ALESSANDRO

La mattina seguente, nonostante fossi abbastanza confusa a causa della notte insonne appena trascorsa, realizzai quanto era successo la sera precedente:-O Dio,cosa avevo combinato!Avevo riferito a Damon di avere un ragazzo unicamente per ferirlo,per fargli del male proprio come lui ne aveva fatto a me.Ma da questa terribile bugia purtroppo, non ne avevo ricavato alcun beneficio anzi,avevo ottenuto esclusivamente un altro arduo grattacapo dal quale non sapevo come uscirne … anche perché dovevo risolverlo all’istante dal momento in cui stasera si sarebbe tenuta una cerimonia alla villa Lokwood e Damon,ovviamente,sarebbe stato uno degli invitati.Cosa potevo fare?

Fu in quel momento che mi balenò un’idea strabiliante … Bonnie ..

Si,lei era la mia soluzione,lei era la risposta a quell’ostico problema.Mi avrebbe aiutato di sicuro.
“Bon,ehi!”
“Elena...”
“Devo trovarmi un fidanzato entro domani!”
“Cosa? Ma Elena cosa ti salta in mente, stavo dormendo... Possiamo parlarne più tardi?”
“No! Damon è venuto qui, ed io gli ho detto che ero fidanzata. Devo trovarlo subito!”
Dall'altro capo Bonnie sbuffò. “Ok, vedrò cosa fare. Verrò tra un po‘ da te ... Ora fammi dormire”
“Scusami, scusami. Ma non posso perdere questa volta”
“Certo. A dopo”
“A dopo”sorrisi soddisfatta chiudendo la chiamata.
Mi sentii più sollevata. Speravo davvero che Bonn trovasse qualcuno. Questa era un occasione per prendermi una rivincita con Damon. Volevo fargli provare ciò che si sente quando qualcuno che ami non ti corrisponde, o non vuole dirti che ti corrisponde, anche se... Ne ero consapevole,stavo giocando con il fuoco.

Speravo proprio che la mia migliore amica,si presentasse presto con un avvenente ragazzo che avrebbe saputo recitare una finta storia d'amore con me. Dopo tutto,mica era tanto difficile farlo?

*******

Passarono delle orette ,prima che quest’ultima si facesse viva,fino a quando mia zia prontamente mi avvisò del suo arrivò . La soluzione ai miei problemi era qui,dinnanzi ai miei occhi che mi scrutava attentamente.
“Elena, ti presento Alessandro”
Spalancai la bocca. Era davvero un ragazzo carino.
Aveva gli occhi castano caramello,i capelli non troppo lunghi acconciati all'indietro .
Indossava un maglioncino di cachemire a scollo a v di color blu notte accompagnata da una camicia celeste che gli spuntava da sotto,dopodichè,un pantalone classico probabilmente della stessa fabbrica.
Era ottimo, tanto da sembrare quasi una specie di principino.
“Molto piacere” feci sorridendo. Alessandro, per tutta risposta, mi baciò la mano. Bene.
“Piacere mio, Elena” pronunciò il mio nome con un tono sensuale che faceva invidia anche a Brad Pitt nella migliore delle sue interpretazioni. Sbattei gli occhi e sorrisi anche a Bonnie,la quale mi prese in disparte per parlarmi.
“Alessandro è italiano, viene dalla Toscana. E' il figlio di un noto imprenditore che mia madre ha conosciuto tempo fa. Insieme giocavamo sempre da bambini quando ci ospitava nella sua tenuta a Firenze...”
Mi si illuminarono gli occhi. Era perfetto.
“Benissimo! Sa già cosa fare?”
“Gliene ho parlato, e ha detto di essere disposto”
“OH,Bonnie se non avessi te” dissi stringendole le mani “adesso andiamo a provarlo!”
Ero davvero felice del mio piano. Con questo ragazzo così bello, magari Damon si sarebbe accorto di ciò che aveva perso. Ma prima dovevo istruirlo, non potevo fare errori.
.
“Alessandro” dissi attirando l'attenzione “penso che dovremmo mettere in chiaro delle cose... Sai bene cosa fare, no?”
“BONNIE mi ha già detto tutto. Ti puoi fidare” rispose lui con sguardo fiero. Sapeva il fatto suo, e questo giocava a mio favore. Quella sera avremmo dovuto fingere sul serio di amarci, o qualcosa di simile. Il gioco sarebbe dovuto essere molto simile alla realtà, per evitare che mr Salvatore, diffidente com'era, pensasse il contrario. Speriamo in bene.

*****
Quella sera, Alessandro si ripresentò a casa mia per iniziare a mettere in scena la recita.
Scesi le scale, e sentì la voce di mio fratello.
“E tu chi sei?” chiese con tono un po' scontroso ad Alessandro.
“Sono Alessandro, il ragazzo di Elena”
“Oh, beh, mia sorella non me ne aveva parlato” disse, senza nemmeno terminare la frase.
“E' che non c'è stato tempo, Jeremy” dissi entrando all'improvviso nella stanza e dando un bacio a stampo ad Alessandro, mettendogli una mano dietro la schiena.
“Felice di conoscerti, allora” fece il mio fratellino “ci vediamo dopo” e salì le scale, mentre io ed Alessandro restammo soli. Lo raccomandai un'ultima volta e poi ci dirigemmo alla villa.

ECCOCI QUI, GIUNTI ALL’ESITO DI UN ALTRO CAPITOLO DEL QUALE COME DI MIO CONSUETO,NON VADO MOLTO FIERA,ANCHE perché è BREVE.IL PROSEGUO,CREDO LO AGGIUNGERò SABATO. VI STARETE CHIEDENDO:-MA SE LO AGGIUNGE TRA DUE GIORNI ,perché NON ASPETTARE E POI POSTARLO DIRETTAMENTE,SEMPLICE VOLEVO DEDICARE LUI UN CAPITOLO INTERO,LUI,CHE SEBBENE SARà UNA SPECIE DI COMPARSA NELLA MIA STORIA ASSUMERà UN RUOLO IMPORTANTISSIMO NELLO SVOLGERSI DELLA VICENDA8UN PO’ COME KLAUS,DICIAMO :D )CHE DIRE ADESSO,VI LASCIO I MIEI SALUTI E COME SEMPRE I MIEI Più SINCERI RINGRAZIAMENTI A TUTTI..MI RIFERISCO A COLORO CHE LEGGONO,AGGIUNGONO TRA I PREFERITI,RICORDATE E SEGUITE LA MIA STORIA,VI SONO DAVVERO RICONSCENTE ..UN RINGRAZIO PARTICOLARE PERò VA A COLORO CHE MI SEGUONO DA SEMPRE,RECENSISCONO E MI SOSTENGONO.GRAZIE RAGAZZE SENZA DI VOI IO NON SAREI NIENTE.BACI E A SABATO