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Autore: Nefastiaable    22/05/2011    5 recensioni
Darren non riusciva a credere a quello che stava provando. Non aveva limiti mentali, non li aveva mai avuti, ne era certo ma quanto stava succedendo negli ultimi giorni, nella sua testa e al suo corpo, cominciava a farlo dubitare di se stesso.
Aveva conosciuto Chris e gli altri membri del cast alla prima riunione, in cui era stato presentato come colui che avrebbe interpretato Blaine, il 'potenziale ragazzo di Kurt'. Nulla da dire sui giorni a seguire. Prove, riprese, uscite di gruppo, divertimento...il solito. Aveva imparato a conoscere i suoi colleghi, soprattutto Chris con il quale si trovava decisamente in sintonia. Sicuramente una fortuna, si ritrovava a pensare sempre più frequentemente; non ci sarebbe stato nulla di peggio di trovare antipatico un collega con cui avrebbe dovuto recitare parti molto intime.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Questa è la mia prima FF, abbiate pietà :D
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chris aspettò una decina di minuti prima di alzarsi dalla sedia. Sentiva il proprio corpo attraversato da ondate di desiderio talmente intense da lasciarlo intontito. Era quantomeno inutile ripetersi come un mantra che aveva baciato Darren. Davanti a tutti. Durante le prove. Prove che gireranno nuovamente proprio a causa di quei dieci minuti in paradiso. Non seppe dire con esattezza cosa l'avesse fermato dall'alzarsi e sbatterlo contro il tavolino, buttando all'aria quelle insignificanti cianfrusaglie sceniche.
Se solo ripensava alla mano di Darren, al modo in cui l'aveva accarezzato, al modo in cui aveva sorriso quando aveva sentito la sua eccitazione. Se solo ripensava a quel dannato Ryan Murphy che l'aveva interrotto! Chissà se avesse continuato cosa avrebbe fatto...come l'avrebbe fatto. Aveva pensato a Darren in quel modo molte volte ma ora, ORA, sapeva anche cosa si provava. Non poteva farsi trovare ancora lì dopo la pausa. Nel giro di un'ora sarebbero ritornati tutti per riprendere a girare e lui avrebbe fatto una figura pessima.

Finalmente si alzò e, con passo un po' malfermo, si diresse verso la zona relax dov'erano disposti i tavoli e i piatti a buffet. Non aveva fame. Non riusciva a pensare al cibo al momento ma, quando oltrepassò la porta della sala, si bloccò nel vedere tutti allo stesso tavolo, incluso Darren, che parlavano e ridevano. Lui non appariva minimamente imbarazzato, sembrava un giorno qualunque. Si fermò a guardare i colleghi da lontano, sorridendo, convinto che fossero davvero un bel gruppo. Si soffermò soprattutto su Darren, sul suo volto appena esploso in una risata sicuramente dovuta a una battuta di Mark, e subito gli si contorse lo stomaco desiderando che quell'incontro in camerino avvenisse immediatamente.
Si sbottonò la giacca della divisa della Dalton che ancora indossava per sfilare dal taschino interno il cellulare. Strinse i denti in una palese dimostrazione di impazienza, scrisse "Nel tuo camerino. Ora." e lo inviò a Darren, quindi passando nelle vicinanze del tavolo per farsi notare, si diresse proprio verso il camerino. Il passo spedito attirò l'attenzione di Lea che, con il suo solito tono provocatoriamente malizioso, urlò nella sua direzione "Come mai tanta fretta Chris?". Tutta la tavolata fece silenzio per ascoltare lo scambio di battute. Erano tutti curiosi di scoprire l'evolversi della storia e glielo si leggeva chiaramente in faccia. Anche Darren alzò lo sguardo dal cellulare, dopo aver letto l'invito del collega; strinse le labbra in attesa del momento opportuno per esaudire il suo desiderio.

