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Autore: Fire Soul    23/05/2011    6 recensioni
Dal cap.1:
"Rei si voltò verso la porta ed entrò in casa per cominciare a rimettere un po’ in ordine, dando così le spalle a Yuichiro. Così facendo egli non avrebbe potuto accorgersi che la sua Rei stava sorridendo. Solo per qualche secondo ma sorrideva...."
-- STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO. --
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rei/Rea, Yuichiro/Yuri | Coppie: Rei/Yuichiro
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta serie
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BABY CAN I HOLD YOU?*   
                                                                               

CAPITOLO 2. SENTIMENTI


Yuichiro si era imbambolato sul piazzale del santuario. Quei ricordi lo avevano portato a riflettere molto sugli ultimi anni della sua vita. Ultimi anni che aveva passato al santuario e che rappresentavano, in qualche modo, quasi una sua rinascita. Si sentiva cambiato. Quel posto gli aveva finalmente donato la pace e la serenità che cercava ormai da molto tempo.

 “YUICHIROOOOOO!!!!” Ad un tratto un grido acuto e stridulo lo risvegliò!

“Cosa fai lì mezzo addormentato? Vuoi muoverti? Non ti ho certo assunto per dormire sul mio piazzale!”

“Ma, veramente … Maestro … Io …”

“Dai Yuichiro! Rei ti aspetta in camera sua! Ha bisogno di te per spostare degli scatoloni. Vai a darle una mano e svegliati!”

“Subito Maestro!”

Yuichiro si grattò il capo mentre, sotto voce per non farsi sentire dal Maestro, si lamentava e frignava come un bambino.  
Quella mattina era già la seconda volta che veniva sgridato. Anche se questa non era certo una novità, anzi.

“A pensarci bene, non avevo mai ricevuto solo due strigliate in un’intera mattinata. Di solito, a quest’ora, ho già  raggiunto quota diciotto!!! Allora, sto migliorando!”

Ogni mattina,infatti, il povero Yuichiro doveva sopportare i malumori del Maestro e le lunghissime ramanzine di Rei. Anche se quest’ultime le adorava particolarmente!

Entrò in casa e si avvicinò alla stanza di Rei,ma restò fermo sulla porta senza farsi vedere: la osservava. Lei era lì che sistemava dei vecchi giocattoli di quando era bambina in delle scatole. La sera precedente gli aveva detto che voleva conservarli per regalarli alla piccola Chibiusa quando sarebbe tornata a trovarla.
Si fermò ad esplorare quello sguardo e la sua intensità,quei capelli, e quel volto così angelico. Spesso si fermava a guardarla e,ogni volta, avrebbe voluto fermare il tempo per poter godere di quel momento per sempre. Era bella la sua Rei.
Tremendamente bella.

Frequentemente si ritrovava ad osservarla da lontano per non perdersi neanche un suo movimento. Lo faceva spesso, forse per paura che un giorno tutto quello sarebbe potuto finire, o forse, per non voler dimenticare. Avrebbe voluto ricordare per sempre il volto della ragazza che amava. Avrebbe voluto ricordare per sempre  i suoi occhi, gli stessi occhi che,tempo prima, lo avevano fatto innamorare di lei.
 

“E come è difficile dirti
Ti amo, andiamo via,
lasciamo questo mondo e  sorvoliamo …
Per stare bene!” *


Avrebbe voluto dirle che l’amava, anzi, avrebbe voluto urlarglielo!

Sapeva però di non essere all’altezza. Sapeva che lei lo avrebbe rifiutato. E questo rifiuto sarebbe stato ancora più presente nei suoi bellissimi occhi neri, e lui non poteva sopportare che una volta dichiaratosi a lei, quegli occhi lo avrebbero guardato in modo diverso.
Smise di pensare ed entrò in camera di Rei.

“Allora, posso chiuderli? Così inizio a metterli via. Sono parecchi!”

“Si, meglio che li porti via subito o potrei cambiare idea. Mi dispiace liberarmi di loro ma prima o poi sapevo che sarebbe successo!”

Rei aveva lo sguardo basso. Continuava a guardare quei pacchi con gli occhi pieni di lacrime. Stava mettendo da parte il suo passato per fare spazio al suo futuro.
È sempre molto doloroso abbandonarsi ai ricordi … Anche se in questi sono presenti dei momenti felici. Magari ci ricordano situazioni che non torneranno, oppure, ci ricordano persone che non torneranno.

Rei in quel momento aveva bisogno di lasciarsi tutto alle spalle. Aveva deciso di creare un posto per quello che sarebbe successo adesso. Si sarebbe dedicata interamente alla sua missione, alle sue compagne Sailor e sarebbe diventata lo scudo e il sostegno della piccola Chibiusa.

