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Autore: paffywolf    09/05/2011    5 recensioni
Come sarebbe potuta finire la storia tra Rachel e Jesse? E cosa è successo a lui dopo la vittoria alle Regionali dello scorso anno?
Io l'ho immaginata così...
[La trama non tiene conto degli eventi successivi alla puntata 2x16]
[St. Berry pairing - cenni Sam/Quinn]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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8. Sugar and Ants

Stasera i miei non ci sono, ti va di farmi compagnia a cena?

Non posso, stasera ho gli straordinari al lavoro, mi dispiace. Facciamo un'altra volta, ok?

Va bene.

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

 

Spensi il cellulare, seccata. Erano passati 3 giorni dal litigio nella choir room e non ero ancora riuscita a chiarire con Jesse. Ogni volta che tentavo di invitarlo da qualche parte per chiarire faccia a faccia, trovava sempre una scusa nuova: problemi con il trasloco, straordinari al lavoro o cene con i suoi. Possibile che non trovasse nemmeno un minuto per me? Era davvero così arrabbiato?

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

Beh, l'hai ferito reagendo in quel modo, lo sai.”

Lo so Kurt, ma cosa potevo fare?” Mi risposi da sola: potevi non piangere, stupida.

Pensi di provare ancora qualcosa per Finn?” La domanda secca di Kurt mi colse di sorpresa.

Non lo so, io...”

Devi fare chiarezza nei tuoi sentimenti, Rachel. Devi pensare bene a chi tra i due è degno della tua fiducia innanzitutto, in secondo luogo del tuo amore. ” Aveva ragione. Come sempre.

Ma io ho già scelto!” dissi, anche se in realtà ero poco convinta.

E allora perché mi hai chiamato? Se hai già scelto devi solo chiarire con chi di dovere, no? ”

Perché la persona con cui devo chiarire non... non mi vuole.” Iniziai ad attorcigliare il filo del telefono attorno alle dita, mentre ero distesa sull'enorme divano del salotto.

Ma che assurdità! Jesse è cotto di te, lo sai.”

Ma...”

Ma un bel niente, Rachel. Dimmi quanti altri ragazzi avrebbero fatto quello che lui ha fatto per te.”

Ringraziai il cielo di aver spiegato a Kurt ogni cosa, avevo davvero bisogno di qualcuno che mi desse un'iniezione di positività.

Pensi che lui mi ami?”

Questo non so dirtelo. Però una persona che va via da Los Angeles, torna a Lima, viene da te per chiederti perdono e quasi si scazzotta con il tuo ex ragazzo perché ci ha provato con una canzone... o ti ama o è un attore incredibilmente credibile, non ti pare?”

L'anno scorso lo è stato. Aveva convinto tutti di voler davvero andare via dai Vocal Adrenaline, ma...”

... ma quest'anno i Vocal Adrenaline non ci sono. Oh, andiamo Rachel, sai benissimo che lui non ha alcun motivo per essere tornato qui! L'unica possibilità è che lui sia qui per te, non ci arrivi?”

Le parole di Kurt non mi convinsero del tutto: allora perché Jesse continuava a evitarmi?

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

La Choir Room della Carmel High era cambiata radicalmente nel corso di quei mesi.

L'odore di vernice fresca mi riportò alla mente quando, al secondo anno, tinteggiammo l'aula con un bel rosso fuoco dopo la vittoria alle Nazionali di Chicago. Ma quella meravigliosa tinta era ora parzialmente coperta da un odioso giallo limone: una ragazza poco più bassa di Rachel si affannava con rulli e pennelli e stava tinteggiando da sola l'intera aula.

Decisi di ignorarla e mi avvicinai a una gigantesca teca in cui erano custoditi i 4 trofei nazionali vinti con i Vocal Adrenaline: anche quella doveva essere nuova, la vecchia non era così gigantesca. I trofei erano però disposti in modo strano, al centro era stato lasciato un grosso spazio circolare, più grande degli altri.

