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Autore: PiccolaPerfidaSplendidaMarty    15/05/2011    4 recensioni
Potrebbe esistere un'altro Infinito Potere? Una Shirley più potente e cosciente che la magia allo stato puro scorre nelle sue vene? E se decidesse di fare una sosta dal suo lungo e perenne viaggio proprio a Fairy Oak,cosa potrebbe accadere?
Una piccola ff dedicata ad una delle mia saghe preferite.
Recensite in tanti!!!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Aster

 

Capitolo 6.

 

<< Tu! >> diciamo contemporaneamente, puntandoci un dito addosso. Il suo sguardo è identico al mio; a parte il fatto che il mio è cremisi.

<< Io? >> esclamiamo sempre insieme. La stessa rughetta sulla fronte, la stessa posa delle labbra. << Come “io”? >> chiediamo di nuovo nello stesso istante con voce stridula.

Mi sembra di parlare -o meglio gridare- a uno specchio. Le altre ragazze scoppiano a ridere. << Sorpresaaa! >>

Poi capiscono che non è uno scherzo e ci guardano con sospetto.

<< Non mi dire che già la conosci...? >> la delusione si affaccia sui loro volti. Vaniglia, in particolare, non è proprio entusiasta di questa opzione, forse avrebbe voluto assistere al nostro primo incontro: devo dirgli assolutamente che è così.

<< No, no però- >> però cosa? No, non la conosco però oggi l’ho sognata che mi chiamava per nome insieme a mia madre? Non l’ho mai vista in vita mia però mi sembra di conoscerla da sempre?

<< Io ti ho sognata! >> dice Shirley con gli occhi sgranati, interrompendo la frase, che non ero neanche certa di concludere. Alla fine decido di ammettere la verità. Faccio un passo avanti, lentamente, attratta da una forza invisibile; limatura di ferro senza volontà propria che segue una grande calamita.

<< Anche io. >> Per un attimo il silenzio sembra invincibile contro le migliaia di parole – frasi confuse, sconnesse – che lottano tra loro per la conquista delle mie labbra.

<< Wow… ecco, questa sì che è una sorpresa! >> esclama Vì.

<< Com’è possibile? Cioè,io non ti conosco. >> dice Shirley. Avrei usato le stesse parole, ma il corpo non risponde ai comandi, è paralizzato e non abituato ad essere colto alla sprovvista; inoltre, per fermare la mia avanzata, ha preferito bloccarsi definitivamente.

Il mio povero cervello, al contrario, sta per scoppiare.

Lo sguardo vaga per la stanza e, guidato da quell’imprevedibile destino, si posa sulla foto di una giovane coppietta. L’uomo, alto e robusto, circonda con un braccio (muscolississimo) le spalle di una donna incinta.

Non una donna qualunque.

Mia madre.

Shirley si gira seguendo il mio sguardo; dato che la notizia non l’ha sconvolta più di tanto- avrà già condiviso un sogno con qualcuno?? - sorride e mi fa:<< I miei genitori, Aberdeen e Edgar Poppy. >> . La sua voce è dolce, piena d’amore per le due persone che l’hanno messa al mondo. In tanto Tommy si è affacciato, curioso di sapere cosa è successo di tanto importante da allontanare la sua ragazza per tutto questo tempo. Ma non mi interessa. Ho ben altro a cui badare, come trattenermi dal gridare a squarciagola o esplodere di felicità (mi è già capitato, e non credo sia una buona idea rovinare questa casetta.)

<< Allora, tu dovresti essere la mia sorpresa,eh? >> Non rispondo, eppure ho sentito chiaramente la domanda. Forse sono troppo presa a guardare la foto con quella bella donna dai capelli rossi: quanto tempo ho passato pensando a lei? A chiedermi se ci saremmo mai rincontrate? Troppo.

Aberdeen… il nome mi scivola sulle labbra più volte, come gocce d’acqua salata dopo un bagno al mare.

Quelle che mi inumidiscono gli occhi e mi bagnano il viso, però, si chiamano lacrime: lacrime di gioia, di felicità pura, quasi infantile, lacrime di un’orfana che scopre di avere dei genitori. Le fondamenta piene di buchi sulle quali avevo costruito la mia vita, ora sono finalmente salde e forti.

Aster Poppy, ecco il mio nome per intero.

Mi chiamo Aster Poppy e fino a un momento fa ero sola.

<< Babù, che le prende? >> sussurra Vì all’orecchio di Vaniglia.

<< Davvero non lo so. >> risponde quella guardando le mie guance rigate e bagnate.

“Forse è il caso che ti riprenda” mi dice il Buonsenso. Aspetta. penso, e corro ad abbracciare mia sorella.

<< Hey! Che cosa… >>

<< Dov’è Aberdeen?? Dove sono i tuoi genitori?? >> dico tutto d’un fiato allontanandomi da Shirley. Non sono ancora pronta per le parole “ mia madre ” e “ mio padre ”.

<< Ehm, Aster, non è il caso di… >> Sussurra Pervinca prendendomi per il polso. Mi accorgo del silenzio totale ed estremamente triste che aleggia nell’aria, piuttosto preoccupata della reazione di tutti.

<< No, Vì, tranquilla, sto bene. Aster, loro non ci sono più da molto tempo. >>

Cado di colpo dalla nuvola candida sulla quale avevo raggiunto la beatitudine celeste, atterro sul suolo duro, e sprofondo. Non so se potrò più uscire dalla fossa creata dall’impatto.

<< C-c-cosa? >>

<< Aberdeen è scomparsa il giorno in cui sono nata, e Edgar se n’è andato per infarto un anno e mezzo fa. >>

Ah. Una perdita recente. Sicuramente mai quanto la mia. Voglio morire, voglio morire, voglio morire.

<< Ehi, tutto bene? Sembri una foto in bianco e nero… Li conoscevi? >>

 << Più o meno. >> dico con amara ironia. << Ma mi sarebbe piaciuto rivederli. Soprattutto mia madre Aberdeen. >>

 

Ohhhhh mio dio!! Questo capitolo è stato davvero difficile da scrivere!! Spero ne sia valsa la pena di continuare questa ff… mi scuso con tutti per il ritardo, e se volete chiedere qualcosa per chiarire eventuali dubbi della trama, lasciate una recensione, e state sicure che risponderò  a tutte :D

un bacio

PiccolaPerfidaSplendidaMarty (ex-martyocchiblu)

  
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