“veloce”
“ma Romano io—“
“HO DETTO VELOCE!”
“sigh… gira la prossima a destra”
Fregandosene di frecce, semafori e vecchiette decrepite che attraversavano la strada, la macchina sgommò in malo modo nell’ormai sovraffollato centro storico. Ci mancavano solo i banchetti.
“Lovi-chan ti prego decellera, sto per vom—“ ma non riuscì a finire la frase che un dosso in quarta fece volare il povero spagnolo con la testa incastrata sul tettuccio dell’auto. Feliciano d’altro canto, abituato alla guida del fratello, era unicamente preoccupato di rivedere il tedesco. Oramai erano quasi arrivati sotto casa sua e non sapeva cosa fare. Aveva una tale confusione in testa.
“Fratellone io non me la sento di—“
“Veneziano non osare fiatare” sibilò l’altro prima di sterzare e parcheggiare l’auto con un colpo secco di retro tra due camper, senza causare alcun danno. Antonio per poco non rimise l’anima.
Romano uscì dall’auto e prendendo lo spagnolo dalla collottola e trascinandosi appresso il minore in lacrime, andò a suonare a casa del ‘mangia-patate’.
“Hey hey che è sto casino?” chiese un povero albino che aprendo l’uscio si ritrovò l’amico spagnolo tra le braccia, in coma. Senza dargli il tempo di capire che stesse succedendo, il meridionale fece irruzione in casa, cominciando a sbraitare di voler parlare con il ‘crucco di merda’.
Il suddetto biondo, sentendosi preso in causa, fece capolino dalla cucina, guardando accigliato tutta la scenetta che i 4 stavano imbastendo: Antonio svenuto, Prussia agitato, Romano incazzato e Italia in lacrime.
“si può sapere che sta succ---“
“NOOOOHHHHH!!!” a bloccarlo fu l’urlo strozzato del veneziano che vedendo l’amico avanzare verso di lui fu preso dal panico e cominciò a dimenarsi sempre più.
“Feli PIANTALA!!!”urlò Romano che prese il fratello per la collottola e lo lanciò addosso a Ludwig, il quale repentinamente lo prese in braccio, rischiando di perdere l’equilibrio.
“ORA SEDETEVI!” ordinò furioso ai due indicandogli il divano. Il tedesco ubbidì e si sedette con a fianco il moretto, che dal troppo imbarazzo aveva deliberatamente deciso di non guardarlo in faccia. Romano si sedette sul sofà di fronte, mollando una sonora sberla allo spagnolo per farlo riprendere.
“Voi” disse, passando lo sguardo dal tedesco ad Antonio “ci dovete delle spiegazioni”.
 
 
Il pomeriggio trascorse tutto sommato ‘tranquillamente’. A turno raccontarono la propria versione della sera precedente, senza omettere nulla (comprese scene osè di cui Romano avrebbe voluto sprofondare).
“Perché non mi ricordo nulla…?” esalò questo in preda alla depressione più nera.
“Su su chico, possiamo recuperare sta notte se vuoi~” “AAARGH non mi toccare bastardo di uno spagnolo!!!!!” e mentre un povero Antonio veniva colpito da una dura testata allo stomaco, Feliciano si decise finalmente ad affrontare i suoi sentimenti nei confronti del biondo.
“Lud…” lo richiamò titubante, poggiandogli una mano sulla sua. “Io… ecco…” non trovava le parole, maledizione! Imbarazzato, cercò lo sguardo del compagno trovandolo stranamente sorridente. Era dolce.
“Ho capito...” rispose questo prima di donargli un caldo bacio a fior di labbra.
Cosa che lasciò Romano con un grande gocciolane sul capo. “Ehi ehi ehi un momento!!! Feliciano, noi eravamo venuti qui per chiudere con questi due individui!!!!” sbraitò allibito il maggiore. “Oh Lovinito ma non vedi quanto si vogliono bene!? Come noi due d'altronde!”disse Antonio e approfittando della distrazione del meridionale se lo coricò su di una spalla, scappando nella camera da letto.
 “Ehi ma dico- EHI METTIMI GIUUUUUU!!!!!” ma il povero Romano ricevette in risposta solo una sincera risata che gli fece imporporare il viso. Non era vero che voleva chiudere definitivamentecon quel ragazzo, però…. “GILBERT CHE CACCHIO FAI CON QUELLA VIDEOCAMERA METTILA VIA SUBITOO!!!!”
“Hahahaha mai!!! Il magnifico Me ha deciso che dovrete farvi un bel giro su Youtube Ksesesesese!”
“QUESTA ME LA PAGHI, APPENA RIESCO IO---“
“Fai cheeessss!!!”
“No Antonio ti prego- no!”
FLASH
 
 
 
 
 
FINE!!!