Memories.

Spesso la storia ricorda la morte di un uomo, ma dimentica quella di altri mille.

Avanzava lento e regale sul ciottolato che lo avrebbe condotto al patibolo dove sarebbe stato giustiziato.
La folla, venuta per assistere alla più grande – e fasulla – vittoria della Marina, stava ai lati della strada rimanendo immobile.
Qui e là dei Marine ad assicurarsi che nessuno si avvicinasse troppo alla figura.
Roger emanava regalità nonostante le mani legate.
Da lui traspariva un'aura di potenza inquietante, la stessa che aveva fatto tremare ognuno dei suoi nemici.
Paradossalmente irradiava tranquillità con il suo sorriso oscuro che sembrava la smorfia serena di chi semplicemente si reca in un luogo di puro divertimento.

Terrorizzati, i civili dell'isola tentavano di fuggire in preda al panico.
Le loro urla si leverebbero alte, se non fossero state coperte dallo sparo continuo dei cannoni.
Non v'è pietà per donne o bambini, tutto deve essere distrutto, non va risparmiato assolutamente nessuno.
I 'Demoni di Ohara' sono andati contro le leggi, contro il Governo Mondiale ed il suo potere assoluto, perciò vanno annientati.
Nella confusione Sauro stringe delicatamente tra l'enorme mano la piccola Robin, correndo via dal disastro.
È tutto abominevole ed ingiusto.
Bisogna salvare almeno un germoglio.
Qualcuno che racconti al mondo come veramente sono andate le cose. 

I quattro piccoli scalini sono calcati con la stessa tranquillità della strada.
Nessun timore, nessun ripensamento.
Roger sa quello a cui va incontro, ma è quello che ha deciso di fare per poter offrire alla sua ciurma e a suo figlio un'Era degna.
Dovrebbe rammaricarsi di averli abbandonati, ma c'è Ray con loro.
Il pirata sa di aver lasciato Rouge sola ed incinta.
Ma infondo lo spaventa più fare il padre che la morte, e se non può fare nulla per il bambino che nascerà almeno vuole regalare a tutte le Nuove Generazioni una possibilità.
La possibilità di vivere liberi.

Un colpo di cannone preciso e potente e la nave che trasportava i civili viene affondata.
Fu uno shock sia per la piccola Robin, sia per la gran parte dei Marine.
Gli ordini erano di distruggere gli Archeologi e l'isola.
Ma “Se anche solo un Archeologo si fosse nascosto in quella nave, i sacrifici fatti oggi sarebbero del tutto vani”.
Questa è la frase che condanna tutta la popolazione di Ohara.
Un popolo colpevole di amare la storia che dev'essere cancellato da essa.
Robin non se ne rende ancora conto, ma presto sarà la superstite di una razza inesistente.

Un respiro, prima di alzare il capo.
Non hanno concesso al prigioniero di togliersi le manette, sebbene ormai non sarebbe fuggito.
Perché farlo, dopo essersi consegnato spontaneamente?
Dalla folla si era alzata una voce avida.
“Ohi! Re dei Pirati! È vero che il tuo tesoro si trova alla fine della Grand Line?”.
Proprio ciò che Roger aspettava.
“Il mio tesoro? Se lo volete sarà vostro! Cercatelo! Ho lasciato tutto in quel posto!”.
Non rimane più nulla, se non lame che squarciano velocemente la carne, spaventate da quelle parole.
E la folla che acclama la morte di un'eroe indimenticabile.

Inizialmente tutti sapevano perché Robin era ricercata.
L'ultima dei 'Demoni di Ohara'.
Molti dettagli si perdono, in vent'anni di storia, quando ci sono cose più importanti da ricordare.
La morte del Re dei Pirati e l'inizio dell'Era della Pirateria erano sicuramente più interessanti di una singola bambina.
Piccola dannata di cui si sapeva il nome grazie alla taglia, ma nessuno ricordava il motivo del Wanted.
Una tragedia, quella di Ohara, di cui nessuno tranne Robin avrebbe serbato memoria.
La morte di migliaia di persone dimenticate sulle spalle di una bambina senza storia.
E il fruscio di pagine di storia strappate.

A volte, però, basta la memoria di uno per fare in modo che altri mille ricordino.
 

*
Cento parole ogni paragrafo. Per la morte di mio nonno, avvenuta ieri. Io, non voglio dimenticare.