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Autore: Nikkina Cullen    20/05/2011    1 recensioni
Due ritorni a la Push e un nuovo arrivo ... chi saranno i nuovi tre personaggi a stravolgere la storia dei Cullen e dei Quileute?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Aprimmo la porta e ci dirigemmo verso l’enorme ingresso unico e completo di salotto. Sembrava di stare comunque fuori dato le enormi vetrate che si affacciavano tutte intorno al complesso.

"Wow è bellissimo!"

"Si ehm le vetrate lo rendono più grande di quello che è!" disse Alice rispondendo all’esclamazione di Josh. "Esme? Ci sono ospiti!"

Quel nome mi piombò come una scarica elettrica nello stomaco. Esme? Conoscevo una Esme in tutta la mia vita ed era la compagnia di Carlisle.

Jasper e Alice mi avevano spiazzato. Loro non li conoscevano ma Esme si.

"Esme?" chiesi io ad Alice.

"Si mia madre adottiva!" confermò Alice.

"Emmett e Rosalie li conosci?"

"Certo che li conosco sono i miei fratelli ma tu come fai … " la domanda di Alice fu interrotta dall’arrivo di Esme nella stanza.

"Oh non ci posso credere!! Rosalie Emmett scendete immediatamente!" disse Esme "Che ci fai tu qui?" mi chiese lei avendomi riconosciuto.

"Oh beh è stato un caso … " dissi io non sapendo cosa dire dall’emozione che mi aggrovigliava lo stomaco.

"Veramente abbiamo saputo della vostra performance con i Volturi!" aggiunse Josh capace più di me in quel momento di formulare un concetto logico e concreto.

Abbraccia Esme ma subito dopo fui sopraffatta da Rosalie ed Emmett che volevano salutarmi calorosamente anche loro.

"Non ci posso credere! Edward sta arrivando … sarà felicissimo anche lui di vederti!" disse Rosalie continuando a stringermi come se mi volesse tutta per lei ancora per un altro po’.

Esme era sparita dalla mia vista e forse era andata a chiamare Carlisle.

"Tu chi sei?" chiese Emmett a Josh.

"Io mi chiamo Josh e sono come voi in tutti i sensi. Beh certo se fai caccia sbagliata e la tua preda è una strega che ti deraglia a mille km da dove ti trovi è un po’ difficile non cambiare modo di mangiare per non rifare la stessa fine!"

"Sei una strega?" mi chiese Jasper che in quel momento aveva capito perché mi sentiva diversamente dagli altri essere umani.

"Si esatto!" risposi io secca ancora scossa da come mi aveva accolto il vampiro al supermercato.

"E’ una magnifica strega!" aggiunse Rosalie come se era davanti a qualcuno con cui doveva elogiare sua figlia.

"Magnifica non direi devo ancora imparare molto del mondo magico quindi per il momento solo strega mi va bene forse diventerò magnifica ma non lo sono ora!"

"Sempre troppo modesta!" disse Esme ritornata fra noi.

Non osavo guardarmi in giro sapevo che quelle parole avevano portato turbamento nei pensieri di chi non sapeva come ad esempio Jacob che nel frattempo che i Cullen si staccavamo da me presentava a loro Reby. Tutti notavano la somiglianza tra lei e sua sorella Rachel.

"Come mai da queste parti?" chiese nuovamente Emmett per interrompere l’imbarazzante momento che si era creato fra di noi.

"Non ne che non mi fa piacere rivederti ma ecco sono curioso di sapere il motivo!" aggiunse Emmett velocemente.

"Beh ecco noi abbiamo saputo del vostro incontro-scontro con i Volturi qualche mese fa!" rispose Josh.

"Uscite vivi da una dichiarazione di infedeltà da parte dei Volturi e vi aspettate di rimanere anonimi tra i vostri simili?" aggiunsi io sarcasticamente.

"In effetti c’era un sacco di gente!" rispose Emmett divertito dalla mia risposta.

"Con chi avete parlato?" chiese Esme curiosa di sapere chi fossero i tramite di quell’incontro improvvisato.

"Makenna e Charles sono amici di Garrett ma erano a fare testimoni dei Volturi. Comunque vi hanno ritenuto innocenti!" aggiunse velocemente Josh.

"Oh si mi ricordo di loro brave persone!" disse Esme e si vedeva che diceva il vero.

