S
come Salame
(Isabelle)
“Dai tesoro è facile!Dì papà.”
Mamma Danielle e papà Kevin erano accoccolati di fronte al
caminetto nel soggiorno dei cognati. Tre le braccia di mamma, la piccola
Isabelle di appena tredici mesi, rideva e gorgheggiava
entusiasta battendo le manine.
Ma di pronunciare “papà”, proprio non aveva voglia.
“Uauaua!”
la bimba fletté le meravigliose ciglia brune e blaterò versetti senza senso
sorridendo divertita.
“Prova a dire
mamma tesoro! MAM-MA.” Danielle tentò raccogliendo le manine paffute della bimba
tra le sue.
Isabelle rise prendendo
a scuotere le piccole braccia carica di entusiasmo.
Kevin e Danielle si scambiarono un’occhiata a metà tra il divertito
ed il rassegnato.
“Niente da fare!”
dichiarò infine l’uomo sollevando la figlioletta e facendola volteggiare
tenendola fermamente con entrambe le braccia.
“Ehilà gente! Come sta la mia nipotina?”
Nicholas fece ingresso
nel soggiorno depositando a terra le sue gemelline
che accorsero a salutare gli zii.
“La piccola sta
una meraviglia Nicky. Ma come al solito è di ben poche parole…”
Kevin fece il solletico
alla bambina che si dimenò divertita, mentre Abby e Destiny si conquistavano il monopolio delle ginocchia di Danielle.
“Ehy Izzie. Prova a dire Zio? Ziio Niiick!” il giovane si inginocchiò
di fronte alla nipotina e sillabò le parole lentamente. Isabelle spalancò gli incantevoli occhioni castani e sorrise raggiante.
“Niente da fare cognatino.
Ci hanno già provato tutti.” Lo consolò Danielle
accarezzando i capelli delle due gemelline.
“Posso provarci
anch’io?”
Joseph fece capolino
dalla cucina tenendo il figlio Xander sulle spalle.
“No per carità!”
Danielle si oppose fermamente scuotendo il capo.
“Non voglio che la
prima parola di mia figlia sia qualcosa di assurdo come... Cotechino
o chessò io!”
“Cognatina,
tu non hai fiducia nelle mie capacità di voice-trainer!” recitò
Joe con espressione
furba depositando Alexander sul sofà ed acchiappando
al volo Abby che si era fiondata sulle sue ginocchia
con un balzo.
“Intanto la prima
parola di Junior è stata mamma. E quella di Chiara papà. Alla
facciazza vostra!”
“Vogliamo ricordare
qual è stata la prima parola di Alexander però?” continuò Nicholas con
espressione divertita scompigliando i capelli del nipotino che gli rivolse un
adorabile sorriso.
Joseph assunse un
cipiglio diplomatico.
“Era una parola dotta!”
“Ha detto “ortopedico.”
Ti pare che per un bambino piccolo, la prima parola possa essere “Ortopedico?”
“Zio Nick,ma che cos’è l’oltopedico?”
domandò Xander rivolgendo un’occhiata persa allo zio.
Nicholas rise.
“Ecco vedi? La sua prima parola e non sa nemmeno che cosa
significhi!”
Continuò Danielle con espressione scettica.
“Ma
perché finite sempre con il prendervela con me?” si lamentò il giovane uomo
grattandosi il capo con espressione accigliata.
Abby si precipitò ad abbracciare lo zio allacciando le
bracca esili al
suo collo.
“Zio Joey io non cel’ho con te!” dichiarò con una vocina dolce schioccandogli un
bacino sulla guancia.
Joseph le accarezzò il
capo sorridente.
“Oh grazie tesoro. Meno male che ci sei tu.”
“JOSEPH ADAM!” un urlo
lacerò l’atmosfera accogliente del salotto.
Joe trasalì
visibilmente, prima di sfoderare uno dei suoi sorrisetti sornioni.
“Beh, evidentemente Junior
deve averla fatta arrabbia…”
“…SENIOR.”
Aggiunse la voce di Haley che ormai aveva fatto
capolino in soggiorno, lo sguardo livido di rabbia e le mani appoggiate sulle
spalle del suo primogenito.
“Come mai Angel ha i
capelli così corti?” domandò la moglie di Jospeh con
espressione furibonda,tentando tuttavia di mantenere
la voce calma.
Non ci riuscì: i
presenti ammutolirono.
“Ma…Mi hai chiesto tu di portarlo dal barbiere.”
L’espressione di Haley variò dal rosso al viola,al
bianco e poi di nuovo al rosso.
