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Autore: Ratchel Vitani    08/05/2011    1 recensioni
2072. Hai i tipici capelli rossi dei Weasley e gli occhi grigi dei Malfoy. Cloe Malfoy lavora per la Gazzetta del Profeta e ha realizzato il suo più grande desiderio: scoprire l’identità di Talim Evans, una strega scomparsa misteriosamente nel 2030 all’età di 50 anni. Ad aiutarla, sulla sfondo di questa storia, ci saranno tutti gli amici di Talim, che hanno vissuto momenti incancellabili con lei.
Prime di tutti, Cassandra ed Elizabeth Lestrange, le gemelle dagli occhi bicolore, figlie della Morte in persona. Così simili eppure così diverse fin dalla più tenera età.
Hattie Darcy , la tenera ragazzina innocente che viveva con la madre ignara di chi fosse il padre, ma con un grande cuore e con tanta voglia di scoprire la verità.
Blaise Zabini, un grande amico di gioventù di Talim, scampato per miracolo alla morte che ha abbracciato tutti i suoi più fedeli compagni dopo la scuola.
Ebrill Lerner, la bambina che Talim incontrò per caso mentre tornava a rivisitare l’orfanotrofio in cui era vissuta molti anni prima.
Harry Potter, colui che ha cercato di salvare Talim trovandosi a fare i conti con la testardaggine della ragazza.
Ron Weasley ed Hermione Granger, ormai coppia felice, tornano a fare i conti con i loro tristi ricordi.
Colpi di scena e una storia che vi lascerà senza fiato!
Prego gente, confondetevi le idee! E per maggiori informazioni sull'infanzia di Talim, leggete "Diario di Talim Evans: anni 1986-1990".
Genere: Azione, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutto su Talim Evans'
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kassie 2 parte

2054.

Il cinguettio degli uccelli faceva da sottofondo alle parole di Cassandra che in quel momento, con quel leggero sorriso accennato sul volto, sembrava stesse tornando la ragazzina di undici anni che aveva appena varcato per la prima volta la soglia di Hogwarts. Mi faceva uno strano effetto, a dir la verità. Diciamo che non è mai stata la professoressa dolce e amorevole con il sorriso stampato sul volto, ma una donna seria, decisa e che pretendeva molto. La maschera stava svanendo.

Si lanciava da una mano all’altra una pallina gommosa con dei tratti neri che disegnavano una faccina allegra che faceva le pernacchie e quando ci riusciva, sfuggiva dalle mani della professoressa e iniziava a saltellare sulla cattedra di mogano. Pensai che dovesse averla presa ai “Tiri vispi Weasley”, il negozio in Diagon Alley gestito da zio George. In realtà è lo zio di mamma, ma lo chiamo anche io così.

- Sai Cloe, mi ricordo come fosse ieri la prima volta che sedemmo al tavolo di Serpeverde e ci fiondammo su tutto quel ben di Dio. Voglio dire, io mi ingozzai, Talim spiluccava qualcosa ogni tanto. Teneva la testa bassa e fissava il suo piatto. Io aveva cominciato a scambiare qualche parola con un ragazzo di nome Blaise. Dopo mangiato il prefetto ci mostrò la nostra sala comune nei sotterranei e ci spiegò come accedere i dormitori da lì. Ma quella notte non avevamo molto sonno, Talim ed io, così abbandonammo i nostri letti. Quella decisione fu il primo passo che mosse Talim, l’inizio di tutto ciò che avvenne poi…

 

1991.

Seduta sul suo letto a baldacchino, Talim non riusciva ad addormentarsi. Si dondolava avanti e indietro ad occhi chiusa circondando le ginocchia con le braccia. Fino a pochi mesi prima non sapeva nemmeno di essere una strega e ora si trovava nel pieno della magia, nel castello di Hogwarts, un’altra presunta casa per lei. Forse questa sarebbe stata quella giusta.

- Talim – la chiamò una voce proveniente dal letto vicino affianco al suo. Kassie era in ginocchio sul suo materasso, avvolta nel suo pigiama a righe verdi e argento. – Stai dormendo? – le chiese.

- No, non ci riesco – rispose lei.

Sentì Kassie scendere con non molta delicatezza dal letto e giungere al suo. – Parliamo un po’?- propose.

Talim annuì. Forse era proprio quello che ci voleva. Kassie si sedette di fronte a lei, con i lunghi capelli neri sciolti sulle spalle e gli occhi bicolore svegli.

- Non vedo l’ora di andare ad una lezione di Sev!- esclama Kassie entusiasta cercando invano di mantenere un tono di voce basso. Lei e la sorella erano abituate a chiamare il professor Piton “Sev” a casa, ma Hogwarts non era un posto consono per usare quel nomignolo.

- Io sono curiosa di iniziare e basta- rispose Talim – Ma questa scuola sarà diversa da quella dei… babbani, giusto? -.

