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Autore: Nikkina Cullen    11/05/2011    1 recensioni
Due ritorni a la Push e un nuovo arrivo ... chi saranno i nuovi tre personaggi a stravolgere la storia dei Cullen e dei Quileute?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Ero seduta sul divano con il solito libro sui miti e le leggende al livello mondiale. Lo sapevo quasi a memoria ma lo volevo leggere e leggere ancora fino a che qualcosa mi sarebbe sembrato sensato. Ma avevo in mano un libro di miti e leggende e renderlo vero era qualcosa di veramente assurdo. Le leggende che più mi piacevano erano quelle greche, Pensavo che i greci erano dei miti nel raccontare le loro leggende. Quanto erano leggende? "Quel libro prima o poi ti inghiottirà o ti dirà qualcosa tipo: io sono una storia vera quella prima di me no?" A fare quelle battute sarcastiche era mia cugina Reby. Lei seduta sulla poltrona al fianco al divano dove ero seduta io pensava solo a riempire l'enorme vuoto di stomaco che aveva dopo la sua trasformazione. Lei era un lupo. Un enorme lupo il cui colore marroncino dava sul rosso se passava da sotto al sole, proprio come dei colpi di sole che al sole ci sono e poi all'ombra spariscono. E non gli interessava nient'altro. Era un lupo punto e a capo. Non capivo come affrontava la situazione cosi pacificamente. Senza aver voglia di strozzare la natura per il terribile scherzo che le aveva fatto. Fino al momento prima della sua trasformazione credeva che tutte le chiacchiere sulla nostra tribù fossero storielle che servivano ai bambini per non farli addentrare troppo nella foresta di cui era circondato il villaggio nel quale lei viveva fino a che non si era decisa a sposare un surfista

californiano e andare a vivere a lui in una località molto lontana dal suo villaggio. Era l'unica condizione che aveva imposto a suo marito. Poi una sera come tante io ero a passeggio con un mio amico Josh e lei mi chiamò in preda dal panico. Mi precipitai da lei e lei era calda molto calda. Mi disse che era sparita per due settimane e non sapeva che fine avesse fatto o dove fosse stata. Al suo ritorno la casa era vuota. Nessun messaggio da suo marito che doveva iniziare a chiamare ex. Non capiva cosa era successo perché lui prendesse il volo cosi velocemente da casa loro. Tutto era andato magnificamente fino a un mese prima. Poi delle sparizioni attanagliavano la graziosa isola in cui lei abitava e lei non sopportava la puzza, la puzza di cosa non lo capiva. Josh invece aveva capito tutto. Lui sentiva anche se non era nella nostra stessa stanza. Josh sapeva cosa stava succedendo su quell'isola e io sapevo cosa stava succedendo a Reby e perché. Cercai di spiegarglielo nella maniera più logica possibile ma più andavo avanti nella spiegazione e più mi sentivo ridicola e vedevo lo sguardo di mia cugina che la pensava al mio stesso modo. Ma era tutto vero. Tutto quello che doveva sapere era che lei era un lupo e gli essere che provocavano le sparizioni del villaggio vampiri. Ci mise un bel po’ per capirlo ma alla fine quando si ritrovò quegli essere davanti allora comprese che era tutto vero. Lei era un lupo. Josh un vampiro buono. Io una strega e quei vampiri cattivi furono eliminati unendo le nostre forze.

