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Autore: Nikkina Cullen    13/05/2011    1 recensioni
Due ritorni a la Push e un nuovo arrivo ... chi saranno i nuovi tre personaggi a stravolgere la storia dei Cullen e dei Quileute?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Il viaggio non fu per nulla piacevole. Tra i continui battibecchi di Reby e Josh per chi doveva guidare quando ci dovevamo fermare e quale musica si doveva ascoltare non pensai più molto a cosa ci andavo a fare io alla riserva.

Josh alternava momenti di felicità e di curiosità se parlava dei Cullen a momenti di terrore e curiosità se parlava dei lupi.

"Voi direte che sono dalla vostra parte prima che mi facciano del male, vero? Ma penso che i Cullen parleranno con loro e si sistemerà tutto. Voglio dire non sappiamo che genere di accordo c’è tra di loro … sappiamo però che si sono alleati contro i Volturi!"

"In realtà noi lo sappiamo il patto!" disse Reby guardandomi come se fosse ovvio. Io non lo compresi al volo e la guardai sorpresa.

"Ti ricordi la storia della foresta? Nonno Ephran incontrò i Cullen nel bosco non ci fu battaglia perché i Cullen anche se erano in vantaggio numerico chiesero una resa e stipularono un patto. I Cullen non avrebbero attraversato i confini Quileute ne morso in alcun modo un essere umano mentre i Quileute non avrebbero detto agli umani quello che erano veramente!"

"Già è vero deve essere quello il patto di cui parla Josh"

"E’ quello mia cara con quali altri vampiri si sarebbe potuto prendere una decisione del genere se non fossero stati pacifici come loro?"

"Si mi sa che hai ragione!" dissi io a denti stretti. Era strano sentire parlare Reby di vampiri pacifici. Questi Cullen li stavano particolarmente simpatici forse perché sapeva già da subito che erano alleati del suo branco.

Reby invece alternava momenti di riflessione a perle di saggezza come la storia di nonno Ephran.

"A cosa stai pensato?" le chiesi io.

"A chi è come me!"mi rispose secca lei. "probabilmente Jacob lo sarà. Forse Seth anche sai il figlio di Sue ed Harry. O Leah se lo sono io. Spero proprio che almeno Rachel non lo sia! Per Bill sarebbe un colpo tre lupi in famiglia!"

"Già spero anche io che sia Rachel e sia Leah non lo siano!"

Per Reby era stata durissima tutto il suo metabolismo era cambiato da quando era diventata lupo anche la sua fisiologia era cambiata dal punto di vista femminile. Il primo mese senza ciclo mestruale aveva creduto come sarebbe stato naturale che fosse incinta. Invece era una donna lupo. Era ovvio che almeno alla sorella gemella non le augurasse questo destino.

"Forse i geni li ho presi tutti io e a lei non ho rimasto niente, lo spero proprio!"

"Manca poco a Seattle!" disse Josh molto speranzoso.

Aveva messo i bagagli dalla parte del finestrino in cui c’era il sole cosi la pelle non gli si illuminava al passaggio dei raggi solare. Ogni tanto lo sentivamo spostare le cose asseconda di come il sole era disposto se alla nostra destra o alla nostra sinistra.

"Meno male che non c’è niente che si rompe!" mi disse Reby nel tono usuale con cui apriva una discussione con Josh.

"Tranquilla faccio attenzione!" rispondeva lui in tono scocciato.

"Non mi hai ancora detto cosa c’è nella tua busta!" gli disse lei curiosa.

"Oh lo vedrai quando sarà il momento adatto!" rispose lui soddisfatto.

"Tu non ne sai niente?" mi disse lei a me.

"No lo vedrò quando sarà il momento adatto!" le risposi io imitando lievemente la voce di Josh.

Sia io che Reby ridemmo della mia espressione mentre Josh ci disse "Vedrete e mi ringrazierete che almeno io ci ho pensato!"

