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Autore: Sanako_Shiotani    15/05/2011    0 recensioni
Prince of Tennis, un manga/anime che tratta di ragazzi che giocano a tennis (oviamente), ma questi ragazzi non si dedicheranno solo al tennis...che succede se due perfette sconosciute (non che fan di loro) piombassero all'improviso nel loro mondo, sconvolgendo le vite dei ragazzi? Questa FanFiction nasce proprio con l'intento di far capire che per questi ragazzi c'è altro oltre al tennis!
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: primo giorno al Hyotei


Finalmente era arrivato quel fatidico giorno…il primo giorno di scuola nel Hyotei Gakuen! Mi trovavo davanti l’entrata dell’istituto, anche se era la seconda volta che ci andavo mi lasciava senza fiato!

-waaaaa….- dissi sotto voce. C’erano un sacco di studenti, chissà se riuscirò ad orientarmi li dentro. Stavo per varcare l’entrata quando…

-AAAAAAAH!!!!-

mi girai di scatto spaventata e c’era una folla attorno a qualcosa o a qualcuno

forse si sta svolgendo una rissa….il primo giorno di scuola? E per giunta nel Hyotei??”

mi domandavo ma non potevo rispondere a quelle domande se non andavo a vedere di persona, cosi mi avvicinai e la maggior parte erano ragazze. Arrivata non riuscivo ancora a vedere a cosa stavano intorno, cercai di infilami ma mi spinsero in dietro, persi l’equilibrio ma per fortuna la mia caduta venne bloccata dalla parete.

-non mi aspettavo di ritrovarmi tra le braccia una ragazza gia il primo giorno di scuola…-

oddio! Il muro ha parlato!!!”

mi girai di scatto e non trovai il muro a sostenermi, ma ben si Oshitari!

oddio! Sono andata addosso a Oshitari!....ho Oshitari davanti a me!!!!”

-A…a…-

oddio dove Miki quando serve!!!!!”

-?...non ti sei fatta male?-

chiese lui, mi ripresi dallo shock momentaneo e feci no con la testa, anche se avevo perso l’uso della parola potevo almeno interagire con i gesti!

-menomale-

aaaaaah che carino si è preoccupato per me….”

-Comunque non mi sono presentato l’altra volta, sono Oshitari Yuushi-

si presento sorridendo

io sono Shiotani Sanako” anche se l’ho pensato, dalla mia bocca è uscito

-A….a….-

E CHE DIAMINE!!!! PARLA CRISTO PARLAAAAAAAAAAA!!!”

-AAAAH! ATOBE-SAMA!!!!-

di nuovo quelle urla, mi voltai per capire e vidi un ragazzo con aria di superiorità e arroganza. Certo non era una scena che mi piaceva molto dato che alle sue spalle c’era una moltitudine di ragazze che sbavavano dietro e sinceramente quella scena mi disgustava

-è il primo giorno, e già devo assistere a scene del genere?-

-Finalmente hai parlato-

o cavolo, mi ero dimenticata di Oshitari!

-hem ecco….mi chiamo Shiotani Sanako! Piacere di conoscerti!- dissi inchinandomi

-il piacere è mio Shiotani-chan…- disse con quel sorriso che per me era il paradiso

-allora, sai gia in quale classe stai?-

-no, devo controllare…-

-allora ti accompagno-

Seguii Oshitari fino al tabellone, dove erano trascritti i nomi degli studenti e le rispettive classi. Quando arrivammo li davanti c’erano ancora parecchi studenti che stavano controllando in quale sezione erano stati smistati. Aspettai che se ne andasse un po’ di gente cosi da lasciarmi spazio per vedere in quale sezione mi trovavo. Dopo un attenta controllata del tabellone scoprii che ero stata smistata nella 2 C.

ho finalmente trovato la sezione, ma non idea di dove si trovi la classe”

-se hai fatto ti accompagno in classe- disse Oshitari che era dietro di me.

-sul serio? Grazie! Almeno non rischierò di perdermi…-

wow! Sono riuscita a mettere più di due parole vicino, anche se mi sento ancora nervosa”.

Oshitari mi accompagnò fino al secondo piano dove si trovava la mia aula.