Da quell'avventura non ci siamo più divisi. Per Reby era inutile restare dove era e anche se non sopportava la presenza di Josh entrambi dicevano che puzzava a vicenda, eravamo diventati un mini gruppo che andava alla ricerca ognuno della nostra origine. Sapevamo io e Reby dove dovevamo andare per sapere ma prima volevamo un segno che non ci avrebbero rinchiuso in un manicomio e buttato via la chiave. "La mitologia è piena di uomo metà animali!" le dissi io esasperata. "OH si ma non di donne che diventano lupe ... maschilisti!" aggiunse lei prendendo un pugno di patatine e infilandoseli in bocca. Guardò la porta. "Quando è stato l'ultima volta che Josh è stato cosi lontano?" "Uh ti manca?" le dissi io per ricambiare la battuta sarcastica sul libro. "Per niente anzi credo che un altro giorno e la puzza di vampiro sparirà da questa stanza e le mie narici torneranno ad inspirare aria pulita finalmente!" "Si come no, ma comunque l'ultima volta fu preso da quell'impulso sai di uccidere una ragazzina cosi è arrivato in Cile e poi e tornato indietro senza respirare!" "Wow questa volta potrebbe fare il giro del mondo allora!" mi rispose lei. "Lo sai che è difficile per lui!" "Lo so lo so, ma se non ce la fa ..." "Se non ce la fa non può stare con noi!"

"Pazienza!" "A lui piace stare con noi!Si sente più umano cosi!" "Forse lui non è umano?" "E chi lo dice?" "Vediamo un po’: denti affilati, pelle dura come la pietra, espressione da non dormo da quando ero un umano ecc ... " "Si va bene forse non lo è fisicamente ma mentalmente sta cercando di esserlo!" "Un punto al vampiro che voleva fare ancora l'umano!" Alzai gli occhi al soffitto senza vederlo veramente ero esausta da quella conversazione che sembrava non finire mai. Era come un dibattito eternamente aperto e siccome loro due avevano senza alcun dubbio l'esistenza più lunga della mia lo terminavo dicendo che alla mia morte avrebbe potuto separarsi e fare quello che volevano ma fin quando io ero in vita chi voleva stare in mia compagnia ci stava. Lupi, Vampiri e chiunque altro volesse sapere di più sulla sua strana esistenza complicata. Ma Josh non era rientrato ancora dall'ultima battuta di caccia. Lui era un vampiro si, ma preferiva bere sangue animale e non umano quindi doveva cercare un posto dove c'erano animali. Spesso aveva detto che tanti animali ci sarebbe stati nello stato di Washington dove ne io e ne Reby ci sentivamo ancora pronte ad andare. Quel giorno ero più preoccupava del solito. Un insolito senso di preoccupazione mi piombava distruttivo sulla nuca. Era fastidioso.

Reby era silenziosa e questo voleva dire che era preoccupata anche lei. Anche se faceva di tutto per non darlo a vedere. Era strano che un lupo e un vampiro si frequentassero e ancora di più che il lupo fosse preoccupato per il vampiro. Era una settimana. Una lunga settimana in cui era potuto succedere di tutto. A noi non era successo niente. Ma noi stavamo chiuse nel nostro appartamento di Josh quando era ancora umano e nessuno aveva potuto vendere o distruggere perché lui era risultato scomparso e la gente dato che era successo cinquanta anni prima era cambiata per usare un termine meno macabro. Alcune cose era ancora del tempo degli anni venti. Il telefono ad esempio non c'era e nemmeno la TV e il soggiorno era strapieno di libri. Libri prima degli anni venti. Fortunatamente la storia prima degli anni venti non era cambiata di molto durante il nostro tempo. E specialmente i miti e le leggende erano rimasti gli stessi poiché scritti mille anni prima degli anni venti. E non era per niente noiosa. Ma sentivo che stava per arrivare una burrasca e puntavo la porta talmente tante volte che da un momento all'altro mi avrebbe avvertito la stessa porta se la tempesta stava per arrivare o no. "Se gli è successo qualcosa?" chiesi preoccupata e stanca di tenermi tutto dentro. "Non può esserli successo qualcosa è un vampiro!" mi

