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Autore: kateausten    22/05/2011    8 recensioni
L'ultimo anno di Lily Evans a Hogwarts.
L'ultimo anno per la scuola, per le amiche,
per la spensieratezza dei diciassette anni..
per James Potter.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Erano così passate due settimane dall'inizio della scuola e tutto stava procedendo secondo le regole: i Malandrini erano già finiti in punizione, Lily aveva continuato a rispondere "no" a qualsiasi richiesta fatta da Potter e gli insegnanti avevano preso il vizio di inaugurare ogni lezione con un discorso di puro terrore psicologico sui M.A.G.O.
"Ramoso!" disse Sirius.
"Mhh" mugugnò James, la cui faccia era immersa nel soffice cuscino.
"James stai bene?" chiese Remus alzando gli occhi dal libro che stava leggendo a Peter nel tentativo di aiutarlo.
James spostò lo sguardo verso gli amici e bisbigliò:
"La Evans mi ha rifiutato di nuovo".
Peter scosse la testa comprensivo, Sirius sbuffò e Remus lo guardò attentamente.
"James, perchè ci sei rimasto così male stavolta?" chiese e Sirius vide il suo migliore amico irrigidirsi.
"Non ci sono rimasto poi così male" disse James evitando lo sguardo di Remus e Sirius.
Si alzò dal letto e andò in bagno. Neanche a dirlo, venti secondi dopo, Sirius aprì la porta e la richiuse. Guardò James visibilmente accigliato.
"Felpato, adesso non si possono fare neanche i propri bisogni in santa pace?" chiese James.
"Ramoso, perchè sei arrabbiato?"
"Non sono arrabbiato".
"Perchè sei triste e arrabbiato?".
James si immalinconì d'un tratto a quelle parole e finalmente ricambiò lo sguardo di Sirius.
"La Evans esce con un altro" sussurrò.
Ci fu un attimo di silenzio. Per la prima volta in vita sua, Sirius non sapeva come far stare meglio il suo migliore amico. Stava male anche lui, dannazione! Se c'era una certezza nel mondo, era che se James Potter stava male, stava male anche Sirius Black.
E viceversa.
"Chi è lui?" chiese Sirius.
James fece un mezzo sorriso.
"Perchè, lo vuoi picchiare?" chiese.
"Se vuoi".
James sorrise, ma nei suoi occhi nocciola passò un lampo di delusione.
"Jack Harbor, Corvonero" disse in tono neutro.
"Bene!" disse Sirius battendo un pugno nella mano "Andiamo!"
"E dove vuoi andare Sir? A pestarlo?" ripetè James.
"Chi è che vuol pestare?" chiese una voce dall'altra parte della porta.
"Lunastorta mi meraviglio di te" disse Sirius in tono canzonatorio aprendo la porta "Non si ascoltano i discorsi degli altri. Me l'hai sempre detto".
"Non quando gli altri sono due idioti come voi!" disse Remus entrando seguito da Peter.
"Remus, sappi che così ci ferisci" ghignò cupamente James.
Maledizione, si disse, maledizione. E pensare che credeva anche di essersi avvicinato a Lily dopo quei due momenti passati insieme. Le parole della rossa gli rimbombavano ancora in testa.
"Potter... esco con un altro".
Lo sguardo di Lily era a terra quando disse queste parole, come se si sentisse in colpa. E James non era neanche riuscito a replicare con una battuta delle sue.
Sembravano due estranei incapaci di guardarsi. Non sapeva neanche perchè, ma Lily si era sentita morire quando James le era comparso davanti tutto sorridente e le aveva chiesto di uscire. Lei non gli aveva detto di no. Semplicemente gli aveva detto la verità, pur sapendo che lo avrebbe ferito. Non era normale il senso di colpa che sentiva. Di Potter, a lei, non importava niente. Nonostante le ultime conversazioni, era sempre convinta che fosse un bullo arrogante, pieno di se che non si faceva alcuno scrupolo con le ragazze. Lily era pienamente convinta dei suoi ragionamenti, quando fece l'errore di guardare Potter negli occhi. Perchè il James che aveva davanti, non era il Potter arrogante e pieno di se.
Era semplicemente un ragazzo al quale lei aveva appena spezzato il cuore.
Quando lo vide annuire, dire "Buon per te Evans" e poi girarsi e andarsene, fu molto tentata di rincorrerlo e dirgli che era tutto uno scherzo. Ma non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, ne nei confronti di Jack.
"Jack Harbor... si lo conosco, James" disse Remus in tono pensieroso.
"E come mai?" chiese Peter ancora scioccato dal fatto che il suo grande eore James Potter era stato definivamente respinto.
"Perchè è stato Prefetto di Corvonero"
"Benissimo" ringhiò Sirius "Uno schifoso, viscido Prefetto che... oh scusa Rem" disse poi guardando Remus. Lui gli scoccò un'occhiataccia per poi rivolgersi a James.
"Mi dispiace Ramos, mi dispiace davvero tanto" disse sinceramente.
Sirius e Peter annuirono seri, mentre James tentava di sorridere.
In fondo aveva loro. Aveva i Malandrini. Se il mondo sarebbe crollato, loro lo avrebbero acchiappato in tempo.
Chi se ne fregava alla fine se una ragazza lo aveva respinto?
Una ragazza James? chiese la vocina della sua coscenza. O la ragazza? James sbuffò: adesso, oltre alle voci dei suoi tre amici, ci si metteva anche una vocina interiore.
Non veniva quasi mai fuori, ma le volte che lo faceva, era estremamente fastidiosa, perchè gli diceva cose vere che lui non voleva sentire.
