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Autore: Unsub    16/05/2011    0 recensioni
Missing-moment, raccolta di one-shot sul rapporto controverso di queste due tipine tutto pepe. Amiche-nemiche, ma che si adorano a vicenda (ma non se lo diranno mai in faccia XD)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sarah Collins '
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doubts AUTORE: Ronnie89
TITOLO: Doubts
RATING: Verde
GENERE: sentimentale.
AVVERTIMENTI: One-shot
PERSONAGGI: Sarah Collins, Cameron Leane.
DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono (tranne quelli da me inventati), sono di Jeff Davis. Criminal minds appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo di lucro. Sarah Collins appartiene alla sua creatrice, Unsub.
NOTE: Piccolo missing-moment che si colloca alla fine di “Crash-The beggining”.

Erano le sette del mattino e faceva piuttosto freddo, ma tuttavia sopportabile mentre Cameron si sedeva sugli scalini dell’ingresso della sede BAU. Era l’alba della seconda settimana di lavoro nell’unità e prima di cominciarla si concesse qualche minuto di riflessione, come se avesse paura di iniziarla senza prima essere consapevole di cosa avesse trovato lì dentro, ma lo sapeva bene.
La prima settimana e specialmente il primo giorno erano stati decisamente un disastro, rimediato agli ultimi minuti dell’ultimo giorno in cui aveva cominciato a conoscere quei suoi nuovi colleghi un po’ meglio, seduta ad un tavolino di un ristorante cinese in cui in silenzio ascoltava le loro risate, distanti anni luce dalle sue mentre pensava di non farci un bel niente in mezzo a loro.
Adesso era di nuovo lì, sotto quella grande insegna che distingueva la sede FBI in attesa di cominciare una nuova settimana in quel nuovo posto, con quelle nuove persone, un nuovo caso.. sarebbe cambiato qualcosa rispetto alla prima?
Teneva gli occhi scuri fissi su quel distintivo e quel cartellino bianco con scritto il suo nome “Cameron Leane FBI”, rigirandoselo tra le mani e studiandoli con attenzione si chiedeva il perché le stessero venendo tutti quei dubbi riguardo il suo ruolo lì dentro, dopo tutti i sacrifici che aveva fatto per arrivarci.
Quei mesi passati all’accademia le passarono improvvisamente davanti come un treno in corsa, sorrise tra sé nascondendo il viso per non farsi vedere da ignoti federali passanti, si ricordava bene la lunga guerra con Sarah Collins, cominciata il primo giorno che l’insegnante aveva messo piede in quell’aula, sfidando quella ragazzina arrogante in ogni occasione, mettendola duramente alla prova e torturandola fino allo stremo delle sue possibilità e determinazione, adesso Cameron si ritrovava con un distintivo consegnato direttamente dalle mani della sua insegnante-nemica.
Beh infondo si aspettava che finisse così, aveva lottato per quel posto alla BAU perché sapeva che il suo posto era lì, sapeva di essere pronta e di essere la persona giusta, bisognava solo superare “qualche ostacolo” prima di renderlo reale, e la realtà era molto meglio dei sogni pensò rigirandosi il distintivo tra le mani guantate di nero.

Sarah Collins era appena scesa dalla macchina di quel lunedì mattina, tailleur scuro e capelli neri corvino raccolti in una coda erano preceduti da due occhi verdi e freddi come quella giornata. Prendeva passo verso l’ampio ingresso della BAU, riconobbe subito la figura di Leane seduta solitaria sugli scalini con un muso lungo fino a terra, la loro ultima conversazione si era conclusa con uno schiaffo da parte sua e non se n’era pentita minimamente, non poteva certo biasimare il suo stato d’animo dopo quella “accesa” settimana.
Le andava incontro con passo deciso facendo rumore con i tacchi sull’asfalto, mentre la scrutava con attenzione lungo il cammino ripensò al quel suo primo giorno come insegnate, in cui le venne presentata quella ragazzina come la migliore del corso, erano passati diversi mesi da allora e Cameron Leane adesso più che mai, si era dimostrata tutto quello che Sarah si aspettava di vedere, una ragazzina presuntuosa che se ne infischia del protocollo, testarda, imprevedibile e con una corazza di determinazione difficile da scalfire. Era la sua allieva migliore per questo, perché era uguale a lei, forte e decisa tranne che per l’imprudenza che contraddistingueva Cameron nel suo lavoro, tuttavia Sarah aveva fatto di tutto per portarla avanti e farle meritare quel distintivo, per farla diventare una delle migliori profiler e la una sua degna sostituta nella squadra.
Ora osservava Cameron guardare quel distintivo con poco interesse, come se in realtà non appartenesse a lei o non se lo meritasse.
Avanzò ancora per la sua strada finchè non incrociò quella di Leane che sembrava ignorare la sua presenza davanti a lei.
- Sono le 7 e dovrebbe già essere al piano di sopra insieme agli altri. Cosa sta aspettando? Che faccia notte? – le domandò con voce imperativa.
Cameron sollevò la testa dalle scarpe per guardarla senza espressione.
- Entro tra un minuto, prendevo solo un po’ d’aria. – rispose riabbassando la testa.
Sarah la guardò dall’alto inarcando un sopraciglio, che fine aveva fatto la strafottenza di due giorni prima?
- Non lo dica con troppo entusiasmo o mi farà venire i brividi.
- Tanto a lei che importa? Dopo quello che ho fatto la scorsa settimana non credo proprio che sentirà la mia mancanza se decidessi di andarmene – continuò con quel tomo moggio.
- Ma bene, non credevo che bastasse una settimana per farle cambiare idea. Ci sono due possibilità, o io faccio pena come insegnante, cosa molto difficile..oppure pensavo che lei fosse una persona diversa. Dunque se questa è la sua decisione me lo dica subito perché dovrò trovare un sostituto che la rimpiazzi, magari un po’ più motivato e meritevole di lei. Le credenziali può restituirmele nel mio ufficio tra dieci minuti. Si sbrighi a salire, non voglio perdere altro tempo con chi non si merita questo posto.
- Certo che mi merito questo posto! – esclamò scattando in piedi.
- E come pensa di dimostrarlo agente Leane ? Stando lì seduta a guardare le macchine che passano e piangersi addosso per tutti gli errori che ha commesso? Oppure crede di saper fare qualcosa di meglio che impugnare una pistola come un cowboy? Perché finora non ha fatto granchè.
Cameron si era alzata in piedi e l’aveva raggiunta all’ingresso della porta guardandola negli occhi con viso imbronciato – Non credo proprio che riesca a trovare qualcuno migliore che mi rimpiazzi, dunque se lo può scordare di liberarsi di me così facilmente. E adesso se non le dispiace vado a lavorare.
La superò con noncuranza dirigendosi subito verso l’ascensore, le porte si aprirono e vi entrò poggiandoci la schiena offesa e indispettita, non le aveva dato tempo neanche di rispondere, solo alla prima frase l’aveva fatta innervosire facendole capire di essere uno sbaglio, come si era permessa? I suoi dubbi sul suo ruolo all’FBI erano svaniti con una folata di vento alla prima frecciatina di Sarah Collins.
Sarah sogghignò soddisfatta, era così facile e divertente punzecchiare l’orgoglio di quella ragazza, entrò nel dipartimento per affrontare una nuova giornata di insegnamento, consapevole che non avrebbe trovato nessuno all’altezza di Leane.
Le porte dell’ascensore si aprirono nuovamente davanti a Cameron, guardò l’open-space e i suoi colleghi già all’interno, avanzò verso le porte di vetro, pronta per affrontare una nuova settimana, migliore della prima.
   
 
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