Accidentalmente, sbattei un piede contro un barattolo di vernice vuota, facendolo rotolare. La ragazza bassina trasalì e mi guardò stupida:

E tu chi sei?” mi chiese.

Jesse St. James.” I suoi piccoli occhi a mandorla diventarono all'improvviso grandi quanto dei mandarini.

Oh mio Dio, dici sul serio?” esclamò stupita, esibendo uno splendido sorriso bianco.

Sì. E ora se non ti dispiace, devo prendere...”

Ooooh, ma tu sei una leggenda qui! Quattro titoli nazionali vinti consecutivamente! Ma non eri a Los Angeles? Perché sei qui?”

Mi servono dei vecchi spartiti. Li avevo lasciati in una scatola qui nella libreria, ma non li trovo più.”

Il professor Goolsby ha gettato via tutto il vecchio materiale. ”

Ah già, Miss Corcoran è andata via...” Dopo le Regionali, aveva deciso di adottare una bambina e aveva lasciato il nostro Glee Club in mano a un sostituto, pazzo come pochi. Ricordai con orrore tutti i pomeriggi passati a discutere con lui sulla scaletta per le Nazionali.

Ti andrebbe di cantare qualcosa insieme?” chiese lei, interrompendo il flusso dei miei ricordi.

Cantare?”

Beh sai, nelle choir room si fa questo. Si canta.” rispose lei, sfilando via dalle mani i guanti di lattice che indossava. Si sedette al pianoforte e iniziò a intonare una canzone che conoscevo bene.

Every night in my dreams
I see you, I feel you,
That is how I know you go on


Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on

Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

 

La sua voce era completamente diversa da quella di Rachel. Era forte e potente, ma era... vuota? Non provavo nessun brivido mentre ascoltavo le parole di quella canzone. La ragazza mi invitò a sedermi accanto a lei per cantare. Ma che senso poteva avere un duetto con lei? Non era la compagna giusta.

Lasciai l'aula farfugliando delle scuse. Ma dopo nemmeno un metro sentii la voce di una persona che avrei voluto non vedere più in vita mia.

Ma guarda chi c'è, Jesse!” Dustin Goolsby, stupido odioso vanesio.

Buongiorno signor Goolsby, stavo andando via.”

Ho sentito che sei tornato da quella moretta del McKinley. Pessima scelta.” commentò lui, ignorando ciò che dicessi. Il suo sorrisetto strafottente mi irritò terribilmente.

Lei si faccia gli affari suoi.”

Che ci fai qui?” rispose, chiaramente seccato.

Fatti miei.” replicai io, tentando di tagliare corto.

Cercava degli spartiti, professore. ” rispose la ragazzina, che aveva assistito al nostro scambio di battute.

Gradirei riaverli. Sono un ricordo di famiglia.” dissi, cercando di mantenere la calma.

Se non sbaglio quella carta straccia l'ha presa Miss Corcoran. Ma a cosa ti servono? Ormai esistono tanti supporti digitali per leggere uno spartito, la carta è obsoleta.”

Mi limitai a scrollare la testa. Una persona come lui non avrebbe potuto capire. Che senso aveva sprecare il fiato?

Ah Jesse. Lo spazio nella teca è per il nostro quinto trofeo nazionale consecutivo. Quindi non dare false speranze ai tuoi amichetti, o potrebbero restarci male. La nostra Sunshine farà polpette della tua amata moretta.”

Non sapeva quanto si sbagliasse.

Quel trofeo finirà al McKinley, fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia.” ribattei io, furente.

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
 

Sto andando a trovare tua madre, ti andrebbe di venire con me?

Come mai?

Ha conservato dei miei vecchi spartiti e vorrei riprenderli. Se non vuoi venire non preoccuparti, lo capisco.

No, non c'è problema. Passi a prendermi?

 

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

Jesse, che bello rivederti!” La signorina Corcoran era semplicemente radiosa, nonostante indossasse una salopette di jeans e fosse sporca di terra.