“Saranno sempre qui. Non scapperanno! Magari quelli che non darai a Chibiusa potrai conservarli per i tuoi figli!!” 
Yuichiro arrossì pronunciando queste parole. Per un momento aveva pensato di poter essere lui il padre delle meravigliose creature che avrebbe potuto avere Rei in futuro.

“Miei figli … Non so … Non ci avevo pensato … Ma non credo sarà necessario! Comunque puoi chiudere questi tre scatoloni e portarli via. Credo che ne riempirò ancora un altro.”

Yuichiro prese i tre  pacchi  e uscì dalla stanza. In quel momento Rei si alzò, mantenendo il suo sguardo basso.

“Figli dice lui … Non credo che ne avrò! Una Sailor-Mamma non potrà esistere nel futuro …  Non potrò mica scaldare loro il biberon con la Freccia di Marte!”
Sdrammatizzò per un momento: le serviva per non pensare troppo a come sarebbe stato il suo futuro. Ultimamente ci pensava spesso, forse troppo.
Accese la radio. Magari ascoltare un po’ di musica l’avrebbe distratta da quei pensieri che la tormentavano. Finì di riempire l’ultimo scatolone e iniziò a richiuderlo; poi lo prese e lo portò sul retro del santuario dove Yuichiro stava sistemando gli altri nel ripostiglio.

“Te lo lascio qui. Vado a preparare dei biscotti perché nel pomeriggio verranno le ragazze per studiare …”

Silenzio …

“Mi hai sentita??? Yuichiro!”

Un tonfo! Si precipitò all’interno del ripostiglio anche se aveva già capito cosa fosse successo …

Trovò Yuichiro con uno scatolone sulla testa che gli copriva il volto, sommerso da bambole e castelli fatati!

“Ma non ne fai una giusta!!” disse mentre iniziava a ridere di lui.

“E’ stata colpa tua! Li hai riempiti troppo e si sono rotti!” rispose lui mentre cercava di farsi spazio tra orsacchiotti e peluche vari.

Rei non riusciva a smettere di ridere assistendo alla scena e lui la seguì a ruota! La sua risata era favolosamente contagiosa!
Si avvicinò a lei un po’ imbarazzato per essersi dimostrato,ancora una volta, goffo e impacciato.

“Dai Rei! Smettila di prendermi in giro!!” disse sorridendole.

“Scusa, hai ragione! Ma è più forte di me!” stava piangendo per le risate.

Si asciugò il volto.

“Ok! Giuro, la smetto!” disse alzando lo sguardo verso di lui.

“Bè molte grazie signorina!” disse ricambiando lo sguardo. “Comunque … Erano giorni che non ti vedevo ridere così! Dovresti farlo più
spesso! Sembra che i tuoi occhi brillino …” Cavolo, quanto erano dannatamente belli quegli occhi! E quanto doveva esserle sembrato stupido dicendo quella frase!

“Scusa, non volevo Rei … E’ solo che in questi giorni sei così pensierosa. Sono un po’ preoccupato …”

Lei, diventata rossa in volto per quel complimento, continuò a fissarlo.
Doveva ammetterlo … Senza barba era davvero carino!

“Non preoccuparti Yuichiro. È tutto apposto. Solo che in questo periodo ci sono gli esami e sto studiando molto; credo di essere solo molto stanca! Ma è solo un periodo … Passerà presto! Comunque, grazie …”

Rimasero in silenzio per qualche minuto, continuando a fissarsi … Mantenendo lo sguardo fisso, l’uno negli occhi dell’altro …

Rei ruppe il silenzio : “Ehm … Forse … Forse è meglio che vada a prendere degli altri scatoloni!” disse imbarazzata, abbassando lo sguardo.

“Non preoccuparti Rei … Ci penso io! Tu va pure a preparare qualcosa per le tue amiche!” poi voltandosi e dandole le spalle Yuichiro continuò : “E’ meglio che rimetta subito tutto in ordine! Altrimenti il Maestro mi rincorrerà con la scopa per tutto il piazzale! Và pure Rei!”
Disse queste parole senza voltarsi, dandole sempre le spalle. Non avrebbe mai voluto che quel momento potesse interrompersi. Avrebbe voluto fermare il tempo e stare lì a guardarla per ore … Ma lei non la pensava allo stesso modo; infatti dopo pochi minuti era fuggita dal suo sguardo. Per Yuichiro, quel gesto, rappresentava un rifiuto, una pugnalata profonda al cuore.

Voltandosi aveva ricominciato a sistemare tutto negli scatoloni. Non voleva pensare a quello che era appena accaduto; lei non sarebbe mai stata la sua ragazza e non avrebbero mai potuto avere un futuro insieme. Lo sapeva bene, eppure qualche volta, alcuni gesti di Rei gli facevano intuire il contrario, lo facevano illudere di poter avere una piccola possibilità, di avere una piccola speranza.

