09/05/2011
2 recensioniDeath
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Last Note
Last Note
Qualcosa che si è perso una volta,
non tornerà mai più.
(Kuroshitsuji)
<< Ryuzaki è morto >>
La voce di Watari suona spezzata, malgrado voglia mantenere la compostezza e la serietà a cui oramai è avvezzo da una vita.
L'uomo sta fermo vicino alla poltrona senza avere la forza, o forse la semplice volontà, di sedersi.
Tiene il cappello nero fra le mani, rigirando nervosamente la falda tra le dita.
Il rumore secco della stoffa e i fili consumati ne suggeriscono la novizia usura.
Deve averlo tormentato parecchio, come valvola di sfogo, fino a rovinarlo.
Gli occhi stanchi del vecchio inventore indugiano sulla schiena della figura che gli dà le spalle, i cui lunghi capelli castani scarmigliati, quasi a suggerire un bisticcio con spazzole e affini che dura oramai da tempo, toccano il pavimento freddo su cui questa è accovacciata, quasi in ginocchio si direbbe.
I baffi hanno un piccolo spasmo tremulo, mentre il cappello termina il suo giro trovandosi bloccato dalla salda presa dell'uomo.
<< Mi hai sentito? Kira ha ucciso... >>
<< Lo so già, Watari. Non urlare >>
La voce che ha risposto è strascicata, quasi insofferente. Dalla tonalità bassa è difficile capire se appartenga ad un uomo o a una donna, ad un adulto oppure a un bambino.
Malgrado il vecchio sia consapevole di non aver utilizzato un tono così alto per esprimersi si scusa, abbassando la voce.
Ha sempre saputo che non riesce a sopportare il tono di voce delle persone che comunemente viene definito normale. Dice che gli fa venire il mal di testa, gli annebbia i pensieri e riduce al quarant'otto percento le sue capacità di intuizione e comprensione.
E' una delle innumerevoli stranezze di quell'individuo.
Posa dunque il cappello sullo schienale della poltrona, in bilico, ascoltando soltanto l'assordante scricchiolio del sacchetto di patatine che sta di fianco alla figura.
Incredibile, ma quel rumore graffiante, che ferisce l'udito in tutto quel silenzio, sembra non arrecargli alcun tipo di disturbo. Anzi.
La persona rannicchiata a terra si sofferma un attimo a guardare la patatina che stringe fra le esili dita, lasciandola in sospeso vicino alle labbra schiuse qualche istante di troppo, prima di morderla.
Ogni suo movimento sembra estremamente lento, può dare quasi il nervoso a chi non vi è abituato.
Watari sa bene anche questo, quindi opta per sedersi e aspettare.
Non c'è altro da fare, al momento.
<< Non ti dispiace nemmeno un pò? >>
Il resto della patatina rimane a mezz'aria, mentre la bocca smette di muoversi e i denti di compiere quel movimento maciullatorio a rilento.
Il silenzio torna più prepotente che mai.
In realtà il vecchio non si aspetta una risposta. Non sa nemmeno perché ha posto quella domanda e quasi si pente di averlo fatto. E' tentato di dirgli di lasciar perdere quando il rumore torna a farsi sentire, e quello prende poi un'altra patatina dal sacchetto.
<< Sapevamo dall'inizio che c'era questo rischio. Lo sapeva anche lui, e ha accettato lo stesso >>
Le probabilità che Kira riuscisse ad ucciderlo erano sempre rimaste sotto il tre percento.
Ma Watari è consapevole che per entrambi quella minima percentuale era tutto e non sarebbe servita a tranquillizzarli se non fosse ulteriormente scesa allo zero percento.
L'inventore abbassa il volto, stringendo i pugni lungo i braccioli.
<< Ryuzaki era sacrificabile >>
Ancora una volta si aspetta il silenzio rotto solo dal masticare, in risposta.
Ancora una volta si sbaglia.
<< Nel caso Kira, chiunque è sacrificabile Watari. Dovresti saperlo. Con ciò... >>
Un'altra patatina. Altri attimi di interminabile silenzio.
<< ...Con ciò non voglio dire che la sua morte non mi abbia profondamente addolorato >>
La voce si spezza, diventando prima un borbottio indistinto, poi solo un sussurro e in fine ancora una volta il rumore acuto di qualcosa di sottile e croccante triturato da denti forti.
L'uomo recupera il proprio cappello, ricalcandolo nuovamente sul capo e tornando a guardare con aria affranta la figuretta minuta di fronte a lui, che per tutto questo tempo non ha fatto altro che dondolare su se stessa, dandogli le spalle e masticando patatine.
<< Lo so e mi dispiace averne dubitato. Non intendevo reagire in questo modo. Perdonami >>
Giusto un secondo di pausa, perché ripetere quel nome ancora una volta è troppo strano, troppo doloroso.
E' qualcosa di alieno.
<< Elle >>
Angolino di R e d_V a m p i r e
Non stupitevi per la velocità, perché non ricapiterà più ('w') Semplicemente il capitolo era pronto,e non mi è mai piaciuto lasciare solo il prologo. Ti lascia con un senso di insoddisfazione, vuoi sapere e non ti dice molto. Ammetto che nemmeno questo capitolo lo fa, ed è anche abbastanza corto, ma sempre meglio che niente, non trovate? E poi serviva che fosse così.
Idee su chi potrebbe essere questo 'nuovo' o per meglio dire, 'primo' Elle? :3
Jaane, my darling! (L)