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Autore: aiwa    13/05/2011    5 recensioni
E' l'inizio del sesto anno e Draco Malfoy torna ad Hogwarts cambiato. Durante l'estate ha sviluppato un'insana passione per la lettura, talmente forte che non puo' fare a meno di avvicinare l'unica studentessa in grado di soddisfare la sua sete di libri: Hermione Granger.
Anche Harry e' cambiato molto nell'ultimo anno, e si accorge presto di essere un po' troppo geloso delle amicizie della sua migliore amica.
Hermione scopre emozioni nuove e allo stesso tempo un potere nuovo, qualcosa che potrebbe aiutarla a proteggere le persone che ama dalla minaccia che incombe su Hogwarts.
(Canon fino al quinto libro)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Disclaimer: Non possiedo nessun personaggio di Harry Potter

Note dell'autore: Grazie per tutti i commenti! Sono felicissima di poter chiacchierare con voi! Le cose si fanno un po' complicate per Herm e company da adesso in poi XD <3

 

CAPITOLO 8

 

Le cose tornarono pressappoco come una settimana prima, la vita di Hogwarts, tra compiti e lezioni, era abbastanza normale, nessuno parlava più di quello che era successo al muro dell’ingresso, ne del fatto che le porte della scuola fossero state chiuse a chiave per un giorno intero.

 

Harry aveva iniziato a stare più intorno a Hermione, cercando di evitare che lei si allontanasse per andare da Malfoy, il che non fu un vero problema, dato che ormai il ragazzo Serpeverde aveva preso l’abitudine di fermarla tranquillamente nei corridoi in modo da scambiare qualche chiacchiera senza troppi problemi.

 

Si stavano avvicinando le vacanze di natale quando correndo giù dal dormitorio Hermione raggiunse con entusiasmo i suoi migliori amici che stavano parlottando nella sala comune.

 

"Avete sentito se ci sarà un ballo quest’anno?" domandò curiosa, aveva sentito degli strani pettegolezzi.

 

"Mm… non saprei… che motivo ci sarebbe?”

 

"Beh, meglio… dato che quest’anno non ho nessun Victor Krum ad invitarmi, non vorrei dover finire ad auto-accompagnarmi." disse facendo una piccola linguaccia.

 

Harry rimase in un silenzio imbarazzato. Non poteva certo dire che cosa stava pensando.

 

Ron invece colse la palla al balzo per prenderla in giro. "Oh, andiamo! Potresti benissimo andarci con Neville… ne sarebbe contentissimo lui.”

 

Lei gli lanciò un’occhiataccia. "Sai mi ricordo di un ragazzino, due anni fa… che era gelosissimo del ragazzo che mi aveva invitato al ballo… che mi ha fatto una scenata di gelosia davanti a tutti… solo il ricordo mi mette in imbarazzo." lo prese in giro sarcastica.

 

Ron arrossì violentemente. "Smettila." balbettò.

 

"Mm… sì… ma se ci fosse? Come ci organizzeremmo?" domandò Harry fingendo vago interesse.

 

Lei lo guardò negli occhi perplessa. "In che senso?”

 

"Boh… per andarci… con chi ci andremmo.”

 

"Con chi decidiamo di invitare, ovviamente." disse Ron senza fare una piega. Una logica di ferro la sua.

 

"Con chi mi invita." fece Hermione scuotendo le spalle indifferente.

 

"E cioè?" domandò Harry.

 

"Beh… Hermione verrà di sicuro invitata da Malfoy." esclamò il ragazzo rossiccio con una smorfia.

 

"Beh, potrebbe anche farlo, dopotutto non credo che qualche ragazza Serpeverde si divertirebbe a sentirlo parlare a oltranza di Romeo e Giulietta… o magari Siddharta. Negli ultimi tempi è molto peggiorato." ragionò la ragazza ad alta voce.

 

"Ew… e tu accetteresti?" domandò di nuovo Ron, la sua doveva essere una battuta.

 

Harry ascoltava in silenzio.

 

"Meglio andarci con un amico piuttosto che con un appiccicoso ragazzo che non conosco…" rispose lei tranquillamente.

 

"Ew… ma è Draco Malfoy… cosa fai se cerca di baciarti?”