“No. Io ti avevo detto
di portare tuo figlio Xander dal barbiere. Non tuo figlio Angel. Angel ci è
andato tre giorni fa dal barbiere! E adesso ha meno capelli in testa di quando
era nato, mentre l’altro tuo figlio sembra Elvis prima di perdere il pelo!”
In effetti, la
frangetta di Alexander, si era fatta piuttosto lunga, a punto tale da ricoprire
gli occhioni del bimbo.
Joseph deglutì.
“Tesoro mi dispiace, io
devo essermi sbagliato.”
Haley scosse il capo con espressione furibonda.
“Tu sei un salame
Joseph. Un salame! Non adotto altri termini perché ci sono dei bambini e anche
delle signore,ma questa non me la passi liscia! Sei un salame!”
“’alame!”
Una vocina si insinuò docile ed ingenua nell’aria ripetendo la fatidica
parola.
“Hai detto qualcosa Xander?”
Kevin volse lo sguardo
verso Alexander che scosse il capo convinto.
“No zio è stata la cuginetta.”
“Sì zio è stata Izzie!Izzie
ha detto la sua prima parola!”
Con un balzo, Destiny ed Abby
si gettarono sul tappeto per coccolare e vezzeggiare la piccola.
“Dillo di nuovo
Isabelle!Dì salame!”
La incitò Destiny, mentre lo sguardo di Nicholas si faceva paonazzo nel
tentativo di trattenere una portentosa risata.
“’alame!”
La piccola annunciò
fiera sotto lo sguardo ammirato delle gemelle e di Xander e quello esterrefatto
dei due genitori.
“Joseph Adam.”
Lo sguardo di Kevin si
depositò infuocato sull’espressione divertita del secondogenito.
Joe si morse il labbro.
“Ehm…
Paul Kevin?”
“Come diavolo hai osato insegnare alla mia bambina il nome di un salume
come prima parola??”
“Ehy!”
Tentò di difendersi
l’uomo sollevando le mani in cenno di resa.
“Non sono stato io. È stata Haley a chiamarmi Salame!”
“Ma
lei non avrebbe avuto motivo di chiamarti così se tu non fossi così imbecille!”
Lo rimbeccò ancora
Kevin puntandogli conto il dito minaccioso, mentre Nicholas incrociava lo
sguardo di Haley ed entrambi si sforzavano di
mantenere un contegno.
“’alame!’Alame!”
Ripeteva intanto la
piccola battendo le mani divertita.
“Ma
bravi!”
Joseph si fece offeso
incrociando le braccia al petto.
“Bravi!Date sempre la
colpa a me! Tanto io sono la mela marcia,il capo
espiatorio! Sono un provolone, un imbecille e da oggi persino un Salame! Tesoro
complimenti,hai sposato la pecora nera della
famiglia!”
“Oh non fare l’offeso adesso…”
Haley gli accarezzò il capo con tenerezza trattenendo in
una smorfia la risata che sia lei, sia Nick tentavano
con tutti forza di arrestare.
Ma poi arrivò il colpo decisivo.
Perché Alexander, così
piccolo e ingenuo con i suoi quattro anni, non poteva sentir chiamare il suo
papà “salame” senza farsi venire alcuni interrogativi, giusto?
“Papino!”
Sussurrò con
espressione confusa arrampicandosi sulle sue ginocchia.
“Dimmi tesoro mio.
Amore di papà. Luce dei miei occhi.”
Alexander spalancò gli
occhioni carichi di curiosità.
“Ma se sei un Salame ti posso mangiare un pezzettino? Perché
ho così tanta fame!”
Né Haley
né Nicholas avevano riso così tanto in vita loro.
E dopo la domanda di Xander,
perfino Danielle e Kevin si rilassarono.
Rassegnati anche se la
prima parola della loro meravigliosa bambina era stata qualcosa di
assolutamente stupido, degna di uno zio come quel disgraziato di Joseph.
“’alame!”
Nota dell’autrice.
Buh, mi annoiavo, quindi ho deciso di aggiornare questa
raccolta (lo so, stavate bene anche senza).
Dunque, i personaggi sono tanti, quindi forse sarebbe
meglio se facessi un attimo di ordine.
Danielle e Kevin ovviamente li conoscete già. Isabelle è la
loro figlioletta di tredici besi.
Abby e Destiny invece sono le gemelline figliole di Nicholas.
Haley, infine, è la moglie di Joseph che ha tre bambini
con lui: Joseph Adam Junior (Angel), Chiara e Ale(Xander).
*fugge*
Un abbraccio.
Laura