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Autore: DaughterOfPollon    07/05/2011    4 recensioni
- Ricordati che ti ho sempre amato Miryam, sempre - disse respirando a fatica.
- Lo so Luke, ti ho sempre amato anche io - si sorrisero entrambi ma uno dei due sorrisi si spense in un secondo.
Caleb Lacroix non è mio mio personaggio ma di Jishiku che mi ha concesso di utilizzarlo per le mie FF, per cui ne detiene ogni diritto.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia infinita.'
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Ira, la ribelle. 
 


La sera era scesa e  i ragazzi del campo stavano facendo cena con tranquillità. Il falò scoppiettava nell’aria, le persone chiacchieravano al caldo mangiando. Era fin troppo tranquillo.
Annabeth alzò lo sguardo dal suo pasto e guardò davanti a se, Percy e Alexis. Riabbassò lo sguardo e continuò a cenare.
Caleb spostò gli occhi su di lei. – Tutto bene? –
- Si, sto bene – fece un sorriso poi riguardò la sua bistecca.
Caleb sbuffò, si alzò con naturalezza e se ne andò. La ragazza fece lo stesso e lo seguì fermandolo. – Caleb, che cos’hai? –
- Io che cos’ho? Oh, nulla. Solo che il tuo ragazzo ci prova in grande con la mia ragazza –
Annabeth rise, ma l’amico non contraccambiò le risa.
- Perché ridi Anny? –
- Tanto per chiarirci – disse tra le risa – Percy non è il mio ragazzo! –
Caleb cadde dal ridere. – Ma stai scherzando vero? Vi fate tutti giorni gli occhi dolci, vi coccolate tra di voi e… non so cos’altro fate, ma è sicuro che voi due state insieme –
Annabeth gli diede un colpetto sorridendo. – Ti dico di no e ora smettila –
Lui contraccambiò il sorriso e la prese in braccio. – Ti ho presa figlia di Atena, ora non potrai più scapparmi! – e similò una risata malvagia.
- Tu sei pazzo! Mettimi giù – urlò ridendo.
- Perché dovrei? – fece finta di farla cadere.
Lei si strinse a lui impaurita.
- Scemo! –
- Grazie signorina –  e sorrise.
Si ritrovarono con i visi molto vicini, i loro respiri si confondevano perfettamente, come fossero in sintonia.
Lui la rimise giù continuando a guardarla. – Sarebbe meglio tornare dagl’altri, si staranno preoccupando, non credi? –
- S..si, andiamo – abbassò lo sguardo con le guance arrossate e girandosi tornò al suo posto seguita da Caleb. Non c’erano più, al loro posto Ira e Michael chiacchieravano allegramente.
Caleb si schiarì la voce. – Ehm, avete visto Alexis? –
Ira, mentre ruminava con la gomma, lo guardò. La matita nera le contornava gli occhi, portava una bandana rossa legata al polso. Era abbastanza rovinata, ma le dava un certo look da ribelle.
Fece un palloncino con la gomma, poi fece spallucce.
Il ragazzo guardò Michael. – E tu? –
- Ti sembro per caso la sua segretaria? –
Caleb alzò gli occhi al cielo e se ne andò farfugliando frasi del tipo “Ma dove li ha pescati questi?”
Ira da lontano ribatté ai suoi farfugliamenti. – Di certo, non in questo lago! –
Fece finta di niente e continuo a camminare chiedendosi come aveva fatto a sentirlo.
 
Annabeth si avvicinò ai due.
- Voi… siete i fratelli di Alexis? – chiese osservandoli.
La ragazza si grattò il braccio, fece scoppiare il palloncino e annuì. Si spostò i lunghi capelli all’indietro e lo smalto nero le donava sul suo viso.
Si tolse il giubbetto di pelle e lo lanciò in testa a Michael, poi fece segno di dare la mano. – Io sono Iraida, chiamami Ira perché se mi chiami con quell’altro nome ti spacco la faccia, lo odio! –
Michael sbuffò. – Ecco la solita “Sono dura, ma appena vedo un ragno urlo come una ragazzina!”, e poi… da segretaria sono passato a cameriera? – con un gesto il giubbetto di pelle scomparì.
Annabeth le strinse la mano abbastanza impaurita ma senza farlo vedere. – Io sono Annabeth Chase, figlia di Atena –
- Si lo so, lo sento –
- Che vuoi dire che lo senti? E come lo sai? –
- Troppe domande bella di zia, queste sono cose mie chiaro? – fece ricomparire il giubbetto e se lo posò sulla spalla tenendolo. – A dopo zucchero filato – e se ne andò con un camminata decisa e a testa alta.
Michael la guardò mentre se ne andava, poi strinse la mano ad Annabeth. – Io sono Michael, il normale della famiglia. Non ti preoccupare per quella lì, fa così perché non ti conosce. Sai, vuole farsi notare. –
Lei annuì. – Beh, torno nella mia casata… a domani Michael – e se ne andò.
 
