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Autore: Armida    21/05/2011    2 recensioni
Come nel migliore degli Happy-Ending, la storia di Harry Potter si conclude con la pace. Ma mantenere la propria felicità nella vita reale, non è sempre facile come sembra. Anche i problemi apparentemente più insignificanti possono causare situazioni inaspettate, situazioni spinose. La vita reale è spinosa senza dubbio. Per questo a volte è bello perdersi in un libro... Guardava fuori la finestra della camera di Ron, alla Tana. Non poteva essere possibile, non poteva essere successo davvero tutto questo...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 La mattina successiva Harry e Ron si svegliarono di buon'ora, convinti di essere i primi. Constatarono però tristemente che erano comunque gli ultimi. Il signor Weasley era corso al Ministero insieme a Percy. Charlie era andato a fare compere a Diagon Alley accompagnato da Ginny, Hermione e i genitori, e George che doveva andare al negozio.
Insomma si trovarono a far colazione con la signora Weasley, più pensierosa del solito.
Quando provarono a chiederle cosa fosse successo, borbottò qualcosa come: "Mi sentiranno quelle due... ora che tornano... cambiare idea, così... per la barba di Merlino!". Ron e Harry, intuendo che parlava delle ragazze, evitarono di insistere.
"Andiamo a farci un giro sulle scope?" il brunetto annuì e si dileguarono fuori.

