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Autore: telesette    20/05/2011    1 recensioni
Dopo aver recuperato le sue vere sembianze, grazie ad un rituale, Zelgadis è finalmente libero di condurre la sua nuova vita assieme ad Amelia. Purtroppo accade un imprevisto: un demone misterioso riesce ad oltrepassare le difese di Seillune e a rapire la principessa. Senza i suoi poteri da chimera, Zelgadis non è in grado di fermarlo e, dopo essere stato gravemente ferito, si rende tristemente conto di non essere più in grado di combattere come prima. Mentre Lina e Gourry si mettono sulle tracce del rapitore di Amelia, Zelgadis rimane solo a meditare su quello che deve fare. Improvvisamente compare Xellos...
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Personaggio originale, Un po' tutti, Xelloss Metallium, Zelgadis Greywords
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
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Quando Amelia riaprì finalmente gli occhi, si ritrovò imprigionata, la schiena contro una fredda parete di roccia e i polsi assicurati da un paio di catene di ferro.

- Dove… Dove mi trovo ?

Istintivamente cercò di liberarsi ma le manette che le serravano i polsi erano troppo solide e resistenti, oltretutto così legata non poteva fare ricorso ai suoi poteri magici, era praticamente in trappola. Non passò molto tempo prima che si facesse avanti colui che aveva ordito il suo rapimento.

- Ben svegliata, principessa!

Come lei alzò la testa, vide davanti a sé un individuo con l’aspetto di un giovane uomo, alto e affascinante, tuttavia riuscì chiaramente a percepire la malvagità nei suoi freddi occhi neri privi di pupilla.

- Chi siete voi, che cosa volete da me ?
- Non fraintendetemi, sarei ben lieto di spiegarvi il motivo del vostro rapimento ma… come dire, non vorrei rendere il vostro soggiorno ancor meno gradito, con la consapevolezza di ciò che vi aspetta!

Amelia rabbrividì. L’essere che aveva davanti non era umano, di questo ne era assolutamente certa, ciononostante non voleva dargli alcuna soddisfazione mostrandosi spaventata.

- Qualunque cosa intendiate farmi, non riuscirete a sfuggire al castigo della giustizia: “il bene trionferà sempre alla fine, anche se uno dei suoi paladini dovesse cadere, nessuno riuscirà a cancellare quello in cui crede!”
- Molto toccante, complimenti - rispose l’altro, applaudendo. - Vedo con piacere che la prigionia non ha affatto intaccato il vostro stato d’animo… Ah, ma dove ho la testa ? Non mi sono neanche presentato!

Così dicendo, costui chinò il capo con un lieve inchino e fissò Amelia con un crudele sorriso.

- Il mio nome è Ragorak - esclamò. - Non credo che tu possa averlo sentito ma, nel caso ti interessi saperlo, sono un demone che ha avuto l’ardire di ribellarsi alla Somma Bestia!

Gli occhi di Amelia divennero due ruote di carro, non appena comprese “chi” aveva davanti: la Somma Bestia altri non era che Zellas Metallium ( il diretto superiore di Xellos ), di conseguenza Ragorak non poteva che essere un Mazoku spaventosamente forte.

- Per caso non vi sentite bene, principessa ? Siete così pallida…
- Io… No, sto bene… benissimo!
- Meglio così - fece Ragorak con una smorfia. - Non potrei mai perdonarmelo se vi accadesse qualcosa, prima del tempo convenuto!
- Che… cosa volete farmi ?!?
- Dal momento che me lo chiedete, l’educazione mi impone di rispondervi - tagliò corto Ragorak. - Il vostro rapimento fa parte di un progetto che, sono sicuro, approverete: io e i miei subordinati abbiamo intenzione di eliminare Zellas; per questo abbiamo bisogno di voi… o per essere più precisi, del vostro sangue!

Com’era prevedibile, Amelia rimase sconvolta nell’apprendere cosa l’attendeva, tuttavia il terrore la paralizzò completamente.

- Mi dispiace - aggiunse Ragorak sarcastico. - Forse sono stato eccessivamente “brutale”, non era mia intenzione… Comunque c’è ancora tempo, avrò il piacere di avervi come ospite ancora per un po’, le auguro una buona permanenza!

Non appena sentì la porta chiudersi dietro le spalle di Ragorak, Amelia si riscosse dal suo torpore. Con la forza della disperazione, i polsi scorticati e sanguinanti, cercò in tutti i modi di liberarsi ma le catene erano troppo solide. Alla fine, stanca e provata da inutili sforzi, chinò il capo con rassegnazione.

- Zelgadis - mormorò appena tra le lacrime. - Vieni a salvarmi… Ti prego!