"Lui pensa?" mi chiese Reby volendo continuare il nostro allegro scambio di battute.

"A quanto pare cosi dice!"

"Tra un po’ dovremmo costare Port Angeles!" concluse Josh preso più dalle indicazioni della strada che dalla nostra conversazione.

"Fa anche da navigatore!" aggiunse Reby alla breve lista di pro su Josh quella dei contro la poteva chiudere con un'unica parola scritta enormemente su tutta la fiancata: vampiro.

Il viaggio sembrava non finire mai.

"Dobbiamo preparare un piano?" ci chiese Josh sentendo l’aria di Port Angeles alle costole.

"Sai ci stavo pensando anche io Josh. Come faccio mica possiamo andare e dire hey lei è un lupo lui è un vampiro e io sono una strega! E se i capi del villaggio non lo sanno?"

"Ma dai è assurdo come può mio padre non sapere! È uno dei capi del villaggio, deve sapere qualcosa su questa storia!"

"Possiamo parlare prima con Jacob? Di lui è sicuro che può essere uno di loro, si insomma se lo sei tu!"

"Perché invece prima non andiamo dai Cullen? Loro sanno quanto noi e ci aiuterebbero ne sono sicuro!"

"No grazie già è tanto se sopporto te come vampiro altri come te e posso anche dire addio alla piano strategico!

No io dico di andare da papà e parlargli lui sono sicura che sa!"

"Sono sicura che Billy sa ma i Cullen non ti erano simpatici?" chiesi io a Reby

"Si ma prendi la puzza che emana Josh e moltiplica per quanto per cinque?"

"Per otto!" rispose Josh contento.

"Appunto no grazie!"

"Questa storia della puzza proprio non la capisco! Mi sembra solo una presa in giro tra voi due!"

"No che non lo è quando saremo più stabilite chiedi a Jacob o agli altri!"

"Un momento il patto dice che noi vampiri non possiamo attraversare il vostro confine, giusto?"

"Si" rispondemmo io e Reby comprendendo subito il problema di Josh.

"Se andate subito alla riserva io non posso venire con voi!" e infatti lo aveva capito anche lui.

"Ma tu sei con noi! Non ti faranno niente gli altri se diciamo che sei nostro amico!" e il se lo fece sembrare molto dubbioso Reby.

Josh era rimasto a bocca aperta "Se?" ebbe solo il coraggio di dire.

"Sto scherzando certo che diremo che sei nostro amico!"

"I vampiri possono morire di infarto?" chiese lui rilassandosi.

"Non lo so se vuoi proviamo!" continuò lei.

"Reby … " esasperavo quando diventava troppo cattiva.

"Ok non lo proviamo!" mi rispondeva lei comprendendo che avevo ragione. "Lui me le tira dalla bocca però!"

Non avevamo la minima idea della situazione che avremmo trovato. Sapevamo solo che i Quileute e i Cullen erano alleati ma non sapevamo ne come e ne perché.

Il fatto di non sapere ci imponeva molti dubbi. Prima di tutto se portare Josh con noi alla riserva era una buona idea ad esempio. E poi non sapevamo chi veramente era un lupo e chi non lo era. O chi sapeva e chi non sapeva. Non sapevano del nostro arrivo. Non sapevano che anche noi sapevamo quello che loro sapevamo.

Mi dicevo che sarebbe andato tutto per il meglio. O almeno lo speravo talmente tanto che alla fine me ne convincevo io stessa.

Josh era quello più tranquillo da questo punto di vista. Lui infondo sarebbe stato dai Cullen e tra di loro si sarebbero riconosciuti subito.

Bastava bussare la porta alla loro casa e presentarsi. Si sarebbero accorti subito che era come loro e avrebbe parlato tranquillamente.