Le ragazze tornarono per pranzo, sole; gli altri avevano deciso di trattenersi a Diagon Alley, mentre i genitori di Hermione erano tornati a casa, anche se sarebbero dovuti rimanere ancora una settimana... un'altra informazione però stava per sconvolgere la Tana...
Ginny entrò con l'amica dalla porta sul retro, cercando di non farsi notare, ma i ragazzi che stavano razziando la cucina, affamatissimi dopo una serie di passaggi mozzafiato sulla scopa, le beccarono in pieno.
"Perchè tutti quei libri?" domandò sbigottito Ron guardando com'era carica Hermione. La rossa schizzò via per le scale, mentre l'altra rimase lì mordendosi appena il labbro. Incurvò la bocca in un sorriso, guardò le scale, fissò un momento i ragazzi ancora silenziosi e chiamò Ginny: "Vieni ad aiutarmi!".
"Dove sono i tuoi?" domandò Harry che non capiva il comportamento dell'amica.
"Stanno tornando a casa..." Hermione si rese conto di aver detto più di quanto avrebbe voluto.
"Perchè?" domandarono all'unisuono i ragazzi.
"Ginny!" Hermione era disperata, ma non si decideva a raggiungere l'amica. Arrivò la signora Weasley in suo soccorso.
"Oh, cara, siete già tornante? Credevo sareste rimaste anche voi a Diagon Alley" disse posando una cesta di verdure sul tavolo della cucina e aggiungendo con un colpo di bacchetta una pentola sul fuoco "Ah, meglio così! Allora preso tutti i libri? Avvisato Kingsley? Il nuovo preside?"
"Avvisato chi di cosa?" domandò Ron, esprimendo lo stesso pensiero di Harry.
Intanto Ginny, spuntata alle spalle dei ragazzi, faceva segnali di fumo alla madre intimandole di non dire niente, idem Hermione che con le mani si chiudeva la bocca sperando che Molly capisse, ma la donna incurante di entrambe rispose: "Che hanno rinunciato e torneranno a scuola regolarmente senza frequentare altri corsi...". I ragazzi si voltarono di scatto beccando l'occhiata sconvolta che le due si erano lanciate.
"Ops" borbottò la signora Weasley capendo solo allora di aver rivelato un segreto importante.
La rossa e la bruna furono investite dai ragazzi che si lamentarono di non sapere mai niente per tempo, di non capire mai le loro scelte e così avanti... dopo alcuni minuti di sproloquio furono zittiti dalla Granger che, saccente come sempre, sbottò: "Abbiamo deciso stanotte di rinunciare all'operazione e mi sembrava giusto in ogni caso concludere gli studi. Stamattina dormivate, come al solito, quando volevamo dirvelo e io dovevo comprare i libri per non rimanere senza."
"Per questo i tuoi non sono rimasti" Ron cominciava a capire "E gli esami? Hermione tu li hai già fatti"
"Li rifarò!" Ron era incredulo.
"Perchè avete deciso di rinunciare? Era un progetto importante per voi... potreste pentirvene...". Intervenne Harry.
"Non sono affari vostri" lo schernì la fidanzata
"Non ve lo diremo mai" ribadì l'amica e corsero via lasciando gli altri due di stucco. "Che cavolo le è preso?" il rosso alzò le spalle.
Da quel momento si scatenò una battaglia maschi contro femmine tra le mura della Tana: i ragazzi domandavano a tradimento alle ragazze "Perchè?" sperando ingenuamente che queste rispondessero distratte; dall'altro lato Hermione e Ginny facevano di tutto per scappare e stare in santa pace per mettere appunto i loro programmi per il futuro. Inizialmente la cosa era divertente per entrambi, ma verso sera sia Harry che Ron, che le due gentil dame, non ne potevano più di quella continua guerriglia, cominciavano ad avere il mal di testa e la triste sensazione di non aver concluso nulla.
Così quando per l'ennesima volta Harry domandò a Ginny: "Perchè?" stavolta prendendola dai fianchi e sussurrandoglielo nell'orecchio, questa rispose di getto: "Non volevamo lasciarvi..."
"Cosa??" esclamò il brunetto "Scherzi??" Ron entrò caracollandosi nella stanza "Ci sei riuscito?" domandò entusiasta. Hermione che lo seguì con calma, nel constatare che nessuno rispondeva, capì che l'amica aveva ceduto e borbottò qualcosa che suonava come: "e io che credevo avrei ceduto per prima..." .
La rossa rimase immobile. Capendo che il momento era delicato Hermione trascinò Ron fuori, per spiegare anche a lui la questione. I ragazzi dentro rimasero ancora in silenzio, immobili: lui ancora con le mani sui fianchi di lei, lei ancora con le braccia incrociate sotto il seno e il collo tirato lontano dalla bocca dell'altro.
Un urlo di giubilio seguito da una lunga pausa di silenzio fece capire alla coppia che Ron aveva appreso felicemente la notizia. Un po' meno contenta era Hermione che era rientrata dopo poco stizzita strillando: "Egoista!" e che era salita di volata su per le scale. La coppia dentro era ancora immobile. Ron seguì dopo poco la ragazza alzando le spalle.
Harry guardava insistentemente i capelli rossi davanti a lui.
"Va bene così? Va davvero bene, per te?" Ginny annuì. "Forse non era quello che volevo..." spiegò "mi sono resa conto che avevo voglia di allontanarmi dalla mia famiglia, ma... è troppo presto. Poi non mi andava davvero di allontanarmi da te: non mi sono resa conto di cosa significasse starti lontana di nuovo finchè non me l'ha ricordato Hermione..." si voltò di scatto avvicinando il suo viso a quello del ragazzo, che sorrise di rimando. "Grazie" bisbigliò avvicinandosi alle sue labbra. Rossa, Ginny è tutta rossa. È un fuoco continuo. È viva. Oddio se la amo...
Harry si sentiva totalmente inebriato, ma qualcuno si schiarì rumorosamente la voce lì vicino e il ragazzo tornò immediatamente alla realtà: il signor Weasley. Classico. George dietro di lui scoppiò a ridere, mentre Percy lo guardò con fare severo. Si allontanarono di scatto guardando da un'altra parte, quasi fischiettando. George continuava a ridere mentre Arthur disse semplicemente "Buonasera a tutti" scandendo ogni sillaba. Fortunatamente arrivò la signora Weasley a sciogliere la situazione.

ARMIDA DICE CHE:
Le due ragazze sarebbero dovute partire...invece...rimangono a scuola. La lontananza fisica, forse, li avrebbe avvicinati di più, invece così, che sono relativamente più vicini... bhè vedrete. Recensite vi prego, è fondamentale per me capire cosa ne pensate.... anche solo poche righe! Grazie comunque a tutti coloro che leggono! Al prossimo capitolo...

  
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