CAP 12 LA PRIMA VOLTA

Il tempo è passato così in fretta che mi sono ritrovata a fare le valigie senza nemmeno accorgermene. Domani devo partire. Mi piace andare in giro per il mondo con la mia musica e i miei fan ma lasciare la mia famiglia mi mette sempre un po' di malinconia, soprattutto ora che c'è Ben. Guardo fuori dalla finestra. Sono le 5 e fuori sta già imbrunendo, il sole si nasconde fra gli alberi e proietta ombre di luce sul muro della mia camera. Mi piace questo periodo dell'anno: l'autunno. I primi freddi, le foglie che seccano e scricchiolano sotto i piedi. I colori caldi e le caldarroste. Sembra che il mondo sia racchiuso entro una coltre e si stia riposando. Per chi scrive canzoni è un periodo ricco di ispirazioni, o almeno lo è per me, che riesco così a entrare in contatto con le mie emozioni più intime. Penso alla mamma. Non so come sia fatta, non so se è felice, se è sola o se ha una famiglia. Non so se mi somiglia, se ha i miei stessi capelli rossi, se anche lei è allergica alle noccioline o se ama come me le lunghe passeggiate in riva al mare. Non so se pensa a me. Se le capita mai di guardare dalla finestra e chiedersi come sarebbe stato, come sarebbe stato se lei fosse rimasta con me. La mia vita sarebbe molto diversa da come è ora, probabilmente non avrei mai conosciuto mio padre e ora non sarei una cantante. E non avrei conosciuto Ben. D'altra parte, però, non mi sentirei incompleta, non mi chiederei continuamente perchè mi ha lasciata, perchè non ha voluto tenermi con sé. Che cosa sono io per lei? Mi cercherà mai? O è semplicemente andata avanti con la propria vita, dimenticandosi di quell'esserino che ha lasciato davanti ad un portone tanti anni fa? Non posso farci nulla, cerco di non mostrarlo ma una parte di me continua, da sempre, a chiedersi se avessi potuto fare qualcosa. Lo so che ero solo una neonata ed io non centro niente in tutto questo, eppure non posso fare a meno di pensare che in parte sia colpa mia, ed è da questo che nasce gran parte della mia insicurezza.

-Pensi a tua madre,vero?- La voce di Livia mi fa sobbalzare, non mi ero accorta della sua presenza, immersa nei miei pensieri. -Ho bussato ma non rispondevi, quindi sono entrata-

-Si, pensavo a lei. O meglio, a colei che io penso possa essere. Non dirlo a papà.-

-Lui lo sa. Sa che pensi spesso a tu madre, anche se non gli dici nulla per non ferirlo.-

-A me non ha mai detto niente-

-Lui pensa che se tu non ne parli è perchè non ti senti pronta. Quando lo sarai andrai da lui.-

Non avevo idea che papà sapesse. E nemmeno che ne avesse parlato a Livia. Non so che dire.-Beth, tuo padre sa molte più cose di quanto tu non pensi. Sai com'è, non è molto bravo a parlare di sentimenti ma ciò non significa che lui non provi lo stessi che senti tu.-

-Forse hai ragione ma non sono pronta a parlargliene, ho paura di ferirlo.-

-E' molto più forte di quanto non pensi.- Non pensavo che Livia e mio padre parlassero anche di me, pensavo che a lei io non interessarsi, solo adesso capisco che quando lei ha sposato mio padre ha sposato tutta la sua vita, me compresa. Che sciocca sono stata. -E ci siamo anche accorti di quanto tu sia cambiata da quando conosci Ben. Lui ti fa bene, sei molto più allegra e serena. Ma penso che ci sia qualcosa che non ci dici. Riguarda la tua partenza?-

-No...sì...non lo so! Certo non vorrei partire, mi piacerebbe rimanere qui con lui, ma si tratta solo di due mesi e lui mi capisce. E' che...è un po' imbarazzante...non abbiamo ancora fatto l'amore. Io vorrei, ma lui si ritrae. Non capisco. Ho paura di non piacergli da quel punto di vista.- E' stato meno imbarazzante di quanto immaginassi, mai avrei creduto di poterne parlare con lei.