 

"Dai!!!! Ma che cosa ti viene in mente? Non credi che baciarmi nella mente di Draco Malfoy sarebbe come morire di una morte lenta ed atrocemente dolorosa?”

 

Ron ci penso su. "Mm, sì.. forse.”

 

"Ci siamo anche noi… nel senso che siamo anche noi tuoi amici… potresti andare con uno di noi due." intervenne Harry.

 

Hermione lo guardò sorpresa. Poi ci pensò su. "Non che non ci abbia pensato… ma tu inviteresti Cho… questo vuol dire che dovrei andarci con Ron… il che vuol dire passare la serata con voi due seduti al tavolo che parlate di Quidditch e io che mi giro i pollici, dato che con Cho proprio non ho niente di comune. A sto punto meglio Malfoy, magari non riesco a convincerlo a ballare… però ho una conversazione assicurata per tutta la serata. E che non riguardi il Quidditch." disse lei sorridendo.

In realtà solo nominare Cho l’aveva fatta innervosire parecchio.

 

"Io non ho intenzione di invitare Cho." disse Harry irritato, era gia' da un po' che Hermione insinuava riguardo Cho, ma lui non aveva piu' nessun interesse verso di lei.

 

"Ah." dissero i suoi due amici in coro.

 

"L’hai proprio lasciata perdere, eh?" chiese Ron.

 

"Già… completamente." disse sicuro.

 

Hermione rimase pensosa un attimo, si chiedeva se fosse davvero cosi' o era Harry che cercava di mantenere il sangue freddo e mostrarsi distaccato.

 

"Beh, potresti andare con Ginny, no?" propose il rossiccio.

 

"Mm… preferirei di no..”

 

"Che cos’ha mia sorella che non va?" insistette con forza.

 

"Non mi va e basta… niente contro di lei.”

 

"E' perché hai qualcun’altra in mente, di la verità.”

 

Era il turno di Hermione per ascoltare in silenzio.

 

Harry rimase in silenzio. Che tattica era meglio usare? Far finta che ci fosse qualcuno… ma poi tutti avrebbero saputo chi era quando l’avrebbe invitata… oppure sparare una balla totale. "No… solo non cerco nessuna cosa complicata.”

 

Hermione scosse la testa. "Parla l’uomo vissuto.”

 

"Cos’hai da dire su questo?" sbottò lui.

 

Lei scosse la testa. "E' che si sente un po’ da tutte le parti no… dopo che si ha avuto una delusione… oh, non voglio impegni… voglio essere libero…”

 

E che c’è di male?”

 

"C’è che si rischia di mandare a male qualcosa di prezioso. Di non afferrare l'attimo quando magari c'e' qualcuno che merita...”

 

"Beh… ci sono alcune cose che bisogna evitare.”

 

Che vuol dire?”

 

"Alcuni amori non bisogna accettarli.”

 

"Perché?" fece lei incredula.

 

"Perché si sa fin dall'inizio che finiranno male... che portano solo problemi… e insomma… abbiamo molte altre preoccupazioni di questi tempi che non e' proprio il caso di star male per amore...”

 

"Ah, non ci credo.” sbotto' lei sicura.

 

"Come no?” aggrotto' le sopracciglia, non capiva perche' Hermione fosse cosi' combattiva a riguardo.

 

"Se ti piace veramente una persona non stai a pensare a tutti i problemi che comporta il fatto che ti piacca... insomma… è più importante… automaticamente diventa piu' importante starci insieme... essere al suo fianco piutttosto che pensare solo alla vita quotidiana e ai problemi che si hanno...” cerco' di spiegare, ma si vedeva che era solo una teoria la sua, non era cosi' sicura delle parole da usare, anche se ci credeva veramente.

 

"Ma dai… è una visione utopica!”

 

"Devi ammettere che se sei innamorato di una persona, per quanto ci siano problemi non ci stai a pensare così tanto… essere innamorati non capita tutti i giorni, tra l’altro.” insistette, diventando rossa.

 

"Ascoltami… vorresti dire… che se mai ti capitasse un giorno di innamorarti di uno di noi due… ti dichiareresti subito, e vivresti felice e contenta?” sbotto' lui finalmente, maledicendosi subito dopo. Non doveva esporsi cosi' tanto.