"Io sono amico di Garrett!" aggiunse velocemente Josh volendo fare una buona impressione anche lui.

"Allora presto ti troverai a presenziare ad un matrimonio!" disse Esme felice.

"Si sposa?" chiese incredulo Josh.

"Si con una nostra cugina Kate dell’Alaska si sono conosciuti proprio a Gennaio!" rispose Esme.

"E’ fantastico sono felice per lui se lo meritava non capivo mai perché era sempre solo!" disse Josh in risposta.

"Si sono d’accordo con te!" disse Esme.

"Kate del clan Denali?" chiesi io.

"Si lei mia cara! Ti ricordi ancora di Tanya Elazar e Carmen?"

"Si me li ricordo anche Irina!" dissi io che era quella meno socievole dei quattro ma stava male non averla nominata.

"Irina è morta!" disse Esme molto dispiaciuta.

E allora una luce si accese nella mia mente.

"Irina era l’informatrice?" chiesi io stupita.

"Si era lei!" aggiunse Esme laconica.

"Ma come ha potuto fare tutto questo a Carlisle?". Non capivo come Esme potesse avere compassione per chi l’aveva fatta quasi ammazzare dai Volturi.

"Oh cara non provare rancore per lei ha già fatto una fine ingiusta! Povera cara!"

"L’avreste fatta voi quella fine se Aro avesse trovato un cavillo giusto per uccidervi!"

"Ma non c’era niente contro di noi e alla fine la giustizia ha fatto il suo corso! Lei è solo stata precipitosa nelle sue decisioni!"

Dagli sguardi dei presenti comprendevo che nessuno la pensava veramente come Esme, specie Rosalie che era più soddisfatta delle mie affermazione di quelle della sua madre adottiva.

La conversazione fu piacevolmente interrotta da Emmett che annunciava l’arrivo di Edward.

"Famiglia ci siete?" era una voce melodiosamente famigliare questa volta.

"Non ci posso credere!" disse quando vide me seduta sul divano con la sua famiglia.

"Edward!"

Fui colpita non potevo credere a quello che vedevo. Edward era cambiato! Erano uno strano cambiamento non percepii subito la fonte. Compresi subito che non si trattava di un cambiamento fisico. I vampiri non cambiano negli anni o nei secoli. Ma mi aspettavo di ritrovarlo meno … meno felice? Forse era quello il cambiamento che percepivo? I suoi occhi brillavano più di quelli degli altri vampiri e non era la fame a farglieli brillare.

"Ti trovo in forma amico!" dissi non sapendo che altro dire.

"Oh si mi sento in forma anche io tutto grazie a questo splendore di ragazza che ho al mio fianco."disse lui.

Io fui spiazzata fino a quel momento ero rimasta concentrata sul cambiamento di Edward da non vedere chi altro c’era al suo fianco.

"Lei è Bella!" mi disse indicando colei di cui aveva magnificamente espresso doti.

"Oh ma noi ci conosciamo già!" disse Bella a Edward stupendo sia me e sia lui.

"Ci conosciamo?" le dissi io.

"Si tu sei cugina di Jake giusto?"

"Si sono io!" le risposi ancora confusa.

"Da piccole giocavamo insieme alla riserva quando venivo da mio padre in estate. Reby come sta?"

"E qui veramente!" dissi io indicando Reby che aveva sguardo di terrore e disapprovazione vedendo Bella … in quel modo.

"Calma Reby papà sa tutto ed era d’accordissimo come lo ero io!" disse Jacob cercando di tranquillizzare inutilmente la sorella maggiore. Ma Reby tremava già e io e Josh sapeva cosa volesse dire quel tremore.

"Jacob è meglio che la porti fuori!" dissi io cauta. Mentre cercava di sistemarmi tra Reby e Bella.

"Fidati Jacob portala fuori!" ringhiai io e allora Jacob comprese tutto.

"Ok vieni con me ti farò vedere!" le dissi con aria più dispiaciuta che spaventata.

Io e Josh ci guardammo non capendo le parole di Jacob. Ti farò vedere? Cosa voleva dire?

"Lei è un lupo?" mi chiese Edward distogliendomi dai pensieri sintonici con Josh.

