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Autore: Unsub    28/04/2011    2 recensioni
Missing-moment, raccolta di one-shot sul rapporto controverso di queste due tipine tutto pepe. Amiche-nemiche, ma che si adorano a vicenda (ma non se lo diranno mai in faccia XD)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sarah Collins '
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challenge AUTORE: Unsub
TITOLO: Challenge
RATING: Verde
GENERE:  sentimentale.
AVVERTIMENTI: One-shot
PERSONAGGI: Sarah Collins, Cameron Leane.
DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono(tranne quelli da me inventati), sono di Jeff Davis. Criminal minds appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo di lucro. Cameron Leane appartiene alla sua creatrice, Robin89.
NOTE: Piccolo missing-moment che si colloca alla fine di “Carry me”.

Le matricole erano tutte radunate in mensa per il pranzo, come al solito Cameron Leane sedeva in disparte da sola ed ascoltava i discorsi dei suoi compagni. Quei ragazzi erano di una noia mortale ed era stato relativamente facile non farsi distrarre dal suo scopo ultimo, essere la migliore del corso di profiling ed entrare nella BAU.
Sapeva che l’agente Dickson, il loro istruttore, sarebbe andato in pensione fra un anno e si era aperta la caccia al suo successore. Dickson era un tipo tranquillo e pacato, non alzava mai la voce e le sue lezioni erano tutte teoriche, non portava mai materiale audio-visivo di supporto, niente che potesse turbare i giovani allievi che gli erano stati affidati.
Lei era la prima del corso, cosa piuttosto facile visto che il professore era un tipo di manica larga e che i suoi compiti erano per lo più test di facile soluzione. Quando si rese conto che i suoi compagni stavano parlando del nuovo istruttore, tese l’orecchio per carpire ogni più piccolo indizio su chi potesse essere.
-    Ti rendi conto? Collins ha lavorato sul campo, non è uno di quelli tutto teorie e nient’altro – dalla voce della ragazza traspariva l’ammirazione per chiunque avesse lavorato a dei casi.
-    Dovresti dire “una” – la corresse un ragazzo con aria saccente – La dottoressa Collins è una donna, e che donna aggiungerei!
Scoppiarono tutti a ridere al gesto del ragazzo di mimare delle imponenti protuberanze.
-    Peccato sia sposata – aggiunse un altro tipo – Con un agente dalla BAU.
-    Ma il protocollo non vieta rapporti fra colleghi?
-    Forse è proprio per questo che l’hanno mandata ad insegnare – ipotizzò un’altra.
-    Forse… sapete con chi è sposata?
-    Il dr Spencer Reid – disse sicuro un ragazzo, guardandosi in torno timoroso di essere sentito da orecchie indiscrete – Quella specie di spaventapasseri magro e dall’aria trasognata.
-    Scherzi? Io ho sempre pensato che fosse gay.
-    Misteri – chiuse il discorso la prima ragazza.
Ronnie si alzò stizzita, aveva sentito abbastanza ed era curiosa di conoscere questa tipa che era stata buttata fuori da un team perché aveva sposato un collega. Sicuramente sarebbe stata una passeggiata anche con lei arrivare sempre prima ai test.