 

Hermione arrossì. Per qualche strano motivo non le piaceva questo discorso. "Mm… non credo che a fermarmi sarebbe la paura dei problemi che potrebbe portare.”

 

"E allora cosa?”

 

"Piu' l’essere rifiutata." disse guardando verso la porta. Sperava arrivasse qualcuno, qualcuno che poteva far finire questa conversazione. Il cuore le batteva rumorosamente nel petto, lo sentiva rimbombare nelle tempie. La faccia in fiamme. Cercò di calmarsi, in fondo non stava facendo nessuna confessione. “Perche' creerebbe tensioni nell'amicizia...”

 

E non ti farebbe paura cio'?” Aveva ragione lui, quindi?

 

Si' certo... ma comunque... insomma... sarebbe un non dare fiducia all'amicizia che c'e'... anche se dovessi essere rifiutata... o qualsiasi cosa succeda... siamo amici prima e questo dovrebbe essere piu' importante di tutto il resto... e quindi tutto andrebbe per il meglio alla fine...”

 

Harry rimase interdetto, Hermione gli aveva dato una lezione, per l'ennesima volta, e senza neanche accorgersene.

Bisogna fidarsi degli amici, fino in fondo.

 

Ron che ascoltava appoggiato allo schienale della sedia, con le braccia conserte, li osservava immerso nei suoi pensieri.

Poi si mosse, spaventando i due, che ormai erano presi solamente l’uno dall’altra. "C’è qualcosa che non quadra tra voi due." disse improvvisamente.

 

"Eh?" fecero loro in coro.

 

"Niente niente. E ora di mangiare." aggiunse subito dopo, alzandosi in piedi.

 

E in silenzio, uscirono dalla Sala Comune. Lentamente le cose tornarono normali, la conversazione appena fatta fu messa da parte, per passare alle loro solite discussioni.

 

Come se fosse stato solo un sogno.

 

*

 

Come a rispondere ai loro dubbi, qualche sera dopo, prima di mangiare, Silente si alzò in piedi e richiamò l’attenzione dei presenti con una piccola tosse fittizia.

 

"Ragazzi.... come ben tutti sapete, da un anno a questa parte le cose nel nostro mondo si sono complicate parecchio, con il ritorno di Voldemort 'ufficiale' e le varie vicissitudini che ci hanno visto protagonisti, i continui attacchi, ho ricevuto parecchi gufi da parte di parenti preoccupati che mi chiedevano di tenervi qui per le vacanze di Natale.”

 

Ci fu un boato di dissenso.

 

"Silenzio ragazzi! Insomma, non si tratta di una cosa obbligatoria ovviamente. Ma dato che quest’anno si festeggia la notte delle due lune, nel mondo dei maghi, ci sarà un tempo particolarmente bello, e sarei felice di tenere, chiunque voglia rimanere a Hogwarts. Due giorni prima di natale, ogni vent’anni succede un evento particolare, una luna in più compare nel cielo. Si tratta di un simbolo magico molto importante, di buon auspicio per la vita e per la felicità della nostra comunita'. Dovremmo prenderlo come un segno di speranza in questi tempi bui. Quindi mi sembra una cosa accettabile, organizzare delle buone vacanze ad Hogwarts, e in particolare un ballo speciale per la notte delle lune. Potrebbe essere davvero una vacanza speciale e un bel ricordo per la vostra generazione. Pensateci." concluse infine.

 

Alla pronuncia delle parole magiche ballo e vacanze, le ragazze sembrarono già ben più interessate, iniziarono a parlocchiare tra loro e i ragazzi già le lanciavano sguardi irrequieti. La platea fu presto in fermento.

 

"Gradirei che tutte le persone che desiderino rimanere firmino i moduli nelle sale comuni. E ora… buon appetito." disse con la sua solita tranquillità, sedendosi subito dopo.

 

I tre ragazzi, seduti al tavolo dei Grifondoro si scambiarono sguardi saccenti.

 

"Portiamo sfortuna." disse Hermione sorridendo.