-Quando sarà il momento accadrà. Non dovresti preoccuparsi così tanto,sai. Spesso le persone hanno paura di rovinare tutto e nel tentativo di evitarlo...rovinano tutto. Capito?-

-No- ok...non mi sembra il momento di tirare fuori enigmi e indovinelli -Che intendi dire?-

-Voglio dire che forse Ben ti considera talmente importante che ha paura di lasciarsi andare completamente. Per paura di perderti. Forse per lui il sesso è stato sempre motivo di allontanamento, devi fargli capire che con te è diverso. Tutto qui. Stasera è l'ultima sera prima della tua partenza...sfruttarla al meglio.- e con fare da cospiratrice esce dalla mia camera.

-Allora che te ne pare?-

Ben mi ha riportato nella spiaggia del nostro secondo appuntamento e ha organizzato un meraviglioso picnic sulla spiaggia, a lume di candela.

-E' meraviglioso! Quando hai organizzato tutto?-

-Oggi pomeriggio! Ho chiesto al regista di terminare prima e lui ha acconsentito. E' l'ultima sera prima della tua partenza e volevo organizzare qualcosa di speciale. Qualcosa che ti faccia capire quanto tu sia importante per me.- Mentre mi parla mi stringe a sé, le sue mani forti intorno ai miei fianchi, i nostri corpi vicini. Tutta questa vicinanza mi fa tremare, ma sono contenta di vedere che anche lui è percorso da brividi quando avvicino la mia bocca al suo collo.

-Aspetta,aspetta...prima la cena- Ufff...ecco che comincia ad allontanarsi proprio quando io vorrei che lui si spingesse più oltre.

-Oook...- e faccio la faccina imbronciata che lo fa subito sorridere. Ancora non sa cosa lo aspetta quindi per ora lascio che sia lui a condurre i giochi prima di fare la mia mossa.

Il cibo è ottimo e Ben è, come sempre, fantastico. Ha preparato tutto alla perfezione e il cibo è buonissimo, anche se semplice, come piace a me. Ormai si è fatto tardi e se voglio seguire i consigli di Livia è ora di fare qualcosa. Forse non funzionerà ma ho deciso che vale la pena provare.

-La luna stasera è meravigliosa. Elisabeth, mi mancherai.- Adoro quando pronuncia il mio nome per intero. - Ti amo- Ok,ero io a voler spiazzare lui e invece Ben se ne esce con un “ti amo”?? Non so cosa dire, sono senza parole. Il cuore mi batte così forte che ho paura possa accorgersene anche lui e la mia bocca non ha più saliva. Ben deve avere intuito il mio stupore perchè si avvicina al mio orecchio e mi sussurra dolcemente -Non devi rispondermi niente, era solo una cosa che sentivo il bisogno di dirti. Era da tempo che ci pensavo e volevo che lo sapessi prima di partire.- Ha ragione, lui mi ama e anche io lo amo. E' semplice, è la cosa più semplice del mondo, ma allora perchè io non riesco a rispondergli? Le parole sono qui, nella mia bocca, ma perchè rimangono attaccate alla lingua e non ne vogliono sapere di uscire? Prendo un bel respiro e con le dita comincio a giocherellare con i suoi capelli, so che gli piace. Lui appoggia il viso nell'incavo delle mie mani. Lo attiro a me e lo bacio. Un bacio leggero, dolce, che sa di fragole e di tenerezza. -Ti amo. E voglio fare l'amore con te.- Beh, i miei piani erano un po' diversi: avrei voluto sedurlo con sensualità ed eleganza ma le parole mi sono uscite fuori con una violenza tale da spaventare anche me. Ben rimane in silenzio, il viso immerso nei miei capelli. Non riesco a vederlo, non so se sta sorridendo, se è sorpreso o, peggio, se sta cercando il modo di respingermi nuovamente. Non potrei sopportarlo di nuovo. Improvvisamente lo sento agitarsi, come se stesse singhiozzando -Ben? Ti senti bene?- Lui alza il viso e mi guarda. Non posso crederci! Sta ridendo! Io gli ho appena detto che lo amo e che voglio fare l'amore con lui e lui ride? Non capisco proprio!