Era come un piccolo, saggio e petulante Lunastorta nascosto nel taschino della sua camicia. Alla visione di Remus in quel modo, James sgignazzò, mentre gli altri tre lo guardavano allibiti.
"Ragazzi ho deciso. Non starò male per una ragazza che non mi vuole" proclamò. Si scompigliò i capelli. "Da adesso James Potter è sulla piazza e ufficialmente a caccia".
Peter battè le mani, mentre Remus disse sarcastico:
"Non mi pare che fino ad ora sei stato un modello di castità Jamie".
Sirius lo fulminò con gli occhi. Passò un braccio sulle spalle di James e lo portò fuori dal bagno.
"Ramoso mi congratulo con te. La Evans è carina, ma puoi avere tutta Hogwarts. E sappi che qualcuna ti manca" disse ridacchiando "Sei rimasto un pò indietro ultimamente".
"Non ti preoccupare Felpato, vedrò di rimediare... e in fretta" disse James con una morsa allo stomaco.

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"Con chi esci, scusa???" chiese sbalordita Mary a Lily, mentre Alice la guardava dal letto. L'unica che non ebbe reazioni, fu Marlene.
"Jack Harbor, Corvonero". rispose Lily cercando di apparire neutrale.
"Ma quando l'hai conosciuto, Lily?" chiese Alice, sorpresa anche lei.
"Avevamo cominciato a parlare alla fine dell'anno scorso" spiegò Lily "E adesso visto che siamo entrambi Caposcuola..."
"Vi aggiornerete per le riunioni... e brava Lily!" disse ridacchiando Mary, mentre Lily arrossiva.
"Ma cosa dici?"
"Così lui ti ha chiesto di uscire... e tu hai subito accettato?" chiese Alice. "Se lo sapesse Potter..." .
Mary ridacchiò. "Si dopo sei anni che ti chiede di uscire e non ce l'ha mai fatta...".
"Smettetela" disse Lily con voce dura. La sua reazione sorprese tutte, soprattutto se stessa. Non capiva il guizzo violento che aveva avuto allo stomaco sentendo il nome di Potter.
Mary e Alice stettero in silenzio per qualche secondo, poi, ancora perplesse, annunciarono che andavano a cena.
Lene era stata tutto il tempo in silenzio e adesso era girata verso la finestra dando così le spalle a Lily. La rossa non capiva cosa stesse pensando, ma quel silenzio la faceva sentire a disagio.
"Len... cosa c'è?" chiese incerta "Sei arrabbiata?"
Marlene si girò e sospirò.
"Non sono arrabbiata Lils. Sono solo... sorpresa. Tanto sorpresa" disse sedendosi sul letto "E sono sorpresa perchè in teoria sono la tua migliore amica, e non sapevo neanche che ti sentissi con questo Harbor".
Lily avvampò, perchè aveva assolutamente ragione.
"Perchè?" chiese senza tanti preamboli "Perchè non me ne hai mai mai fatto accenno?".
"Perchè... perchè..." cominciò Lily senza sapere come avrebbe fatto a finire il discorso.
"Perchè pensi che parteggiassi per Potter?" chiese spazientita Marlene.
"No!" esclamò troppo in fretta Lily, sapendo che Lene la sapeva leggere troppo bene.
"Lily" sospirò lei "Io ti vedo bene con Potter, perchè penso che sia.. perfetto per te. Ma con questo non vorrei assolutamente che tu ti sentissi a disagio nel parlarmi di un altro ragazzo. Se tu sei felice, lo sono anch'io, qualsiasi sia il ragazzo in questione, capito? Io voglio il tuo bene, a prescindere da con chi stai."
Lily chinò il capo mortificata.
"Scusa" mormorò. Marlene sorrise.
"Aspetta, devo scriverlo da qualche parte. Lily Evans che si scusa".
Lily le fece una linguaccia e entrambe sorrisero.
"E' carino" disse Marlene "Harbor, intendo".
"Si" rispose Lily "Ed è anche intelligente e molto gentile".
"E aiuta ad aggiustare le bacchette alle vecchiette" disse Marlene con lo stesso tono serio di Lily.
Quest'ultima scoppiò a ridere e Marlene sorrise.
"Sembra che parli di Lupin" disse la mora.
"Beh, che male c'è? Remus è un ragazzo d'oro" rispose Lily.
"Oh non dirlo a me. Non sono io che gli vo dietro da tre anni"
Lily e Marlene sospirarono.
"Pensi che Mary si dichiarerà mai?" chiese Lily.
"Forse sotto Imperius" rispose convinta Marlene. Ridacchiarono.
"Lene..." disse arrossendo Lily "Perchè hai detto che Potter è perfetto per me?".
"Ah, si, ecco, mi è scappato Lils." disse "Non togliere punti a Grifondoro però...".
"Scema! Dai, perchè?".
"Perchè... Lily, te non ti vedi quando sei con lui, ma io si. Anche quando vi urlate contro, avete una specie di... attrazione innegabile". disse Marlene mordendosi il labbro, sperando che l'amica non cruciasse.
"Di innegabile c'è solo la voglia che ho di strozzarlo tutte le volte che lo vedo" disse nervosamente Lily.
"Come non detto" disse Marlene alzandosi dal letto "Andiamo a cena, che dici?".
"Ok, mora, andiamo" disse Lily prendendola a braccetto.
Mentre scendevano le scale, Lily la guardò e disse:
"Len, sei l'unica che non è finita nelle grinfie dei Malandrini... complimenti!"
Davanti a loro passarono Remus, che le salutò sorridendo, e Sirius, che si limitò a guardarle.
"Già" sospirò Marlene "Complimenti".

  
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