 

"Beh, dai… magari non sarà così male." disse Ron alzando le spalle.

 

Gli altri due rimasero in silenzio, pensando a cosa sarebbe potuto succedere.

Una pensava se qualcuno l’avrebbe invitata quest'anno, l’altro si chiedeva se avrebbe potuto invitare la persona con cui voleva ardentemente andare.

 

*

 

Solo una settimana dopo quell’annuncio, le liste nelle sale comune erano piene, e le ragazze emozionate iniziavano ardenti discussioni su cosa era il caso o no di indossare, e su chi era il cavaliere piu' popolare.

 

Harry sembrava essere il piu' conteso.

 

Andare con lui alla festa, a prescindere dal poi evitarlo nella vita normale, voleva dire essere al centro dell’attenzione, un salto incredibile di popolarita' per molte, senza poi contare il brivido che doveva essere uscire anche solo una volta con Harry Potter, colui-che-visse.

Numerose ragazze avevano iniziato a lanciargli sguardi seducenti ogni volta che si avvicinava e lui normalmente si girava dall’altra parte nauseato.

 

"Uffa… mi sto spremendo il cervello… ma non so davvero chi invitare." disse Ron sedendosi al tavolo dove c’era Harry intento a fare una lista delle persone a cui doveva fare dei regali di natale.

"Mi sa che ripiegherò su Hermione.”

 

Harry trasalì. "Non mi pare carino." fece cercando di fingere indifferenza.

 

"Perché? Pensi che qualcuno la inviterà?”

 

"Non lo so, può darsi, ma dicevo che non era carino prenderla come un ripiego.”

 

Mm, andiamo… a me piace Hermione." esclamò lui come se niente fosse.

 

L’altro valutò la cosa. Forse era meglio passare ad un metodo più chiaro. "Beh, in realtà volevo invitarla io… sai com’è… non voglio una ragazza che finisca per essere una palla al piede… almeno con lei passo una serata piacevole.”

 

Ron si appoggiò allo schienale e fissò i suoi occhi sul ragazzo che sedeva davanti a lui. "Mm… non mi sembra che però tu intenda usarla come qualcosa di diverso da un ripiego.”

 

"E' diverso." cercò di giustificarsi Harry.

 

"Ma va. È la stessa identica cosa… e se ce la giochiamo a morra cinese?" propose con innocenza.

 

"Dai, ma è bruttissimo.” Protesto' con una smorfia. Perche' Ron doveva rivelarsi difficile proprio in momenti del genere?

 

"Beh, mi sembra un metodo piu' che onesto per scegliere chi la potrà invitare.”

 

"Se lo venisse a sapere ci impiccherebbe entrambi… non è una merce.”

 

"E va beh, non ho mai detto niente del genere. È solo un metodo equo per decidere chi ha il diritto di invitarla.”

 

"No, non mi sembra il caso, davvero. E poi perché ci tieni tanto a portarla al ballo?”

 

"Potrei chiederti la stessa cosa! Mi pare che tu non avresti nessuna difficoltà a scegliere una fortunata tra le tante tue ammiratrici.”

 

"Oh andiamo. Sono insignificanti.” Al solo pensiero di invitare una di loro sentiva un brivido di panico.

 

"E avresti anche mia sorella che è simpatica e con cui vai estremamente d'accordo… in caso.”

 

Harry rimase in silenzio. Non sapeva più che cosa tirar fuori. Cosa doveva dire? Che voleva andare solo e soltanto con lei? Che non sarebbe mai andato con nessun’altra? "Facciamo così. Glielo chiediamo entrambi e sceglie lei, ok? Senza rancore… tanto passeremo insieme la serata comunque…" propose infine.

 

"Mm… dato che non è un occasione così seria, possiamo anche andare tutti e tre spagliati." fece lui.

 

L’altro scosse le spalle con un piccolo lamento di disapprovazione, ma non ebbe il coraggio di dire niente. Non che si illudesse che il ballo potesse essere una chissà quale occasione di privacy tra lui ed Hermione, ma sicuramente non aveva voglia di avere il suo amico attorno tutto il tempo.

 

Strano pensare questo di Ron.