Chris, che non sperava assolutamente di riuscire a farla franca, rallentò il passo e con aria falsamente ingenua le rispose "Ahm...accetti un 'di là' come risposta?" e dall'eloquente espressione di Lea capì che la rdomanda era da considerarsi relativa. Sbuffò visibilmente insofferente ma le concedette una risposta esauriente, almeno per i suoi standard. "Ho una cosa da sbrigare. E non intendo dichiarare di più!" si affrettò ad aggiungere non appena la vide aprire bocca per controbattere. Lanciò una veloce occhiata a Darren, che abbassò lo sguardo per trattenere una risata, prima di continuare per la sua strada.
A tavola ripresero le chiacchiere con Lea che scambiava battute volgari con Dianna su quanto era successo sul set, indifferente della presenza di uno dei protagonisti. Il protagonista in questione, infatti, sembrava più interessato al suo cellulare che ad ascoltare loro. La vista acuta delle due comari non si lasciò sfuggire nulla. Darren inviò in risposta un breve "Accidenti...corro!" prima di sollevare lo sguardo e annunciare, come se si fosse improvvisamente ricordato di un affare urgente, "Credo che andrò a rivedere le battute" .Novellino. Si dovette subire gli sguardi biasimanti di Lea e Dianna, che risposero con uno scettico "Certo!" in coro. Le fissò per qualche istante, quasi fulminandole, prima di appoggiare i palmi delle mani sul tavolo e alzarsi per scavalcare la panca su cui era seduto, al fianco di Cory.
"Ci siamo. Ecco il secondo round. Partono le scommesse?" esclamò Lea non appena Darren si fu volatilizzato, guarda caso proprio nella stessa direzione che poco prima aveva preso Chris. Tra le risate generali Mark sbattè una banconota sul tavolo "Cinque dollari che se lo scopa!" Dianna arricciò il naso mentre appoggiò delicatamente altri 5 dollari sopra quelli di Mark "Quanto sei volgare! Darren è etero. Però sono così carini!" mormorò sognante voltandosi verso Lea per avere la sua conferma. "Etero? Gli potranno anche piacere le donne ma quello è stato...wow!" Appoggiò altri 5 dollari e di seguito fecero lo stesso Cory e Kevin. "Mi ricordo l'effetto che ebbe su Chris l'arrivo di Darren. Sapeva della sua esistenza tramite...delle rappresentazioni teatrali, credo, che fece su Harry Potter. Ah, a proposito, una gran figata A Very Potter Musical! " prese appena fiato prima di ricominciare "Ho dovuto sciropparmi ogni. minimo. commento su quanto fosse bello, bravo, adorabile e fisicamente attrente" scosse la testa come se fosse completamente esaurita quando invece si divertiva a raccontare quel tipo di aneddoti sul suo collega, difatti non riusciva a smettere di sorridere "Cavolo, ragazzi, Chris è completamente fuori per Darren. No dico ma avete visto quel bacio?!" esclamò stupefatta indicando verso il set, con un indice "Non ci avrei scommesso mezzo dollaro ma ora..beh..wow!" portò le mani in avanti come se volesse difendersi da un attacco e i loro discorsi ripresero senza sosta. Cosa pensava Chris prima? Che bel gruppo? Sì, che bel gruppo di pettegoli!

Chris aspettava da qualche minuto, fremendo, fuori dal camerino di Darren; era ridicolmente nervoso tanto che si continuava a torcere le dita camminando avanti e indietro completamente combattuto dal desiderio per il collega e dalla voglia di parlare dall'accaduto.
Darren sembrava essere posseduto dallo stesso sentimento del collega visto quanto aveva affrettato il passo, non appena fuori portata degli sguardi curiosi.
Quando lo vide, avvicinandosi, fece un sorriso titubante e una volta dietro di lui gli prese un braccio per fermarlo e farlo voltare verso di sè. Si fissarono per un interminabile istante, in cui lessero nei loro occhi soltando brama, prima che Darren lo spingesse contro il muro, facesse scivolare entrambe le mani ai lati del suo volto e si fiondasse sulle sue labbra con forza, quasi volesse divorarlo.
Chris ebbe il tempo di pensare solamente "Oh mio Dio!" prima di rispondere al bacio afferrando con una mano un lembo della camicia di Darren, tirandolo a sè, e infilare l'altra tra i suoi capelli stringendo qualche ricciolo tra le dita. Voleva con ogni fibra del suo essere appropriarsi di quel corpo e glielo dimostrò attirandolo maggiormente verso di sè, strattonando la camicia per sfilarla dai pantaloni e potersi intrufolare sotto, a contatto con la sua pelle.

Se Chris era così smanioso era solo colpa dei mesi di astinenza dovuti alla stramaledetta cotta per il collega che ora si stava letteralmente mangiando. Darren, dal canto suo, non era da meno ma non riusciva a dimostrare la sua voglia come sapeva di essere in grado di fare. Era come bloccato. Non sapeva esattamente dove mettere le mani; desiderava toccarlo, accarezzare ogni millimetro del suo corpo ma non sapeva come, mentre invece notava che Chris sapeva esattamente cosa voleva e come ottenerlo. Si limitò a far scivolare le mani sul collo di lui fino alle spalle, a cui si aggrappò, mentre gli si premeva addosso con il bacino desideroso di sentirlo contro di sè.

