Spazio autrice
Im heeeere! Dopo un sacco di tempo (chiedo perdono) sono di nuovo qui. In questo periodo ne sono successe di tuuuutti i colori, ma proprio di tutti o.o'
Passiamo al capitolo. Graaaaazie, per le 11 (undici *w*) recensioni, al quale risponderò per messaggio. Grazie a chi legge dalla pagina, grazie ai 11 che l’hanno inserita tra i preferiti, ai 14 che invece l’hanno inserita tra le seguite, e all’uno che l’ha inserita nelle ricordate :’)
Questo capitolo vi “illustrerà” qualcosa su Elly, dal punto di vista di Justin, quindi, si baserà su un suo POV *o*
Bene, vi lascio, leggeeeete u.u
 *Betta* 
 
 
Justin’s Pov.
Ok ok, Justin non sei qui, solo perché il video di Baby è stato eliminato temporaneamente da youtube per i troppi non mi piace. Sei qui per una vacanza. No ok Justin basta, fattene una ragione, da quando ti sei messo con Selena la tua carriera si sta fottendo. Era nato tutto da una trovata pubblicitaria ma poi ci siamo innamorati. O almeno, io mi sono innamorato. Anche se a volte penso di essere uno dei tanti, Nick, Taylor eccetera, lei mi dice di no però non so …senti Justin perché ti stai interpellando su certe cavolate, smettila di fare queste pippe mentali e alzati dal letto?! Ok, mi sono alzato, anche se penso di avere le sembianze di un zombie. Sono le undici, cavolo, ho 3 chiamate perse di mamma sul cellulare, inoltre ha lasciato un post-it sul frigo
“Cucciolo sono partita per Atlanta, ho provato a svegliarti, ma un sasso, era più vivo! Proverò a chiamarti, se non sei svegliato per fare le commissioni che ti ho detto ieri sera, bene, ecco… hai presente twitter? :D Mi hai capito! Divertiti, e FAI LE COMMISSIONI. Un bacio. Mamma”
Ecco, sono morto, non dovevo stare a messaggiare con Sel fino alle tre di sta notte. Aaargh, ora mi darei una capocciata al muro. Ok prendo la lista con le cose da fare:
-Fare la spesa.
-Andare a chiedere alla vicina come si accende il forno.
-Chiamare Scooter.
-Portare a lavare la macchina. 
Mah?! Che razza di lista è?! Se l’autolavaggio fosse ancora aperto a quest’ora sarebbe tutto più semplice, ora mi tocca lavare la macchina da solo, rimanderò questo strazio ad oggi pomeriggio, adesso vado al supermercato. E poi se mi gira…chiedo alla vicina come si accende il forno, dato che non sono proprio capace, e mamma ieri quando voleva spiegarmelo l’ho cacciata dalla camera. Ma quanto posso essere stupido?!
Ok, muoviti Justin!
 Mi vado a vestire, metto una canottiera bianca e dei pantaloni al ginocchio neri con le righe bianche ai lati, occhiali da sole e ho fatto. Qui non dovrei essere riconosciuto più di tanto, siamo in periferia.
Esco prendo la macchina e mi dirigo al supermarket. Cosa compro? Mmm..vediamo.
Guarda, i Mashmellow all’arancia, sembrano buoni, ne prendo una scatola. No aspetta…ci sono anche quelli alla coca, e quelli alla fragola, e quelli alla banana. Noo, in questo supermercato ci sono anche le caramelle gommose a forma di orsetto…che carii…
-Bieber!- Ok, qualcuno mi ha riconosciuto e mi ha chiamato, sono fottuto, sono fottuto. Mi giro lentamente.
-Cosa stai facendo?- Mi chiede la ragazza davanti a me…ma aspetta…lei è la vicina di casa… Ella, Eliane? Emily? Ellen! Ecco come si chiamava.
-Sto facendo la spesa-
-Capitan Ovvio è tra noi…intandevo, perché stai riempiendo il carrello di carrello di schifezze?-
-Perché non posso?- Le rispondo con un sorriso beffardo.