Per quanto riguardava Reby invece non c’era un modo per capirlo immediatamente. Solo se si sarebbero toccati avrebbero capito ma se loro volevano tenere il segreto fra di loro di certo non si sarebbero lanciati in abbracci soffocanti.

"Paul scommetto che lo è!"

"Paul?"

"Si è sempre stato un tipo scontroso e attaccabrighe se aveva i geni scommetto che si è trasformato subito!"

Non sapevo nemmeno di chi Paul stava parlando.

"Quil! L’amico di Jacob te lo ricordi? Il nonno fa parte del consiglio! Anche lui sicuramente si è trasformato!"

Quil invece me lo ricordavo bene. Era sempre stato amico di Jacob insieme ad Embry.

"Embry?" chiesi io.

"Boh non lo so Embry no ti ricordi che è adottato dai Call?"

"Già è vero!"

"Chi sono?"

"Possibili lupi che ti possono sbranare al nostro arrivo!" disse lei allegramente.

"Ah ah … " rispose Josh. "Embry avete detto potrebbe non esserlo quindi di certo sono solo Jacob Paul e Quil!"

"Bene sono tre più me quattro … oh Sam!"

"Sam?"

"Si ti ricordi le lettere oscure di Leah?"

"Non sapeva cosa gli era successo! Era sparito per due settimane come me e poi era ritornato dal nulla! Lui lo è sicuramente! Al cento per cento!"

"Jacob e Sam sicuri. Quil ed Paul probabili. Embry improbabile. "

"Anche se io Paul lo metterei nei sicuri!" mi disse onestamente Reby con sguardo più disgustato che felice.

"Ragazze siamo arrivate ed è pieno giorno!" disse Josh iniziando ad avere una paura leggibile sul viso.

"Aspettiamo!" risposi io per tranquillizzarlo.

"Io ho fame!" disse Reby esasperata.

"Possiamo prendere qualcosa dal supermercato in città a Forks ricordi?"

"Si e se ci trovano lì?"

"Già sei pessimista quando hai fame!"

"Meno male che io sto a posto per una settimana!" disse Josh.

"Potresti morire prima sai?" rispose Reby sarcastica e incavolata.

Io volevo solo uscire dall’auto e prendere per un po’ le distanze con i miei compagni di viaggio.

Entrammo in città e ovviamente non era cambiato niente.

"Il supermercato di Gil starà ancora al suo posto?"

"E’ Forks, Tesoro non New York! Si che sarà ancora al suo posto."

Infatti era sempre là quasi di fronte alla stazione di Polizia il che mi ricordò un'altra persona alla quale fino a quel momento non avevo pensato, Charlie Swan il capo della polizia del Forks.

"Charlie sarà ancora capo della polizia?" chiesi io nostalgica a Reby

"Molto probabile. Chissà Bella che fine ha fatto? Ti ricordi di lei? Era imbarazzante quando ci costringevano a giocare insieme solo perché Billy e Charlie erano amici. E lei era cosi timida e impacciata perché noi vivevamo quasi tutte insieme mentre lei era spaesata. Scommetto

che era una tortura per lei infatti poi non è venuta più ma andava Charlie da lei!"

"Si me lo ricordo!"

"Avere il capo della polizia dalla nostra parte è buono!"

"Charlie è umano che vuoi che ne sappia di tutto la faccenda di vampiri lupi e streghe? Per lui saranno solo storielle che si raccontano ai bambini per farli spaventare e far stare buoni!"

Ma mi sembrò che le premonizioni di Reby a stomaco vuoto si realizzassero sempre.

Infatti non appena misi fuori il piede dalla macchina l’entrata del supermercato era occupata. Josh decise di venire con me perché il tempo molto nuvoloso lo permetteva. E io mi ricordai perché me ne ero andata di lì, odiavo la coltre fissa di nebbia e umidità degna di Forks.

"Bel posto per me!" ammise sincero Josh

"Già per me no!" io fui altrettanto sincera con lui.

   
 
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