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Autore: Marti_PenguinOwl    23/05/2011    5 recensioni
-ADESSO BASTA MI SONO STANCATA DELLE TUE SCUSE!!!- esplose una ragazza alta, bionda e molto attraente. -Amore credimi è la verità sono stato fuori… per lavoro- disse un ragazzo alto, con i capelli neri raccolti in delle treccine che gli ricadevano sulle spalle. Indossava vestiti XXL e una fascia gli copriva la fronte... Se vi abbiamo incuriosito... Leggete questa storia ^^ MARTY E SAMY
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Eccoci quaaaaa! :D Nuovo capitolo, godetevelo. *W*
 

…Tragedia…

 
Quando il chitarrista riuscì a parlare nuovamente disse con tono apparentemente calmo, ma colmo di ira: -Georg che ci fai qui? E tu?- disse spostando la sguardo dal bassista a sua moglie. -Dovresti vergognarti, prima te la prendi con me perché pensi che ti tradisca con qualche puttana di turno e poi te la spassi con lui, voglio spiegazioni e li voglio adesso!- concluse con tono autoritario, mentre una vena gli pulsava sul collo.
-Tom calmati, Georg era venuto con tua madre in ospedale a trovare Kamilla e Bill, se non ci credi al piano di sopra c'è tua madre.- disse Martina alzandosi dal letto e piazzandosi davanti a Tom.
-Non è più corretto dire che ne avete approfittato di questo momento soli qui in camera per sbaciucchiarvi in gran segreto?-
-Non è come credi... ci siamo incontrati tutti all'uscita dell'ospedale, devi crederci Tom, io e Marty non nascondiamo niente.- disse Georg avvicinandosi di qualche passo all’amico, che si allontanò.
-Georg, tornatene a casa con te discuteremo domani, adesso voglio stare solo con mia moglie e parlare con lei.- 
-Va bene, me ne vado subito, ciao Marty e dai un bacio alla bambina da parte mia.- si avvicinò alla ragazza e la salutò con un bacio sulla guancia, sotto lo sguardo infuriato di Tom.
-Certo Georg, non ti preoccupare.- poi il bassista scese le scale e solo quando sentirono la porta sbattere la ragazza urlò: -Sei uno stronzo Tom, come hai potuto trattare cosi un tuo amico, un tuo collega, pensi veramente che fra me e Georg ci sia qualcosa? C’è tua madre qui in casa e può confermarlo lei!- 
-Non me ne frega un cazzo se c’è mia madre in casa, quello che conta è che vi ho visto insieme su quel letto abbracciati, appena sono entrato, tanto basta!- urlò afferrando la moglie per un braccio e strattonandola, al che Martina sentì delle fitte dolorose dovute alle botte che aveva ricevuto poco prima.
Sentì la rabbia montarle dentro, lei che aveva fatto a botte con una puttana sotto gli occhi di sua figlia per difendere il suo matrimonio veniva accusata da suo marito di averlo tradito. In un impeto d'ira rischiò di sputargli in faccia tutto quello che era successo per colpa sua e delle sue scopate, ma non si mosse, restò a sostenere lo sguardo di Tom.
-Tanto basta per chi Tom, per te? Guarda che dovrei essere io quella infuriata e non tu.- disse alla fine in sussurro. Tom le lasciò il braccio.
-Finiamola qui per stasera Marty, sono stanco e voglio andare a dormire.-
-Benissimo, vai pure a dormire ma non con me, dormirò sul divano se proprio pensi male di me, prendo la mia roba, poi la camera sarà tutta tua.- tirò fuori dall’armadio una coperta e un pigiama e poi lasciò la stanza senza nemmeno guardarlo in faccia.
 
