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Autore: carcar93    24/05/2011    6 recensioni
un'anno dopo la fuga di Soul eccoci tutti di nuovo qui, ormai tutti sanno di ciò che ha fatto Soul e l'unica che è stata colpita sentimentalmente, oltre che fisicamente, è la meister Maka.
il continuo di "To love too much", si riprende!!!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Black Star, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love is my fault.'
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l'egoismo di Soul, è stato l'amore la causa di tutto ciò?

Il ritorno di Soul suscitò molta curiosità all’interno della shibusen, ed inoltre, in seguito al suo ritorno, iniziarono a girare delle dicerie sulla buki, molte delle quali raccontavano di un suo ritorno solo per volere la testa di Shinigami, altri affermavano di aver visto l’albino in giro per le strade di Death city in piena notte,  ed ogni sorta di genere, non mancavano, inoltre, degli accenni di storie romantiche, le ragazze della shibusen dicevano che Soul era tornato per riprendersi la sua Maka, oppure altre affermavano di aver visto Soul e Liz in un bar, intenti a ”discutere”.

Tutte le dicerie erano subito fermate dai soggetti in questione, Maka era su di giri per qualunque cosa venisse detta sul suo conto, inoltre le dicerie sul rapporto segreto tra Soul e Liz non fecero altro che peggiorare i rapporti tra l’albino e lo shinigami Kid.

Il comportamento più ambiguo era quello di Soul Eater Evans e di Black Star.

La buki non rifiutava mai ciò che si diceva sul suo conto, gettava invece altra benzina sul fuoco, divertendosi ad osservare lo svolgersi di quella diceria, rispondeva alle domande inerenti ciò utilizzando parole come “forse”, “magari” ed in certi casi “può darsi”. Soul cercava di sbaragliare le menti dei giovani alunni della shibusen, fino all’anno scorso era anche lui uno studente della scuola, ma adesso si divertiva un mondo a giocare con gli alunni del primo anno ed altri ragazzi.

Se Soul non faceva altro che gettare benzina sul fuoco, l’assassino Black Star attendeva che quel fuoco non fosse più possibile da controllare, in un modo o  nell’altro sarebbe riuscito a prendersi la sua vendetta, voleva che lui fosse sconfitto su tutti i fronti.

La situazione quindi era questa, i ragazzi della shibusen credevano a tutti gli spiragli che Soul lasciava aperti volontariamente, pendendo dalle sue labbra, Kid iniziava a nutrire, intanto, odio verso la buki, poiché Soul non esitò a rispondere in modo ambiguo, davanti a kid, ad una domanda sul suo rapporto con Elizabeth Thompson.

-Soul!!! Chi ti ha detto di dire ciò??! Sono stato io forse!?!- chiese Kid, prendendolo in disparte.
-Bah… mi annoiavo un po’, ed allora mi volevo divertire un po’ con gli alunni, qualcuno me lo vieta??- rispose Soul, con un sorriso beffardo
-mah, non so… chi te lo potrebbe vietare?? Forse io!! Ti avverto Soul, già non mi piace che tu sia tornato qui senza scontare nessuna pena, adesso non metterti a giocare con Liz, altrimenti…- lasciò cadere la frase lo shinigami
-altrimenti cosa?? Mi farai male tu?? Vogliamo ricordarci dell’ultima volta?? Ed inoltre devo ricordarti del risultato di Black Star quando ha tentato di colpirmi?? Sai, di tutti quelli che ho visto, da quando sono tornato, tu sei quello che non è cambiato per niente-
-come scusa?? Non sono cambiato per niente?? E chi te lo dice??- rispose Kid, con uno sguardo di sfida
-mah, mi basta solo dirti qualcosa che non sia simmetrico e dovresti andare subito in tilt, secondo me… che succede se dico che ho sudato sette camicie per calmare il mio kishin interiore??- chiese Soul, notando subito un piccolo gesto di stizza eseguito dallo shinigami, quindi continuò
-ecco la dimostrazione Kid, non sei cambiato affatto, ora se non ti dispiace vorrei andare in classe- riprese il kishin.
- se non vuoi farlo per me, che ne dici di farlo per Maka?- chiese kid, cercando in quella figura un punto debole
Soul si stava dirigendo verso la classe, ma quando sentì il nome di Maka si fermò e chiese
-perché?? C’è qualcosa che non va??- disse cercando di fare l’indifferente, mentre lo colpì una fitta all’altezza del petto, non si voltò verso lo shinigami.
-beh, forse tu non lo sai, ma Maka ti ama ancora, ed inoltre queste dicerie su te e Liz non gli vanno molto a genio, anzi la fanno deprimere ancora di più, ormai è così da quando te ne sei andato- disse lo shinigami, ripensando a ciò che le aveva detto Liz riguardo quella mattina.
-lo so già che mi ama, me lo ha detto ieri sera, ma ormai io sono un kishin, è inutile che si sforzi così tanto, ci vediamo in classe- disse Soul per poi andare., mentre camminava ripensava a cosa era successo ieri, quello scambio di lettere era forse una sorta di dichiarazione dei due, forse ciò che non erano riusciti a dirsi in tutti quest’anni era stato riassunto e descritto da quelle poche righe che formavano la lettera di Maka??