rispose Reby e compresi che stava solo facendo finta di dormire. "E chi te lo dice? Cioè essere un vampiro non vuol dire essere indistruttibile! Lo sei per la razza umana ma non per altri vampiri, licantropi o altre streghe come me che non capiscono subito la sua vera natura e lo possono uccidere a prescindere!" "Stai andando in fumo, vedo il fumo che esce dalle tue orecchie!" "No forse dovremmo andare a cercarlo!" "Non sappiamo nemmeno dove è andato!" "Beh cerchiamo qualcosa che possa rintracciarlo insomma io sono una strega tu un lupo, il tuo olfatto deve essere super!" "Si dai dammi una maglietta l'annuso e partiamo alla ricerca di Josh!" "Non mi stai prendendo seriamente!" "No io ti dico che sta bene! E quando tornerà da quella porta io lo prenderò a calci in culo per averti fatto aspettare cosi tanto e averti fatto preoccupare inutilmente!" Non ce la facevo ad aspettare qualcosa mi diceva che dovevamo muoverci e alla svelta. Mentre mi alzai pronta a fare qualsiasi cosa piuttosto che stare seduta ancora sul quel divano inerme la porta si apri e ad aprirla era proprio Josh. Prima che Reby potesse avere una reazione più violenta della mia presi il libro che avevo ancora in mano e gli e lo tirai addosso.

Ovviamente lui non capi ma preferì prendersi il libro addosso piuttosto che essere aggredito fisicamente da Reby. Aveva forse già intuito che la sua assenza avrebbe provocato reazioni del genere probabilmente. "Allora? Non dici niente?" gli disse Reby. "Ho delle novità, ma non so se vi piaceranno o no!" ci disse lui cautamente. "Beh se non ce le dici come lo fai a sapere?" rispose Reby. "Allora tanto per cominciare sediamoci sono novità belle grosse ragazze!" "Ok siamo sedute!" disse Reby ma ancora era in piedi. "No sedetevi davvero ragazze altrimenti non posso dirvi niente!" Io mi sedetti guardandolo preoccupata per tutto il tempo. Volevo sapere. Sperai che anche Reby fosse coinvolta dal mio stesso grado di curiosità e quando la vidi sedersi anche lei compresi che era molto più che curiosa per eseguire un ordine di Josh. "Bene il punto è questo. Ero andato a caccia come sapete bene …. " "Bla bla bla … arriva al punto Josh o mi alzo!" disse Reby minacciosa. "Beh mentre ero a caccia ho incontrato altri due vampiri, avevamo un amico in comune e tempo fa ci eravamo ugualmente incontrati con questo amico. Abbiamo passato un po’ di tempo insieme poi è difficile stare uniti quando si è troppi e le prede scarseggiano!"

"Devo dire molto interessante Josh!" disse Reby alzando gli occhi.

"Beh loro mi hanno riconosciuto ovviamente e abbiamo iniziato a parlare su quello che abbiamo fatto durante la nostra separazione!"

"Deve essere stato piacevole raccontarvi delle vostre vittime!" disse Reby sarcastica.

"Non ci piace proprio quell’argomento e dovresti saperlo ma loro hanno notato il colore dei miei occhi!"

"Beh sarebbero stati stupiti se non lo avessero fatto!" continua a rispondere Reby sempre più acida e in paziente.

"Il punto è che mi hanno detto che non sono l’unico a fare il mio stile di vita!"

"Che novità!"

"Per me non lo era ma loro lo hanno visto, hanno visto il tuo amico Carlisle!" mi disse e aggiunse "tra l’altro stavano provando a seguire il nostro stile di vita, erano in quella foresta per quello!"

"Wow questo essere è un mito altri due vampiri convertiti al vegetarianismo, incredibile!" "Come lo hanno conosciuto non vi piacerà!" disse però in senso di disapprovazione.

"Finalmente è arrivato al punto della questione!"

"Beh sinceramente non so proprio da dove iniziare!" ci disse guardandoci preoccupato.

"Josh hai parlato fino ad ora dicci quello che ti hanno detto no?" disse Reby arrabbiata.

"Ok bene ma ambasciatore non porta pena ricordatevelo!" entrambe annuimmo per poter dare a lui la possibilità immediata di iniziare il racconto.

