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Autore: saraviktoria    16/05/2011    1 recensioni
e se...? cosa sarebbe successo se Brian si fosse innamorato di un'altra ragazza, la 'pupilla' di Dom? e se Vince fosse rimasto con Mia?
[what if del primo capitolo della serie: the fast and the furious]
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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"scusate il ritardo … Dom … "
"dove cazzo eravate finiti? Alex?" cerca una spiegazione. Abbasso lo sguardo, colpevole, ma per fortuna interviene Letty
"e dai, Dom. erano mesi che Alex non veniva a Los Angeles … " lo guarda con quegli occhi dolci che solo lei sa fare e lui cede
"lasciamo stare" cede "Alex, vai a vedere le modifiche che abbiamo fatto alla tua auto. Brian ,con me" ringrazio silenziosamente Letty, passandole accanto. Raggiungo Jesse e i suoi computer. Mentre controllo le nuove bombole di NOS sento Dom e Brian
"se le spezzi il cuore ti spezzo il collo" minaccia lui, senza una particolare inflessione. Brian balbetta qualcosa, mentre io vengo distratta da Jesse
"hai capito?" chiede, evidentemente aspettando una risposta
" … cosa? Si, certo" non ci crede
"ripeti" ordina, poco convinto
"ok,ok … non ti stavo seguendo …. Ma tanto non mi serve. So come funziona una macchina. E la parte teorica la lascio a te"
"come ti pare. Stasera fanno una gara, sulla vecchia statale … "
"posso andare?" chiedo, cercando di fare un'espressione da brava bambina
"non lo devi chiedere a me" risponde, indicando Dom. annuisco e vado verso di lui
"Dom … " esordisco. Getta da una parte gli attrezzi e si volta per guardarmi. Prendo fiato "posso correre stasera?" chiedo velocemente
"no. Stasera corre Brian, ma se vuoi puoi venire a vedere" risponde freddo "dov'eravate?" chiede poi, senza guardarmi
"Dom, ho vent'anni!" esclamo, arrabbiata
"ci sei andata a letto" non è una domanda
"e anche se fosse? Non sarebbero problemi miei?"
"tu sei un mio problema, Alex …. " incrocio le braccia e vedo la sua espressione addolcirsi. Ha un cuore tenero, in fondo "mi dispiace, ok? Non avrei dovuto aggredirti così … promettimi solo che non farai cazzate"
"prometto. Stasera posso correre?"
"ho detto di no. La prossima volta …. A proposito, chi te l'ha detto?" non rispondo e torno verso la mia auto.
Mi faccio spazio tra la folla per cercare Dom e Mia, alla partenza. l'auto di Brian è pronta a partire, ma lui non è ancora salito
"quello" sta dicendo Letty quando li raggiongo "monta un motore americano, ma ha una sola bombola di NOS. l'altro" indica prima una macchina azzurra e poi una rossa "è un perdente, ma lavora per le Triadi, quindi non si tocca"
"e quella verde?" chiede Brian
"quello è Cocos, chiedi ad Alex" risponde lei, con una risata. Lui si gira verso di me
"è uno stronzo. Che non sa correre"
"per te nessuno sa correre!" obbietta Mia
"quello non è proprio capace. Ieri sera mi è rimasto dietro per tutta la gara" Brian sorride e sale in auto, mentre Dom alza gli occhi al cielo, alla mia affermazione. Ormai dovrebbe esservi abituato. Una ragazza in bikini si mette al centro e fa cadere un fazzoletto. Partono lasciando dietro solo fumo, mentre la folla torna a invadere la pista
"grazie per oggi" sussurro a Letty, in modo che mi senta solo lei
"di niente, piccola. Dom lo sa?" ovviamente ha già capito tutto. Sesto senso femminile
"si. All'inizio non l'ha presa molto bene, ma si rassegnerà … "
"lo sai che ti vuole bene"
"ehi, voi due. Di cosa sparlate?" interviene Dom
"cose da donne" lo rimbecca Letty, con un bacio. Ritorno alla mia auto e mi siedo sul cofano: tacchi troppo alti per troppo tempo, non mi sento più i piedi
"e così te la fai con O'Conner?" riconoscerei quella voce ovunque, quella voce che mi fa rabbrividire
"sono cazzi miei, Vince" rispondo acida, senza darmi neanche la pena di girarmi
"con me no …. Ma non appena arriva quello al garage cambia tutto"
"tu sei un porco!"
