente.

Ehm... Non ricordo.” Tentò di alzarsi, strofinandosi gli occhi e cercando di ricordare dove si trovasse e chi fosse.

Ti ho preparato la colazione.” Lo informai dolcemente, continuando a guardarlo.

Sapevo di avere dei cuoricini al posto degli occhi ma ormai veniva così naturale quello sguardo ammirevole che avevo rinunciato persino a nasconderlo.

Ma che giorno è?” Chiese, con voce impastata.

Giovedì.”

E perchè non sei a scuola?”

Mmm.. Non ne avevo voglia.”

Io per non andare a scuola dovevo fingermi malato altrimenti nonna mi ci mandava a calci!” Ammise, facendomi ridere insieme a lui.

Mmm, cornetti e cappuccino? A cosa devo tutta questa gentilezza?” Sorrise, con ancora gli occhi assonnati ma terribilmente eccitanti.

Così.. Ero sveglia e li ho preparati.” Non smettevo di sorridere e per poco pensai che mi fosse presa una paresi facciale. “Sai, appena sono entrata ho notato dei quadri rigirati, lì. Posso vederli?” Chiesi, sempre con la solita dose di dolcezza, mentre mi alzavo da sopra di lui e raggiungevo la mia meta, prima che mi afferrasse il polso per impedirmelo.

No! S-sono... Una sorpresa.” Deglutì, mandando giù il cornetto.

Per me?” Chiesi, incredula.

Sì.” Ammise, portandosi una mano ai capelli.

Ah. Okay.” Feci spallucce, nascondendo il mio compiacimento.

Avevo notato il suo gesto agitato, quindi non indugiai oltre e mi risedetti sul letto, attendendo che finisse di mangiare e iniziasse a prepararsi.

Devi andare da qualche parte?” Domandai, vedendolo vestirsi.

Avevo detto ad Annie che le avrei sistemato il prato.” Spiegò, per poi guardarmi.

Io ero ancora in pigiama.

Ma posso anche rimandare.” Sorrise, togliendosi la maglietta che stava per infilarsi e buttandosi sul letto, accanto a me.

Io dovevo studiare.”

Che cosa?”

Storia.”

Mmm.. Nooo..!” Lagnò, come un bambino di tre anni, costretto a stare a casa invece di andare ai giardinetti.

Possiamo andare da tua nonna e mentre tu sistemi il prato, io studio.” Sorrisi, cercando di trovare un accordo plausibile.

Mhm.. Anche se avrei voluto fare altro, accetto.”

Un'ora dopo, io ero seduta sulle scalette del portico e Zac tosava il prato mentre cercavo di leggere quel dannatissimo paragrafo e di non guardare il mio finto fidanzato, a petto nudo e irrimediabilmente sudato quanto spaventosamente sexy.

Victoria, tesoro, vuoi un po' di aranciata?” Mi chiese, dolcemente, Annie.

Sì, la ringrazio.” Sorrisi.

Ecco, portalo pure a Zac, tesoro.” Mi consigliò gentilmente, poco dopo, offrendomi due bicchieri di spremuta.

Mi alzai dalle scalette e lo raggiunsi, tappando il bicchiere con una mano in modo tale da non farci entrare qualche foglia o quant'altro.

Tieni, è fresca. L'ha appena fatta tua nonna.” Gli sorrisi, porgendogli la bevanda.

Oh, grazie.” Sospirò, bloccando l'aggeggio rumoroso e bevendo l'aranciata.

Sei riuscita a studiare?” Domandò, poco dopo.

Mmm.. Un po'.” No, affatto.

Mi dispiace se il tagliaerba ti disturba.”

Uhm.. Non è il tagliaerba che mi fa deconcentrare.” Ammisi, guardandolo tanto intensamente che in quel momento sentii che aveva capito quale fosse la vera motivazione della mia distrazione, essendone poi soddisfatto.

 

Tornata a casa, una sorpresa mi si presentò alla porta.

Cristina, che ci fai qui?” La salutai, facendola entrare dopo di me.