Kassie annuì – Certo, ovviamente sarà diversa. Qui siamo tutti dei maghi! – .

Talim rifletté un po’, poi sussurrò: - Essere una serpe verde è una bella cosa? La nostra casa influisce tanto sul nostro futuro, su quello che diventeremo? -.

L’altra ragazzina rimase un attimo perplessa, poi scosse la testa: - No, sono solo leggende quelle che si dicono, ad esempio che la casa di Serpeverde sforni maghi cattivi e assassini! Ma tu non pensarci! E poi hai visto i nostri compagni di casa? Alcuni sembrano veramente rimbambiti!-.

Talim sorrise: - Si, quei due dalle dimensioni di un armadio… come si chiamano? Tyger e Goyle? Hai visto che facce da idioti?-.

- Si, immagino che saranno i futuri scagnozzi di mio cugino! Già me li vedo…-.

- Chi è tuo cugino? Quello biondo? Malfoy? – chiese Talim esterrefatta.

Kassie tornò seria: - Si, Draco è cugino mio e di Lilly. Le nostre mamma sono sorelle. In realtà abbiamo anche un’altra zia che però ha sposato un babbano e così è stata bandita dalla famiglia. Così oltre a Draco abbiamo anche un’altra cugina.-

Talim non aveva la minima idea di chi fosse sua madre o sua zia, tuttavia annuì comprensiva ancora sconvolta dalla notizia che lei fosse la cugina di Draco Malfoy. Sebbene non ci avesse mai parlato sembrava un tipo sulle sue, aggressivo e freddo.

- Prima, durante il banchetto, ho conosciuto un tizio, Blaise, mi pare che si chiami. È simpatico.-

- Io ne ho vista una, però non mi ricordo come si chiami. Ha i capelli corti e scuri. Magari è simpatica anche lei. –

Kassie corrugò la fronte.- Ho capito di chi parli. A me ricorda un carlino, non ti sembra? –.

Talim rise leggermente: - Si, è vero. Ma magari non è male-.

- Bah, non so…- fece Kassie.

-Usciamo? Andiamo in sala comune, io non ho sonno. – disse Talim alzandosi dal letto.

- Ma se finiamo nei guai? – cercò di dire Kassie, mentre Talim era già praticamente fuori dal dormitorio.

Le due scesero le scale in silenzio e arrivarono in sala. Cera un po’ di luce proveniente dalle  candele sulle pareti. I divani posti intorno ad un tavolino erano di pelle nera e lucida e lì si era già accomodato qualcuno. Un gruppetto di persone si girò al loro arrivo.

Talim riconobbe Draco Malfoy seduto comodamente su una poltrona e Tyger e Goyle in piedi ai suoi fianchi Su un altro divano c’erano due ragazze, una della quali era quella che Talim si ricordava aver visto in Sala Grande. L’altra era una ragazzina orribile con i capelli neri e il viso rovinato dall’acne. Di fronte a loro, dopo il tavolino di legno scuro, stavano altri due ragazzi. Uno era Blaise, quello con cui aveva parlato Kassie durante il banchetto. L’altro era un tizio molto silenzioso, con i capelli neri lisci un po’ lunghi e completamente e le braccia conserte.

- Non siamo state le uniche ad avere questa idea…- borbottò Kassie sotto gli sguardi di tutti. - Ciao Draco – fece poi.

- Ciao Kassie, volete sedervi con noi? – Draco aveva un’aria molto annoiata.

Le due nuove arrivate si sedettero l’uno affianco all’altra di fronte al biondo.

- Tu sai Blaise, vero? – chiese Kassie al ragazzo seduto.

Lui annuì e si presentò: - Si, sono Blaise Zabini. Lui è Theodore Nott .- fece tirando una gomitata al ragazzo affianco a lui che rispose con un cenno del capo.

- Loro sono Tyger e Goyle, Draco, e le due ragazze sono Pansy Parkinson e Millicent Bulstrode. – presentò anche gli altri.

-Io sono Cassandra Lestrange, ma tutti mi chiamano Kassie – fece precisando anche il soprannome. Talim aspettò che presentasse anche lei come aveva fatto Blaise con i suoi amici ma non avvenne nulla. Cominciava a pensare che la ragazza fosse un po’ egocentrica.

- Io sono Talim Evans –.

Un risolino idiota giunse alle orecchie della ragazza che guardò Pansy, la quale si era portata una mano sulla bocca. – Che nome strano, non l’ho mai sentito-

-E ti fa ridere? – domandò Talim alzando un sopracciglio.

- Da dove vieni?- le chiese Draco tirandosi a sedere.

- Krisjelm, nella Terra di Mezzo. Sono nata là ma sono a Londra da quando avevo 6 anni. – .

- Londra! E dove abiti? – chiese la ragazzina orribile che si chiamava Millicent.

Talim si rabbuiò e fu Kassie a salvarla: - Vive con me ed Elizabeth insieme al professor Piton -. Questa risposta però aggravò la situazione.