"e lui no? Che ne sai? l'hai conosciuto solo oggi, non puoi sapere tutto di lui, non puoi sapere cosa penserà domani …. Cosa sta pensando adesso. E se per lui non conta niente?" vorrei non ascoltarlo, ma quelle parole mettono radici nel mio cervello, senza che possa farci niente
"vaffanculo" mormoro, cercando di rimandare indietro le lacrime. La verità è che non appena ho visto quel viso, il suo viso, non mi è importato nient'altro. Con uno sguardo tanto dolce, non mi è passato neanche per l'anticamera del cervello che potesse nascondere qualcosa. E vorrei non pensarci neanche adesso
"e certo … quando rimani senza parole partono gli insulti … la verità è che ho ragione" Vince non demorde. Ci gode a farmi stare male
"e tu? Cosa ne sai tu? Non lo conosci da tanto, dopotutto " ribatto, decisa, affrettandomi a raggiungere le auto appena arrivate al traguardo
"si!" Brian esulta, probabilmente ha vinto, mentre l'organizzatore gli consegna la vincita, che lui passa a Toretto.  Mi asciugo le lacrime con l'orlo della maglia e lo raggiungo. Mi accarezza una guancia, prima di darmi un bacio leggero sulle labbra
"questo si che è amore, chica!" esclama Cocos "adesso si capiscono molte cose … "
"gira al largo, Cocos" gli intima Dom "e voi due, vedete di non esagerare, la mia pazienza non è infinita!"
"andiamo a casa?" chiede Vince, annoiato. Dom saluta tutti e ognuno si avvia verso la propria auto. Salgo e sto per mettere in moto quando sale Mia.
"Letty voleva guidare" spiega, in risposta al mio sguardo interrogativo. Parto, seguendo la scia di Toretto ed evitando per un pelo il muso dell'auto di Vince
"voi due proprio non vi potete vedere, eh?" chiede, ridendo. Lei non sa, né deve sapere. Questa è l'unica cosa su cui sono d'accordo con Vince "allora …. Parlando di cose più serie …. Tu e Brian fate sul serio?"
"è presto … " ribatto telegrafica. Non mi piace parlare dei miei sentimenti, men che meno ora che sono tanto confusa
"state bene insieme. Vi ci vedo bene" un'immagine ben diversa dalla strada si fa spazio nella mia mente: io, più grande e Brian al mio fianco, seduti sul divanetto della sua casa galleggiante
"non lo so" scuoto la testa per cacciare quel pensiero. Io vivo il presente, che il futuro rimanga pure là, al suo posto
"è una palla, ti conosco. Cos'ha lui che gli altri non hanno?" cerca di farmi parlare, come quando ero più piccola e facevo i miei esperimenti. Combinavo dei bei guai e loro per ripararli dovevano sapere cosa avevo fatto. Ma io non parlavo mai. Sono cresciuta, forse è ora di cambiare. Perciò prendo fiato e cerco di spiegare, prima di tutto a me stessa, cosa mi sta succedendo
"non lo so nemmeno io … quando l'ho visto, è come se qualcosa scattasse dentro di me … non c'ho capito più niente … fin quando mi sono accorta che era tardi e avremo dovuto tornare al garage"
"gli occhi?" prova lei
"gli occhi, i capelli, il viso … tutto, Mia. Mi ha colpito, nell'insieme … e tu, con Vince?" fa una smorfia
"lo sai com'è … un tira e molla da quando eravamo bambini, e adesso sono felice così"
Bene. Sono contenta. Per lei, s'intende. Parcheggio davanti casa e lei scende
"Dom ha detto che non ti vuole vedere in giro per casa fino a domani mattina" annuncia, con un sorriso malizioso "vai dal tuo bello" e infatti pochi attimi dopo entra in macchina Brian
"ma tu non ce l'hai un auto?"