Zac si era subito andato a fare una doccia in camera sua, così mi ritrovai da sola, in salotto, con la mia presunta migliore amica che in mano teneva una busta bianca sospetta.

Oggi non sei venuta a scuola. Pensavo stessi male.” Spiegò, stranamente irrequieta.

Oh, beh... Diciamo che ho voluto prendermi un giorno di riposo.”

Già.” Annuì. “Mi dispiace che Zac parte.” Sedendosi sulla poltrona.

Anche a me.”

Avete instaurato un bel rapporto, vero?”

Questa non era una classica chiacchierata fra vecchie amiche. Era più che altro una conversazione formale, stile colloquio. Non riuscivo a capire da dove venisse tutta quella freddezza, ma probabilmente da entrambe.

Sì, molto bello.”

Beh, allora mi dispiacerà davvero rovinare l'atmosfera.” Ammise, spaventandomi.

Cosa intendi con questo, scusa?” Mi affrettai a chiedere, messa sulle spine.

Allora Cristina si alzò, e così di riflesso anche io, ritrovandoci faccia a faccia in mezzo al salone, con gli occhi fissi e scrutatori, quasi intimidatori, fino a quando non allungò una mano che spezzò il silenzio e mi porse la fantomatica busta.

Cosa c'è dentro?” Chiesi, con un groppo in gola.

Domani dovrai pagare Zac, ricordi? Fate un mese, complimenti.” Sorrise, sfoderando un ghigno così cattivo che mi gelò il sangue.

I soldi.

Domani finiva la nostra finzione.

Domani avrei capito se Zac teneva più a me o al suo gruzzoletto.

Aprii la busta con il cuore in gola e contai i soldi, sentendomi più sporca di un serial killer.

P-perchè sono mille e trecento? Ricordavo solo mille.”

I trecento sono una mancia... personale.” Sussurrò, velenosa.

E...cioè?” Digrignai i denti fino a farmi male.

Avevo promesso che avrei pagato io, ma non che avresti usufruito solo tu dei suoi servizi. Buona giornata, Vic.” Mi spezzò il cuore, andando verso la porta e aprendola, uscendone non prima di avermi dato il colpo di grazia, voltandosi facendo ondeggiare i suoi fluenti capelli biondi ed esclamando: “Ah... Salutami Zac e ringrazialo per l'altra sera.” Ultima ammiccata e fuori dalla mia vista.

Il mio cuore era definitivamente sparito. Polverizzato.

Zac e Cristina... La botta fu così forte che caddi a terra ed iniziai a singhiozzare senza controllo su quel maledettissimo tappeto rosso che in quel momento odiai con tutta me stessa.

Non stavo solo piangendo... Mi stavo disperando.

Era come se qualcuno mi stesse tirando fuori gli organi dal corpo senza anestesia e tutte le mie energie se ne fossero andate lasciandomi vuota e...sola.

Sola sei e sola morirai.

Ricordai la frase di un mio vecchio amico e in quel momento non riuscii proprio a trattenere un grido di rabbia e frustrazione. Un grido fortunatamente attutito dal cuscino che avevo spalmato in faccia.

Tutti quei bei momenti.. Tutte quelle parole.... Ritornavano nella mia mente come ricordi sfocati e false realtà. Tristi macchinazioni di una verità distorta.

Ero stata solo una marionetta. Una delle tante.

Solo una comparsa del loro misero e squallido teatrino di bugie e finti sorrisi.

Era stato forse quello il mio ruolo, per tutto quel tempo?

Avevo interpretato la parte della mogliettina fedele a cui però il marito metteva ripetutamente le corna con la sua migliore amica?

Ex migliore amica, mi dissi. Ex.

E lui? Lui cos'era stato per me? Cosa credevo potesse diventare?

Aveva fatto il doppio gioco per tutto quel tempo, consapevole sin dall'inizio che sarebbe partito per New York e non avrebbe rivisto né Cristina né tantomeno me, dandosi alla pazza gioia per tutto il tempo.

