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Autore: saku89    22/05/2011    3 recensioni
"- Dove vai di bello?
[...]
Harada e Todo guardavano la scena esterrefatti. Hijikata era seduto davanti al colpevole con uno sguardo che lasciava chiaramente intendere: sappi che non la passerai liscia, farai seppuku e non sento ragioni.
- Shinpatsan, come hai potuto farti beccare?
- Non rompere Heisuke!"
Nagakura Shinpachi e Kotsune, una geisha di Shimabara.
Purtroppo per ora la fanfiction è senza titolo, spero di farmi venire in mente qualcosa il prima possibile.
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ff nagakura shinpachi kotsune

- Dove vai di bello?
Cavolo, fu il primo pensiero di Nagakura Shinpachi, che si vide preclusa ogni possibilità di uscire dal quartier generale della Shinsengumi senza esser visto. Come avrebbe fatto a spiegare a Kotsune, senza farsi ammazzare, il motivo per cui non era andato da lei?
"Purtroppo Hijikata-san mi ha beccato mentre stavo per scappare e venire da te, perdonami!"
Si certo, come minimo l'avrebbe buttato fuori dal locale e non gli avrebbe più fatto mettere piede al Kameya, se non direttamente a Shimabara. Doveva inventarsi qualcosa, sia per non far infuriare Kotsune, sia per convincere il vice-comandante demoniaco che lui non stava uscendo di nascosto, no, semplicemente stava facendo una passeggiata.
- Non vado da nessuna parte, sto facendo una passeggiata qui, per il quartier generale; non riesco a dormire,
disse con il tono più spensierato possibile.
- Ma davvero? Allora mi permetto di farti notare che hai appena oltrepassato il perimetro del tempio.
Lo sguardo dell' uomo, per quanto l'affermazione fosse ironica, non ammetteva replica alcuna.
- Ah, non ci avevo fatto caso Hijikata-san,
- Non so perché, ma ho dubbi in proposito,
Il sangue del capitano della seconda compagnia gelò e gli sembrò che la sua temperatura stesse calando rapidamente sotto lo zero, accompagnata da una serie di brividi lungo la schiena.
- Nagakura Shinpachi, seguimi.

Harada e Todo guardavano la scena esterrefatti. Hijikata era seduto davanti al colpevole con uno sguardo che lasciava chiaramente intendere: sappi che non la passerai liscia, farai seppuku e non sento ragioni.
- Shinpatsan, come hai potuto farti beccare?
- Non rompere Heisuke! Ero quasi riuscito a defilarmi, ma Hijikata sembra avere occhi e orecchie ovunque!
- Ma le altre volte è sempre andato tutto liscio!
- Sano, non ti ci mettere anche tu!
ringhiò innervosito.
- Se voi tre avete finito vorrei prendere la parola.
I diretti interessati si girarono verso di lui, con uno sguardo misto tra la paura e la perplessità. Nel silenzio si sentì scappare una risatina, proveniente ovviamente da un divertito Okita che guardava la scena con un sorrisetto impertinente. In braccio a lui Toshizo si crogiolava nelle coccole, miagolando soddisfatto.
- Soji, potresti far sparire quel gatto?
- E perché, Hijikata-san?
domandò il ragazzo con un finto broncio.
- Perché qui si parla di cose serie,
affermò seccato il vice-comandante.
- Infatti io sono serio, e anche Toshi-chan lo è,
rispose il ragazzo continuando a coccolare il piccolo gattino, scatenando una risatina tra tutti i presenti in sala. L' unico che non si divertiva era Hijikata e con lui, nonostante il sorrisetto di scherno, il capitano della seconda compagnia, Nagakura Shinpachi.
Un colpo di tosse richiamò l'attenzione sul problema principale.
- Shinpachi, sai perfettamente che non puoi andartene in giro quando ti pare e piace, che ci sono dei turni e degli ordini da seguire. A quanto ho capito da quello che hanno detto Heisuke e Sano poco fa, non è la prima volta che esci furtivamente.
Gli sguardi di tutti si puntarono su i due diretti interessati, in particolare quello fulminante di Shinpachi.
- La pena sarebbe il seppuku, ma voglio sapere il motivo di queste uscite. Come hai detto tu qualche giorno fa "se non mi piace ti ammazzo qui, e subito". Spero si tratti di qualcosa di importante, o almeno onorevole, per rischiare così tanto.
Una risatina divertita e difficilmente trattenuta interruppe il discorso del vice-comandante, seguita subito da quella sguaiata di Soji. Il capitano della seconda compagnia si portò entrambe le mani sul viso, ormai al culmine dell' esasperazione e dell' imbarazzo.
- Bè... il punto è che... a Shimabara...
Il solo sentire il nome Shimabara fece innervosire il vice-comandante, che si affrettò a portare una mano alla katana, deciso a non concedere al capitano nemmeno l'onore del seppuku.
- Su su Hijikata-san, non ti arrabbiare, la motivazione è più che nobile, non è vero Shinpatsan?
- Soji... 
- Oh, insomma... - urlò il ragazzo al colmo della disperazione - a Shimabara vive la mia ragazza, Kotsune, e questa sera volevo passare a trovarla, dato che è incinta e il bambino è mio!
Concluse tutto d'un fiato, chiudendo gli occhi, innervosito. Un silenzio carico di tensione calò nella stanza, mentre il vice-comandante si soffermava a guardare attentamente l'uomo davanti a se. Per la prima volta si trovò indeciso sul da farsi: ucciderlo sul posto, dargli una wakizashi e ordinargli il seppuku, oppure pensarci un po' su? Sentì tutti gli sguardi puntati addosso, in particolare quello di Hajime Saito, probabilmente l'unica persona seria dentro quella stanza insieme a lui.
- Vice-comandante, se mi posso permettere - cominciò il capitano della terza compagnia - le suggerirei di evitare il seppuku, per ora. 
Gli occhi di tutti si spostarono sull' uomo.
- E per quale motivo?
Un miagolio più rumoroso degli altri si fece sentire, seguito dalla risatina del suo padrone.
- Soji, vuoi smetterla con quel gatto?
- Su su Hijikata-san, calmati, guarda com'è carino il piccolo Toshi-chan, non come il suo omonimo - rispose ridacchiando e aggiungendo subito dopo - e poi, io la penso come Hajime-kun.
Il vice-comandante sospirò. Shinpachi che tenta la fuga per andare dalla sua fidanzata, una geisha di Shimabara, che è incinta e tutti i presenti lo difendono. Per ora avrebbe lasciato perdere il seppuku, ma il capitano poteva tranquillamente dire addio alle sue uscite furtive.
- Nagakura Shinpachi, ti sei appena salvato dal seppuku - un sospiro di sollievo inondò la sala - abbiamo bisogno di uomini e un capitano in meno non aiuta. Ma questo non significa che la passerai liscia. Deciderò più in là la tua punizione. E per quanto riguarda Shimabara...
Gli sguardi di tutti i presenti si posarono nuovamente sul vice-comandante, ansiosi di sapere.
Toshi-chan miagolò ancora una volta e il fukucho sospirò.