Il bacio sembrava voler durare un'eternità; su quello erano totalmente compatibili. Darren si accorse di desiderarlo in modo talmente impetuoso che per un attimo vacillò separandosi, approfittando di quella pausa per sogghignare e mormorare, tra il respiro affannoso di entrambi "Non se la sono bevuta" non aprì gli occhi per guardarlo, voleva assaporare appieno quelle sensazioni senza l'ausilio della vista. Tutto era enfatizzato quando si eliminava la vista; il suo odore, la consistenza delle labbra e della pelle di Chris, il suo sapore erano qualcosa di talmente invitante che non riuscì ad aspettare la sua risposta e gli si fiondò addosso. Chris non sarebbe stato in grado, in ogni caso, di rispondergli tanto era impegnato a reimparare a respirare. Fece scorrere entrambe le mani sui fianchi di Darren sfilandogli del tutto la camicia dai pantaloni, raggiungendo la schiena "Sei...così caldo..." mormorò tra le sue labbra, senza riuscire a staccarsi. Ogni carezza pareva di fuoco tanto era infiammato il suo bisogno di quel ragazzo.
Darren rabbrividì mordendogli d'istinto il labbro inferiore prima di accarezzarglielo, lentamente, con la lingua. Nessuno dei due sembrava intenzionato a smettere; nel momento in cui Chris fece scivolare una mano alla cintura dei suoi pantaloni, però, Darren lo bloccò tirandosi indietro e aprendo finalmente gli occhi "Aspetta..." sussurrò passandosi una mano sulla bocca decisamente umida e infilando l'altra nella tasca dei pantaloni per prendere le chiavi del camerino. Chris lanciò un'occhiata da una parte all'altra del corridoio per controllare che non ci fosse nessuno, ansioso di riprendere a baciare Darren e lui, con la stessa impazienza dell'amante, non riusciva a centrare la toppa con la chiave. Chris, ormai al limite della sopportazione fisica, gli rubò le chiavi di mano e aprì la porta tirandoselo dietro dalla cravatta.

Quell'impetuosità stupì Darren che lo guardò con tanto d'occhi mentre, non ancora del tutto dentro al camerino, gli si scagliò nuovamente addosso ricominciando a divorarlo. C'era quasi ossessione in quei baci e una fretta che preoccupò un po' Darren, perchè decisamente non conosceva quel lato del collega e ovviamente non se lo aspettava. Non poteva che esserne compiaciuto. Senza dividersi si tolserò le giacche della Dalton e, solo allora, Chris scalciò la porta per chiuderla. Fu forse il rumore del colpo o chissà cos'altro ma finalmente si staccò da Darren, fissandolo come solo un predatore può fare con la sua preda.
Si guardarono, entrambi senza fiato, per qualche istante prima che Darren si rendesse conto di quanto era appena successo ed esclamasse "Christopher tu. sei. incredibile!" completamente sorpreso ma anche divertito dall'irruenza che gli aveva appena dimostrato.
Soffiò l'aria in eccesso dalla bocca aspettando che il sangue nelle sue vene riprendesse a pompare in modo normale, sovraeccitato dall'ardore del suo collega, quindi appoggiò il sedere al tavolino dove di solito erano collocati profumi e altre cianfrusaglie sceniche, guardando finalmente ciò che restava della divisa.
"Ma come..ma come hai fatto in meno di cinque minuti a ridurmi così?" si voltò verso lo specchio e osservò senza parole anche lo sconvolgimento dei capelli.
"Ci ho messo anche troppo...credimi" replicò Chris non ancora del tutto ristabilito, con malizia. Alla risata di Darren rispose con la stessa moneta prima di abbassare lo sguardo sulle giacche delle divise a terra e infine sull'aspetto globale del collega.