La rabbia, fu solo la rabbia ad aiutarmi ad alzarmi, farmi dirigere in camera ed entrare nella sua.

Era ancora in bagno, così mi sbrigai a preparargli la valigia, e a lasciargli la lettera sul letto, non vedendo solo l'ora che se ne andasse via per sempre.

Vic, ma cosa stai facendo?” Ma purtroppo non feci in tempo a posare la busta che uscì dal bagno, recitando alla grande la parte del finto tonto.

Le tue valige.” Spiegai, senza alcuna inflessione nella voce.

Il viso come il mio tono erano vitrei e senza vita.

Tutta la mia vivacità se ne era andata con il pensiero che avevo su di lui.

Dovrò partire lunedì, non oggi.” Spiegò, asciugandosi i capelli con l'asciugamano.

No, te ne vai via, ora.”

Ma cosa dici?” Lasciò stare tutto e mi venne vicino.

NON MI TOCCARE!” Ringhiai, scostandomi da lui come scottata, senza nemmeno guardarlo in faccia.

Continuò a guardarmi come uno che non sapeva di cosa stessi parlando, e allora cercai di spiegarglielo più cautamente possibile.

E' arrivata Cristina. Nella busta ci sono mille e trecento euro. Complimenti, sei riuscito ad alzare la posta con qualche servizietto anche a lei.” Feci, sprezzante.

A quel punto la sua espressione si fece quasi afflitta e scoraggiata, mentre si portava le mani al viso e ai capelli, come a volerli strappare.

Oddio, Vic...”

E' vero? E' vero quello che ha detto?” Deglutii, sentendo bruciarmi tutto.

Posso spiegarti...”

Oh, no.

Quando?” Chiesi, con un filo di voce.

Vic...” Fece, ancora supplicante.

Basta così. Mi bastava così.

Mi fai schifo.” Biascicai. “Ora prendi le tue valige e vattene via da qui!” Ringhiai ancora.

Lo vidi avvicinarsi ma indietreggiai, finendo addossata alla parete.

Non è come pensi...” Iniziò, ma lo bloccai ancora.

Ci hai fatto sesso, vero? VERO!?” Urlai inevitabilmente.

SI', MA NON E' STATO LONTANAMENTE APPAGANTE AL SOLO PENSIERO DI FARLO CON TE!” Sbottò, mettendomi paura davvero.

Non riuscivo più a parlare. Mi morsi tanto forte il labbro da sentirne il sangue scorrermi in bocca.

Mi si parò davanti, immobilizzandomi fra il muro e lui.

Vattene via.” Gli intimai, non riconoscendo più il tono della mia voce.

Cazzo, Victoria! Mi spieghi qual'è il tuo problema!?” Gridò ancora, lasciandomi nuovamente senza fiato.

I-io... Tu mi hai mentito.” Sussurrai, piano.

Io non ti ho mentito. Te l'ho tenuto nascosto, ma non ti ho mai mentito. Tutto quello che ti ho detto è vero! Quando ho detto che dovevo mettermi alla prova era perchè dovevo capire una cosa che alla fine era proprio come pensavo.”

Non ti capisco..” Deglutii, con voce rotta.

Ci sono andato solo una volta, Vic. Solo una e non mi è piaciuto affatto. Io.. Dovevo capire se quello che sentivo per te era vero. Per questo mi sono spaventato e ho cercato di dimenticarti. Mi spieghi dov'è il problema!?”

Dov'è il problema!?!? Io credevo che.. Che...” Oddio, cosa credevo?

Infondo lui non aveva mai detto di amarmi.

Non era il mio ragazzo ed io non avevo diritti su di lui, quindi... Cos'altro dire?

Cosa!?”

Niente, lascia stare..” Abbassai lo sguardo.

Mi dispiace, Vic.. Non immagini quanto. Non pensavo lo venissi a sapere così, ma volevo dirtelo. Davvero.”

Non mi fido, Zac. Non più.”

Iniziai a piangere.

Lui avvicinò la sua fronte alla mia e in quel momento, mi concessi almeno quel contatto.

