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Autore: Bloody Alice    11/05/2011    3 recensioni
[ATTENZIONE! Storia in fase di riscrizione]
...
Qualcuno, oltre a Robin, ha un passato in comune con il cavaliere della notte.
Forse questa sarà la più grande sfida che i Teen Titans abbiano mai affrontato.
Questa volta il loro nemico sarà pronto a tutto.Non avrà pietà solo perchè sono dei ragazzi.
Una corsa contro il tempo per strappare Gotham City dalle mani del peggior criminale della città.
Un passato che non è intenzionato a ripetersi.
Forse anche un fulmine a cielo aperto chiamato "amore" incontrerà uno dei nostri eroi.
Spero di avervi incuriosito abbastanza,
Bloody_Alice97
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I muri non hanno orecchie, ma hanno occhi

Alle tre di notte Stella si svegliò.

Le venne un dubbio. Jack non era rientrato, e il che era normale, ma non aveva visto Bruce tornare nella sua stanza.

Si alzò e andò nella stanza di lui.

Era vuota proprio come pensava.

Passò davanti a quella di Jack e tanto per avere conferma, aprì la porta.
Vuota. Nemmeno l’ombra di quel gatto randagio. Dopo tutto c’era da aspettarselo.

 

Provò ad andare in cucina. Visto che non riusciva a prendere sonno, si fece una cioccolata calda. Era l’unica cosa che sapesse fare per bene.
Ne fece due tazze. Bevve un sorso.

La cioccolata di Jack era decisamente più buona.

 

Prima, quando ancora lavorava ancora con Bruce nei panni di “Black Moon”, come aveva deciso di chiamarsi, ogni sera a mezzanotte trovava puntualmente Jack seduto davanti al camino o sul davanzale della finestra (a seconda che fosse inverno o estate) con in mano una tazza di cioccolata calda con marshmallow.
(come facesse a bersela in pieno Luglio con 30°C non si è ancora capito)

Poi appena vedeva lei si alzava senza dire una parola e andava a fare un’altra tazza di cioccolata.
Della cioccolata che faceva Jack ne avrebbe bevute migliaia. Non avrebbe mai smesso. Erano buonissime.

Mentre pensava a tutto questo si diresse verso la Batcaverna.

Quando entrò trovò Bruce ancora al computer.

Si vedeva lontano un miglio che era esausto.

Stella si avvicinò lentamente.

Stella –Ancora sveglio?-
Bruce –Sì, ma non riesco a venire a capo di niente-
Stella –Perché non bevi un po’ di cioccolata calda e poi vai a dormire? La notte a volte porta ottimi consigli-
Bruce –Non ora, Stella-
Stella –Ma sembri molto stanco … forse posso aiutarti …-
Bruce –Stella, vai a dormire-

Stella penso “cambiato? Cambiato! Ma come ho fatto a pensarci? Quando ci avrei pensato? E’ impossibile! Im-pos-si-bi-le!”

 

-Bene! Fa come vuoi!- sbottò Stella
-Almeno però bevi la cioccolata …- sussurrò mettendo la tazza vicino a Bruce.

Uscendo dalla Batcaverna trovò Jack davanti a lei.

 

-Bruce non è cambiato, non credo che la "convivenza" durerà a lungo- disse Stella fissando l’amico negli occhi.

Non sapeva se sarebbe riuscita a resistere per una settimana, o forse di più.

 

-Sarà impossibile- borbottò Stella
-Impossibile. E’ una parola che hanno inventato quelli che non avevano voglia di provarci- disse Jack.

 

-D’accordo … ma toglimi una curiosità, tu che ci fai in giro alle tre di notte?- chiese curiosa Stella
Jack –Non avevo sonno-
Stella –Adesso ne hai?-
Jack –No. Me ne vado sul tetto-

Stella andandosene disse –Bene gatto randagio, fa come vuoi, ma prima o poi troverai una ragazza capace di addestrati!-
Jack rispose ironico –Ne dubito, principessa!-
Stella sorrise e tornò in camera.

Jack salì sul tetto.
Quando salì l’ultima persona che si aspettò di trovarci era Corvina.

Eppure la ragazza era lì, sdraiata sulle tegole, a guardare le stelle.
Corvina stava pensando ad una marea di cose.
Pensava a Stella, a quello che le era successo.
Pensava che ora erano tutti coinvolti.