Si incamminò fino alla sua casata, ma vicino ad un muretto qualcuno la chiamò.
- Hei caramellina, ci rivediamo eh? –
Lei si voltò in direzione del suono e rivide la ragazza di prima.
- Ira, cosa c’è? –
La ragazza fece un sorrisetto e scese giù dal muretto. Il suo look era forte. Portava una maglietta extralarge di una rock band sconosciuta, pantaloncini corti strappati e converse nere anch’esse strappate. E soprattutto non poteva mancare il suo giubbetto.
Una lunga catena usata come collana le scendeva dal collo.
- Sai tesoruccio, prima ti ho visto con il ragazzo di mia sorella… Sembrate andare, mh, come dire, in sintonia – le girò intorno.
- Non c’è nulla tra me e Caleb, quindi… non preoccuparti –
Lei rise forte. – Perché dovrei preoccuparmi? Non ti sto mica per uccidere, calmina caramella –
- Non chiamarmi così, ho un nome –
- Ok “Anny”, carino questo non è vero? – . In un colpo Annabeth tirò fuori la sua spada e gliela puntò contro. – Lasciami stare, chiaro?! –
Ira continuò a ridere. – Anny, è appuntita, potresti farti male –
Annabeth ringhiò. – Non provocarmi Soleil –
- Cosa mi farai? Chiamerai Chirone? –
Una voce roca parlò dietro Ira. – Sono già qui dietro di te dolcezza, ora Annabeth posa la spada e… tutte e due venite con me! –
Annabeth la posò e cerco di ribattere. – Ma ha iniziato lei! –
Chirone la guardò male e le portò lontano.
- Allora, Ira devi lasciare in pace Annabeth, chiaro? E Annabeth, non provare più a tirare fuori la spada! –
Annuirono tutte e due.
- E per finire, tre settimane di punizione per tutte e due, dovrete fare il bucato a tutti, e con questo ho concluso. Tornate nelle vostre camerate – e si allontanò.
All’unisono urlarono. – TRE SETTIMANE? BUCATO? COSA?! –
Ma ormai il centauro se n’era andato e come detto, se ne andarono anche loro.
 
Intanto sulle rive del lago Caleb e Alexis si ritrovano…
 
- Alexis, ti ho cercato dappertutto, dov’eri? –
- Ero nella mia stanza…potevi cercarmi li, no? – disse sorridendo, ma lui non contraccambiò. – Qualcosa non va? –
- No, sono solo stanco… Buonanotte Alexis – si avvicinò a lei per baciarla, ma cambiò direzione e se ne andò.
Alexis rimase ferma per un po’, poi se ne andò da Ira.
Lei si stava facendo delle scritte sulle braccia, la sorella la guardò mettendosi seduta. – Che cosa fai? –
- Delle cose –
- Uhm… Senti Ira… Non so che cos’ha Caleb, mi sembra molto distaccato… - sussurrò lei.
Ira alzò un sopracciglio e la guardò. – Ah davvero? E io che pensavo andasse tutto alla grande! – fece un sorriso sarcastico che Alexis non notò, poi tornò alle sue scritte.
- A me non sembra, forse sembrerà a me… non saprei… buona notte sorellina – si mise nel suo letto e si addormentò.
Ira alzò lo sguardo e la guardò lasciandosi andare un sorriso dolce ma triste. – Buona notte sorellona, sogna qualcosa di meglio – e si addormentò nel suo letto.  

DOPViDice: Allora gentaglia, ecco qui un altro bel capitolo. E' più lungo del solito. Qui volevo mostrarvi nei dettagli Ira, la sorella di Alexis, e soprattutto farvi capire meglio le situazioni AMOROSE. Spero abbiate capito e spero soprattutto che vi piaccia.
Grazie. 
Adios! Peace.
DOP! 
   
 
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