Salve salvino! Nello scorso capitolo abbiamo felicemente abbandonato Sanzo e la setta della felicità proprio sul culmine della disputa tra l’avvocato e il suddetto bonzo. In questo nuovo capitolo se ne vedranno delle belle gentaglia. Riporto qui in basso le ultime frasi dell’antecedente chappy per farvi riacquistare la memory card:

_… ah… parli comunque troppo…

Forse si capisce meglio dalla frase appena prima…

_In poche e plebee parole, facciamo una partita a duel monster, se vinci tu me ne vado.

Così va decisamente meglio…

BUONA LETTURA

Amici miei, facciamo un rapido calcolo: quante possibilità ha sanzo di vincere a duel monster?

… 10 riporto 4 con avanzo di 7 moltiplico per l’ambivalenza di x sul valore dello yen sulla borsa di Tokyo…

esattamente 0.

Quante possibilità ci sono che accetti la sconfitta sportivamente?

… la quotazione estera in cui y=12z se z non è un numero razionale maggiore dell’altezza dei cateti di x…

esattamente è un numero minore di 0.

Infatti 10 sec. Dopo l’inizio della partita…

_Oh no! Ho perso e sono più arrabbiato di prima! Quindi uccido sportivamente l’avvocato! BANG BANG!

Le povere e indifese rompiscatole Doremì e compagne sconvolte da tutto quello scorrere di sangue e di violenza esclamarono piene di sgomento:

_Che bruto!

Melody e Sinfony avevano capito che contro di lui non c’era budda che tenesse, la loro santa causa non era abbastanza forte da smuoverlo:

_Non c’è più nulle da fare_ esclamarono_ Ormai dobbiamo rivelare la nostra vera identità!

TA DA DA DAN DA DAN!

Le due maghette dai mille colori portarono la mano alla faccia e… se la staccarono!

Sotto la maschera smielata di Melody si nascondeva niente popò di meno che:

_Me so scaricatore di porto 1!

E sotto la maschera benevola di Sinfony si nascondeva niente pipì di meno che:

_Me so scaricatore di porto 2!

Due omaccioni puzzolenti e sudati stavano lì in piedi grattandosi e scaccolandosi nel più completo sbigottimento generale.

La povera Doremy non sapeva più che fare, si lasciò cadere a terra in ginocchio, con gli occhi coperti di lacrime, mordicchiava un fazzoletto lilla calandosi a pieno nella parte:

_Oh amiche mie! Come avete potuto! Io comunque non vi serbo rancore. E’ troppo tardi, anche io devo mostrarvi la mia vera identità, si perché in realtà sono…

TA DA DA DAN DA DAN!

La faccia sorridente di Doremy cadde a terra mostrando il vero volto del suo padrone anch’esso sorridente, a Sanzo per poco non venne un rigurgito:

_Ebbene lo so che mi disprezzate,… scusa Sanzo non avrei dovuto farlo, mi conosci così bene…

Sanzo era sbigottito:

_Hakkay proprio tu! Ma perché?

Devi sapere che tutto è cominciato un po’ di tempo fa, io e hakuryu eravamo andati a un incontro di pokemon, eravamo anche andati in finale contro un tale di nome Ash e il suo pikachu. Avevamo anche vinto ma poi siamo stati invalidati perché hakuryu non era un pokemon ma soprattutto perché non facevamo parte di quel cartone, hakuryu era tanto triste che ha madonnato per tutto il viaggio, così sono entrato nella setta della felicità per farlo più contento, solo che il grande puffo, il capo dell’associazione, è un essere malvagio! Mi ha impiantato questo cerotto nasale coi disegni del re leone che controlla le mie azioni! Ora riesco a parlarvi di tutto questo perché il grande puffo sta facendo il suo abituale riposino pomeridiano, dobbiamo approfittare di ciò e distruggerlo o moriremo tutti!

Così la comitiva dei bonzo in viaggio (sanzo, hakkay, gojyo e goku che nel frattempo erano tornati dal bagno) più i due scaricatori di porto partirono verso nord-est alla volta di puffopoli.

Le valli si intervallavano a colline, le montagne innevate richiamavano alla mente vecchie canzoni di guerra di cui i soldati facevano grande tesoro, le città, i paesi si mescolavano di fronte all’ineruttabiltità del destino e la meta sembrava ormai talmente lontana da sembrare riparata dalla selva, del deserto, dai monti e dal mare. O forse era colpa di quello strano ragazzo con la bandana gialla e nera a cui chiedevano sempre indicazioni? Comunque dopo alcuni mesi di peregrinaggio arrivarono alla reggia del grande puffo, che si scoprì essere in letargo e non nel bel mezzo del sonnellino pomeridiano. Bastava aprire la porta e sarebbero entrati faccia a faccia con il maligno… la porta stava li… inerme e muta… tranquilla… indifferente…

_Ora mi ghe prova a aperirla!

Lo scaricatore di porto numero 1 spinse più che poteva quell’estremo ossidato baluardo della proprietà privata senza ottenere nulla.

E la porta stava li… placida e composta… tranquilla… imperturbabile…

_Io a te ti spalanch’… ti divarich’…

Tentò anche lo scaricatore di porto 2 ma niente.

La porta stava li… salda e immota… irremovibile… solida e intonsa… inviolabile… ferma e risoluta… la porta stava li… ancora li… sempre li… non da un’altra parte… li… dove stava la porta? Li…

Granitica e solenne… invincibile…

Ma i ostri eroi non si potevano certo fermare per così poco, Gojyo sogghignò piano, prese tra le mani il suo fantastico cellulare ultimo modello, digitò una serie imprecisata di numeri sulla tastiera e il telefono cominciò a squillare.

_Pronto, bella zio, vieni qui a farti un giro, si, abbiamo un problemino imbarazzante ci servi tu… ok ciao… Dice che arriva subito

Si lo so, insorgono un po’ di punti interrogativi, anche loro non se la passavano bene.

_Esattamente chi è che sta per arrivare?_ chiese un confuso goku.

_Stupida scimmia, è il solo che ci possa aiutare, non c’è regola che lo limiti, non c’è limite che non superi, non c’è ostacolo che lo impedisca…

TO BE CONTINUED

Ohibò! Chi sarà mai costui? A questa e a altre domande risponderemo nel prossimo capitolo. Un ringraziamento speciale a Dragon Gio e a DiDi BLACK. E ovviamente a tutti quelli che leggono e non commentano, che commentano ma non leggono, e che non leggono e non commentano. Un kissone!