Non poteva crederci ma non aveva tempo, nè voglia di porsi quesiti emblematici. Con l'espressione e la voce ancora carichi di desiderio gli si rivolse senza smettere di guardarlo "Non dovremmo parlarne con gli altri" sentenziò prima che Darren si voltasse a fissarlo, scettico "Sei davvero convinto che non si siano accorti di nulla?"
"Ovvio che se ne sono accorti...dopo quello che mi hai fatto sul set! Ma di...questo, non dovremmo parlarne." concluse, apparentemente convinto che la sua fosse una giusta decisione. Non ne era del tutto persuaso ma al momento la sua mente ancora in fibrillazione non riuscì a suggerirgli nulla di meglio.
Darren aspettò qualche secondo a rispondere un po' perplesso per le sue parole ma poi annuì, nonostante non avesse un'idea precisa; ci avrebbe pensato una volta solo, una volta lontano dalle tentazioni.
"Come vuoi Colfer. Te ne volevo parlare ma non mi aspettavo...questo!" sbattè di riflesso le palpebre, meravigliato, portandosi una mano tra i capelli per dargli una parvenza di ordine, inutilmente. "Ti desidero così tanto che non hai idea...di come mi sento. Questa cosa mi sta facendo diventare pazzo! Da quanto è cominciata? Due giorni? E non riesco che pens-" Chris lo interruppe aggrottando la fronte, nonostante fosse colpito da quella dichiarazione. "Come scusa...due giorni? Che significa?" Era sicuro di sapere cosa passasse per la sua testa. Era ovvia la sua confusione. Un etero che scopre di essere attratto da un altro ragazzo? Manderebbe in confusione anche lui scoprire di essere attratto dall'altro sesso; il solo pensiero, però, lo fece rabbrividire.
"Beh...è per questo che ieri sera sono venuto a trovarti, ecco..." alzò gli occhi al cielo con evidente sforzo, sentendosi in imbarazzo nell'ammettere che era lui la causa della sua eccitazione. Chris non colse subito ma non appena il neurone si mise in funzione spalancò la bocca, arrossendo appena, per poi esclamare con ironia "Era per questo che..eri così eccitato?" aspirò aria dalla bocca ancora spalancata trattenendosi dal ridere perchè più che divertito era terribilmente esaltato dall'idea.
"Quindi io ti eccito..." mormorò malizioso e provocatorio avvicinandosi a Darren che, stimolato dal suo tono di voce, strinse le mani sui bordi del tavolo mentre lo guardava con avidità; i suoi occhi nuovamente accesi dalla passione non riuscivano a staccarsi dalle movenze feline di Chris, ne era totalmente ipnotizzato e ciò gli fece istintivamente paura. Nemmeno una donna lo aveva stregato in quel modo. Scuotendo la testa si riprese giusto in tempo per borbottare "Sì, te lo stavo dicendo." il tono improvvisamente freddo fece bloccare Chris, a poco meno di un metro da lui.
Tutta la sua sicurezza scemò non appena sentì quella risposta e lo fissò timoroso di aver esagerato. Lui era così. Sembrava ingenuo, calmo, infantile ma era così, era passionale infondo e Darren aveva risvegliato proprio quella parte di lui.

Accortosi di averlo spaventato si affrettò ad abbassare lo sguardo, scuotendo il capo "Non volevo essere così freddo. Perdonami. Sono confuso." A quel punto Chris strinse le braccia al petto e lo fissò per qualche istante soppesando le parole "Non voglio complicazioni Darren. Questa cosa è successa troppo in fretta. Una cosa è chiara: io ti eccito. Mi desideri. Posso quasi sentirne l'odore." la voce roca era carica di desiderio, ma non poteva farne a meno. Non c'era ancora stato il tempo di raffreddare i bollenti spiriti e tutto, nel corpo e nella voce di Chris, urlava sesso. C'era un livello di tensione sessuale nell'aria che rendeva difficile respirare o muoversi. Darren si rendeva conto che finchè non consumavano la loro passione non avrebbero mai avuto una conversazione seria. "Quindi" riprese Chris moderando il tono "finchè non avremo capito cosa sta succedendo, ti prego, evitiamo di appendere i manifesti. Tu lo sai che puoi essere te stesso con me. Senza problemi." C'era un non so che di tenero nella sua voce mentre concludeva il discorso, allungando una mano al suo viso per accarezzarglielo delicatamente. Erano soprattutto amici.
"Quindi non vuoi parlarne." dedusse Darren non del tutto contento ma ugualmente sollevato. "Non ora." rispose Chris controllando l'ora. "Ora decidi. Mancano 20 minuti all'inizio delle riprese. Vuoi che me ne vada?" chiese riproponendo lo stesso tono provocatorio di poco prima. Darren sorrise invitante "Non ti muovere da li!"


