Eccomi con una nuova one-shot, questa volta un'altra Franticshipping! Spero che vi piaccia!
Prima di cominciare volevo parlarvi di una cosa: come dovreste sapere ultimamente scrivo molte one-shot di pokémon per la Pokémon special challenge che ho indetto sul forum di EFP, il cui scopo sarebbe quello di ottenere un minimo di 10 storie per ogni personaggio dello special/videogioco, per poi fare la richiesa di inserirli nell'elenco dei personaggi.
Siccome mi era venuta in mente un idea malsana volevo sentire l'opinione dei lettori di questa sezione al riguardo:

VI PIACEREBBE AVERE I NOMI DEGLI SHIPPING INVECE DI TIZIO/CAIO PER I NUOVI PERSONAGGI?

Perché a me onestamente fanno schifo quegli avvisi Ash/Misty & Co. e inoltre sono ridondanti, perché solitamente il nome dei personaggi è già presente.
L'effetto finale in una storia sarebbe che invece di trovare un avviso di personaggi: Gold, Silver, Gold/Silver ne avreste uno che recita: Gold, Silver, Preciousmetalshipping. Molto più figo, no?

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- No, no, no, così non va bene! -
Il rumore dl furioso cancellare di Sapphire si abbatteva su un povero foglio di carta, prima che lei lo avventasse con ira e appallotolatolo per bene lo lanciasse dritto dritto nel cestino.

- Non mi viene! - urlò la ragazza dalla sua postazione, mentre scivolava via dalla scrivania seduta sopra la sua sedia con rotelle, rubata dal laboratorio del padre e piazzata nella sua base segreta.

Era tutto il pomeriggio che cercava di scrivere quella dannata poesia che voleva dare a Ruby per il giorno di San Valentino, ma mentre i cioccolatini un po' abbrustoliti tutto sommato era riuscita a farli lo scrivere una stupidissima poesia d'amore la stava consumando anima e corpo.

Dopo essersi passata una mano sulla fronte Sapphire tornò china sulla sua scrivania, anch'essa rubata al padre, pronta ad accanirsi su una nuova vittima.

Passarono 15 lunghi minuti prima che lei smettesse si abbattere la penna contro il povero foglio in difeso, adagiandola lentamente sul piano del tavolo.

- Ruby, tu per me sei....- 5 parole erano rimaste sul foglio, completamente annerito dalle cancellature e dai ripassi e ormai ridotto ad una superficie sterile.

Se non fosse stato così contrario alla sua natura piangere per un blocco dello scrittore l'avrebbe fatto. Ma la domanda era:

Cos'era per lei Ruby?

Certo, lui le piaceva, anche se a volte sembrava un po' troppo effemminato nei suoi modi di fare lei gli aveva sempre voluto bene.

Ma era veramente amore il suo?

Erano passati appena due anni dal loro primo incontro, non contando quello fatidico della loro infanzia, ma per lei era come se fosse passato un giorno da quando lo aveva salvato portandolo in quella caverna.

Del canto suo anche Ruby in quegli anni aveva fatto molte cose per lei: aveva sempre cercato di accontentarla, aveva sopportato i suoi modi burberi, le aveva pure confezionato tutta una serie di vestiti che neppure le più importanti modelle internazionali avevano mai indossato.

Eppure lei indossava sempre quello più semplice, il primo modello che le aveva dato, quello che le aveva fatto quel giorno.

- Basta, questo è l'ultimo tentativo che faccio! - disse tra sé e sé per farsi coraggio.

Dopo un altro quarto d'ora il risultato era stato più o meno lo stesso, solo che stavolta Sapphire aveva esaurito la carta da lettere, le rimaneva soltanto il block notes che usava durante i suoi viaggi, quello su cui teneva le informazioni riguardanti i pokémon.

- Proviamo a fare qualcosa di diverso... - e dopo aver afferrato il block notes riprese in mano la penna e con rapidi schizzi iniziò a disegnare.

L'indomani Ruby rimanne davvero stupito nel vedere Sapph avvicinarsi a lui con una scatola di cioccolatini in mano e un piccolo foglio di taccuino, il tutto avvolto da un enorme fiocco rosso.

- E questo per cosa sarebbe? - le chiese lui dubbioso.

- Stai zitto e non aprirlo sino a quando non me ne sarò andata. Non voglio vedere la tua reazione. - gli rispose lei prima di correre via.

"Che stupida, giochi ancora a fare la bambina timida?" pensò Ruby tra sé e sé.

Lentamente sciolse il fiocco e aprì il biglietto che Sapph le aveva lasciato assieme alla scatola di cioccolatini: