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Autore: sterne    20/05/2011    6 recensioni
....il solo vederlo mi fa tremare il cuore... le sue sue labbra e le sue mani mi portano a fare pensieri che di casto vi assicuro non hanno un bel niente.!oh mio dio non posso, non posso pensare questo di lui...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Where were you?

Foto creata da Ili_sere_nere...

1° Capitolo -Betato da Mary_Sophia_Spurce-

POV SARA



Mi giro e rigiro nel letto cercando di riuscire a riaddormentarmi ma non c’è verso.
Guardo la sveglia: 4:37.
Il nervosismo comincia ad impossessarsi di me.
Cerco di tenere gli occhi chiusi, forse così riuscirò nel mio intento.
Niente da fare!
Gli occhi, che di nuovo puntano la sveglia: 4:39, ora diventano due fessure.

Mi rigiro su un fianco e poi sull’altro.
4:42. Basta mi alzo!
Prendo il bicchiere dal mio comodino, proprio di fianco al letto, e mi trascino in cucina. Magari dopo aver bevuto un po’ d’acqua mi tornerà il sonno.

Torno in cameretta mi rimetto a letto guardo la sveglia e questa spero davvero sia l’ultima volta che lo faccio per questa notte, non sono passati nemmeno 40 minuti.
Sono inquieta. Qualcosa mi tormenta, qualcosa mi manca o meglio qualcuno.
E questo mi inquieta ancora di più.

Quando finalmente sembra che mi stia addormentando ecco la vibrazione del mio cellulare e io ovviamente infuriata comincio a far scendere tutti i santi del paradiso nominandoli uno per uno.
“Possibile che non possa dormire questa notte?” prendo il telefonino che è sul comodino, il display ancora lampeggia.

-1 new message Stefano-

“Spero per lui che per lo meno si tratti di vita o di morte, visto che sono le…- guardo la sveglia e alzo gli occhi al cielo-…5:15 del mattino?!. Dannazione!!!”

Apro, “Piccola che fai? Non riesci a dormire vero?” ma che..? come cavolo lo sa? “Mi sono svegliato, ho pensato a te e visto che ieri mi hai raccontato che non riesci a dormire per via di quel sogno ricorrente, ho immaginato che anche questa notte lo avessi fatto.” Questo ragazzo mi farà ammattire prima o poi! “Comunque, domani mattina ti vengo a prendere e andiamo insieme a fare colazione così parliamo un po'. Dormi ora! Notte! Stè.”
“Certo, dopo che finalmente mi stavo addormentando e tu con la tua impazienza mi hai svegliata, mi dici pure: dormi ora!” penso e, nonostante fossi infastidita , un sorriso spunta sulle mie labbra.
Alla fine lui è l’unico che mi capisce veramente.
Finalmente, con questo pensiero ancora in mente, mi lascio cullare dalle accoglienti braccia di Morfeo.

Il mattino seguente il risveglio non è dei migliori.
Un uragano di nome Sophie, mia sorella, si abbatte nella mia stanza spazzando via quel briciolo di calma che c’era.
Come se nulla fosse comincia a canticchiare quel odiosa “Boulevard of broken dreams” canzone dei Green Day, gruppo che, per il momento, lei venera.
Con molta delicatezza apre completamente le tapparelle facendo entrare fastidiosissimi raggi di sole e sempre delicatamente mi scopre dalle mie adorate coperte.
Il risultato? Una me che le urla contro una serie di incomprensibili parole con la voce ancora impastata dal sonno.
– Buon giorno anche a te sorellina! – sogghigna malefica ed è inevitabile, mi avvento su di lei cacciandola via dalla mia stanza continuando a brontolare. Lei, incurante della mia incazzatura, ridendo lascia la mia stanza senza opporre resistenza del resto il suo unico scopo era farmi indispettire e devo dire che ci è riuscita perfettamente.
“Se il buon giorno si vede dal mattino, sarà proprio una fantastica giornata!” Penso sarcastica.

Comincio a decidere cosa mettere. Stefano sarà qui a momenti ed è meglio che mi faccia trovare pronta, odia aspettare come tutti gli esseri di genere maschile.
Prendo un paio di jeans, un top nero con le bratelline e un coprispalle, anch’esso nero, e corro a fare la doccia.

Dopo qualche minuto esco dal bagno ancora con i capelli bagnati, mi vesto velocemente e asciugo i miei capelli ribelli. Ecco che squilla il telefono sarà sicuramente Stefano, lo prendo.
-1 new message Stefano-

Apro, “Hai 20 secondi di tempo per uscire e salire in macchina e ne stai già sprecando 5, 4, 3, 2…ahahahaah =) muoviti ti aspetto in macchina piccola.”

“Che scemo!” Penso e in pochi minuti sono pronta.
Prendo la borsa le chiavi e mi dirigo verso macchina.
– Buon giorno scemo! Vedo che sei di buon umore stamattina! – mi avvicino e gli do un bacio veloce sulla guancia, mi sistemo sul sedile e mentre allaccio la cintura lui mi risponde.
– Buon giorno anche a te boccuccia di rosa! Vedo che tu invece sei di pessimo umore, a quanto pare anche questa notte hai dormito profondamente! – sogghigna.
– Spiritoso! Di questo devo ringraziare anche te, visto che mi hai svegliata quando finalmente mi stavo addormentando!. –
– Come sei permalosa e io che volevo consolarti! –
Gli lancio un'occhiataccia e lui ammutolisce senza nemmeno il bisogno di ribattere.
Accende la macchina e parte.
– Dove andiamo? – chiedo impaziente e curiosa. Sorrido, non riesco rimanere a lungo arrabbiata con lui.
– Ora lo scoprirai! – mi guarda sottecchi.
– Dai! Dimmelo che ti costa? – insisto. Devo averla vinta sempre io! Potere alle donne!
– Sempre paziente, eh?! In un posto tranquillo che ti piace –
Sorrido soddisfatta e lo stesso fa anche Stefano.
Adoro le sorprese ma ogni volta se comincio a fare domande finisce che scopro sempre prima di cosa si tratta.
In questo caso non è difficile, si sta dirigendo verso il mare e c’è solo un posto tranquillo, dove poter fare colazione, che mi piace dove andiamo spesso specialmente se sono giù e ho bisogno di parlare.
Mi conosce benissimo sa di cosa ho bisogno in questo momento, dopotutto ci conosciamo da quando avevamo 3 anni, siamo sempre stati amici, mi capisce al volo anche solo con uno sguardo e sa cosa sto attraversando in questo periodo.

Mi perdo tra i ricordi. All’età di 14 anni credevamo che qualcosa in più potesse nascere tra di noi, ma, quando abbiamo provato a baciarci, abbiamo cominciato a ridere come matti e da lì abbiamo capito che eravamo talmente tanto amici da potere essere solo tali.
Ora siamo inseparabili.

Lo squillo del mio telefonino interrompe bruscamente i miei pensieri riportandomi alla realtà.
Non mi ero nemmeno resa conto che Stefano mi stesse fissando, curioso, probabilmente, di sapere a cosa stessi pensando.
Guardo il telefono lampeggiare: mamma.
 