Non capisco più nulla, Zac... Perchè l'hai fatto? Perchè? Io non ti bastavo?” Ammisi, cercando di placare le lacrime.

Oh, Vic, ma che dici!?” Esclamò, alzandomi il viso con due dita sotto il mento, facendo così incontrare i nostri sguardi.

In quell'istante ricordai la prima volta, al ristorante, che lo avevo guardato in quegli occhi turchesi. Ricordai di averci letto qualcosa. Di aver capito qualcosa e in quel momento fu lo stesso. Ebbi come la sensazione che il tempo si fosse fermato ed io e lui fossimo nuovamente due sconosciuti che stavano iniziando a conoscersi per la prima volta.

Non ero abbastanza per te...” Ormai parlavo più a me stessa che a lui.

Stai vaneggiando, Victoria. Tu.. sei diventata il centro di tutto per me, non capisci? Ma proprio perchè ti... rispetto, non ho mai voluto forzarti a fare nulla.” Ammise.

Ma io ti avevo detto che volevo fare l'amore con te.”

Ma io volevo che fosse speciale.”

Quindi sei andato con lei.”

Quello è successo prima.”

Lo guardai nuovamente negli occhi.

Ti odio, Zac. Con tutto il cuore.” Singhiozzai, con un groppo in gola che mi stava quasi strozzando.

Ti odio.. Perchè ti amo. Dio, com'era banale e già sentita quella dura verità...

Io non ti odio affatto, Victoria. Non l'ho mai fatto. E non capisco questi tuoi comportamenti.” Esclamò, sbattendo il pugno al muro dietro di me, facendomi sussultare.

Meglio così.” Deglutii, cercando di non rivelare qualcosa di cui mi sarei sicuramente pentita.

No, non è meglio per niente! Devi dirmi cosa provi in questo momento. Davvero.”

Io...” Provo amore. Solo molto, tanto, troppo amore. Un amore così masochista ed incontrollato che mi distruggerà pienamente. Che mi pervade corpo e anima. “Mi sento tradita...” Vorrei fare l'amore con te e farti dimenticare qualsiasi donna tu abbia mai avuto. “Delusa...” Vorrei passare il resto della mia esistenza con te, fra le tue braccia. “E umiliata.” E vorrei che mi amassi anche tu con tutto te stesso.

Hai ragione.. Mi dispiace.” Abbassò lo sguardo, ma non si spostò nemmeno di un millimetro.

Non basta.”

Farei qualunque cosa per te, Vic.”

Qualunque?” Alzai lo sguardo fino ad incontrare il suo.

Qualunque.”

Bene.

Fai l'amore con me.”

 

Angolo Autrice:
Ebbene sì, ragazze.. Mi aspetto mille critiche per questo capitolo togli fiato... Mi è uscito così....
Probabilmente molte criticheranno il comportamento sia di Zac, per averla tradita che quello di Vic, per la sua incoerenza...
Non voglio giustificare nessuno dei due perché so esattamente di aver creato due pazzi masochisti, ma volevo spiegarvi più o meno le intenzioni di entrambi:
Zac era confuso e per un gigolò abituato a non legarsi mai a nessuna, voleva fare una pazzia come a far capire a se stesso che non era cambiato e che poteva ancora farcela da solo... -.- Illuso.
Vic non voleva ammettere di amarlo, così non disse di essere gelosa anche perché non avevano mai fatto un accordo di quel genere.... E, beh, si sa, l'amore è proprio folle.
Nel prossimo capitolo FINALMENTE la grande notte... ;)
Aspetto molte recenzioni perché vedo che sono calate di brutto ultimamente.. Sarà per i ritardi??? Scusate, in tal caso T.T
Intanto ringrazio le favolose che mi seguono e commentano sempre: siete essenziali. Senza di voi avrei come minimo buttato tutto nel cestino XD
Ah, un'ultima News..... Fra tre capitoli finirà Un Gigolò In Affitto.... Godetevelo!
Baci: Doll_
   
 
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