"requisita. A quanto pare Dom e Letty hanno un piano ben preciso" e anch'io, penso girandomi per osservarlo meglio
"dove andiamo?" mi prende per i fianchi per mettersi sotto di me, poi mi sposta sul sedile del passeggero
"la mia macchina non la guida nessuno, ricordi? Al posto di guida ci sto io" mi lamento, piccata
"come vuoi" mi riprende in braccio- non so come ci possa riuscire in uno spazio tanto ristretto - e mi fa sedere in braccio a lui. Quel lieve contatto irradia una scarica da mille volt in tutto il mio corpo "così va bene?" mette in moto, con me in braccio. No, non va bene
"la prossima volta me la faccio requisire io l'auto" penso ad alta voce, strappandogli un sorriso "così se vuoi fare un incidente distruggi la tua macchina"
"oggi Letty ha detto che sei appena tornata a Los Angeles … dov'eri?"
"in giro. Ho viaggiato per tutta la California"
"Race Wars?"
"no, quelle quest'anno di tengono qui. Volevo solo viaggiare, cambiare aria"
"c'è qualcosa che devo sapere?" chiede, premuroso. Ci penso un attimo
"no, nulla di importante" mento, evitando di guardarlo negli occhi "dove andiamo?" chiedo, dondolando le gambe
"se stai ferma ti porto a casa" obbedisco e mette in moto. Appoggio la testa alla sua spalla e chiudo gli occhi. Che bello! Non avrei mai immaginati di trovarmi in una situazione del genere. Non io, ma mi piace. E parecchio. Parcheggia sgommando, davanti al barcone, poi mi fa scendere.
"fa come se fossi a casa tua" annuncia, aprendo la porta. Mi siedo sul divano
"hai qualcosa per il mal di testa?" chiedo, massaggiandomi le tempie. Litigare con Vince mi fa sempre venire l'emicrania. Brian mi passa una scatoletta bianca e un bicchiere d'acqua. Prendo una pastiglia e la mangio giù, con molta fatica. Preferisco le medicine liquide. Mi alzo per portare il bicchiere nel lavandino. Brian mi raggiunge, già senza maglietta, e mi abbraccia da dietro. Porto indietro la testa e mi bacia sul collo
"mi sembra di conoscerti da una vita" mormora, facendo scorrere una mano sotto la maglietta. Mi giro per ricambiare il bacio. Le nostre lingue si rincorrono in una danza che non ha fine, finché non finiamo contro qualcosa di duro, il tavolo. Appoggio le mani indietro, con il fiato corto.
"un corpo come il tuo dovrebbe essere illegale!" esclama, prima di prendermi per i fianchi per farmi sedere sul tavolo. Lascio cadere le scarpe, con un tonfo. Non mi servono più.  Passo le mani sul suo addome, fino alla cintura dei pantaloni. Glieli tolgo, insieme ai boxer. Lui mi toglie la maglietta e i jeans, senza smettere di baciarmi. Mi prende in braccio e  mi porta sul letto, facendomi sdraiare sotto di lui. Entra dentro di me e inizia a spingere, sempre più forte e mi mordo le labbra per non urlare. Quando raggiungiamo l'apice, esce con un gemito e mi fa distendere sopra di lui. Incrocio le mie mani con le sue e ci addormentiamo così.
"ehi … piccola … " apro gli occhi e vengo accecata dalla luce del sole
"buongiorno" sbadiglio, alzandomi
"forza, dormigliona! È ora di andare o Dom potrebbe cambiare idea!" e allora andiamo. Mi alzo e inizio a raccattare i vestiti in giro per casa. Poi saliamo in macchina - e questa volta guido io, niente giochetti - e parto per tornare a casa di Dom. 
   
 
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