***

Lina e Gourry si erano messi a seguire una pista alquanto difficile: il rapitore di Amelia non aveva lasciato alcuna traccia dietro di sé eppure, da che si erano messi a indagare, la maga e lo spadaccino si ritrovarono alle prese con degli avversari di livello considerevole; seguendo l’istinto di Lina, una volta fuori dai confini di Seillune, lei e Gourry avvertirono chiaramente la presenza di nemici nelle vicinanze… Di lì a un attimo, un gruppo di demoni minori uscì dall’ombra per attaccarli.

- Spada di Luce!

Gourry falciò l’aria con la sua lama splendente, tagliando a metà un paio di avversari, mentre Lina attaccò a sua volta con una Palla di Fuoco. Per un attimo i nemici esitarono poi però si fecero avanti con maggior determinazione, cercando di colpirli con gli artigli affilati.

- Da dove vengono tutti questi mostri, Lina ?
- Non ne ho idea - rispose la maga, lanciando un incantesimo nella mischia. - Tuttavia cominciano ad essere un po’ troppi…

Non ebbe finito la frase che un demone le scivolò alle spalle. Nello stesso momento tuttavia, Gourry intervenne giusto in tempo per abbattere la creatura con un colpo ben assestato. Sia lui che Lina si scambiarono un sorriso d’intesa e continuarono a combattere. All’improvviso emerse una figura dall’aspetto più minaccioso degli altri, era chiaro che costui fosse di un livello superiore, per questo Lina ritenne opportuno avvertire Gourry di stare in guardia.

- Stai attento, Gourry - esclamò. - Questo qui mi sembra un osso duro!
- La vedremo - urlò lo spadaccino, lanciandosi all’attacco.

Il demone rimase fermo in attesa, senza battere ciglio, tuttavia quando Gourry gli fu addosso si spostò di lato e bloccò la sua lama con una facilità impressionante.

- Che cosa…

Gourry non riusciva a credere ai suoi occhi. Come aveva fatto quell’essere ad afferrare la sua spada, senza danno alcuno ? Purtroppo non fece in tempo a porsi questa domanda che si ritrovò scaraventato all’indietro da una forza micidiale.

- Gourry - urlò Lina. - Razza di stupido, te lo avevo detto di stare attento!
- Tornate indietro - esclamò il demone con voce bassa e profonda. - Il mio padrone e io abbiamo atteso pazientemente di mettere in atto il nostro progetto… Non possiamo permettervi di rovinare tutto!
- Dì un po’ - domandò Lina. - Per caso sei tu quello che ha rapito Amelia di Seillune ?

Il demone respirò fortemente, prima di annuire con un gesto appena percettibile.

- Quello era il mio compito - rispose. - Rapire la principessa faceva parte dei nostri piani… Ma è inutile che vi stia a spiegare il resto, tanto morirete qui adesso!
- Questo è da vedersi…

Subito Lina scagliò una pioggia di dardi infuocati, i quali si abbatterono sul corpo del demone senza danno. Costui per tutta risposta trasformò le proprie braccia in due lunghe lame affilatissime e si lanciò addosso a Lina con furia omicida. La maga sembrò preoccupata: la velocità dell’avversario non le consentiva di preparare incantesimi più efficaci cosicché, per evitare i suoi colpi, fu costretta a chiudersi in difesa; Gourry cercò di correre in suo aiuto ma si ritrovò subito alle prese con altri sei o sette avversari più deboli; ora Lina era sola, gli incantesimi normali sembravano non avere effetto e, prima di rendersene conto, si ritrovò con le spalle appoggiate al tronco di un albero e una punta minacciosa a un centimetro dalla gola.

- E’ ora di morire - sussurrò il demone.

Lina sentì una goccia di sudore freddo scenderle lungo la fronte, tuttavia non abbassò lo sguardo e cercò mentalmente una soluzione per cavarsi da quell’impiccio. Proprio nel momento in cui il demone fece per colpirla, quest’ultimo avvertì una minaccia incombente…

- Raggio Paralizzante!

Il lampo di luce bianca sfrecciò davanti agli occhi increduli di Lina, tuttavia il demone lo evitò per un soffio. Volgendo lo sguardo nella direzione da cui l’attacco era partito, Lina intravide due sagome: una era quella familiare di Xellos con in mano il suo inseparabile bastone, l’altra invece non si sarebbe mai aspettata di vederla.

- Non è possibile… Zel ?!?

Lo sguardo fermo e la spada stretta in pugno, Zelgadis si fece avanti. Solo quando riuscì a vederlo chiaramente in volto, Lina riconobbe le sue fattezze da chimera: il corpo di colore bluastro, ricoperto da scaglie di roccia, e l’espressione fredda e determinata che conosceva bene… Zelgadis sollevò la propria arma, mormorando le parole dell’incantesimo Astral Vine, e un attimo dopo la lama fu avvolta da una magica luce rossastra.

( continua )

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

 

   
 
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