***

Si presentarono sul set con un ritardo di 10 minuti e videro tutti raggruppati attorno a Ryan che, quando si accorse della loro presenza, ebbe la decenza di mostrarsi notevolmente imbarazzato e a disagio. Darren che non aveva notato le loro espressioni perchè impegnato a sistemarsi la camicia nei pantaloni, esordì visibilmente euforico "Allora si gira?" Chris al suo fianco, con le mani in tasca, sembrava essere appena uscito da un book fotografico visto quanto era perfetto. Entrambi portavano visibi segni del loro incontro clandestino ma, a parte un'occhiata di Mark al piccolo taglietto appena sotto il labbro inferiore di Chris e una di Lea che non sembrava del tutto contenta, nessuno osò commentare il loro arrivo insieme. Ryan si avvicinò con un cd in mano, più di uno a dire la verità, tutti nelle loro custodie ben protetti e sigillati.
Nessuno sembrava intenzionato a guardarli negli occhi, tranne Dianna che aspettava le loro reazioni a quanto gli stava per dire il regista.
"Cos'è successo? Cosa sono quei cd?" chiese Chris indicandoli con le mani. Ryan si affrettò a rispondere "Sono riapparsi." Silenzio. Sia Darren che Chris abbassarono lo sguardo sui CD che Ryan stringeva tra le mani, quasi fossero un tesoro.

Chris aggrottò la fronte portandosi un dito alle labbra pensieroso ed allo stesso tempo concentrato a non arrabbiarsi. La versione isterica di Chris non era un bell'evento a cui assistere. "Ti chiedo scusa Ryan. Fammi capire bene se ho compreso ciò che hai appena detto." ispirò lentamente, controllando la voce mentre sui volti di Kevin e Chord cominciava a manifestarsi una certa inquietudine. Mark invece si avvicinò di un passo chinandosi in avanti per guardare meglio il taglietto sul labbro di Chris. Lui, da gentiluomo, fece finta di non accorgersene "Quelli sono i fantomatici video delle riprese del bacio che solamente questa mattina ci hai detto erano scomparsi?"
Ryan deglutì e si sforzò di sorridere conoscendo bene che quelle domande retoriche di Chris preannunciavano solamente tempesta, quindi si limitò ad annuire serrando gli occhi. Darren notando le espressioni preoccupate di tutti, ad uno ad uno, ignorando volutamente Mark, sollevò lo sguardo su Chris che stava veramente sforzandosi di non scoppiare; gli occhi sbarrati e le vene del collo leggermente gonfie non presagivano nulla di buono. Istintivamente gli appoggiò una mano alla base della schiena intimandogli silenziosamente di calmarsi e il gesto, strano ma vero, sortì l'effetto desiderato.

Chris sbuffò fuori l'aria trattenuta nei polmoni pronti ad esplodere e socchiuse gli occhi. "Va bene." alchè li riaprì e fece un sorriso dei suoi, molto ampi, che sapevano illuminare la stanza. Se era possibile la sua reazione fece preoccupare maggiormente i presenti anche se a nessuno era sfuggito il gesto di Darren. Si lanciarono delle occhiate prima che Lea, leggermente irritata, sbottasse "No fammi capire. Criss ti tocca e dimentichi tutto? Niente esplosioni? Ci aspettavamo dei fuochi d'artificio, diamine, Chris!" sembrava davvero irritata dalla mancata reazione, forse amava i drammi più di quanto immaginasse. Chris roteò gli occhi per poi abbassarli sulla collega guardandola con sufficienza "Non capisco perchè ti lamenti. Sei la solita esagerata." Pur ignorando volutamente l'insinuazione non si allontanò da Darren e lui, di conseguenza, non tolse la mano dalla schiena ma anzi cominciò a muoverla in piccoli cerchi per allentargli la tensione. Peccato che quel semplice gesto sortì uno strano piacevole effetto secondario.
A quel punto non si poteva più evitare l'insistenza di Mark che sovrastava Chris continuando a fissargli le labbra "Dimmi Colfer, come ti sei procurato quel taglio?" dato il tono accusatorio gli mancava solo la lampadina puntata in faccia ed era perfetto. Chris, infastidito, fece un passo indietro costringendo Darren ad interrompere il contatto. "Cosa stai insinuando Salling?" replicò usando il cognome in modo sarcastico pur iniziando a sentirsi nervoso. Darren aveva ragione; era un'utopia sperare che il gruppo facesse finta di nulla, quindi doveva prendere una decisione e sicuramente non era quella di interrompere la sua...cosa...con Darren. "Ti sei forse tagliato con la linguetta della Diet Coke?" suggerì Dianna facendogli l'occhiolino.
Darren, che fino a quel momento non aveva osato aprir bocca, s'inserì nel dibattito esibendo uno dei suoi sorrisi radiosi "Ragazzi. Ragazzi. Andiamo. Tutto si è risolto. Perchè non continuiamo le riprese e ci dimentichiamo di questo piccolo incidente?" fin troppo diplomatico e calmo per i suoi standard, tanto che dovette sopportare gli sguardi increduli di tutti. "Voglio dire...ahm...Lea che capelli fantastici oggi!" messo alle strette ripiegò su un falsissimo complimento per deviare il discorso che aveva preso una piega indesiderata per entrambi. Quando Lea stava per esprimere la sua opinione, con tanto di pugnetti sui fianchi in stile Rachel, Chris alzò la voce "Ora Basta!" facendo calare il silenzio.