E' un piacere anche per me, Miss Corcoran. Si ricorda di Rachel?”

Certo.” disse con un sorriso. “Entrate ragazzi, vi offro qualcosa.”

Grazie.”

Non ero mai stata a casa di mia madre. Nell'aria si distingueva chiaramente il dolce profumo di gelsomini e di fiori d'arancio.

Mamma, guadda!”

Una bambina di circa un anno ci guardò sorridendo dalla finestra che dava sul giardino. Due piccole fossette si formarono sulle sue guance, appena sotto ai bellissimi occhi verdi che aveva. Gli occhi di Quinn.

No, Beth!” esclamò correndo da lei, anche se ormai era troppo tardi. “Sei proprio una maialina, tutta sporca.” disse con un sorriso, pulendole il viso dalla terra con un fazzoletto. Osservai la scena dal divano su cui ci eravamo seduti e sentii gli occhi pizzicarmi. Non dovevo piangere, non in quel momento.

Scusate ragazzi, questa piccolina è un disastro.” ci disse con un sorriso a mo' di scusa, facendola sedere su una piccola poltroncina. Trafficò qualche secondo in cucina e tornò con una brocca piena di limonata e dei bicchieri.

Ditemi pure, come mai siete venuti qui?” disse, versando la bibita.

Cercavo i miei vecchi spartiti, professoressa.”

Non sono più la tua insegnante, Jesse, lo sai. Gli spartiti comunque li ho conservati tutti io, li ho portati qui prima che quel pazzo di Goolsby gettasse tutto via.”

L'ho incontrato stamattina. L'aula della choir room è irriconoscibile.”

Lo immaginavo. Ricordi quando...”

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

A poco a poco mi persi nei loro discorsi, così intimi e confidenziali. Mi avvicinai piano alla bambina e le sorrisi debolmente: era una situazione nuova tanto per lei quanto per me. “Ciao, io sono Rachel.”

Ciao.” disse con un cipiglio cupo, tenendo lo sguardo basso. Le guance arrossirono appena mentre sorseggiava la limonata.

Non badarci, Rachel, è molto timida. Però se la aiuti a cacciare gli insetti in giardino sarà tua amica per sempre.” mi disse Shelby, con fare incoraggiante.

Insetti?” chiese Jesse, divertito.

Eh già. Di solito le bambine scappano a gambe levate quando ne vedono uno, lei invece ci gioca tutta felice. Vuoi far vedere a Rachel le tue amiche, Beth?”

Fommichine” disse, diventando sempre più rossa.

Ti piacciono le formiche?” le dissi io con un sorriso.

Sì.” replicò lei.

Io conosco un trucco per farne venire tante tante. Vuoi vedere?” le chiesi, porgendole la mano.

Sì sì” disse, afferrandola. Gli occhi le si illuminarono di colpo alla prospettiva di un raduno di formiche tutto per lei.

Ha dello zucchero, Shelby?”

Certo, ci sono delle zollette nella credenza. Prendine pure quante ne vuoi. ”

Grazie”

Presi qualche zolletta e portai con me Beth in giardino. La sua piccola manina paffuta era incredibilmente morbida e calda.

Beth, dov'è la casa delle formichine?” La bambina indicò con un dito paffuto un piccolo buco nel terreno, accanto a un cespuglio di rose. Presi le tre zollette e le sbriciolai con le dita, spargendo lo zucchero intorno alla buca. “E adesso aspettiamo.”

Quanno arrivano?” mi chiese lei..

Guarda, eccone una!” dissi io, indicandola con un dito. Un sorriso radioso le illuminò il volto e mi abbracciò per un secondo, prima di sedersi accanto alle formichine che uscivano dal terreno. Sorrisi involontariamente, osservandola mentre prendeva le formiche tra le dita e le faceva camminare sul palmo della mano. L'amore per gli insetti era di sicuro un'eredità di suo padre: ricordai con orrore quando Puck aveva messo una cavalletta VIVA nel mio armadietto. Come fosse riuscito a prenderla rimase un mistero.

 

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

Grazie di tutto, professoressa.” Ero davvero grato che lei avesse conservato i vecchi spartiti di mio nonno, erano l'unico ricordo che mi rimaneva di lui.

Di niente, Jesse. Sono a vostra disposizione per qualunque cosa.”

Ehm... Shelby?” chiese Rachel, titubante.

Dimmi Rachel.”

Ecco, io mi chiedevo... Andrebbe bene se venissi qui ogni tanto? Per giocare con Beth, intendo.”

Sì mamma, sì! Rescel bella!” esclamò lei, stringendo la mano della sua nuova compagna di giochi.

Non c'è problema, Rachel. Vieni pure quando vuoi, ovviamente dopo la scuola.”

Grazie. E' un problema se porto Noah con me qualche volta?”

Non so Rachel, potrebbe essere dura per lui. L'ho visto mentre guardava la bambina appena nata e, beh... penso abbia sofferto molto nell'averla data in adozione. Parlane con lui prima, poi fammi sapere. Io non ho problemi nel fargli vedere la bambina.”

Grazie davvero, Shelby. Penso possa essere felice di rivederla. Arrivederci!”

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

Mentre eravamo in macchina restammo in silenzio, indecisi su come risolvere la situazione. Arrivati sotto casa sua, accostai al marciapiede e la guardai negli occhi.

Scusami se ho pianto per quella canzone.” sussurrò lei.

Ancora adesso mi chiedo perché tu l'abbia fatto. Provi ancora qualcosa per Finn?” le chiesi, tentando di nascondere l'angoscia che straziava il mio animo.

Io non lo so, Jesse. E' tutto così dannatamente complicato.”

Perché mi dici questo?”

Perché sono confusa, va bene? Prima tu sparisci per un intero anno, poi di punto in bianco ritorni qui e hai lasciato tutto per tornare da me. Finn sta con Quinn, dopo averla strappata a Sam...”

Quinn stava con il biondino? Adesso mi spiego la sua reazione.”

Già. Finn ha fatto qualunque cosa per dividerli e adesso rivuole me. Non so che pensare, dico davvero.”

Rimasi in silenzio, stringendo forte il volante dell'auto. Sentivo la rabbia salire dentro di me.

L'altro giorno Quinn mi ha detto che lui cerca di tenere in caldo entrambe.”

Lei ha già capito tutto. Ma tu?” sbottai.

Vorrei parlargli, prima di decidere.”

Rachel, smettila.”

Di fare cosa?”

Di continuare a morirgli dietro! Diamine, lo capisci che lui non ti ama?” dissi io, cercando di trattenermi.

Mi ha amato, e credo che...” La rabbia che serbavo dentro esplose all'improvviso e mi ritrovai a urlarle contro.

Credi cosa? Che voglia stare con te? Vattene via, Rachel. Sto solo sprecando il fiato.”

Perché mi cacci?”

Perché non sono un ripiego. Se vuoi chiarire con lui, significa che provi ancora qualcosa. E io non ho intenzione di farmi prendere in giro. Adesso vattene.”

Va... va bene.” disse, uscendo di corsa dalla macchina e entrando in casa.

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

Rachel era talmente sconvolta da aver dimenticato il cellulare sul sedile dell'auto. Lo presi e frugai nella rubrica. Trovai il numero che cercavo e lo digitai sul mio telefonino.

Quinn, sono Jesse. Devo chiederti un favore.”

Continua...

 

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

Eccoci qua, dopo tanti giorni senza aggiornamenti. L'università purtroppo mi tiene parecchio impegnata e non posso aggiornare tanto spesso quanto vorrei.
Come al solito, grazie a tutti per le recensioni e per leggere la mia storia. A presto, si spera, con un nuovo capitolo! :)
   
 
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