"Loro mi hanno detto che un paio di mesi fa i Volturi si sono presentati da loro chiedendoli di fare da testimoni a un enorme atto di slealtà!"

"Oh oh qualsiasi cosa inizia con Volturi non è buona!" dissi io avendo la pelle d’oca solo a sentire nominare quella parola.

"No aspetta che finisca il racconto. Loro hanno accettato ovviamente. Non si può fare nient’altro con i Volturi. Comunque si sono presentati al punto di incontro prestabilito e Aro stesso ha iniziato a esporre l’atto di slealtà fatto dalla famiglia dei Cullen a tutta la comunità dei vampiri. Aveva detto loro che quella famiglia aveva creato un neonato, neonato, sai cosa significa no?" mi disse guardandomi incredulo delle sue stesse parole.

"Ma non è possibile! Carlisle conosce le leggi dei vampiri non farebbe mai una cosa del genere!" risposi io ugualmente incredula.

"Hei mi volete spiegare qualcosa?"

"Sai che i vampiri hanno leggi, leggi molto severe tutte riguardano il non rilevarsi alla razza umana?"

"Si questo me lo avete milioni di volte!"

"Bene una delle leggi riguarda i bambini. Le donne vampiro non possono avere figli e questo è un peso che loro si portano dentro! Un po’ di tempo fa comunque iniziò a dilagare l’idea di creare vampiri neonati per riempire il

vuoto della maternità! La cosa non funzionò. I bambini neonati erano incontrollabili e generavano terrore ovunque andavano. Cosi dopo anni di lavoro i Volturi decisero di bandirli dal mondo dei vampiri perché non rispettavano la leggi e la pena per chi gli creava era l’immediata morte!"

"Oh capito!" disse lei avendo capito il succo del discorso.

"Quando sono arrivati dai Cullen con l’informatrice che gli aveva detto tutto però c’era qualcosa che non andava per i Volturi ovviamente! La bambina era lì con loro, ma non era propriamente una neonata come si ricordano molti di noi. Era per metà umana!"

"Quindi un essere ibrido non un vampiro neonato!"

"Esatto. Ovviamente i Volturi volevano chiudere la questione a modo loro ma non hanno trovato cavilli. Niente di quello che accusavano erano fondato. Hanno bruciato a rogo l’informatrice per questo affronto!"

"Poverina!" dissi io disgustata all’idea. Reby non lo era allo stesso modo, per lei era un vampiro in meno sulla faccia della terra.

"Beh il mio amico in comune con questa coppia di amici, era dalla parte dei Cullen. Lui ha fatto un discorso che ha completamente spiazzato i Volturi al suo solito ovviamente!"

"Cioè?"

"Per lui non si trattava solo della bambina che si era capito non essere quello che si era descritto. Per lui era un discorso di stili di vita. I Cullen sono come me capisci?

Loro non uccidono le persone. Si cibano di animali ed è questo secondo Garrett che ha infastidito maggiormente i Volturi. E poi sono numerosi e tra di loro c’è qualcuno con abilità particolari come vedere il futuro o leggere il pensiero."

"Quindi la bambina era un pretesto?" chiese Reby dicendo a voce quello che sia io e sia Josh stavamo pensando nella nostra mente.

"Esatto ma c’è dell’altro anche loro avevano testimoni. Comuni vampiri e molti moltissimi lupi!"

Io e Reby a quella parola ci guardammo negli occhi stupefatte.

"Lupi come me?" chiese Reby piacevolmente sorpresa.

"Si credo che siano lupi come te infondo il luogo dove sono andati è quello da cui provenite voi, lo stato di Washington! Sapete cosa vuol dire questo?"

"Non sono sola!" disse Reby con aria felice.

"Oltre questo dobbiamo andare dai Cullen!"

"Dobbiamo tornare a casa! Ora non abbiamo più dubbi!"

"E se questi esseri … "

"Io non ho detto niente di voi Reby loro mi hanno raccontato tutto ignari che io frequentassi un lupo che stavano descrivendo. Sono loro. Sono la tua famiglia! Era il segnale che stavamo aspettando, no?"