 

*

 

"Hey Herm!" esordì qualche giorno dopo Draco Malfoy entrando in biblioteca, dove il trio stava studiando. Non guardò neanche i due ragazzi e si sedette all’angolo più vicino alla ragazza con grande non-chalance.

 

Harry notò purtroppo che Malfoy era davvero carino come aveva detto Hermione, non che se ne fosse accorto lui solo adesso, semplicemente tutte le ragazze presenti nella stanza si erano girate al suo ingresso e adesso osservavano invidiose il tavolo dove si trovavano.

 

"Ciao." rispose lei alzando gli occhi da ciò che stava leggendo.

 

Lui le porse il libro che aveva in mano. Il nome della rosa. "Finito." esclamò con entusiasmo.

 

"Wow… con questo mi batti, io non sono riuscita a leggerlo se non in una settimana.”

 

Lui fece una smorfia di scherno. Hermione rise. Sempre il solito.

 

Strano come avesse smesso di darle fastidio.

 

"Ti è piaciuto?" domandò poi.

 

E la loro discussione iniziò con qualche domanda e risposta per poi passare a grandi scambi di opinioni, l’uno ascoltava l’altro con trasporto e poi con altrettanta dedizione parlava. Non c’era un vero tema, ce n’erano di infiniti. Solo il tempo gli era nemico.

 

"Devo andare." disse Malfoy alzandosi di scatto, chiaramente non era contento della cosa.

 

"Mmhmm." rispose lei sorridendo.

 

"Ascolta." iniziò poi, attirando di nuovo il suo sguardo incuriosito. "…se non ti invita nessuno che ti interessa al ballo… che ne dici se andiamo insieme? Sai… io non è che abbia voglia delle solite Serpeverdi assatanate, loro ci sono sempre, non ho bisogno della scusa del ballo per farmele… e se non c’è nessuno che ti invita potremmo andare insieme… almeno ci facciamo una chiacchierata in pace.”

 

Un rumore di qualcosa che cadeva li fece girare verso Harry. Un libro enorme si trovava sul pavimento in quel momento. Lui non li guardava, ma rosso in faccia, tesissimo, raccolse quello che aveva fatto rovinare per terra.

 

"Va bene.” fece Hermione, cercando di non pensare a cio' che Draco aveva appena detto sulla sfilza di Serpeverdi che a quanto pare si poteva fare quando vuole.

 

"Cioè… avere la possibilità di andare al ballo con un Malfoy… devi ritenerti fortunata.” continuo' lui impettito.

 

"Scemo." rispose solamente lei, dandogli una piccola spinta alla spalla. "E poi, è proprio il tuo nome che è pericoloso e soprattutto anti-babbano, per cui cattivo." continuò poi.

 

"Se solo il mio nome ti e' nemico, chiamami solo amore e non saro' piu'-” inizio' a recitare Romeo.

 

Hermione scoppio' a ridere.

 

Beh, si tratta pur sempre di una linea pura, e antica. Non gli puoi togliere niente.” continuo' poi, scuotendo le spalle, come a dire che in realta' gliene importava poco.

 

"Mmhmm." disse solamente.

 

"Comunque, so che anche qualche Serpeverde dell'ultimo anno progettava di invitarti, sentendo le voci… a me sembrava uno scherzo, ma verificando, erano seri, sembra che tu abbia trafitto molti cuori ultimamente… quindi… se c’è qualcuno che ti invita con cui desideri andare basta che me lo dici… se no mi usi come ripiego…”

 

Harry e Ron si scambiarono uno sguardo, forse dovevano affrettare i loro piani.

 

"Questo vuol dire che ti potresti trovare senza dama alla fine?”

 

Lui sorrise malizioso. "Non credo proprio.”

 

Hermione non era sicura se la sua fiducia fosse nel fatto che lei non avesse nessuno che gli interessasse piu' di lui o se lui sapesse di aver fin troppe scelte a riguardo dame di accompagnamento.

 

Appena Draco lasciò la stanza Harry si sporse verso Hermione visibilmente preoccupato. "Hai intenzione di andare con lui?" domandò irrequieto.