-Ben, non è divertente!- Lui scoppia a ridere. Ora sono proprio arrabbiata! Questo stupido ragazzino si sta prendendo gioco di me e io non lo sopporto proprio! Mi alzo e faccio per andarmene quando lui mi prende per un braccio e mi attira a sé, diventando improvvisamente serio.

-Perdonami. Ho avuto una reazione esagerata. Non volevo offenderti,davvero. E' solo che...avevo così paura di come avresti reagito che sentirti rispondere in questo modo di dà un gran sollievo. E poi non me lo aspettavo, dopo quella volta non ne abbiamo più parlato e io pensavo che tu non ti sentissi ancora pronta, volevo solo darti tempo.-

-Ben,io credevo di averti dimostrato che sono pronta. Ma tu eri sempre così...distaccato, appena io mi spingevo un po' oltre tu ti irrigidivi, ho persino pensato di non piacerti fisicamente!-

-Era solo perchè avevo paura che, superato un certo limite, poi non sarei più riuscito a fermarmi. Come puoi anche solo pensare di non piacermi fisicamente? Sei bellissima.- I suoi occhi erano diventati più oscuri, da essi traspariva il desiderio bruciante che Ben aveva cercato di nascondere nelle ultime settimane. Non mi ero accorta della fatica che gli costasse allontanarsi da me, mi sembrava così naturale, ormai mi ero così abituata a sentirlo allontanarsi ad un certo punto da non accorgermi di quanto quel gesto gli costasse. Non ero solo io a desiderarlo immensamente ma anche lui mi corrispondeva. Possibile che le stesse sensazioni che provavo io, il cuore che accelera i battiti improvvisamente, la voglia di sentire che sapore ha il suo corpo, il desiderio che quasi fa male, tutto ciò che io sento ogni volta che gli sono vicina è lo stesso che sente lui? Si. E' questo che leggo nei suoi occhi adesso. Ora che siamo soli su questa spiaggia deserta, abbracciati sotto le stelle, aspettando l'inevitabile separazione dell'indomani, ora che finalmente non abbiamo più bisogno di parole. Con un solo lungo, intenso sguardo ci diciamo tutto quello che dobbiamo sapere. Lui riesce a vedere così chiaramente tutto quello che ho sempre cercato di nascondere: il dolore, l'amarezza, ma anche l'amore immenso che provo per lui e il desiderio irrefrenabile che mi avvolge in questo momento. Si avvicina ancora di più a me e finalmente mi bacia. Un bacio che sa di lui, di me, di noi. Le nostre lingue si confondono e i nostri corpi si intrecciano, uniti in una danza selvaggia. Non riesco più a capire dove finisco io e inizia lui. I respiri affannosi, le nostre mani che si cercano e, trovandosi, si legano indissolubili. I vestiti scivolano via, sulla sabbia, mentre ci esploriamo a vicenda. Ho un po' di paura, ma decido di non pensarci, voglio concentrarmi solo su Ben e sulla sua perfezione. Allora dimentico il mio corpo, mi dedico a lui, bacio ogni centimetro di quel corpo così forte e snello allo stesso tempo, elegante ed esperto. Lui sa come muoversi, come e dove toccarmi, proprio nei luoghi che più lo chiamano. In un crescendo di emozioni e sensazioni. I miei sensi sembrano quasi amplificarsi, la mia pelle è ardente e il mio corpo lo reclama, quasi gridando. Fino a che lui non cede al mio richiamo. Allora non sento più nulla,tranne un improvviso senso di beatitudine e piacere. Lo stringo a me, sempre più dentro e sempre più forte. Lui mi sussurra -Ti amo- mentre io ho quasi la sensazione di abbandonare il mio corpo che improvvisamente sembra sprigionare energia da ogni cellula, mentre quello di Ben si comporta allo stesso modo, così vicino al mio da formare una unica entità. Alla fine, stanchi e sudati, ci distendiamo a guardare le stelle, in silenzio. Non mi ero mai sentita così felice.