La sera prima era rimasto ore a leggere quella lettera, ormai la conosceva a memoria

“Soul,
ti amo, non lo so perché, ma ripensandoci è ironico, io che odio a prescindere tutti gli uomini, mi sono innamorata di un uomo come te, ma forse è questo che mi piace da te, i tuoi gesti da maschio, il fatto di voler essere fico, il tuoi occhi, la tua ottima qualità nel suonare il piano,da lì iniziò tutto, da lì iniziai ad amarti, questa lettera te la darò, quando sarò pronta, ma per adesso desidero tenerla tutta per me
                                                                                                   Maka”

Mentre rifletteva tutto ciò gli si strinse ancora una presa all’altezza del cuore, era forse vero che l’amore di Soul verso Maka era tornato?? Credeva che tutto era passato, ma adesso doveva ricredersi.

                                                                ********

-ragazzi, i kishin sono, come tutti ben sapete, uomini ,oppure anche buki, che vengono attratti dalla follia, dalla voglia di avere potere e non avere,quindi, più paura delle avversità che si presentano davanti loro, come tutti ben sappiamo- il professor Stein stava spiegando loro le basi per riconoscere un kishin, non che gli alunni di quella classe non le conoscessero, ma un ripasso era utile.

-professore??- chiese Kilik
-si kilik??- chiese Stein, interrotto dallo studente
- che cosa succede ai kishin, dopo la loro trasformazione in tale??-
-beh, io non sono molto esperto, ma di sicuro qui con noi c’è qualcuno che può risponderci in modo molto esauriente, non è vero Soul??- disse Stein, rivolgendo lo sguardo verso la buki, seduto in un angolo lontano dagli alunni
- vuoi sapere cosa si prova ad essere un kishin, kilik? Beh, ti basti pensare che mangiare le anime umane è come mangiare le uova di kishin, solo che sono così buone, inoltre, una volta finito di mangiare, ti chiedi “perché ho smesso?”, è come mangiare la cioccolata, uno volta finita ti chiedi sempre perché non ne hai conservata un po’ per dopo?? perché l’hai finita subito?? Tu dici che potresti subito andare a comprarla, ma se non puoi?? Beh, un kishin non si pone questa domanda, se lui vuole, lui lo prende, non è vero??- chiese Soul
Non si sapeva a chi era diretta questa domanda, ma Soul continuò a parlare, un tono di voce diverso
-beh, diciamo che come ha spiegato Soul è sufficiente per farvelo capire, ci sono domande?- chiese il vero kishin interiore di Soul, adesso sembrava lui il professore, e Stein era stato messo da parte, costretto ad ascoltare poiché non sapeva rispondere alla domanda di Kilik.
-un esempio pratico?- chiese Kim.
Il kishin puntò il pollice verso se stesso e rispose
-beh, Soul stesso è un esempio. Il tipino qui, come tutti ben sapete, non ha esitato a stringere un patto con me per poter salvare Maka, il tutto perché l’amava… ah, in certi momenti anche i kishin adorano questo sentimento, non credete?- chiese il Kishin in modo ironico

-ora basta!!- urlò Stein.
Soul si riprese e quindi disse
- mi scusi professore, il kishin ha preso un po’ il sopravvento-

Maka si alzò, il volto rivolto verso il basso, con voce flebile disse
-professore posso uscire un attimo?- chiese, subito seguì il consenso di Stein

Soul osservò Maka uscire, la sua andatura era distratta, non come sempre, aveva fatto qualcosa che non doveva
-professore, posso andare anche io? Dovrei mettere in chiaro qualcosa con il kishin- disse, il motivo di quella uscita sembrò proprio una scusa, ma era proprio ciò che gli serviva per uscire ed andare dietro Maka, voleva scusarsi.