"Si è il segnale!"dissi io in modo risoluto a Josh.

"Io potrei stare dai Cullen se a loro ovviamente va di ospitarmi!" aggiunse Josh con l’intenzione di non volerci abbandonare in quell’avventura.

"Bene andiamo a preparare i bagagli!" disse Reby entusiasta e andò nella sua camera da letto senza vedere se noi l’avremmo seguita.

"Mi perdono per essere stato assente cosi a lungo? Ma sai anche loro volevano capire meglio il nostro stile di vita. Quanto tempo potevano restare a secco o cose del genere!"

"Si tranquillo ma la prossima volta che lo fai cerca di mandare un messaggio!"

"Lo sai che non porto mai il cellulare a caccia!" disse lui con aria vivamente dispiaciuta.

"Già vado a preparare i bagagli anche io!"cosi dicendo mi alzai dal divano e mi recai in camera da letto dove Reby stava facendo le sue speciali valigie tutte incasinate.

Non sapevo per quale motivo ma benché riempissi valigie mi sentivo vuota.

Reby aveva i lupi che anche se non sapevano del suo arrivo l’avrebbero accolta a braccia aperte.

Josh aveva i Cullen che anche se non sapevo della sua esistenza lo avrebbe accolto gradevolmente.

A me chi mi stava accogliendo? Era questo che mi turbava anche se io stessa non volevo ammettere fosse proprio cosi.

Non perdemmo molto tempo. Josh era pronto dopo dieci minuti che avevamo dato il via all’operazione ritorno a casa per me e Reby. Io e Reby in mezz’ora avremmo finito tutto e saremmo state pronte a partire.

Era strano parlare di quella casa con Reby. Lei era scappata da lì appena aveva potuto, e tra l’altro in quel momento comprendeva perché i capi tribù furono contrari al suo matrimonio cosi avventato con un ragazzo estraneo ai veri fatti della riserva che alla prima occasione se l’era svignato alla grande non dando nemmeno alla moglie l’occasione di spiegare tutto. Cosi blaterava su questo mentre organizzavamo tutto.

"Tu cosa avresti fatto Reby?" le chiesi io, comprendendo un po’ l’ex marito.

"Cosa vuoi dire? Che ha fatto bene a scappare?"

"No ma nemmeno tu mi credevi. Noi siamo costretti a crederci noi lo viviamo ma per chi non lo vive è difficile capire. Se fossi venuta a farti visita con Josh avresti mai pensato fosse un vampiro? No te lo dico. Non lo avresti fatto perché era la risposta più ovvia e anche quella più terrificante!"

"Va bene ma se fossi venuta a farmi visita con Josh io mi sarei trasformata al momento perché avrei percepito il pericolo!"

"Questo è da vedere!"

"Perché?"

"Perché Josh non è pericoloso in se per se!"

"Ma per la mia natura si! Te lo dico io mi sarei trasformata!"

"Abbiamo problemi più concreti non ci dileguiamo in supposizioni che con scopriremo mai!" dissi per chiudere quello che sarebbe stato un dibattito molto controverso.

"Tu non lo pensi!" invece continuò imperterrita lei avendo capito il mio modo di cambiare argomento.

"Cosa?"

"Tu non pensi che Josh sarebbe stato un segnale di pericolo per me e quindi di trasformazione!"

"Lui è buono!" dissi io come se fosse la cosa più ovvia del nostro mondo.

"Lui è un vampiro!" aggiunse lei nello stesso tono mio.

"Ragazze vi sbrigate? Vorrei arrivare prima che faccia giorno per favore!"sentimmo la voce di Josh che sbraitava dal salotto.

Irritata Reby aggiunse "Mi sarei trasformata per il carattere che ha allora!" mentre chiudeva l’ultima valigia.

"Siamo pronte Josh!" risposi io sorridendo più all’affermazione di Reby che alla voce blaterante di Josh.

   
 
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