Poi i suoi pensieri caddero su Jack.
Cercò di scacciarli.

Perché?

1)Lo aveva appena conosciuto

2)L’unica cosa che gli avesse detto era un misero “Grazie”

3)Le loro famiglie erano in conflitto.

“Ovvio” pensò lei “esistono due Azarath. Da secoli le due famiglie che governano rispettivamente il pianeta e il mondo parallelo sono in conflitto per ottenere la supremazia da entrambe le parti. Non posso … non posso cosa? Innamorarmi di lui? Figurarsi! Non ho tempo da perdere in simili sciocchezze! Poi è ovvio che io non potrò mai piacere a nessuno. Sono una dark e non mi piace la compagnia degli altri … Ma poi perché ci penso?!? Non ci ho mai parlato con lui! D’accordo … ha dei begli occhi  e non posso negare che è bello … Cavolo però quanto è bello … è davvero ingiusto!”

-E’ sleale- si lasciò scappare di bocca Corvina.
 
-Cosa sarebbe sleale?-

La ragazza si girò e vide che seduto sul davanzale della finestra che dava sul tetto c’era Jack.

Da quanto tempo era lì? Non lo sapeva, ma doveva essere lì da poco, perché non l’aveva sentito prima.

Dal canto suo Jack era rimasto lì in silenzio a guardarla.

Corvina rimase immobile per qualche secondo, poi rispose fredda
–Niente- dopo disse –Cosa ci fai qui alle tre di notte?-

-Questo è il luogo in cui vengo quando mi va di pensare. Tu, piuttosto, visto che sono le tre di notte, perché sei qui?- rispose lui con il suo solito tono ironico

-Così. Mi andava di osservare le stelle- disse Corvina, volgendo il suo sguardo al cielo.

Jack si sedette vicino a lei.

 

Corvina –Perché ti siedi qui?-
Jack –Perché il mio posto è già stato occupato da un’altra persona-

 

Corvina rimase qualche istante a guardare il ragazzo negli occhi.

Ingiusto.

 

Sleale.

Jack era ingiustamente bello.

Davvero poco leale.

 

I suoi occhi erano color del ghiaccio e sembravano questi riflettere la luce delle stelle..
 

“Cheeee???” Pensò la ragazza “Ricomponiti Corvina! Non pensare cose strane! Stop alle fantasie!”
 

-Beh, mi dispiace, gatto- rispose seria Corvina
Jack –Okay …-

Corvina –Perché ti chiamano gatto randagio, Stella e Bruce? E’ perché torni a casa … alle tre di notte?-
Jack –Anche più tardi a volte. Comunque non è per questo-

Corvina –e allora perché?-

Jack si alzò in piedi
–Ti interessa così tanto?-

Corvina –Un po’. Vorrei anche sapere qualcosa su di te-
Jack –Lascia perdere. Ti metterebbe solo di cattivo umore-

Jack alzò la testa e guardò il cielo.
Corvina pensò che forse era davvero meglio non fare domande.
Si alzò anche lei.

 

Corvina –Allora … fammi pensare … stai via fino a tarda notte, vai sul tetto, cosa molto da gatti … che altro? Sei anche “agile come un gatto”?-

Jack camminò sul tetto fino ad arrivare a un muretto poco lontano –Può darsi- rispose
Corvina lo seguì –Quindi è per questo?-

Jack –Non solo-

Jack si girò verso Corvina e iniziò a guardarla dritta negli occhi.

Corvina si sentì letteralmente avvampare. (Fuori però c’erano solo 12 gradi …)

Jack iniziò a camminare all’indietro.

Corvina –Davvero, non dovresti essere in giro a quest’ora della notte! Se qualcuno ti vedesse, cosa pensere …-

Corvina inciampò. Si immaginava già con la faccia contro il muretto.

 

Jack però la prese al volo. Quando lei rialzò lo sguardo, si ritrovò a pochi centimetri dalla faccia del ragazzo (mettiamo anche a pochi centimetri dalla bocca, tanto si sa dove voglio arrivare … xD)
 

Jack si avvicinò ancora di più a lei. Oramai Corvina poteva morire di imbarazzo da un momento all’altro.

-Nemmeno tu dovresti essere in giro a quest’ora, Corvina- le disse sorridendole.

Corvina si allontanò da Jack e tornò indietro, senza dire una parola.