Era raro che alzasse la voce, quindi doveva essere proprio irritato. Li guardò tutti uno per uno rivolgendosi per primo a Mark "Sei un idiota. Il taglio l'avevo già da prima, dev'essersi solamente infiammato. Niente che un po' di crema disinfettante non possa curare! Tu invece..." continuò puntando un dito in direzione di Lea "...ma si può sapere cosa vuoi da me? Non fai altro che punzecchiarmi!" Si rese conto di esagerare quando ormai le parole furono uscite dalla sua bocca ma si sentiva davvero messo alle strette. Voleva assolutamente mantenere segreta qualsiasi cosa ci fosse con Darren, anche se si rendeva conto fosse inutile visto quanto era successo durante le prove. Sembra più un capriccio infantile, il suo. Un modo per non condividere qualcosa di assolutamente fantastico.
Attesero tutti con il fiato sospeso che fosse Lea, questa volta, a scoppiare, tanto che Dianna le si avvicinò infilando silenziosamente la sua mano in quella della collega, stringendola dolcemente. Nessuno sembrava volersi esprimere, persino Ryan aveva deciso di tagliare la corda.
La sola reazione che concedette la diva fu un'uscita ad effetto e Dianna la seguì lanciando un'occhiataccia carica di rimproveri a Chris, che lo fece sentire a disagio. Dianna era in grado di lanciare degli sguardi davvero terribili quando si metteva d'impegno.
"Vado a scusarmi" mormorò sconfortato Chris seguito dallo sguardo affranto di Darren, che si dovette sforzare per restare immobile. Rimasto solo con Mark, quando si voltò, si sorprese di avere i suoi occhi addosso "Ti sei innamorato di me Mark?" scherzò sarcastico per sdrammatizzare la situazione, già abbastanza strana senza il suo aiuto. Mark grugnì qualcosa e infine borbottò "Te lo stai scopando Criss?" molto diretto e serio, non c'è che dire. La domanda spiazzò palesemente l'interessato perchè rimase senza parole "Cosa?" gli chiese, cominciando a stufarsi del suo atteggiamento da bullo. "Tu mi piaci Criss. Sei uno a posto. Ma sei l'ultimo arrivato. Chris è qui dall'inizio. Vorrei evitare complicazioni inutili...se capisci cosa voglio dire." intimò Mark lasciando di stucco Darren. "Ti sei spiegato chiaramente. Non dovete preoccuparvi di nulla. Non intendo complicare la situazione." concluse, sentendosi intrappolato.

Quando Mark se ne andò rimase ad ascoltare il brusio di sottofondo andando a sedersi su una delle sedie del set della Dalton. Non sembrava per nulla contento dell'ultima mezz'ora. Sembrava arrivato il momento, prima di quanto si aspettasse, di fare quella chiacchierata ma soprattutto di farsi un'esame di coscienza su ciò che gli stava capitando. Continuare a ripetersi quanto fosse di mente aperta non serviva, lo sapeva di non avere limiti, eppure non sapeva trovare una spiegazione. Le donne gli piacevano ancora? Assolutamente sì. Si stava confondendo con il personaggio che interpretava? Se così fosse sarebbe stata una grave mancanza di professionalità. Non sembrava esserci, per il momento, nessuna spiegazione abbastanza logica e convincente che potesse accettare.