"Si lei è un lupo ed è per questo che siamo qua. Prima volevamo essere certe che ci fossero altri come lei, per non sconvolgere nessuno. Poi Josh è ritornato a casa dopo una battuta di caccia molto lunga e ci ha detto di voi e dei Volturi e ha detto anche che con voi c’erano i lupi!"

"Quindi avete avuto la conferma che esistevano altri come Reby!" aggiunse Edward.

"Si esatto. Per quanto non augurassimo questo destino ad altri era un sollievo poter ritornare a casa e condividere questo peso che specialmente lei si portava dentro!"

"Oh alcuni di loro sono felici della loro condizione!" rispose velocemente Bella

Io la guardai torva.

"Si Quil e Seth ad esempio sono felici di essere lupi!" continuò lei"Beh Seth è felice anche di essere molto amico di Edward! Gli altri lo considerano un po’ strano per questo" ma io stavo pensando a Quil.

"Quil è un lupo? E io che l’avevo dato come probabile!" dissi più a me stessa che a Bella.

"Sai il nonno di Quil fa parte del consiglio!" mi rispose lei.

"Già si il nonno di Quil era parente lontano con la madre di Jacob se non sbaglio!"

"No ti ricordi bene!" mi disse lei serenamente.

"Ora se iniziate con le parentele mi fate venire mal di testa!" disse Edward che dietro di se nascondeva una ragazzina che non voleva da dietro di lui.

"Nessie sei tale e quale a tuo zio, non devi aver paura di lei!" disse Alice facendomi comprendere il perché si nascondeva. "Non è venuta qui a farti del male!"

"No Nessie mica mi chiamo Aro!" dissi io cercando di sdrammatizzare quel momento. Tutti risero alla mia battuta. E Reneesme sentendosi più sicura usci da dietro la schiena di Edward.

"Lei è la mia piccola peste, nostra figlia!" indicando lui e Bella.

"Figlia?" chiesi io ancora più stupita da tutto il resto.

"Si ti spiegherò con calma questa storia!"

"Tu non mi farai vedere vero?" dissi pensando ancora alle parole di Jacob a Reby.

"Io no ma se vuoi lei è bravissima a far vedere i suoi pensieri alla gente! Vero piccola?" disse verso Reneesme.

"Si a patto che non cambi nome e ti fai chiamare Aro o Caius!" disse lei.

"No non mi faccio chiamare ne con un nome e ne con l’altro nemmeno Marcus se ti fa stare più tranquilla, ok?"

Lei mi sorrise e vederla sorridere in quel modo mi spiazzò.

"Edward ma è bellissima!" dissi senza fiato.

"Oh ce lo dicono tutti!" disse lui fiero della sua famiglia.

"Cosi il brontolo Edward ha moglie e figlia?" dissi io ancora spiazzata da tutte quelle novità.

"Brontolo?" chiese Bella "Bel soprannome ci dovevo pensare anche io!" guardando il marito e forse ricordando qualche aneddoto passato.

"Da come ti conosco io eri un po’ brontolo!" confermai data la smorfia sulle labbra di Edward.

"Tu non mi hai mai visto innamorato però" disse lui e allora compresi tutto.

"Ecco cos’era il luccichio nei tuoi occhi! Era l’amore!"

"Ora inizia con le sue battute stile Woody Allen!"

Tutti si divertivano e l’argomento era diventato molto migliore rispetto a quello che si era preso prima dell’arrivo di Edward e della sua famiglia. Ma io ero preoccupata per Reby.

"E’ in mano di Jake sta bene!" disse Edward ricordando che davanti a lui ero un libro aperto.

"Vi conoscete cosi bene voi!" esplose Josh notando come Edward aveva esattamente capito i miei dubbi.

"Non è proprio cosi Josh!" dissi io a Josh "Edward sa leggere i pensieri quindi se stai facendo pensieri sconci su una della sua famiglia lui avrebbe il pretesto giusto per staccarti la testa e prenderti a morsi!"

"Meno male che non li sto facendo!" disse Josh valutando l’effettivo pericolo.

"Si posso confermare anche io che non li sta facendo!" disse Edward tranquillizzando l’ospite.

"Però a quanto vedo il vostro incontro è stato interessante!" aggiunse lui molto colpito.

"Si è stato il volo che mi sia meglio riuscito!" confermai io guardando Josh.

"E’ stato il volo più lungo che ho fatto io da quando sono vampiro. Mi è addirittura sembrato di capire come volare!"