-No, non puoi, tua madre mi ha detto di controllarti, e mi ha dato la lista della spesa.-Mi risponde sfilandomi la bustina di caramelle che avevo in mano.
-Chicco, senti, questa è la lista, questo è il carrello, metti dentro la roba che c’è scritta qui sopra, altrimenti..il budget mensile che puoi spendere senza andare oltre, finisce, capisci?- Mi dice rimpiazzando la mia amata busta di caramelle con un foglio.
-Che ne sai del mio budget mensile?-
-Tua madre.-
Aaaaaaaaa quanto posso odiare mia madre quando fa così!
-Io me ne vado, ci si vede.- Mi dice, per poi girare i tacchi e andarsene.
Giusto, mi tocca mantenere una certa discrezione nel fare la spesa, altrimenti raggiungo il limite di ‘spesa mensile’ e considerando che è il 2 luglio, no, non  mi conviene.
Dopo aver fatto la spesa vado a casa, ora mi tocca accendere il forno. No, non chiamerò Elly, per questo, sti cavoli, esiste il cinese in questi casi.  
Mangio, chiamo Scooter poi esco in giardino, prendo il tubo dell’acqua, un secchio e del sapone che trovo nel garage. Inizio a passare il sapone sulla mia bella Range Rover nera, ovviamente l’autolavaggio come ho già detto, è chiuso, quando dici la sfiga.
Poi prendo il tubo, cavolo ma l’acqua non esce...giro il tubo verso il mio viso, come per cercare di vedere qualcosa dentro.
*Splaaaash*
Cazzo. Ora sono tutto fradicio. Justin, sei un cretino.
-Ahahaha- Sento una risata femminile, mi stropiccio gli occhi e chiudo il tubo.
È Elly, cosa ci trova di divertente nel vedermi completamente bagnato.
-Che ti ridi?-
-Ma ti sei visto?.-
-Aspetta…ma tu quando sei arrivata?-
-Sono arrivata tanto tempo fa, quanto ne bastava per constatare che sei proprio scemo!-
Mi stava dando dello scemo? Per di più con quel sorrisetto beffardo?! Chicca, c’è un limite, e tu lo stai superando.
-Senti un po’ chicca, sai con chi stai parlando?-
-Ovvio, con un cretino che si punta il tubo dell’acqua in faccia! HAHAHAH-
Cavolo, ha una risata troppo carina, e troppo contagiosa.
-Hahaha, ok si sono un po’, e dico solo un po’ impacciato, almeno potresti aiutarmi invece di star seduta su quella panchina a leggere!-
-Cosa ne potrei trarre in cambio io?- Mi chiede lei posando il libro che aveva in mano sulla panchina.
-Come? Non ti basta un pomeriggio con …me?-
-Emh…no.-
-Ahhh, ok ok, se ti offro un gelato?-
Che sto facendo Justin? Stai elemosinando qualcosa da qualcuno?! Come ti sei ridotto?!
-Andata Bieber, ma solo per questa volta, non lo faccio per il gelato, lo faccio solo perché così chiudi quel forno.-
Forno? Ah..la bocca..non sono intelligente, ma sono figo.   
Si alza in piedi, cavolo è quasi più alta di me, è molto carina.
Ha la carnagione chiara, le labbra rossissime, i capelli lunghi fino alle spalle, scalati e del colore del grano. Gli occhi non sono di un colore ben definito, tra il verde e il castano chiaro. Indossa una maglietta sbracciata bianca con la scritta ‘HUG ME’, degli shorts che lasciano scoperte le gambe lunghe e magre.
-Ehy Bieber, insomma..ci sei?!- Mi dice passandomi ripetutamente la mano davanti agli occhi.
-Certo, eccomi procediamo?- Oh Justin?! Ma come minchia parli?! Procediamo?! Ma?!
-Ok, passami la spugna e il secchio.- Mi dice.
-Non hai le braccine?- Le rispondo ridendo
-Hahaha Bieber, senti non scherzare con il fuoco altrimenti ti bruci.- Mi risponde avvicinandosi e dandomi un pizzico sul braccio destro.