Fuori dagli studi, nella zona riservata alle roulette, Lea si stava amabilmente lamentando con Dianna di ciò che era appena successo, quando le raggiunse Chris visibilmente dispiaciuto. "Dianna, per favore, puoi lasciarci un attimo da soli?" lei gli sorrise ed annuì allontanandosi, senza prima aver scambiato un'occhiata con Lea che le aveva fatto capire che era tutto ok. poteva andare. Era seduta sugli scalini della sua roulotte, all'ombra, e si guardava le mani congiunte come in preghiera. Erano sempre stati molto amici, fin dall'inizio delle riprese della serie; pur sospettando la difficoltà della collega di mantenere segreti andò da lei a sfogarsi tutte le volte che gli capitava qualcosa. Insomma era il più giovane del gruppo, era ovvio venisse costantemente coccolato, soprattutto perchè era impossibile non adorare Chris e la sua tenerezza infinita. "Chris mi dispiace per essere stata così impicciona. Non pensavo ti potesse dare così fastidio. Intendevo solo scherzare ma poi...mi sono infastidita. Nessuno di noi vuole problemi." Sembravano aver discusso del caso Criss-Colfer in modo serio e questo commosse Chris che piegò le ginocchia e si sedette a terra, a gambe incrociate, di fronte a lei. "Di che problemi parli?" sapeva a cosa si riferisse ma aveva voglia di sentirglielo dire, voleva eviscerare il problema subito. Le prese le mani stringendole tra le sue e Lea sorrise per il gesto, aggrappandosi a quelle di Chris come se fossero un'ancora "Sai di cosa parlo Chris. Sia-" Chris la interruppe scuotendo il capo "No. Niente plurale. Parla per te solo. Voglio sapere cosa pensi TU" si fece improvvisamente serio mentre si sporgeva in avanti, con il busto, per garantirle la massima attenzione. "Va bene. Allora...so cosa sta capitando con Darren, o meglio, lo immagino. Sei stato tu a dirmi, qualche mese fa, quanto fossi attratto da lui ma Chris...lui è etero!" esclamò esterefatta e desolata, come se fosse in procinto di annunciare a un bambino che, no, la festa per il suo compleanno non ci sarebbe stata.

"Lo so. Credimi, lo so." ammise Chris abbassando lo sguardo avvilito. "L'hai visto anche tu Lea, hai visto che ha cominciato lui. Deve voler dire qualcosa no?" le domandò dimostrando tutti i suoi 20 anni. Era insicuro, speranzoso e preoccupato. Dopotutto, tranne qualche isolato caso, erano tutti molto giovani con altrettanti problemi da giovani. E una cotta, per un collega carino, era proprio uno di questi problemi. "Magari è solo curioso. Non sono la persona più adatta a darti questi consigli. Sai bene che ci sono passata..." mormorò riferendosi chiaramente alla convivenza con Dianna e alle conseguenze sentimentali e fisiche a cui ha portato. "Voi siete ragazze. E' più facile per voi esprimere i vostri sentimenti. Darren, per quanto fantastico sia, è comunque solo un ragazzo." Lea preferì non commentare la frase qualunquista del collega, sorvolandoci gentilmente, ma gli sorrise ed allungò una mano sotto al mento di lui per farglielo sollevare. "Chris TU sei meraviglioso. E non credo che un culetto invitante dovrebbe distoglierti dal ragionare" arrossì appena nel sentire le parole di Lea "Beh è davvero molto invitante però..." ghignò facendola ridere di gusto ed annuire, convenendone, e aggiunse "Quindi mi stai suggerendo di chiudere prima che sia troppo tardi?" sentì chiaramente la nota sgomenta nella propria voce e anche Lea la sentì "Lo è?" gli domandò con esitazione riferendosi non solo all'assaggio sul set ma quanto successo in camerino. Chris esitò prima di rispondere valutando cosa ammettere "No. No, non è troppo tardi." L'espressione sollevata della collega lo fece sorridere, anche se era evidentemente dispiaciuto del suo suggerimento.
Gli strinse le dita per fargli sollevare lo sguardo e si sporse in avanti con l'intento di abbracciarlo, gesto a cui Chris rispose naturalmente. "Non preoccuparti Chris, troverai il ragazzo giusto per te." gli sussurrò all'orecchio facendogli stringere lo stomaco. Si rendeva conto che i suoi consigli avevano un fondo di verità anche se desiderava con tutto se stesso quel ragazzo. Doveva convincersi che erano solo ormoni. Istinto animale, una fissazione e nient'altro. Perchè era così vero?