“Sono proprio uno stupido” pensò, “io per lei sono solo un caro amico … Purtroppo! Solo un caro amico …”

Rei aveva notato un po’ di freddezza nelle parole appena pronunciate da Yuichiro. Tuttavia pensò che fosse solo una sua impressione e decise di non darci molto peso. Aveva provato tante emozioni diverse in quegli attimi, e tutte bellissime! Era in quei momenti che capiva quanto fosse importante per lei. Erano quei momenti che le permettevano di pensare che fosse quello giusto, che lui potesse rendere la sua vita migliore. Sentiva che c’era qualcosa … Ma la testardaggine e l’orgoglio le impedivano di ammettere che fosse amore. Amore vero, puro e sincero.

Iniziò a fissarlo da lontano, nascosta dietro un albero, sperando che lui non potesse vederla.
 
“Something in the way he moves,
Attracts me like no other lover.
Something in the way he woos me … 
Somewhere in him smile he knows
That I don't need no other lover …  

I don't want to leave him now.”**

Le piaceva … Le piaceva davvero tanto!

Sorrise ripensando ai soliti discorsi tra amiche … Quando si riunivano tutte e cinque al santuario per studiare, Minako iniziava a fantasticare; sognava il suo uomo perfetto, sperando di poterlo trovare presto, perché Sailor Venus, Guerriera dell’Amore e della Bellezza, non avrebbe potuto certo rimanere zitella! Così trascinava anche le altre nel mondo dei sogni e tutte finivano per rimuginare sulla propria situazione sentimentale. C’era Ami che troppo presa dallo studio, cercava di convincerle a tornare sui libri; Usagi che ripeteva come un robot la frase : “io ho già il mio Mamo-chan”, con una frequenza di 50 volte in un minuto; Makoto che si chiedeva se un giorno sarebbe riuscita a trovare qualcuno che non somigliasse al suo ex ragazzo; Minako che sognava di incontrare il suo vero amore sul set di qualche film, di cui lei sarebbe stata certamente la protagonista; Rei, invece, sognava un ragazzo affascinante, sicuro di sé, con un buon lavoro e molto,molto carino.

Osservando Yuichiro, si rese conto che non corrispondeva per niente al suo prototipo!
Certo, carino e affascinante lo era!
Sicuro di sé? Per niente!
Con un buon lavoro? Neanche!
Eppure lui, con un solo sguardo, con un sorriso, sapeva darle tutto ciò di cui aveva bisogno: protezione, affetto, e soprattutto, amore.

Perché allora era così difficile ammettere che le piaceva? Perché non poteva semplicemente buttargli le braccia al collo, baciarlo e dirgli che
lo amava più di ogni altra cosa al mondo?
Si chiedeva tutto questo continuamente e mentre meditava rientrò in casa. Le ragazze sarebbero arrivate nel pomeriggio ma lei aveva ancora molte cose da fare. Doveva ancora finire di sistemare la sua stanza, e doveva anche preparare i biscotti!

“Usagi non riesce a studiare a stomaco vuoto!” disse sorridendo, “in più dobbiamo anche escogitare un piano. Potrebbe esserci utile per affrontare il nuovo nemico! Dovrò consultare anche il fuoco … Sicuramente saprà aiutarmi dandomi alcune risposte!”

Chiuse la porta d’ingresso e si diresse verso la sua camera, dove la radio ancora accesa, per qualche istante, le fece dimenticare le sue preoccupazioni e lei si ritrovò a canticchiare, mentre riordinava la sua stanza, un motivetto allegro e vivace.


*TESTO TRATTO DALLA CANZONE “NON HO TEMPO” DI PIER CORTESE
**TESTO TRATTO DALLA CANZONE “SOMETHING” DEI BEATLES


Eccomi qui! Scusate se ho aggiornato la storia dopo parecchio tempo ma purtroppo l’università chiama e Dudy, purtroppo, deve rispondere!
Pensavo di cominciare a descrivere delle scene con un po’ più di azione in questo capitolo, invece, mi sono soffermata ancora sui sentimenti dei due protagonisti. Spero che questo non sia risultato pesante.
Non sono molto convinta della parte in cui parlo di Rei e della sua decisione di abbandonare i ricordi del passato. Non so bene perché, comunque quel pezzo non mi ha entusiasmata molto! XD
So che Rei e Yuichiro non sono una coppia particolarmente amata ma spero che con questo piccolo lavoro, riusciate ad apprezzarli ugualmente!
Logicamente ogni commento, positivo o negativo, sarà sempre gradito e accolto con piacere!
Ciao! A presto!
Dudy

 
   
 
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