CAP 3
 
Celia lo guardò: Davvero?
Axel annuì.
Dopo un oretta…
La Inazuma Japan si stava allenando e Celia fissava sospirante Axel.
Ogni tanto si lanciavano degli sguardi e si sorridevano e David notando questo si avvicinò ad Axel.
David: Hey bel biondino… non ti avvicinare a Celia, capito?
Axel: Se no che mi fai?
David ghignò e se ne andò: Farei qualcosa di brutto… a lei!
Axel spalancò gli occhi: “Se prova a toccarla…”
Celia: Io vado a preparare qualcosa, vuoi venire con me, Camelia? (Fuyuka)
Camelia annuì.
In cucina…
Camelia: Sei felice oggi, eh?
Celia annuì: Voglio dirti un segreto, io e Axel…
Camelia: …State insieme!?
Celia arrossì sussurrando: Si!
Camelia ridacchiò: ..E con David?
Celia si rattristì: Va tutto male, non ci rivolgiamo la parola e non ci guardiamo nemmeno.
Camelia l’abbracciò: Scusami…
Celia: Non è colpa tua..
Dopo poco David andò in camera di Celia e l’aspettò per una quindicina di minuti.
Celia: Grazie Axel!
Axel sorrise: A domani allora.
Celia: A domani. E li diede un bacio sulla guancia, ma prima di entrare si sentì tirare per il polso, si voltò, ricevendo un bacio da Axel.
Axel: Ti amo!
Celia: Anche io, tantissimo. E rientrò in camera.
?: E così, mi hai rimpiazzato in fretta, eh?
Celia si girò: DAVID!?
David ghignò, la prese per i polsi e la sbattè al muro.
Celia con voce tremante: Perché mi stai facendo questo!?
David la baciò sul collo: Perché ti amo.
Celia: Non è vero.
David le abbassò la bretella della maglia e del reggiseno e la baciò sulle spalle.
Celia: L’ho capito solo ora… Disse piangendo:.. tu vuoi solo il mio corpo, tutto qui.
Lui non disse nulla, ma la guardò.
Celia cercò di spingerlo via, ma ottenne l’effetto contrario.
Venne scaraventata sul letto, sotto di lui.
Smettila… Disse lei, iniziandosi a muovere, ma niente.
David riuscì a spogliarla.
Celia: No David smettila… Non voglio.
David la lasciò in biancheria, iniziando a baciarla sul petto e ad accarezzarle la gamba.
Celia: NO, SMETTILA!!!
Axel sentendo le urla si precipitò nella stanza della ragazza, ma non riuscì ad aprire la porta.
David sussurrò: E’ inutile che il tuo fidanzatino si agiti, la porta è chiusa a chiave.
Ma Axel diede un calcio molto forte, l’aprì e spalancò gli occhi.
Axel: Celia!?...David?!