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Autore: DaughterOfPollon    17/05/2011    2 recensioni
- Ricordati che ti ho sempre amato Miryam, sempre - disse respirando a fatica.
- Lo so Luke, ti ho sempre amato anche io - si sorrisero entrambi ma uno dei due sorrisi si spense in un secondo.
Caleb Lacroix non è mio mio personaggio ma di Jishiku che mi ha concesso di utilizzarlo per le mie FF, per cui ne detiene ogni diritto.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia infinita.'
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Gita scolastica.


 
Alexis, Percy, Annabeth e Caleb arrivarono alla Elementery Marion School. – Come faremo a farci prendere per dei bambini di dieci anni? – domandò Annabeth guardandosi intorno.

Alexis era assorta nei suoi pensieri.

Se Ira era qui avrebbe detto che Caleb non doveva far finta di fare un bimbo di dieci anni, ma… lei non c’era.

Caleb con un braccio strinse Alexis. Le sussurrò – Tesoro, tutto bene? –

Lei annuì amaramente. Guardò la scuola.

- Andiamo dentro – disse determinata. Percy la fermò. – E il piano? –

- Ehm, mi verrà in mente quando saremo dentro… -

E staccandosi da Caleb, salì la scalinata entrando dentro. Gli altri la seguirono di fretta.

Alexis si avvicinò ad una signora e iniziò a parlare con lei, i ragazzi non capirono finché la ragazza non spiegò.

- Allora, oggi tutti i bambini vanno in gita quindi ho detto che noi siamo i nuovi accompagnatori, così potremo vedere meglio chi è il bambino, tutto chiaro? –

Tutti annuirono. – Ai suoi ordini, signora – rispose Percy sull’attenti.

- Mi hai preso per una vecchia? – rispose Alexis guardandolo male.

- No, signora! –

Continuò a guardarlo, con certa malvagità. – No, bella… signorina? –

- Hei, non provarci con la mia ragazza – si aggiunse Caleb guardandolo e stringendo la propria ragazza.

- Ok, me ne sto zitto – rispose infine facendosi consolare da Annabeth.

Tutti risero ed entrarono sul pulmino della scuola. C’erano ragazzini confusionari da tutte le parti.

Tutti e quattro si sedettero davanti, girandosi di tanto in tanto per “controllare” la classe.

- Secondo voi quale sarà? – sussurrò Annabeth agli altri guardando i bambini.

- Non lo so, ma appena scenderemo da qui lo scopriremo – affermò Percy facendo roteare la sua penna a sfera tra le dita.

Improvvisamente, uno spintone da parte di un “mocciosetto” gliela fece perdere dalle mani. – La mia penna! – protestò lui non vedendola ricomparire in tasca.

Alexis lo guardò. – Non ce l’hai nella tasca? –

Lui scosse la testa. Era diventato pallido come una mozzarella.

Annabeth gli accarezzò la mano. – Sarà qui da qualche parte, non preoccuparti –

Finalmente il pulmino si era fermato e i bambini scesero di fretta dando tanti schiaffi a Caleb.

Alexis scoppiò a ridere e gli diede un dolce bacio sulla guancia e lui sorrise, la prese per mano e scesero seguiti da Annabeth e Percy.

Passarono tra i bambini, notando se in loro ci fosse qualcosa di diverso ma… niente.

Li portarono per tre ore intere in giro per musei e negozi per poi finalmente fermarsi a mangiare.

- Sono esausta! – supplicò Annabeth lasciandosi andare su una panchina. Alexis non riusciva a sedersi un attimo, e in quel momento la sua iperattività era alle stelle. Poi, d’improvviso, vide un bambino biondo cambiare aspetto diventando un mostriciattolo rugoso con gli occhi più grandi della bocca. Stava risucchiando l’anima di un bambino.

Alla vista di quella scena Alexis sguainò la spada, poi si bloccò. Quel “bambino” tendeva la mano verso di lei e la bloccava.

Improvvisamente, la spada si staccò dalla sua mano e puntò verso di lei.

Annabeth tirò fuori un arco con le frecce e lo prese al cuore facendolo scomparire. Alexis cadde improvvisamente senza forze, facendo cadere la spada.

Caleb la prese tenendola forte. – Alexis! Alexis! – cercò di risvegliarla.

- Eh, che c’è? –

- Stai.. bene? -. Annuì rialzandosi. – Dov’è il mostro? –

Annabeth rimise a posto le frecce e la guardò. – L’ho fatto scomparire, ma guardatevi intorno. E’ qui –

L’amica annuì di nuovo e riprese la spada, si guardò intorno. – Dov’è Percy? – esclamò impaurita.

Anche Annabeth e Caleb lo cercarono ma non c’era più. Iniziarono ad urlare a destra e a manca il suo nome, ma nessuna risposta poi, si sentì urlare il nome di Annabeth.

Lei corse verso un viale, seguita dagli amici, e lo vide combattere contro il mostro ma alla fine lo sottomise.

- Ora tu, dicci dov’è Luke! –

Lui esitò. - i..io non so nulla! –

Alexis prese un coltellino e glielo mise sotto la gola. – Dimmelo –

- Io non so dove sia Luke, ma, so dov’è passato! Dovete cercare un tipo qui a Washington, si trova vicino alla casa bianca, in un vicolo.Luke ha parlato con lui di qualcosa di importante… quindi lui vi saprà dire di più! –

Percy lo lasciò e lui scomparve.

- Quindi… prossima tappa Casa Bianca? – domandò Caleb.

- Si, a quanto pare! – affermò Annabeth stretta a Percy.

- Bene, andiamo -, sorrise e portò via Alexis.

Percy, prima di seguire gli altri, fermò Annabeth e la guardò. – Annabeth, ti sei preoccupata per me? –

- Si, tanto… - ammise lei imbarazzata ma felice.

Lui sorrise, le accarezzò dolcemente la guancia e la baciò dolcemente. Caleb tornò indietro e li vide.

- Erm, Erm, non vorrei interrompere i vostri sbaciucchiamenti ma… dovremo andare! –
Diventarono rossi, e rimanendo sempre vicini, li seguirono veloci.

- DOP!
 

 
 
 
   
 
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