Tornarono sul set insieme e vi trovarono Mark, Darren e Dianna e parlare del più e del meno. Darren esprimeva palesemente gli stessi sentimenti di Chris, sembrava un cucciolo a cui era appena stata data una sberla sul naso. Nessuno commentò l'occhiata carica di tensione che si scambiarono e non commentarono nemmeno il loro allontanarsi dal set, essendo consapevoli che l'attacco su più fronti che avevano pianificato avrebbe dato i suoi frutti. Non erano certi dei sentimenti di Darren, ancora, ma sapevano quanto Chris, invece, fosse cotto e non volevano che rimanesse ferito. Aveva ragione. Erano un bel gruppo dopotutto!

Una volta appartati ci misero un po' prima di parlare. Non erano a disagio. Erano semplicemente pensierosi ed entrambi concentrati su cosa dire e come dirlo per non risultare maleducati o aggressivi. La tensione sessuale tra i due era ancora palpabile, sembrano quasi sprigionarla dai pori inconsapevolmente. Il primo a parlare fu Darren, avvicinandosi di qualche passo "Fammi vedere quel taglio..." ci aveva pensato molto da quando Mark l'aveva fatto notare e infatti era li, in evidenza sulla carnagione chiara del collega. Un taglietto netto alla base del labbro inferiore. Chris, sorpreso dalla richiesta, lo lasciò avvicinarsi in modo davvero rischioso. Il suo viso era a pochi centimetri dal proprio e riusciva a sentire l'odore della pelle di Darren. "Lascia stare. Non è nulla." Fece per coprirsi la bocca con la mano ma Darren la intercettò e gliela strinse, portandosela alle labbra. Quel gesto fece trasalire Chris che tentò di ritirarla, inutilmente. "Darren, lasciami andare." Non era esattamente quello che voleva dire ma ci andava vicino. In generale era esattamente quello che voleva dire. Darren chiuse gli occhi mentre appoggiava le sua labbra morbide sulle nocche della mano di Chris e inspirava il suo odore, come se volesse imprimerselo nella mente. Non era esattamente quello il modo di interrompere un 'rapporto', Chris ne era consapevole e anche Darren lo era, ma entrambi non sembravano intenzionati a fare la cosa giusta. Non era amore quel sentimento ma forse un bisogno smisurato di sentirsi in contatto. Forse era quello che provava Darren? Da quando si era reso conto di provare attrazione per il collega desiderava continuamente mettergli le mani addosso, e non solo nel senso malizioso del termine. Voleva il contatto più di quanto lo cercava in precedenza.
Chris sentì affievolirsi la tensione nervosa a quel gesto e si sporse in avanti per appoggiare la propria bocca sulla fronte di Darren. Non ci fu bisogno di parole.

***

Qualche giorno dopo, finite le riprese settimanali, Lea propose una vacanza per ristabilire l'ordine incrinatosi nei giorni precedenti. Tutti d'accordo scelsero la meta per il week end e andarono a prepararsi. Durante quei giorni non vi furono evidenti scambi di smancerie o altre cose imbarazzanti tra i due ragazzi. Furono totalmente professionali e ritornarono ad essere gli amiconi di sempre...apparentemente. Questo incoraggiò Lea ad andare da Darren, appena dopo aver annunciato la sua decisione, per portargli personalmente l'invito. Bussò al suo camerino attendendo di sentire il permesso e quindi entrò, guardandosi attorno istintivamente, non ancora del tutto convinta della fine dei giochi. Quel gesto non sfuggì a Darren ma le sorrise, incurante, poichè in quel momento non c'era nulla, o nessuno, da nascondere. "Ti disturbo?" alla risposta negativa del collega continuò "Ho pensato che sarebbe stato carino farci un week end al mare questo fine settimana. Partiamo subito. Il tempo di raccogliere le nostre cose. Chris ha subito accettato. Hai voglia di venire?"
La prima cosa a cui pensò Darren, mentre Lea parlava, fu in sequenza: mare, costume, Chris, stanza d'albergo e jacuzzi. Per fortuna Lea equivocò lo sguardo imbambolato del ragazzo, scambiandolo per sorpresa e sorrise radiosa. "Immagino sia un sì. Allora vatti a preparare. Ci troviamo tutti sotto casa mia alle 9 pm!"
   
 
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