Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ekija89    09/05/2011    2 recensioni
“Ma che cosa si aspetta”penso Hermione” che Ron chiuda i libri si alzi e vada con lei dentro quello squallido sga…..”
Proprio in quel momento Ron poggio il libro sul prato e si alzo in piedi.(Dal capitolo 1)
Sto riscrivendo la storia. Leggete in tanti e ditemi che ne pensate.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Lavanda Brown | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

Erano passati alcuni minuti da quando Hermione aveva pronunciato quell'ultima fatidica frase, ma la situazione non era cambiata. I due ragazzi erano ancora uno di fronte all'altra, immobili come due statue, senza sapere che cosa dire.
Ron aveva distolto lo sguardo dalla ragazza e fissava con insistenza il muro alle sue spalle, sul volto aveva la stessa espressione concentrata delle rare volte in cui tentava di seguire la professoressa McGrannit. Hermione invece osservava il volto del ragazzo e intanto malediceva se stessa.

 Si malediceva per quell'ultima frase pronunciata, per quello scatto di rabbia che non era riuscita a controllare, per aver dimenticato quella stupida borsa nello spogliatoio e per avere avuto la brillante idea di andarla a recuperare, ma sopratutto  si malediceva per essersi innamorata del suo migliore amico.
Probabilmente però non avrebbe più potuto considerarlo tale. Con quell'ultima frase gli aveva rivelato i sentimenti che da anni tentava di nascondere e ora stava per perdere in un colpo solo il suo migliore amico e la persona che amava.
Niente sarebbe stato più come prima, il loro rapporto sarebbe cambiato. Ron l'avrebbe allontanata dal momento che non poteva più considerarla un amica e lei si sarebbe ritrovata sola.
Presa da quei pensieri stava quasi per rimettersi a piangere, ma proprio in quel momento Ron ruppe il silenzio.
"Non avevi detto che Krum non c'entrava niente?" sputò fuori. La sua voce era bassa e rabbiosa.
Hermione rimase per un attimo spiazzata, erano le ultime parole che i sarebbe aspettata di sentire in quel momento. Non riusciva proprio a capire perché avesse messo in mezzo Viktor, soprattutto dopo quello che lei gli aveva appena detto.

"Allora?" insistette Ron.
"Infatti.. lui non c'entra niente.." rispose la ragazza con un po’ di esitazione.
A quel punto Ron smise finalmente di fissare il muro e si concentrò sul volto della ragazza.

Hermione arrossì per quel ritrovato contatto visivo. Per un attimo si concesse di perdersi  nel blu dei suoi occhi, ma quasi subito si impose di tornare alla realtà non sapendo più cosa aspettarsi da quella assurda situazione.

Si concentrò sul volto di Ron cercando di non arrossire. Voleva capire cosa gli stava passando per la testa in quel momento, ma era difficile a dirsi. Sul volto aveva una strana espressione, sembrava spaesato, inebetito, era come se non la vedesse nonostante lei fosse a pochi passi da lui.

La ragazza stava iniziando a preoccuparsi per le strane reazioni dell’amico, era quasi sul punto di andarlo a scuotere, ma si trattenne dal farlo.

Dopo alcuni minuti, che alla riccia sembrarono ore, Ron sembrò tornare in se.

Fissò il volto di Hermione, stavolta non con sguardo assente, ma con un intensità tale che fece arrossire nuovamente la ragazza. Il suo volto era serio, come non lo era mai stato. Passò un attimo a fissarla e poi finalmente parlò.

"Non avevi litigato con Krum.. non era di lui che stavi parlando."
Hermione abbassò lo sguardo non sapendo se doveva rispondere. Possibile che Ron si fosse reso conto solo in quel momento che in quel diario non si parlava di krum, ma di lui?

In effetti Ron non era famoso per la sua perspicacia, ma ormai doveva esserci arrivato anche lui.

“E’ così, vero?” chiese ancora, mentre un sorriso gli compariva sulle labbra.

Hermione non rispose, fece solo un debole cenno d’assenso con il capo.

Il sorriso di Ron si fece più ampio.

Per un attimo Hermione rimase a contemplarlo e il suo cuore eccellerò furiosamente quando si concesse di pensare che forse il sorriso era per lei. Forse non tutto era perduto, forse non era solo la sua immaginazione a giocarle brutti scherzi e Ron era felice per quello che aveva scoperto perché ricambiava i suoi sentimenti.

Tutte quelle fantasie che aveva tentato di reprimere durante gli ultimi anni per paura di rimanerci troppo male iniziavano a farsi largo nella sua mente.

Davanti agli occhi iniziarono a comparirle immagini di loro due insieme. Si vedeva mentre camminavano mano nella mano per i corridoi di Hogwarts, abbracciati sulla riva del lago a chiacchierare, accoccolati su una poltrona davanti al camino della sala comune.

Si ritrovò a pensare che forse quella giornata sarebbe finita meglio di come era cominciata.

 Intanto, mentre Hermione continuava a pregustarsi immagini di un radioso futuro, Ron rimaneva fermo a sorridere guardando l’amica. D’un tratto le sue guancie iniziarono ad arrossarsi e in breve coinvolsero anche le orecchie.

Ci siamo” pensò la riccia notando il cambiamento sul suo viso.

Infatti il ragazzo prese fiato e alzò lo sguardo verso il soffitto.

“Hermione..quindi..”iniziò Ron “tu non hai..”

Ma la frase non terminò. Invece che parole dalla sua bocca venne fuori una risata.

La riccia rimase letteralmente basita, guardò per un momento il rosso mentre un ombra fredda e oscura le avviluppava il cuore.

 La felicità che aveva provato poco prima apparteneva ad un altro mondo, era lontana anni luce da lei. Ora tutto quello che provava erano dolore e rabbia mentre dentro le nasceva la consapevolezza che Ron stava ridendo di lei.

Era peggio che nei suoi peggiori incubi. Ron avrebbe potuto scegliere qualunque altro modo per respingerla e invece aveva scelto di ridere di lei, come se fosse ridicolo che lui potesse interessarsi a lei.
Le lacrime iniziarono a scenderle inesorabili e stavolta non tentò nemmeno di trattenerle, le faceva troppo male.
Davanti agli occhi ricominciarono a scorrerle immagini, ma questa volta erano immagini del passato, di cose realmente accadute. Flashback degli ultimi anni ad Hogwarts, di tutto il tempo che erano stati insieme, di tutti i guai che avevano passato e di tutte le volte che lo aveva aiutato.
"
Pensavo che succedesse a chi sta per morire di rivedere tutta la propria vita" si ritrovò a pensare la riccia, ma infondo una parte di lei era realmente morta.
Hermione sentiva di non poter rimanete un momento di più in quella stanza; senza degnare il rosso di uno sguardo si girò e si diresse di corsa verso il campo da Quidditch.

Corse veloce come non aveva mai fatto, desiderosa di trovarsi da sola nell’oscurità della notte.

Arrivata al centro del campo non aveva più fiato e si lascio cadere sull’erba umida cominciando a singhiozzare.

In quel momento non erano solo il rifiuto e la crudeltà con la quale lo aveva ricevuto che la facevano stare così male. La cosa che la faceva star peggio era che in tutti quegli anni non aveva capito come era veramente Ron. Se lo avesse immaginato capace di tanta cattiveria non si sarebbe mai innamorata di lui ne tantomeno sarebbe stata sua amica. Anche se ormai non era nemmeno convinta che loro due fossero mai stati amici. Un' amico non l'avrebbe trattata così, forse per lui era sempre stata solo una utile risorsa per fare i compiti., una brutta secchiona e nient'altro.

Persa nei suoi pensieri e con le orecchie piene dei suoi singhiozzi si accorse del rumore di passi sull’erba solo quando furono molto vicini. Alzò il volto e vide Ron che si avvicinava rapido a lei.

D’istinto si rialzò e ricominciò la sua corsa.

“Hermione, fermati, che fai?” gridò il ragazzo aumentando il passo. “ Perche scappi?”

La riccia continuò a correre senza nemmeno rispondere, consapevole che non sarebbe riuscita a resistere ancora a lungo. Infatti pochi attimi dopo senti I passi di Ron farsi più vicini e si sentì trattenere il braccio da una mano grande e forte.

Il ragazzo la fermò e la costrinse a voltarsi per guardarla in faccia.

“Hermione” cominciò “ perché stai..”

SCHIAFF

 Nemmeno questa volta la frase terminò anche se stavolta non per sua volontà. Ron si portò una mano sul volto  dove i segni dello schiaffo di Hermione iniziavano già a farsi vedere.

Nessuno dei due disse più nulla. L’unico suono che si sentiva era quello dei respiri affannati dei ragazzi mentre i due si guardavano.

Ad un tratto si sentì un suono secco, come uno schiocco e entrambi si voltarono nella direzione da cui proveniva.

“Eccovi amici di Harry Potter. Harry Potter signore vi sta cercando, era molto preoccupato.” Dobby, l’elfo domestico era in piedi a pochi metri da loro.

“Oh, Dobby, per fortuna che sei arrivato” disse Hermione avvicinandosi subito all’elfo. “Puoi riportarci al castello?”

“Certo, Dobby è qui per questo” rispose lui sorridendo.

“Grazie mille” La riccia si mise alle sue spalle e prese la mano che l’elfo le stava porgendo.

“Andiamo?” chiese Dobby tendendo una mano verso Ron che era rimasto immobile a guardare la scena.

Allora il ragazzo finalmente si lasciò la guancia e allungò la mano. Non appena la sfiorò si sentì il solito rumore e in meno di un battito di ciglia il trio si ritrovò nella sala comune di Grifondoro.

La stanza era ormai deserta, fatta eccezione per Harry e Ginny che in piedi affianco al camino stavano aspettando il ritorno dell’elfo.

“Ecco Harry Potter signore, Dobby le ha riportato i suoi amici.”

“Grazie Dobby, sei stato bravissimo” rispose il ragazzo. “ Allora si può sapere dove eravate finiti?” chiese poi rivolto ai suoi amici.

Nessuno dei due rispose però. Hermione si era girata di spalle, per non guardare in faccia i due amici.

“Eravamo preoccupati, non avevate le vostre bacchette” disse Ginny porgendo una borsa ad Hermione e la bacchetta al fratello.

“I-io..n-noi” iniziò a balbettare Ron ma Hermione lo interruppe.

“Siamo rimasti chiusi nel campo da Quidditch.” disse “Ora scusate ma sono stanca.” Concluse e afferrata la borsa che Ginny le stava ancora porgendo si diresse di corsa nello spogliatoio delle ragazze.

“Hermione aspetta..” provò a fermarla il rosso ma la ragazza era già sparita.

Ginny ed Harry si scambiarono uno sguardo preoccupato.

“Si può sapere questa volta che hai combinato” chiese la rossa al fratello.

“Io.. ad essere sincero non ne ho idea.”

La ragazza gli lanciò uno sguardo di disapprovazione e dopo aver salutato il suo fidanzato si diresse verso il dormitorio delle ragazze per parlare con l’amica.

“Hai voglia di parlarne?” chiese Harry all’amico.

“Non ora” rispose Ron “anche perché non saprei da dove cominciare.” E senza dire più nulla si diresse al dormitorio cercando di capire cosa fosse successo quella sera.

 

Ciao a tutti. Questo è il penultimo capitolo. L’ho scritto di getto durante una notte insonne quindi siate clementi con me.

Il capitolo è un po’ corto, ma il prossimo, l’ULTIMO è già in cantiere e presto lo pubblicherò sperando che sia di vostro gradimento.

Un bacio e grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito.

A presto! XXXeOOO

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ekija89