-Ok ok ho capito, ma lasciami il braccio.- Finalmente mi sorride e molla la presa.
Iniziamo a lavare la macchina, dopo mezz’ora sono di nuovo sono completamente fradicio, non c’è una minima parte di me asciutta, ma è possibile? Lei invece è tutta linda e pulita.
-Elly!-
-Dimmi.- mi risponde girandosi
-Hai letto cosa c’è scritto sulla tua maglia?- Le chiedo ridendo
-Ma cosa…no, no Justin, non lo farai, no no no..- Lei inizia ad indietreggiare, poi inizia a correre per tutto il giardino, finchè non la prendo e l’abbraccio, bagnandola tutta.
Quando mi stacco mi guarda, prede il tubo e me lo punta contro a mo di ostaggio.
-Sei un bastardo.-
-Si anche io ti voglio bene Elly- Gli rispondo sfacciato.
Dopo una lunga battaglia con il tubo e il secchio pieno d’acqua, con i passanti che ci guardavano storto, ci sdraiamo sull’erba, stanchi morti.
-Non dovresti metterti la maglietta bianca e il reggiseno nero in questi casi- Le dico guardandola.
Fa una faccia strana.
-Bieber, non ti facevo così…-
-Così come…?- Le dico avvicinandomi al suo viso.
-Così stronzo, ti ricordo che dovevi offrirmi un gelato.-
-Ah si, giusto, andiamo.- Il gelato, e dove la porto a prendere il gelato? Disperazione.
Mi alzo, l’aiuto a tirarsi su.
-Elly, conosci qualche gelateria? Tu sei del posto.- Mi giustifico
-Dovrebbe esserci quella all’angolo. Ma non so se il gelato è buono, non ne mangio uno da…da quando sono arrivata qui.-
Mi dice mentre camminiamo.
Aspetta…arrivata qui? Che vuol dire?
-Quindi non sei di qui tu?-
-No, sono qui a L.A. da sei anni, prima vivevo a Roma, ci siamo trasferiti per il lavoro di mio padre, che poi è stato inutile..ma..-
-Ti manca l’Italia?-
-Si nota così tanto?-
-Dai tuoi occhi.- Si, aveva una luce strana negli occhi.
-Si, mi manca molto, infatti l’ultimo gelato che ho mangiato è stato con una persona per me molto importante. Lo so può sembrare una cosa stupida, ma è così.-
-Qualsiasi cosa sia importante per te, non è stupida.-
Siamo arrivati, compriamo il gelato, e tra una chiacchiera e l’altra lo mangiamo.
-Justin, come mai sei qui? So che non è una vacanza.-
-Ok…è che mi sono preso una pausa sai mi hanno cancellato il video Baby da youtube temporaneamente per i troppi “dislike” e poi stavo mandando la mia carriera a puttane. Tutti mi dicono che è per colpa di Selena, bhè io non so di chi è la colpa, so solo che ho iniziato con il mandare a fanculo i paparazzi, per poi finire quasi esaurito. Spero che dopo questi venti giorni qui, tutto si sistemerà.-
Appena finisco di parlare si avvicina e mi abbraccia, sento il calore di quell’abbraccio, nonostante siamo completamente zuppi. Usciamo dal bar e torniamo a casa. L’accompagno di sopra.
-Bieber, grazie della compagnia.-
-Grazie a te.- Rispondo io felice.
Poi seguo con lo sguardo la sua mano accompagnare la porta.
Torno a casa e mi butto sul letto.
*Driiin.Driin*
-Mamma-
-Si tutto bene, fatto tutte le commissioni. Twitter? Ah giusto! I miei fans! Grazie! Buonaa notte!-
Cavolo devo connettermi a twitter altrimenti le beliebers mi danno per disperso.
 “Ragazzi! Sto bene, mi sono preso una pausa. Ci rivediamo con il  #Myworldtour a Settembre! Vi amo!”
 
; A voi che siete sopravvissute a questo capitolo, ora …recensite ((: