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Autore: buzzy    08/05/2011    1 recensioni
Si dice che il miglior modo per conquistare una donna sia farla ridere,nei miei 25 anni di vita posso affermare che il contrario non funziona,infatti le mie uscite con lo stesso ragazzo non andavano oltre quota due:un bel due di picche!!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo rimasti soli in quella stanza e l'atmosfera non era delle migliori.

“Allora che devi dirmi?”
Il tono freddo o glaciale che usò Andrea non raffreddò l'aria calda che si sentiva in quelle quattro mura.
Ero furiosa,le mie intenzioni erano quelle di far pace ma dopo che mi ero vista quella specie di Jessica Rabbit davanti, usurpare il mio posto e avvinghiarsi a quello che in teoria doveva essere il suo capo,avevo perso le staffe.
Iniziai a contare mentalmente fino a dieci,secondo opinione comune è un buon metodo per frenare la rabbia e ponderare cosa dire,in effetti stava funzionando l'oceano di insulti che mi erano venuti in mente e si affollavano per uscire dalla mia bocca erano ora diventati solo un mare.
Sulla punta della lingua avevo così tanti aggettivi spregevoli da indirizzargli che nemmeno il dizionario era a conoscenza,alcuni non erano nemmeno italiani ma reminiscenze di altre lingue che per hobby avevo studiato.

“Calmati e non dire cose che poi ti pentiresti di aver pronunciato”,il metodo dei dieci secondi non era stato così efficace così era subentrato in gioco il mio spirito guida,la faccia di Michela era sbucata nel nulla dei miei pensieri e mi stava dando consigli.

“Se li merita tutti quel tu sai cosa”,esclamai nel mio dibattito mentale.

“Ricordati perché sei qui”,continuò ammonendomi.

“Guarda tu se mi devono venire queste allucinazioni stile il re leone con la tua faccia invece di quella di Mufasa”

“Ringrazia che sia opera della tua mente malata sennò ti avrei già preso a bastonate”,rispose la Michela immaginaria.

“Allora ti decidi a parlare o te ne vai?”,Andrea mi riporto con i piedi o meglio con la testa nel mondo reale.

“Oh si che parlo.Una sola parola COMPLIMENTI”dissi applaudendo con un sorriso sarcastico in viso.

“Grazie per cosa?”,rispose a tono.

“Non sono passate nemmeno 24 ore e già hai trovato una nuova ricercatrice e a quanto pare dato il vostro buon rapporto anche una nuova ragazza da importunare”

“Senti da che pulpito viene la predica sei tu quella che per prima è corsa dietro un altro ragazzo,comunque le cose non stanno come pensi è solo un'impiegata in prova e non deve interessarti altro.”

Continuava ancora  ad insistere con la storia di Salvo.

“Beh le cose non sono nemmeno come pensi tu e se mi avessi fatto spiegare ieri invece di comportarti da immaturo e geloso tutto questo casino non sarebbe successo.Ora vado ti lascio con Jessica rabbit,spero per il progetto che tu abbia scelto di assumerla perché il suo curriculum è migliore del mio e non per le gambe chilometriche”,dissi voltandogli le spalle per andar via.
Mi dispiace spirito guida ma questa storia era destinata a non aver seguito,ciò che inizia con il piede sbagliato finisce tale,Abbiamo iniziato litigando e concludiamo nello stesso modo e io non ne posso più.

“Chi è ora la gelosa?”-disse facendomi girare di nuovo a guardarlo.

“Già mi hai scoperto,sono gelosa e sai una cosa non mi vergogno a dirlo. Oggi ero venuta a spiegarti tutto ma tu invece sei cocciuto,peggio di me,e hai rovinato tutto”

Gelosa?Si ero gelosa e non mi importava di esserlo,lo ammettevo,avevo seppellito l'orgoglio,se questa era la fine allora tutta la sincerità sarebbe uscita fuori.
Incontrare Andrea mi aveva stravolto,lui scatenava il lato peggiore di me,mi faceva arrabbiare e piangere,riusciva a togliermi il perenne sorriso che albergava la mia faccia,e tutto questo faceva tanto male perché lui era entrato a forza nella mia vita e ora era anche la persona che più mi avrebbe fatto sorridere di gioia.
Io,Giulia Burla per la prima volta nei miei venticinque anni mi ero innamorata seriamente.

“Spiegami allora,perché mi hai lasciato da solo e hai scelto di andare da Salvatore senza pensarci un secondo. Spiegami perché hai scelto lui?”,si era calmato,forse anche lui rassegnato a finire tutto questo casino.

“Non ho scelto lui,gli ho solo detto come stavano le cose e dovresti ringraziarlo perché è anche merito suo se ho capito che tra i due mi piacevi tu;sono corsa dietro il bravo ragazzo per confessargli che mi piaceva lo stronzo ,ma non ho avuto fortuna,perciò addio”,l'ultimo saluto e la sua immagine annebbiata dalla lacrime,avrei voluto avere un ricordo più nitido del suo volto ma nemmeno gli occhiali che avevo in borsa mi sarebbero stati d'aiuto,avrei cercato il sorriso da un'altra parte,fuori da quella porta e lontano.

“Scusa,hai ragione sono uno stronzo e mi scuso,dovevo ascoltarti prima,ma non mi hai detto che ti piacevo,sono sempre stato io a essere sincero con te e ieri le mie insicurezze sono venute a galla tutte insieme e non ho voluto sentire ragioni,perciò scusa.”,disse bloccandomi.
Eravamo in due a piangere ora,lui si era avvicinato per asciugare le mie lacrime con un fazzoletto e io asciugavo le sue con le dita.
Due idioti in lacrime,il signor Bettini ci avrebbe chiamato sicuramente così se ci avesse visto e sicuramente non gli avremmo dato torto.

“Per favore ricominciamo daccapo,ti prego dimmi di si”.
Non ci fu bisogno di nessun spirito guida o grillo parlante questa volta.

“aishiteru”,una sola parola.

“Cosa?che hai detto?”chiese il fustacchione guardandomi confuso.

“Ho detto che staremo vedere”,dissi abbracciandolo più forte.


Angolo dell'autrice:
Capitolo troppo smielato anche per i miei gusti ma non potevo fare altrimenti,ci si vede al prossimo e ultimo capitolo.
Ciao.
  
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