- Ma non avete de genitori? –chiese Pansy sfacciata.

Talim e Kassie la fulminarono con lo sguardo e prima che una di loro potesse rispondere, Il ragazzo di nome Theodore parlò. Aveva ancora la voce da bambino, ma il tono duro di chi risponde ad un insulto. – Ti sembrano domande da fare, Pansy? Hai le delicatezza di un cespuglio pieno di spine. Stai zitta che fai più bella figura e pensa agli affari tuoi! –.

- Nott!- lo richiamò Draco. – stai calmo -.

Talim, però, era decisa a darle la risposta che voleva. – No, i miei genitori sono morti dieci anni fa. Sono stati uccisi e io sono stata mandata in orfanotrofio prima andare a vivere con le gemelle. Ti basta come risposta? -.

Pansy, arrossita per l’imbarazzo, era sprofondata nel divano.

- Anche la mia famiglia è un disastro…- furono le ultime parole che pronunciò Theodore Nott prima di appoggiarsi sullo schienale e chiudere gli occhi.

Il silenzio calò su di loro. Blaise si guardava le mani nervoso. Kassie si stava visibilmente sforzando per trovare qualcosa di cui parlare. Talim guardava Pansy che teneva lo sguardo fisso per terra evitando di incrociare i suoi occhi, Draco che la stava studiando e Nott che sembrava dormisse.

- Potter… doveva tenere un discorso anche con il cappello parlante- disse disgustato Draco.

Pansy emise un risolino soffocato: - Doveva pur attirare l’attenzione!-.

- Cos’ha questo Potter di così speciale? – chiese Talim e si trovò gli occhi di tutti, tranne di Nott che dormiva, puntati addosso.

- Non sai chi è Harry Potter? – le chiese Millicent. Talim scosse la testa.

- è l’unico ad esser riuscito a sopravvivere a Tu-Sai-Chi. I suoi genitori sono stati uccisi e la stessa notte lui ha sconfitto il Signore Oscuro- le spiegò Kassie. – Ora Harry Potter è arrivato ad Hogwarts. Hai visto che è stato smistato in Grifondoro, no? – Talim annuì. – Tutti lo considerano una leggenda vivente-.

- Potter è un idiota ed è sempre al centro delle attenzioni di tutti solo perché ha una cicatrice sulla fronte- borbottò Blaise.

Draco annuì alle parole dell’amico. – Hai ragione, Blaise. È come tutti gli altri, anzi, molto più stupido. Gliela faremo pagare, è solo il primo giorno. Abbiamo davanti cinque anni interi.- .

Talim seguiva confusa i loro discorsi che proseguivano insultando ogni Grifondoro che avevano visto. Kassie stava stranamente zitta, forse proprio perché sua sorella era una di loro.

- Ma tu non hai una gemella? – chiese Pansy a Kassie, che annuì.

- E dov’è?- .

- Non hai sentito il cappello? È una Grifondoro.- .

- Ah…- Pansy fece una smorfia disgustata.

- Non è serata per te Pansy - ghignò Draco divertito. Si passò una mano sui biondi capelli pettinati all’indietro. Talim osservò il suo viso dai lineamenti duri, sebbene fosse ancora molto giovane. Aveva due occhi color ghiaccio che quando incrociarono quelli verdi di Talim la lasciarono senza fiato. Sedeva come un re su quella poltrona, sembrava al di sopra di tutti loro. Per Talim non difficile immaginare la sua situazione familiare: purosangue, ricco, con il padre nel ministero della magia, una villa come casa… di tutto ciò l’aveva informata Kassie. Eppure non appariva così arrogante ai suoi occhi. Ma erano solo all’inizio. Magari si sbagliava come si era sbagliata di Pansy, che si era dimostrata un’oca senza cervello che parlava a vanvera e diceva sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato, oltre al fatto che era irritante con quella sua risatina idiota.

Quando quella sera tornarono in dormitorio, Draco con Theodore, Blaise, Tyger e Goyle, e Talim con Kassie, Pansy e Millicent, era ormai notte fonda e tutti pensavano che fosse meglio essere riposati per le loro prime lezioni che si sarebbero svolte la mattina seguente. Talim si sdraiò a letto e finalmente riuscì ad addormentarsi, pensando che Kassie aveva avuto infinitamente ragione: Pansy Parkinson era stata decisamente sopravvalutata.

- Loro sono stati i vostri compagni? – chiesi alla mia professoressa e lei annuì. Mi illuminai e un’idea folle mi attraversò la mente.

- Lei pensa che potrei incontrarli? Se hanno conosciuto Talim potranno dirmi qualcosa? – le chiesi eccitata.

Il sorriso si ghiacciò sul volto di Cassandra Lestrange. – Potresti provare a cercare Blaise Zabini -.

- E gli altri? -.

- Sono morti -disse Casandra in un soffio.

   
 
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