 

Quando si ritrovarono nel corridoio che portava alle loro stanze, Corvina disse
–Allora … Buona notte-
–Sì, buona notte- rispose Jack prima di scomparire dietro l’angolo.

Corvina entrò nella sua camera. Le quattro di notte. Cavolo … con Jack il tempo era volato …

MA A CHE STAVA PENSANDO?!?

-No, no e no! Devo pensare a domani.Dovremo iniziare le ricerche e quindi non ho tempo da perdere!-
Detto questo si sdraiò sul letto e si mise a dormire.

Jack però doveva fare un’altra cosa.

Andò verso la Batcaverna.

Ovviamente Bruce era ancora alzato.

Ovviamente ora doveva trascinarlo a letto, come tutte le sere del resto.

 

Trascinarlo letteralmente però.

Fino alla sua camera, dall’altra parte della villa.

 

Infatti ...

Bruce –Jack, lasciami il braccio-
Jack –Spiacente, ma tu ora te ne vai a nanna-

Bruce non proferì parola, anche perché era davvero molto stanco, ma quando si trovò davanti alla porta della sua stanza, disse –Non credo mi perdonerà-

 

-Ecco che ci risiamo!- disse Jack mettendosi una mano sugli occhi (sapete del tipo “questa situazione è senza speranze”? Ecco)
Bruce –Sul serio Jack!-

 

Jack –credevo di essere il tuo assistente nella lotta contro il crimine, non il tuo psichiatra privato!-

Bruce –Tipico di te, gatto!-
Jack –già. Buona notte pipistrello-

Bruce –Toglimi una, o meglio, due curiosità-
Jack –Che vuoi ancora dalla mia esistenza?-

Bruce –Tu sei tornato adesso, vero?-
Jack pensò a Corvina –Sì … più … o … meno ...-

Bruce però sapeva che i muri non hanno orecchie, ma hanno occhi –E con chi sei stato?-
Jack –Nessuno …-

 

Bruce –Allora te lo richiedo: Sei stato da solo per TUTTO questo tempo?-
Jack – S-Sì …-

 

Bruce –Strano, perché dalle telecamere ho visto un’altra persona … come si chiama la ragazza?-
Bruce sorrise.
–Corvina … e comunque, tu non stavi cercando quei micro –chip?- rispose Jack un po' seccato

 

Bruce –Sì, ma in fondo mi annoiavo-
Jack –Non è un buon motivo per spiarmi-

Bruce –Non ti ha MAI dato fastidio. Ma ti prometto che non ti spierò più, mentre sei con lei …-

Jack divenne rosso e Bruce divenne incredulo.

Il ragazzo non era mai arrossito da quando lo conosceva. Se diventava rosso, e il che capitava raramente, era rosso di rabbia.

Questa volta era un rosso imbarazzato.

 

Jack –Ma … ma …. Che vorresti insinuare, scusa?-
 

Bruce in un certo senso ci godeva alla vista di Jack imbarazzato. Non aveva mai mostrato molto i suoi sentimenti e questa era la prima volta.

Bruce –No, niente. Non voglio insinuare proprio niente …- poi tornò serio –Ma ora devi andare a dormire!-
Jack –Sì, “mamma”-

Bruce –Ma io sono un uomo, se proprio devi prendermi in giro, chiamami “papà”-

Jack mentre si allontanava sussurrò –Non sai quanto vorrei lo fossi davvero …-

Bruce sentì che il ragazzo aveva parlato, ma non capì cosa avesse detto.

 

Bruce –Cosa?-
Jack –Niente, lascia perdere-

 

Bruce ancora una volta si era accorto di non conoscere per niente Jack.

Sapeva solo pochi dettagli del suo passato.

 

Un passato che a lui non piaceva raccontare.

Un brutto passato.

Bruce però non voleva far soffrire di nuovo il ragazzo, quindi non gli avrebbe chiesto niente.

TO BE CONTINUED …

 

Quale sarà il passato di Jack?
Tra Corvina e Jack accadrà qualche cosa?
Bruce e Stella faranno pace?
Chi è il criminale? Joker o Due Facce?

Lo scoprirete nei prossimi capitoli, quindi restate con me e ovviamente anche con i Teen Titans!
Lasciate tante recensioni per dirmi cosa ne pensate fin’ora,

 

Bloody_Alice97 
   
 
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