Edward sorrise e anche chi aveva già ascoltato il racconto precedente di Josh sorrideva. Bella ci guardava senza capire veramente di cosa stessimo parlando.

"Tu non sei un vampiro?" mi chiese ma era più una conferma.

"No non sono un vampiro e non chiederlo d’avanti a Reby altrimenti si agita come prima ed Esme si ritrova un lupo fatto e trasformato in casa sua!"

"Oh grazie per l’avvertimento e allora se non sei un vampiro come hai fatto a difenderti da lui?" mi chiese molto intelligentemente indicando Josh.

"I miei poteri funzionano anche da umana Bella e non riesco ancora a capire quanti ne ho o se ne posso aggiungere altri!" risposi io.

Lei guardò Edward stupita come io avevo guardato lui quando mi aveva presentato Bella. Edward allora prese parola.

"Bella ti ricordi quando mi dicesti che se Angela fosse stata una strega si sarebbe unita alla nostra combriccola allegramente?"

"Si me lo ricordo. Tu mi dicesti anche che io non sapevo di cosa parlavo! – poi analizzando quello che Edward le aveva detto aggiunse – lei è una strega?"

"Esatto amore!"

Lei era stupita da quello che le era appena stato detto. Era come se le avessero detto qualcosa di incredibile e avesse saputo che si poteva realizzare proprio in quel preciso istante.

"Io da piccola ho giocato con una strega!" disse estasiata guardando prima Edward e poi me.

"Come al solito le tue reazioni mi lasciano di stucco!" disse Edward guardando la moglie divertito.

"Ma Bella è strana e lo abbiamo sempre saputo!" cantilenò Alice in difesa della cognata.

Bella invece fece la linguaccia ad Alice come se le sue parole fossero stato un insulto che io non avevo per niente colto dato la voce melodiosa con cui la ragazza aveva espresso la sua opinione sulla cognata.

Josh era divertito da quello scambio di battute e si capiva anche non leggendoli la mente che era sorpreso di quanto i Cullen fossero molto meglio rispetto a come se li era immaginati.

Esme che provava compassione per una che in realtà tutti pensavano l’avessero tradita. Alice e Emmett molto cordiali. Rosalie e Jasper erano più riservati però comunque educati e poi Edward Bella e Nessie come si poteva credere che la loro famiglia avesse potuto fare un torto all’intera razza vampira?

Mancava solo colui che aveva creato tutto questo, la sua famiglia: Carlisle.

Dopo un’ora di lontananza Jacob e Reby tornarono.

Io pensai che fossero direttamente andata alla riserva ma non se ne poteva andare senza salutare la famiglia Cullen che l’aveva accolta cosi gradevolmente essendo sorella di Jacob. E poi era meglio che alla riserva ci andavamo entrambe insieme perché almeno cosi aveva il supporto l’una dell’altra.

"E noi che pensavamo di essere uno strano trio, devi sentire i pensieri di Jacob e cambierai idea!" mi disse Reby rientrando proprio in quel momento con lui dalla vetrata dalla quale erano spariti.

Jacob mi guardo curvando in alto le sopraciglia.

"L’ho fatta divertire un po’!" mi disse.

"Cosa le hai fatto vedere?" gli chiesi io e curiosa dato che volevo divertirmi e vedere anche io.

"Oh vedrai non è niente in confronto a quello che abbiamo passato noi!"

"Io non posso vedere Reby!"le dissi sarcastica.

"Sei cieca?" mi chiese lei poi si riprese subito "Oh già beh te lo diremo a voce allora! Sai è un potere tra i lupi dello stesso branco quello di leggersi la mente. Meno male che non avevo niente di peccaminoso da non far vedere a mio fratello!"

"Allora in questa stanza ci sono tre esseri viventi che sanno leggere il pensiero!" disse Josh.

"Non il pensiero di tutti solo di quelli della mia stessa specie e del mio stesso branco. Quindi Josh stai pure tranquillo continuerò a leggerti la paura solo negli occhi quando sono lupa!" disse lei a mo di maestrina.

"Ah ah … " rispose Josh non aggiungendo altro forse per non far arrabbiare Jacob.

Reby notò l’imbarazzo di Josh e ci ricamò sopra.

"Senti anche tu?" mi chiese.

"Io non sento niente forse inizi a sentire gli spiriti della foresta? Uuuuuuuuuuhhhhh uhhhhhhhh" dissi io sapendo dove voleva andare a parare lei.