Cameron incrociò le braccia e strinse gli occhi, la lezione era cominciata da dieci minuti ed aveva già deciso che quella donna la irritava da morire. Prima di tutto era fredda come il ghiaccio, quando si era presentata non li aveva neanche guardati continuando a sistemare il materiale cartaceo che aveva con se. Sembrava disinteressata a quei giovani allievi, come se le desse fastidio trovarsi lì ad insegnare.
Poi c’era il fatto che era bella, anche troppo per i gusti di Ronnie. Sicuramente era una che prendeva sottogamba il lavoro, convinta che la bellezza l’avrebbe sempre aiutata. Non le piaceva, questo era un fatto assodato. E ancor meno le piaceva l’occhiata sarcastica che le aveva rivolto quando l’agente Dickson l’aveva presentata come l’allieva più promettente del corso.
Dopo che il professore era uscito, Collins aveva messo in chiaro che lei avrebbe usato supporti audio-visivi. Cominciò la lezione con delle foto di alcuni cadaveri, dicendo che se c’era qualcuno dallo stomaco delicato avrebbe fatto meglio a cambiare corso. Non si giocava sul campo ed era meglio essere pronti a quelle scene.
Vide tre o quattro ragazze alzarsi e lasciare l’aula, ma lei non si fece impressionare da tutto quel sangue. Era una tosta e l’avrebbe fatto vedere alla nuova insegnante. Accavallò le gambe e continuò a studiare la professoressa, mentre quest’ultima stava spiegando in base a cosa si poteva fare un profilo partendo dalla scena del crime.
Sorrise soddisfatta, almeno le lezioni sarebbero state più interessanti.

Aveva preso una C, continuava a guardare il segno rosso sul foglio e a sbattere le palpebre incredula. Quella donna le aveva dato una C. Si alzò dalla sedia di scattò e la guardò con gli occhi chiusi a fessura.
-    Problemi, matricola Leane? – chiese la donna sollevando un sopracciglio.
-    Vorrei spiegazioni in merito al mio voto – Ron cercava di trattenere la collera, meditando che non sarebbe stata una buona idea saltare al collo della sua insegnate.
-    Se ha dei dubbi può venire nel mio ufficio dopo la lezione. Ora, se non le dispiace, vorrei proseguire con la spiegazione.

Bussò decisa alla porta, intenzionata a dirgliene quattro a quella tipa arrogante e dallo sguardo duro. Se pensava che sarebbe stata in silenzio mentre le rovinava la media, la professoressa Collins non era questo granché come profiler. Lei non permetteva a nessuno di umiliarla.
-    Avanti – la voce pacata della donna la irritò ancora di più.
-    Professoressa – disse entrando decisa e chiudendo la porta in modo brusco.
-    Si accomodi pure, matricola – la donna non aveva neanche sollevato gli occhi dal dossier che stava sfogliando.
-    Vorrei delle spiegazioni in merito al mio voto – il tono era arrogante.
-    Non c’è molto da spiegare, matricola Leane – la donna finalmente sollevò gli occhi verdi sull’esile ragazza mora che stringeva in pugno il proprio test – Forse con dei test a risposta multipla se la cavava meglio. Il compito prevedeva un profilo preliminare in base a delle informazioni che vi venivano fornite relativamente alla vittimologia e alla scena del crimine. Il suo lavoro è approssimativo.
-    Approssimativo? – Ronnie era letteralmente esplosa.
-    Pensa di poter fare di meglio? – la donna tirò un fascicolo attraverso la scrivania – Le do la possibilità di rimediare, prenda questo dossier e faccia un profilo preliminare entro lunedì.
-    Ma oggi è venerdì – disse la ragazza perplessa.
-    Aveva programmi per il week-end? Scusi, forse sono io ad aver capito male. Credevo lei fosse interessata ad entrare nell’Unità.
-    Infatti è così! – Cameron afferrò il fascicolo con un moto di stizza – Non c’è problema, troverà il profilo preliminare sul suo tavolo lunedì mattina.
Senza salutare, uscì sbattendo la porta. Sarah tirò fuori l’incartamento che stava visionando prima dell’ingresso di quella ragazzina arrogante.
Sfogliò il dossier di Cameron Leane con sempre maggiore interesse e poi cominciò a fissare la porta.
“Bene, matricola Leane. In due settimane non ho visto niente di rilevante in quella classe. Ma tu bambina… tu hai quello che serve per diventare una profiler. Ti sfiderò, ti pungolerò e ti farò letteralmente impazzire. Ma alla fine farò di te la migliore profiler di tutta Quantico”.
Si lasciò andare contro lo schienale della sedia e sorrise soddisfatta: aveva trovato il nuovo membro della sua squadra.
   
 
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