                                                                       *******

Seguì Maka, pure se era veloce  riuscì in qualche modo a prenderla, si erano ritrovati sul balcone della shibusen, durante l’intervallo gil studenti si riunivano lì, per poter prendere una boccata d’aria.

Giunse lì, il suo passo era lento, cercava di non fare rumore, il silenzio era solo scandito dai singhiozzi di Maka.
-Maka…- disse
La ragazza si fermò, ma non si volto, né tantomeno iniziò a parlare, Soul continuò
-Maka, mi dispiace… il kishin… è stata tutta colpa sua-
-ehi che c’entro io?- disse di nuovo Soul, con un tono di voce differente
-beh, ti avevo lasciato un po’ di controllo, ma ti aveva esplicitamente ordinato di non fare alcun riferimento alla storia-
-e perché solo perché ho detto la verità adesso è colpa mia-
-sono già fortunato ad aver ripreso il controllo, ora basta!!!-
-ma la colpa è solo tua che mi hai lasciato fare, sappiamo tutti e due cosa provi per Maka, ti sembra che il dolore all’altezza del petto sia un problema cardiologico?-
-ora basta, niente più anime umane, continuerò a resistere anche se tra poco ne ho bisogno-
-eh no! Ci eravamo messi d’accordo io e te, dammi le anime umane o altrimenti…-
-altrimenti cosa?? Il corpo è mio e lo gestisco io, intesi!?! Ed ora basta, Maka…- la frase finì a meta, durante quella discussione la meister si era voltata ed adesso stava osservando la discussione tra il kishin e Soul.

-cosa intendeva??- chiese con voce flebile
-come cosa intendeva??- rispose Soul difendendosi
-voglio sapere cosa intendeva il kishin quando ti ha fatto quella domanda sul tuo dolore al petto- chiese ancora, insistendo
-bah, quelle sono solo questioni tra me e il kishin, Maka. Non ti preoccupare e torna dentro, andiamo- disse Soul, cambiando discorso
-BASTA!!... sono stufa Soul, stufa di non sapere mai niente di te, stufa di non riuscire a conoscerti, stufa del fatto che io non so se tu mi ami ancora oppure no, io ti amo, ed adesso ti faccio la stessa domanda, tu mi ami?? Ti fa ancora male il fatto che mi ami ancora?? E questo quello al quale alludeva il kishin??- chiese, osservando la buki dritta negli occhi

Soul prese un respiro, quindi iniziò a parlare
-Maka, io- una fortissima fitta all’altezza del petto lo colpì, tanto da farlo gemere
-Soul!!- disse Maka preoccupata

I'albino disse
-Maka!!... scappa!! Sta cercando di prendere il controllo, vai a chiamare aiuto- disse l’albino cercando tempo per avvertire la meister
-ma avevi detto che dovresti essere calmo per un po’ di tempo-disse ancora Maka
-CORRI!!!!-ordinò Soul, lasciando il controllo.

Maka corse all’interno della scuola, mentre si diresse verso la sua classe sentì un urlò straziante provenire da dove si trovava poco prima.

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Bene, bene, bene. Eccomi qui, si continua con il 5 capitolo, scommetto che la tensione è a mille, inoltre mi scuso ancora che il capitolo precedente è un po’ pieno di errori, vi ringrazio mille per i complimenti, recensite ed inoltre ditemi se per voi va bene la descrizione del kishin secondo Soul.

RINGRAZIAMENTI:
Soru Evans: ci sei solo tu quindi non posso far altro che ringraziarti di tutti i complimenti ed inoltre hai notato che l’amore di Soul non se n’è andato, contenta?? Recensisci e dimmi se va bene la descrizione del kishin.
 
   
 
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