-è questa qui, spero ti troverai bene, più tardi se ti va potrei farti da guida e mostrarti un po’ la scuola- disse Oshitari

Io annuii. Era bene che imparassi a muovermi in quella scuola cosi grande già il primo giorno. Salutai Oshitari ed entrai nell’aula.
Quasi tutti i posti erano già stati occupati. Solo due erano ancora liberi. Rispettivamente il penultimo e l’ultimo banco della fila centrale. Mi sedetti al penultimo banco appoggiando la cartella a terra. Nell’aula c’era parecchio movimento, e già si erano formati piccoli gruppi, probabilmente di studenti che già si conoscevano.

All’improvviso sentii che dietro di me, qualcuno si era seduto all’ultimo banco.

Mi venne in mente che forse con me davanti non avrebbe avuto una buona visuale.

Mi girai per presentarmi e chiedergli cosi se volesse fare a cambio

-umm…senti io sono Shiotani Sanako mi chiedevo…se volevi fare a cambio di banco nel caso tu non riesca a vedere con me davanti-

-no ti ringrazio ci vedo bene, sono piuttosto alto…io sono Ootori Choutaro- rispose il ragazzo.
Ero in classe con Ootori, questa si che era una sorpresa. Dal vivo sembrava ancora più dolce di come già lo immaginavo. La prima volta che l’avevo visto mi aveva colpito soprattutto i suoi capelli chiari.

Ero ancora girata verso di lui quando entrò il professore.

-è meglio se ti giri non vorrei che il professore ti riprende subito- bisbigliò Ootori.

La lezione cominciò poco dopo, la maggior parte degli studenti non aveva ancora i libri, io compresa, cosi presi un quaderno dalla cartella e scrissi qualche appunto.

Erano passate gia tre ore di lezione, fortuna che non erano pesanti. Quasi tutti erano un riassunto su cosa avremmo studiato. Alcuni studenti uscivano dalla classe anche se non capivo il motivo ma poi feci due più due: ricreazione! L’ora preferita di Miki

a proposito, chissà cosa sta combinando Miki? Spero che si sta comportando bene…” mi voltai verso la porta e vidi Oshitari che mi chiamava.

-allora, sei pronta?-

-pronta per cosa?-

-…te lo sei dimenticato?- mi domando

-….a già! Il giro! Scusa…-

-hehe…non importa. Forza, andiamo che la ricreazione non dura molto-

cosi cominciai a girare per la scuola in compagnia di Oshitari. C’erano parecchie aule, una più distante dell’altra ma tutte molto belle e ben curate.

-allora, ora sai orientarti?-

-a dire il vero mi sono fermata all’aula di musica…- dissi, mi era venuto un gran mal di testa e mal di gambe, non so quante scale abbiamo salito e sceso!

-non preoccuparti…- disse avvicinandosi di più -…l’importante è che ti ricordi in quale aule devi andare- mi disse con il suo caratteristico timbro di voce. Anche se mi ha detto una sciocchezza, le mie orecchie lo hanno interpretato come –“…l’importate è che ti ricordi in quale aula mi trovo io, cosi che potrai venire a trovarmi ogni volta che vorrai…”-

Il mio corpo cominciò ad andare in fiamme.

-…Stai bene?-

-eh?-

-sei tutta rossa, non è che hai la febbre?- disse allungando la mano verso il mio viso

-ALLARME ROSSO! ALLARME ROSSO! PERICOLO DI CONTATTO! ALLARME ROSSO! ALLARME ROSSO!- -cosa sta succedendo!!!- -signore, stiamo per avere una attacco!- -che cosa?!?!- -il battito cardiaco è accelerato! Non arriva abbastanza ossigeno!- -le prestazioni motorie sono assenti!- -aumento della salivazione!- -stiamo rischiando un collasso!- -mettetemi in contatto con i riflessi!- -mi spiace signore, sono fuori gioco!- -che cosa?!- -ALLARME ROSSO! ALLARME ROSSO! IMPATTO IMMINENTE TRA 5…4…3…- -…non ho altra scelta…- -no signore! Non lo faccia!-

-è l’unica cosa che possiamo fare soldato!- -ma cosi avremo un collasso!- -ormai, è la fine…- -1…-“

-Eccoti qua, Oshitari. Ti stavo cercando…- disse una voce a me famigliare. Mi voltai e infatti era Atobe, stranamente da solo. Non appena Oshitari lo vide, ritrasse la mano.