- Spiegami tutto da capo Shinpachi, credo di non aver capito bene.
- Ma perché mi devi prendere in giro! Ti ho già spiegato mille volte come sono andate le cose.
- Shinpachi... ti vorrei tanto uccidere, sai?
Il capitano osservò preoccupato il radioso sorriso che la ragazza aveva stampato in faccia. Lo sapeva che non sarebbe finita bene, lo sapeva eccome. E allora perché era comunque andato a Shimabara a trovarla, consapevole di una fine lenta e dolorosa? Ah già, il caro fuku-taicho.
- Smettila, mi sono fatto perdonare venendo questa sera, no? Tu pensa a riposare piuttosto.
- Non ti preoccupare per questo. Dato che non ci sei mai mi riposo già tantissimo.
E un altro sorriso derisorio apparve sul volto della ragazza. 
- Sei tremenda,
affermò il capitano con fare malizioso.
- Lo so, e ne vado fiera,
rise la donna divertita e piena di se.
- Sei proprio tremenda,
mormorò ancora il capitano prima di poggiare delicatamente un bacio sulle labbra della ragazza.
- Senti, ma... i tuoi uomini devono per forza stare qui fuori dal Kameya? Non per cattiveria, ma anche se non portano la divisa, armati di spada danno comunque nell' occhio. Non è un po' pericoloso?
- Ti potrai lamentare con Hijikata-san quando sarà il momento, ora è troppo preoccupato per la situazione politica in cui versa il paese.
- Lascerai la Shinsengumi?
Il ragazzo scoppiò a ridere.
- Credo sia impossibile, il "codice" lo vieta e anche il fukucho, l'autore di quel capolavoro, mi ha risparmiato la vita perché c'è bisogno di uomini. Non ti preoccupare però, appena la situazione si sarà sistemata troverò il modo di venire a vivere con te e il bambino.
- Bè, sistemate tutto in fretta, ormai manca poco al parto,
rispose ridendo la donna. Shinpachi sorrise, accarezzando lentamente il pancione ormai vistoso. Un ombra di malinconia si fece strada per qualche secondo nei suoi occhi, prima di sparire, lasciando di nuovo spazio al buon umore.
- Sarà maschio o femmina? - chiese la donna poggiando una mano su quella del compagno - Tu cosa preferiresti?
- Bè, per me è uguale, ma se devo scegliere, forse vorrei fosse femmina.
- Davvero? Non me lo sarei mai aspettato da un uomo rude come te.
Un grugnito offeso echeggiò per la stanza, seguito da una risatina.
- Come potremmo chiamarla?
domandò pensierosa.
- Ehi aspetta, non correre troppo, e se è maschio?
- Pensavo a Eikichi, il tuo nome da bambino.
Il capitano spalancò per qualche secondo la bocca, poi sorrise divertito.
- E se è femmina Oiso,
affermò ridendo soddisfatto.
- Oiso? Mi piace. Allora è deciso, se è femmina Oiso.
Il capitano passò un braccio intorno alle spalle della sua fidanzata, avvicinandola e facendola poggiare a se. Nonostante in quel momento fosse la persona più felice del mondo, sentiva che qualcosa stava per arrivare. Sperò fosse solo una sua impressione, magari dettata da quel po' di paura per il futuro. Rimase in silenzio, seduto sui tatami con la donna che amava tra le braccia, rapita da un sonno ristoratore. La osservò per qualche minuto, poi, stanco, si addormentò.


- Toshi, è stato un gesto molto bello il tuo. Anche se mandare la squadra al completo è stato forse un po' troppo eccessivo.
- Kondo-san, conosci la situazione in cui si trova adesso il paese, no? Non possiamo commettere errori; l'ho salvato dal seppuku perché abbiamo bisogno di lui e ho mandato l'intera unità per sicurezza.
- E' tutto qui?.
- Si. Non riportare a galla il passato, ora non ho voglia di rammentare e comunque i ricordi non hanno influenzato minimamente la mia decisione.
- Come vuoi, Toshi.
Per qualche minuto ci fu solo silenzio. La discussione era diventata improvvisamente pericolosa.
- Grazie, kyokucho,
affermò Hijikata prima di girarsi verso la scrivania e riprendere a lavorare. Il comandante della Shinsengumi lo guardò un po' perplesso, poi scoppiò a ridere divertito.
Tra le risate si udì un miagolio provenire da dietro il fusuma. Il fukucho finse di non sentire niente, ma quel miagolio apparentemente felice lo tirò su di morale; almeno Toshizo, il suo omonimo, era contento.


L'11 Dicembre 1867 Kotsune morì poco dopo aver dato alla luce una bambina, Oiso.
Nagakura Shinpachi, che non poté assistere al parto, impegnato di li a breve nella battaglia di Toba-Fushimi, riuscì comunque a ritrovare la sua bambina appena nata. La affidò alle cure della sorella di Kotsune, che abitava nel villaggio di Fudoson e a malincuore andò via, sicuro di non vederla mai più, dicendole addio.









Note finali:
Come dire... inzio promettente, finale deprimente (a mio parere anche l'inizio non è questo granchè xD)
Cenni storici: premettendo che si tratta di fonti storiche che potrebbero aver subito qualche modifica nel corso degli anni, Kotsune e Oiso sono esistite davvero e erano la fidanzata (non so se moglie) e la figlia di Nagakura Shinpachi. Le ultime tre righe sono pura verità, purtroppo. Aggiungo una piccola annotazione: Shinpachi rivedrà la figlia ancora due volte (la seconda la ragazza sarà una star affermata) e questa è una cosa che in un certo senso mi consola. Per quanto riguarda invece Hijikata, il passato fa riferimento a Okiku, una delle sue amanti, dalla quale ebbe una bambina, morta presto. Ribadisco che se da una parte sono certa di queste informazioni, dall' altra preferisco non sbilanciarmi troppo. xD 
Passando alla one-shot in generale, bè, che dire, spero vi sia piaciuta e non vi sia sembrata troppo ooc. xD Nel caso fatemelo sapere, devo imparare a rimanere IC, ma ogni volta finisco per sforare ç_ç Hijikata verso la fine ho paura di averlo reso molto molto molto severo e insensibile, o forse è all' inizio che è un po' troppo buono xD Per quanto riguarda invece la citazione: "se non mi piace [il motivo] ti ammazzo qui, e subito" è presa dalla puntata numero 4 di Hakuouki Shinsengumi Kitan. Ah, quanto è fascinoso Shinpachi! xD 
Spero davvero che la fanfiction vi sia piaciuta e ringrazio in anticipo chiunque vorrà commentare ;) (se trovate errori non fatevi problemi a segnalarmeli xD)
Alla prossima!
Bye bye xD

saku

p.s.: Un favore, potreste avvisarmi se vedete la storia scritta a caratteri cubitali? Grazie mille ^^
     


  
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