CAPITOLO 5
Pomeriggio.
Erano finite le lezioni e il solito gruppetto stava uscendo da scuola.
“che facciamo oggi?” – disse il biondo
“potremmo andare a fare una capatina da qualche parte”
“e dove?”
“anche dal faraone. Mi preoccupa”
“Yugi sei troppo buono. Non gli serve il nostro rancore ora che ha la strega!”
“Ma ora sta male!”
“ci penserà la sua amica a prendersi cura di lui”
“hai visto come ci teneva? Come fai a non capirlo?”
Yugi rimase zitto. Non ci riusciva a credere che il faraone li aveva abbandonati.
“potremmo andare a trovarlo.. per l’ultima volta. A quest’ora sarà già libero. Che dite?” – chiese Yugi
“sarà l’ultima volta e poi sparirà per sempre. Meglio fargli un saluto”
“allora è deciso”
Aspettarono la metà del pomeriggio e si incamminarono verso l’appartamento.
Non sapevano se era ancora lì ma valeva provare.
Salirono le scale piano con un po’ di timore.
Bussarono.
Prima piano poi in modo insistente.
Nessuna risposta dall’altra parte.
Forse se n’era già andato.
“andiamo via. Sarà già sparito”
“non credo”
“vuoi che entriamo a vedere?” – chiese Tea
Yugi annuì. Sapeva che Atem aveva lasciato la copia delle sue chiavi, anche se a lui non serviva chiudere a chiave la porta. Gli piaceva piombare in una discussione che facevano fuori dalla porta.
Gli venne in mente questo particolare e deciso andò sulla maniglia e l’abbassò.
L’interno era buio.
Non filtrava nessuna luce.
Si mosse a tentoni nel buio e trovò l’interruttore.
“e luce fu” – esclamò
Vide che sul pavimento c’erano candele consumate ma di Atem nessuna traccia.
Andò nella stanza vicina.
Appena entrò lo vide.
Era lì nell’angolo della stanza.
Non sembrava lui.
“Atem!” – urlò
Sembrava che fosse morto. Il ragazzo cominciò a scuoterlo e una vocina cominciò a parlare
“Yugi stai attento”
“Atem sei vivo!”
“si ma non per molto ancora”
“cos’è successo faraone?” – chiesero in coro gli altri che erano rimasti fuori dalla soglia
“quella mi ha ingannato”
“adesso non per fare la predica ma te l’avevamo detto che era pericolosa quella!”
“si adesso l’ho capito. Solo che adesso è troppo tardi. Sono in fase di morte per la seconda volta. Ma stavolta per sempre”
“cosa è successo ieri?” – chiese Yugi
“la strega mi ha preso la mia linfa vitale tramite un sortilegio. E io senza non posso vivere. Sono così scheletrico per questo”
“cosa possiamo fare?”
“agite senza di me come in passato. Se riuscite forse mi sarà risparmiata la vita”
Joey senza dire niente si voltò e cominciò a correre fuori.
Passò le scale e uscì sulla strada seguito dagli altri.
Atem era rimasto nella sua stanza cercando di stare dritto sostenendosi su una parete.
Gli era stata fatta una promessa. Che l’avrebbero salvato.
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Salve a tutti lettori!
Mi scuso per la mia lunga assenza ma a causa di terzi sono tornata su questa storia dopo tempo immemorabile.
Scusatemi davvero ma in questi ultimi tempi sono molto impegnata e la voglia di scrivere va a farsi benedire, come si dice.
Vi lascio con questa promessa che spero di mantenere: cercherò di aggiornare quando mi è possibile per non farvi perdere il filo di questa storia.
Alla prossima!
Gatta