-…Atobe…mi stavi cercando?-

-Si. Oggi ci sono gli incontri con le matricole, devi essere presente.-

-ma avevi detto che te ne occupavi tu.-

-ho cambiato idea. Avvisa anche gli altri-

disse Atobe andandosene e lasciandoci soli.

non ho capito cosa sia successo ma…sono salva!”

-aaaaah….e ora chi lo sente a Gakuto…-

-qualcosa non va?-

-diciamo che avevo degli impegni ma Atobe ha rovinato tutto e giustamente devo subire io tutte le lamentele dei miei compagni…- disse con aria abbattuta. Mi dispiaceva un po’ vederlo cosi.

-…che crudele!- dissi

-?-

-voglio dire, ti molla a te il lavoro che in realtà dovrebbe fare lui! Ma chi si crede di essere?! Solo perché è ricco, si pensa il principe…no il RE del mondo! Da ordini a destra e a manca e gli altri devono obbedire senza poter ribattere!...-

oddio…ma che ho detto? Ho insultato Atobe davanti Oshitari!!”

-oddio…io…scu-

-hahahahahahaha!-

-????-

-...era proprio come immaginavo! Tu non sei come quelle oche che sbavano dietro ad Atobe, ansi lo hai per fino insultato…-

-sbavare dietro a quello?! Ma per piacere! Neanche se mi pagasse!-

-appunto- disse sorridendo. Almeno ero riuscita a trasformare quella faccia abbattuta in una espressione serena

-aaaaah….bene, dopo questa credo di poter affrontare le lamentele-

-sei sicuro?-

-si, ora è meglio che vai in classe che la campanella è gia suonata da un pezzo-

-oddio! Corro!- mi misi a correre per il corridoio lasciando Oshitari ai suoi impegni anche se

-….la mia aula è dall’altra parte!- dissi correndo nel senso opposto a quello che avevo preso.

Ormai la giornata si era conclusa anche se non potevo ancora tornare a casa. infatti come punizione per essere arrivata tardi in classe, mi toccava pulire l’aula. Beh menomale che non lo dovevo fare da sola. Mi misi a pulire vicino la finestra quando mi accorsi che la classe si affacciava sui campi da tennis, c’erano un sacco di ragazzi disposti ordinatamente come fossero tanti soldati, e davanti a loro c’era Atobe che sicuramente stava dando ordini come aveva fatto oggi con Oshitari. Dietro di lui c’erano Ootori, Oshitari e un ragazzo dai capelli rossicci.

“…credo che sia Gakuto”. Aveva il viso arrabbiato, forse non si è sfogato del tutto.

-Shiotani! Non sei qui per guardare Atobe che si allena!- mi rimproverò il professore

-no! Mi scusi!- mi misi di nuovo a pulire. Diedi per l’ultima volta uno sguardo dalla finestra e vidi l’espressione da superiore di Atobe.

“…tutta colpa tua Atobe!” pensai riprendendo a pulire.

-aaaaaah…che stanchezza, ora mi fa male pure la schiena a forza di pulire i banchi…e che diamine è il primo giorno…- dissi mentre mi massaggiavo la spalla. Ormai ero a metà strada di casa.

-chissà com’è gli è andata a Miki…-

Ero davanti alla porta quando

-Miki…-

me la ritrovai accanto con aria distrutta

possibile che le sia andata peggio di me oggi?”

-come è andato il primo giorno di scuola?- domandai mentre entravamo in casa

-non benissimo come speravo ma qualche risvolto positivo c’è stato- rispose chiudendo la porta.

-e a te, com’è andata?- mi domandò

-il contrario del tuo…-

-…fantastico…- disse abbattuta

-che c’è per cena?-

la giornata non gli era andata benissimo, ma l’appetito non le mancava.

-…quello che c’è-

-…sushi??-

-esatto-

Era l’unica cosa che avevamo, o meglio che ci portavano!

Anche se oggi non è stato un gran bel primo giorno, può darsi che ci vada meglio domani…no?



  
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