 

"Mm… se nessuno mi invita… in fondo ve l’avev-”

 

Io voglio che tu venga con me." esclamò interrompendola, la sua voce stranamente nervosa. Lei lasciò cadere la matita per gli appunti che aveva in mano. Il cuore gli fece un tonfo nel petto.

 

Ron si alzò di scatto. "Hey, anch’io voglio che tu venga con me." fece con tono frettoloso.

 

Lei spalancò gli occhi. Mille pensieri iniziarono a girarle vorticosi per la mente. Che cosa stava succedendo? Poi cercò di fare due più due.

 

"Perchè?" domandò appena si fu ripresa leggermente.

 

Il ragazzo dai capelli rossi alzò le spalle indifferente. "Mm… non so chi invitare." spiegò con tranquillità, beccandosi un’occhiata di rimprovero.

 

"Beh, immagino che invece per te il motivo sia che non vuoi nessuno con cui impegnarti, giusto Harry?" fece poi acida.

 

Lui rimase in silenzio, ma con una gran voglia di urlare.

 

Hermione si alzò in piedi, raccolse le sue cose. "Il discorso è chiuso qui, non ho intenzione di andare con qualcuno che mi vuole solo per convenienza. Ci sono tante ragazze che sono vostre conoscenti a cui potreste chiedere una cosa del genere. A questo punto preferisco andare con Draco, lui di certo vuole andare con me perché apprezza la mia compagnia. Ma ovviamente non è una cosa che mi posso aspettare dai miei migliori amici." disse con freddezza per poi andarsene con decisione.

 

I due ragazzi rimasti in biblioteca si scambiarono uno sguardo preoccupato, poi Harry si mosse per seguirla.

 

Riuscì a raggiungerla in poco tempo, le prese il braccio.

 

"Scusa Herm. Sai che non intendevamo questo.”

 

"Come no?" urlò lei di rimando, tremendamente arrabbiata ora. Soprattutto con se stessa per essersi illusa per un attimo che Harry volesse andare con lei e solo lei. Che ingenua. Stupida.

 

"Cioè, ok, ma sono ragioni superficiali, se non sapessimo di poter stare insieme con te e divertirci non te l’avremmo chiesto.”

 

"Cosa vuol dire? Che pensavate fosse comodo così avreste avuto la possibilità di stare tranquillamente voi due insieme a chiacchierare lasciandomi ad ammuffire per tutta la serata?”

 

No… non fare la stupida.”

 

"Stupida?”

 

Harry si accorse che stava peggiorando la situazione. "Scusa, davvero. Io vorrei davvero andarci con te.”

 

Lei lo guardò per un attimo in silenzio. Tutti quei pensieri, desiderava tanto non averli. E tutti scatenati da quella sua semplice frase, ripetuta proprio adesso. Voleva andarci con lei. Perché non poteva crederci? Ma soprattutto perché le piaceva così tanto l’idea che potesse essere vera? Non le piaceva pensare al suo migliore amico come a qualcosa di più… ma forse… l’aveva sempre fatto e adesso non poteva negarlo.

 

Però. C’erano tanti però. Lui non voleva impegnarsi. Lui voleva solo qualcuno con cui passare una serata tranquilla senza preoccupazioni. E questo le faceva rabbia.

 

"Mi spiace. Non ho intenzione di andare al ballo ne' con te ne' con Ron." disse in preda alla rabbia, rendendosi conto di quanto stava sbagliando, guardando lo sguardo indecifrabile negli occhi di lui.

 

Si girò e camminò di nuovo freddamente verso la sala comune.

 

Harry rimase fermo, in piedi nel corridoio, per molto tempo.

 

Le parole di lei gli avevano aperto una ferita nel cuore… si sentiva così male… non aveva mai immaginato che sarebbe stato così, innamorarsi della propria migliore amica.

 

Ormai non poteva non ammetterlo, seppur dolorosamente. Non solo era attratto da lei, ma era già innamorato.

 

E lei lo rifiutava così fermamente.

 

Solo quando riuscì a tornare un po’ più lucido si accorse che Hermione aveva tutte le ragioni per essere arrabbiata, lui le aveva dato ragione di pensare che la volesse solo come comodo passatempo.

 

Se solo avesse immaginato la verita', cosa avrebbe detto?

  
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