"Ah ah no il silenzio!" dissi secca lei.

"Solo perché c’è Jacob!" cantilenai io.

"Oh se vuole rispondere a mia sorella faccia pure basta che non la tocca con un solo dito!" disse Jacob sentitosi chiamato in causa.

"Grazie allora risponderò ma non la toccherò Jacob!" rispose Josh a Jacob.

Lui fece un cenno affermativo.

"Oh avrete fame, probabilmente! Vado a vedere se c’è qualcosa in cucina!" disse Esme non sentì nemmeno le nostre risposte contrarie al fatto che ci desse di più di quello che già ci aveva dato.

"Jake mi raggiungi?" disse sicuramente dalla cucina.

"Si Esme arrivo!" disse Jacob che si precipitò a dare una mano ad Esme.

Io non capii subito il gesto di Esme ma Reby ne restò stupita piacevolmente.

"Che c’è?" le chiesi io.

"Beh se lei tocca il cibo io avrei sentito di più la puzza … mentre se lo tocca Jacob la sento di meno!" disse toccandosi il cuore.

"Si esatto è per quello che ha chiamato Jake!" confermò Edward.

"Quindi la storia della puzza non è una balla inventata da voi due per essere ancora più insopportabili!" compresi io.

"Ti avevo detto che non era una bugia!" disse Reby contrariata.

"No, è vera!" confermò nuovamente Edward.

"Anche io quando ero ancora umana ho pensato fosse una bugia di Jake e Edward per essere ancora più insopportabili fra di loro, ma quando sono diventata vampira ho capito che era vero!" aggiunse Bella.

Finita l’euforia per i vecchi e nuovi incontri stava prendendo piede la stanchezza per il viaggio. Ovviamente solo io mi sentivo stanca. Josh era un vampiro cose del genere per lui non esistevano più. Reby si era fatta una corsetta lupesca nel bosco e quindi la sentivo ancora energica affianco a me. Io volevo aspettare Carlisle prima di andare via. Lui sicuramente stava lavorando e quindi non era ancora riuscito a raggiungerci.

Esme ci preparò il pranzo e come preannunciato da Reby fece portare la sua porzione da Jacob.

"Grazie" disse Reby ad Esme. Era la prima volta che la sentivo ringraziare un vampiro. Non mi parse nemmeno una cosa minimamente possibile.

Carlisle riuscì a raggiungerci mentre stavo prendendo il caffè.

"Non ci posso credere!Che bella sorpresa!" disse quando mi vide seduta con la sua famiglia nel salotto di casa loro.

Non potei fare a meno di abbracciarlo. E lui si sistemò vicino a me per sapere tutto della mia visita cosi spiegai tutto di nuovo anche a Carlisle. Fu stupito nel constatare a quanta velocità la loro vittoria sui Volturi si era diffusa.

"Io direi che è un bene, almeno ora si sanno le vere intenzioni dei vampiri di Volterra!" disse quando conclusi tutto il mio racconto.

"Si signor Cullen sono riuscito a non farmi uccidere da Aro e company!" gli risposi io.

"E’ stata solo fortuna e poi avevamo Sioban dalla nostra parte. Con lei che aveva pensato di non fare la guerra non poteva di certo andare diversamente!"

"E’ un potere molto particolare" notai io un po’ scettica.

"Si particolarissimo!"rispose lui.

"Ma da solo non può fare niente se non ci sono le giuste basi perché accada!"

"Questo è anche vero! Avevamo Bella dalla nostra parte e i lupi anche. Sono stati tutti fattori che hanno influenzato la buona riuscita del pensiero di Sioban." Convenne alla fine Carlisle.

Intanto le luci di quel giorno stavano già lasciando spazio alle stelle. E dovevamo tornare a casa. Reby non era più nella pelle per l’evento. Josh aveva parlato con Carlisle ed egli stesso gli aveva offerto alloggio presso la sua casa

quindi era sistemato anche lui. Jacob non vedeva l’ora di vedere la faccia che avrebbero fatto i membri della sua famiglia a vederlo arrivare con noi.

C’era cosi tanto da dire che una sola giornata non bastava per nessuno. E il pezzo forte doveva ancora arrivare.

Casa Black era meno parsimoniosa di casa Cullen.

   
 
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