– Ehi! Dimmi… – ora chi la sente. Ho dimenticato di dirle che uscivo.
– Ehi dimmi??? Ma si può sapere dove diavolo sei? È da mezz’ora che ti cerco, potevi dirlo che uscivi! Questa casa non è un albergo! Ognuno che fa quello che gli pare! Mi hai fatto preoccupare! No, ma non finisce qui! Appena torni a casa mi senti! Nemmeno rispondi. Si può sapere dove sei? – C’era da aspettarselo.
– Mamma hai dimenticato di prender fiato! – Ribatto in fretta. Ricevo un’occhiata da parte di Stefano che sembrava un fulmine più che uno sguardo. Quello sguardo significava solo una cosa: “Sara potevi risparmiartela questa battuta, ora tua madre chi la sente?”. Aveva sentito la chiamata visto come sbraitava quella donna.
Ricambio lo sguardo con un mezzo sorriso e alzo il sopracciglio, segno che mi è appena venuta un’idea geniale.
So come far calmare mia madre, funziona sempre.
– Sono con Stefano – tre paroline magiche.
Ma ecco un’altra occhiataccia dal sopracitato soggetto.
Mia madre, che stava già lucidando le armi per una guerra lunga e sanguinosa, al nome “Stefano” sospira e mi risponde: – ah mon amour, potevi dirmelo prima. Ok, torna quando vuoi! Divertitevi tesoro mio. –
Sogghigno soddisfatta.
– Certo mamma – sorrido malefica a Stefano che mi guarda incerto, non ha sentito una parola di quello che ha detto mia madre, vede solo me chiudere la chiamata e cominciare a ridere come una matta.
Lo guardo e cerco di riprendere fiato.
– Stè devo dirti una cosa… – non riesco a trattenere le risate – sei la mia ancora di salvezza!”. Continuo tra le risate ma Stefano non riesce ancora a capire.
– Sara, mi vuoi spiegare per favore? Non sopporto quando lasci le cose a metà! –
– Hai sentito cosa ho risposto a mia madre? Bene, quando ha sentito il tuo nome si è calmata, mi ha detto che posso tornare a casa quando voglio e che dobbiamo divertirci –
Mi guarda incredulo e comincia a ridere anche lui insieme a me.
– Sai che significa questo Stefano caro? – mi avvicino al suo orecchio dopo averlo visto scuotere la testa.
– Che da questo momento in poi ogni volta che dovrò chiedere qualcosa a mia madre userò te! – mi allontano di scatto da lui e continuo a ridere.
– Sara non mettermi nei guai con tua madre! – Ecco che torna serio.
– Avanti musone siamo arrivati, scendiamo! –
Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso l’entrata del bar ridendo inconsapevoli che tutto, da quel momento in poi, sarebbe cambiato.
Inconsapevoli che quello sarebbe stato solo l’inizio…

Spazio per me.

Allora benvenuti nella  mia storia, se siete arrivati fino a qui vuol dire che avete letto il primo capitolo della mia follia. Questa è la mia prima fanfiction, se sono qui devo ringraziare solo emycullen (scusa ancora non ho idea di come si tagghi) di conseguenza se tutto questo vi fa schifo dovrete prendervela con lei.=) Grazie a lei ho conosciuto questo sito e le sue parole mi hanno convinto a pubblicare la mia storia, quindi grazie Emy. Torniamo alla storia. Il titolo della storia significa, “dove eri?” Il modo in cui voglio interpretarlo io è “dove sei stato fino a ora?”. Capirete perché più avanti con i capitoli. Comunque questa è una storia d’amore, tra una ragazza un po’ particolare, molto suscettibile e permalosa, come già avete potuto vedere, e un ragazzo orgoglioso egocentrico e moooolto irritante ma che vi assicuro imparerete ad amare. Sara, la protagonista ne ha passate tante in tutta la sua giovane vita e non crede più nell’amore riuscirà questo giovane ragazzaccio a conquistare questo gelido piccolo cuore. Lo scoprirete solo leggendo…
In questo capitolo avete conosciuto Stefano il migliore amico di Sara che imparerete ad amare ed odiare allo stesso tempo, la casinista sorella di Sara che si diverte a farla innervosire, la rivedremo più in là con i capitoli, e la mamma di Sara e anche lei la conosceremo più in là nei capitoli più “nervosi”come li definisco io. Spero sia abbastanza interessante.  Vi prego di lasciare una traccia del vostro passaggio, accetto consigli e critiche positive e non. Ditemi se ne vale la pena di continuare o meno.

Ps: Se avete voglia di contattarmi questo è il mio profilo fb Clara-Sterne Efp
 
 
 
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Vi consiglio di leggere: Comedy of my life di emy cullen (originale)
                                       Over the rain di miss ed emy cullen (originale)
                                       Ian e Nina di emy cullen (attori cast tvd)
                                       October dream di Anastasia in love (serie tv vampire diaries)
                                       La ragione del cuore di robsten23 (serie tv vampire diaries)
                                       I know like you as you are di robsten 23 (serie tv vampire diaries)
                                       Undisclosed desires di Butterphil (serie tv vampire diaries)
 
Grazie ancora al prossimo capitolo.


 
   
 
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