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Autore: Jaded_Mars    09/05/2011    4 recensioni
Due anime che si perdono in una notte d'estate, riusciranno a ricongiungersi?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Più ci pensava e più si arrabbiava. Cosa diamine aveva avuto da fare di così importante da non avvisarla nemmeno? Odiava quando faceva così, quando chiunque faceva così. Oltretutto, le dispiaceva che avesse rovinato un giorno così importante, il loro anniversario. Le venne da sorridere. Non si riconosceva più. Un tempo non avrebbe dato peso a un mancato anniversario, non le importavano le smancerie, le chiamate a notte fonda per dirsi che tutto andava bene, che si mancavano un sacco. Era sempre stata indipendente, anche ora lo era, sapeva stare e cavarsela da sola, non era diversa in quello, ma era cambiata dentro, perché si era innamorata. Aveva permesso solo a lui di avvicinarsi molto più di quanto avesse concesso a chiunque altro.  E ora ogni volta che lui se ne andava, sentiva che una parte della sua anima e del suo cuore se ne andavano via con lui. Poteva essere esagerata ma sentiva che lui era presente anche quando era sola, perché tra di loro si era creato un feeling profondo, una specie di filo di Arianna che permetteva loro di ritrovarsi sempre. Si rigirò tra le dita il ciondolo che portava al collo, un piccolo portafortuna che non toglieva mai. Fra poco sarebbero  iniziati i fuochi, sapeva che sarebbe stato un bello spettacolo, ma non sarebbe stato lo stesso senza di lui. Quando era arrivata in spiaggia, aveva effettivamente raggiunto i suoi amici, come si era ripromessa di fare quando aveva lasciato casa di Nikki. Era rimasta a parlare un po’ con Todd e Sally, a bere un bicchiere di birra per celebrare quel quattro luglio e si era divertita. Poi, però, aveva sentito il bisogno di staccarsi dal gruppo, stare da sola, e istintivamente si era diretta verso quel posto a lei caro, lontano dalla bolgia. Il venticello le stava facendo lacrimare gli occhi, portava le lenti quella sera, stava per cercare nella borsa un fazzoletto quando si trovò una grande profumata rosa rossa davanti al viso. “Buon anniversario babe.” e le posò un bacio sulla tempia.  Una grossa lacrima rigò la guancia di Holly che la cacciò via in fretta con la manica, per non farla vedere a Nikki, non voleva che pensasse che stesse piangendo per lui. Prese la rosa in mano, con calma si girò verso di lui e poi esplose:

“Si può sapere dove diamine eri finito?! Sei scomparso dalla circolazione ed ora ti presenti così con una rosa… ero anche venuta a casa tua a cercarti credevo fosse successo qualcosa! Per non dire dello spavento che mi son presa quando ho trovato il bagno in quello stato. Nikki potevi avvertire cazzo! Sei uno stronzo!”

Si fermò a guardarlo, mettendo a fuoco il suo viso in quella penombra.  Non aveva detto una parola ma era affranto, si vedeva, sembrava un cucciolo con le orecchie basse che si prendeva una strigliata. Però il fatto che fosse lì di fianco a lei, le fece passare la rabbia, l’importante era che fosse arrivato, non voleva discutere, quando potevano finalmente stare insieme. Si mise in ginocchio, avvicinandosi a lui, mettendogli le braccia intorno al collo, fronte contro fronte, “buon anniversario anche a te.” e lo baciò.
Poi con calma, gli scostò i capelli neri dagli occhi che tanto le piacevano, “Allora adesso mi spieghi?”.
Nikki era agitato, il cuore gli batteva nel petto come un martello pneumatico. Cercava di mascherare la sua ansia tentando di sembrare il più sicuro possibile, serio e credibile, aveva pensato tante volte nelle scorse settimane a cosa dire in quel momento, ma ovviamente tutti i discorsi che si era fatto erano del tutto inutili. Non si ricordava niente di quelle belle parole che aveva messo insieme e che aveva provato con Tommy fino allo sfinimento. Tommy ovviamente non era Holly, si era illuso fosse più facile, ma  averla lì di fianco lo rendeva confuso, sulla carta era semplice, ma ora la sua testa era come una tabula rasa. Perciò si affidò ai suoi sentimenti e iniziò a parlare:

“Sai Holly, stando con te ho capito di avere fatto la scelta giusta, ti ho dato il mio cuore e lo hai reso più forte. Tu sei semplicemente il meglio, migliore di chiunque altro io abbia mai conosciuto.”

Le accarezzò delicatamente la mano e gliela strinse, intrecciando le sue dita callose a quelle affusolate di lei, proseguendo il suo discorso.

“Mi perdo nei tuoi occhi, vengo travolto e non riesco ad immaginare un posto migliore che al tuo fianco.”  Holly lo stava ascoltando, le piaceva quello che stava sentendo, ovviamente non era indifferente ai complimenti del suo uomo, soprattutto quando parlava così, come se conoscesse perfettamente il linguaggio dell’amore. Nonostante questo, non riusciva a capire tutta la solennità che ci stava mettendo, già altre volte le aveva  detto cose simili, ma mai in quel modo, come se fosse la cosa più importante del mondo.  E soprattutto non capiva cosa centrasse con il motivo del suo ritardo e silenzio. Aveva appena aperto bocca per dirgli qualcosa, ma lui la anticipò.

“Non credo che reggerei stando separato da te. Per questo vorrei chiederti se vorresti farmi l’onore di essere tuo per sempre.”.

Holly fu quasi investita dalla potenza di quella frase. Assolutamente incredula, era l’ultima cosa che si sarebbe aspettata di sentire. Sposarlo? Decisamente non era pronta ad affrontare una dichiarazione del genere.  Sposarsi… ma chi ci aveva mai pensato poi? Certo le sarebbe piaciuto, come a tutti, avere una famiglia tutta sua, ma ora? Però era anche vero che le poche volte che le era paventata l’idea di una cerimonia, quando parlava con le sue amiche o vedeva qualche star in tv, non si vedeva con alti che lui. E nel suo futuro vedeva solo una cosa certa, che sarebbe  stato al suo fianco. Piccoli ricordi di vita passata assieme riempirono la testa della ragazza, loro due così affiatati, in sintonia, in una parola felici. Forse avrebbe potuto essere così per sempre, avrebbero potuto crescere e invecchiare assieme, continuare a raccontarsi storie e a insegnarsi cose nuove, ogni giorno, fino alla fine. Quel ragazzo le aveva detto nella maniera più bella possibile quanto la amasse e lei non riusciva a spiccicare parola. Quel silenzio stava iniziando a torturare Nikki, che si stava montando mentalmente gli scenari più catastrofici.

“Ecco ti ho persa, sono stato troppo avventato, non avrei dovuto dirti niente.” sussurrò voltando la testa verso il mare. Holly gli girò il viso per guardarlo negli occhi “Ma no, che cosa ti salta in mente? Mi hai colta impreparata, ecco”.  Quando sorrise,  lo stomaco gli si attorcigliò. Oh perché la faceva aspettare così per dargli una risposta, cosa ci voleva? In fondo si trattava solo di un semplice sì o no.  Poi si ricordò di quanto lei fosse sensibile e ponderata e di quanto anche lui avesse rimuginato a lungo prima di decidersi a farle quella proposta. In cuor suo sapeva che non gli importava davvero se glielo avesse detto quella sera o il giorno dopo, per ora gli bastava che continuasse a stare con lui. Si ricordò di avere l’anello in tasca, la vera ragione per cui aveva fatto così tardi. Lo tirò fuori e glielo porse.

“Holly, ascolta … non voglio metterti fretta in alcun modo. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per darmi una risposta. Quando sarai pronta, io sarò qui e la accetterò, qualunque sia. Intanto però prendi questo, l’ho fatto fare apposta, è unico, come te.”

La ragazza prese quella piccola scatolina di velluto nero e quando la aprì rimase senza fiato per la seconda volta in quei pochi minuti. L’anello era una sottile fede di platino con un diamantino nero al centro. Aveva scelto un diamante nero, proprio come a volte piaceva a Nikki definirla. Sommersa dalle emozioni, grosse lacrime salate iniziarono a caderle dagli occhi. Iniziò anche a ridere, piangendo, era felice, troppo felice in quel momento e lo sarebbe stata sempre con Nikki. Si sorprese di avere esitato, di non avere saputo cosa fare, perché in fin dei conti era del tutto ovvio cosa voleva davvero. Lo era stato sin dalle sue prime parole poco prima, solo che lei non lo aveva realizzato, fino a che non aveva visto la fedina, e non per quello che appariva ma per il significato che rappresentava. Nikki delicatamente le prese la mano e le infilò l’anello all’anulare, era perfetto. Poi le asciugò le lacrime e la baciò.

“Ti amo”

“Nikki…per sempre, sì.”

Un boato esplose nel cielo che si illuminò a giorno. Fuochi d’artificio colorati, frizzanti e gioiosi  guizzavano in diverse bellissime forme sopra l’oceano calmo,  la rappresentazione perfetta di ciò che erano in quel momento i cuori di quei due ragazzi  innamorati abbracciati sulla spiaggia.  

   
 
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