Nel frattempo in ospedale un’infermiera stava facendo il giro delle camere. Bussò alla porta della stanza di Kamilla e si affacciò col capo sussurrando: -Signora Kaulitz, stiamo per spegnere le luci è ora di dormire.- non ricevette alcuna risposta dalla ragazza così si avvicinò di qualche passo, restando comunque sulla soglia della stanza. -Signora Kaulitz, mi sente?- ancora silenzio, l’infermiera decise di avvicinarsi e cominciò a scuotere Kamilla, inerte sul letto. –Oh mio Dio- sussurrò portandosi una mano davanti la bocca. -DOTTORE, DOTTORE PRESTO VENGA QUI, LA SIGNORA KAULITZ NON RISPONDE.- prese ad urlare correndo in contro al medico. Lo trascinò nella stanza e l’uomo ordinò all’infermiera di uscire. Una ventina di minuti dopo il medico uscì dalla stanza col viso terreo.
-Infermiera, informi subito i parenti, la signora Kaulitz è deceduta.-
-Che cosa devo scrivere nel reperto ?- chiese in un sussurro la ragazza.
-Scriva che ha avuto un improvviso attacco cardiaco e che si è tentato di rianimarla ma senza successo, metta anche l'ora della morte, presumo che sia morta intorno alle 20:30 di poco fa.- 
-Subito dottore.-
 
Ricordava solo un oppressione al petto, il nero, e il senso di soffocamento che gli faceva bruciare i polmoni. Poi più nulla. Sentì una voce chiamarlo, sentiva che gli chiedeva di tornare, sentiva che gli diceva che qualcuno che ancora non conosceva aveva bisogno di lui.
Qualcuno che ancora non conosceva? E chi?
Pensò, poi cominciò a vedere una luce bianca, pian piano vide srotolarsi intorno a se una stanza bianca, una porta e una donna che picchiettava su una bottiglia appesa all’in giù, collegata con un tubicino bianco al suo braccio.
Batté più volte le palpebre per mettere a fuoco gli oggetti e si rivolse alla donna che lo guardava con gli occhi spalancati.
-Accidenti ma, ma dove mi trovo? Perché ho dormito cosi tanto?- si passò una mano sui capelli e nella sua mente affiorò l’immagine di sua moglie. -Oddio, Kamilla, il bambino…-
-Signor Kaulitz lei, lei si è risvegliato.- gli disse l’infermiera.
-Ma cosa mi è successo? Dove sono tutti i miei parenti e dove mi trovo?-
-Si calmi, adesso chiamo subito il dottore e sarà lui a spiegarle tutto.- l’infermiera uscì dalla stanza lasciando il ragazza da solo, che si guardava attorno in preda al terrore, con un grosso punto interrogativo stampato sul viso.
-Dottore? Ma quale dottore? Cosa sta succedendo?-
 
Martina e Simone erano sedute sul divano e parlavano del comportamento di Tom, la suocera le aveva consigliato di dire tutto a suo marito, doveva farlo per non mettere in pericolo Samantha, la sua vita e il suo matrimonio. Ma Martina si ostinava a voler rimanere in silenzio, Tom aveva già troppi pensieri, ci mancava solo quest’altra botta. Conosceva il rapporto che aveva con Bill, e anche se non lo dava a vedere, soffriva molto. Ad un tratto sentirono una melodia espandersi per la stanza.
-Suona il telefono, vado a prenderlo Simone.- disse al ragazza, mentre si alzava.
-Va bene, cara.-
-Pronto?-  
-Lei è la signora Kaulitz? La cognata della signora Kamilla Kaulitz?- disse una voce femminile.  
-Si, cosa è successo?- chiese agitandosi, Simone si voltò verso di lei e la guardò con sguardo curioso.
-Dobbiamo darle una notizia signora ma la prego stia calma e non si agiti.-
-E’ accaduto qualcosa a mia cognata?- chiese ignorandola.
-Beh ecco...-
-La prego me lo dica.-
-Mi dispiace signora, non volevo darvi questa brutta notizia ma devo, sua cognata è morta...- disse la voce femminile, Martina sentì il fiato mancarle e guardò Simone con gli occhi spalancati, colmi di terrore.
-C…come morta? No...-
-Purtroppo si, mi dispiace veramente.-
-Ma, ma non può essere morta, io oggi quando sono andata via, stava bene, parlava e l'ho lasciata bene.-
-Il dottore del reparto ha confermato la causa del decesso, la signora ha avuto un attacco cardiaco improvviso, dovuto alla troppa tensione e allo sforzo della gravidanza ma sarebbe meglio che voi veniste qui, il dottore vi spiegherà tutto.-
-Si... stiamo arrivando.- chiuse la chiamata e si voltò verso Simone.
-Marty cara, cosa è successo?- chiese la donna alzandosi.
-Simone, Kamilla è... è morta.- disse con un filo di voce, la gola secca.
-Come morta? Ma come è possibile morta?- chiese con sgomento.
-Si, purtroppo ha avuto un attacco cardiaco improvviso, chiama Tom, dobbiamo andare all'ospedale.- non seppe perché, ma non riusciva a muoversi, teneva lo sguardo fisso sul pavimento e i suoi movimenti erano freddi.
-Si, subito.- Simone salì le scale di fretta per chiamare il figlio. Nel frattempo Martina prese una giacca e le chiavi. All’improvviso si rese conto di cosa veramente significasse morire, si rese conto che non avrebbe mai più chiacchierato con lei, che non l’avrebbe mai più riabbracciata. Inconsapevolmente cominciò a piangere.
Tom scese le scale seguito da sua madre e trovò la moglie poggiata al muro in preda ai singhiozzi, con le mano sul viso. Si avvicinò e con un filo di voce chiese:- Marty è vero che, che Kamilla è…- non finì la frase che la ragazza prese ad urlare.
-No, no, no, NO, NO, NON BASTAVA BILL, ANCHE LEI, PERCHE’ DIO E’ STATO COSI’ CON LORO, PERCHE’? CHE NE SARA’ DEL BAMBINO?!- Tom la prese per le spalle e l’abbraccio, permettendole di piangere sul suo petto, le accarezzò i capelli e disse: - Calmati Marty, non ti agitare nello stato in cui sei, andiamo in ospedale, mamma rimani con la piccola, poi venite con Gordon.-
-Si tesoro, voi andate.- Tom spinse delicatamente la moglie fuori di casa e le aprì la portiera della macchina.
-Sali, Marty.-
-Se Bill, si dovesse svegliare come faremo a dirglielo?- chiese. Tom sospirò e si passò una mano sul viso. Stava andando tutto bene, poi qualcosa si era spezzato ed era andato tutto a puttane.
-Prima o poi dovrà saperlo, se ne uscirà fuori anche lui.- chiuse la portiera e fece il giro. Mentre guidava sentì la mano di Martina posarsi sulla sua spalla e si voltò un momento verso di lei, la ragazza si avvicinò e poggiò il viso sulla spalla del marito. Tom all’inizio non si mosse e continuò a guidare, poi però, si lasciò andare e prese la mano di Martina, stringendola nella sua.
-Tom, io te lo giuro, con Georg non è successo niente. Stavamo solo parlando, io ero stanca… Devi credermi io non ti ho mai tradito.- il ragazzo la guardò per un momento e la luce di un lampione illuminà una parte della schiena di sua moglie, scoperta per via della maglietta corta, e notò un paio di lividi. Accennò un sorriso come per assicurarla che avrebbero chiarito tutto.
Cosa sono quei lividi?
Si chiese, riportando l’attenzione sulla strada e stringendo inconsapevolmente di più la mano si Martina.

 
…Continua…

 
Bene ragazze, ecco il nuovo capitolo. Scusate il ritardo, ma stavolta è solo colpa mia (Marty), Samy mi ha dato i dialoghi secoli fa, sono io che non ho avuto tempo di scrivere, mi dispiace! >.< … Detto questo ringraziamo tutte quelle che hanno recensito, chi legge in silenzio e chi ha aggiunto tra le preferite/seguite/ricordate. Grazie mille a tutte, fateci sapere cosa ne pensate…;)
 

Marty&Samy
  
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