CAP.18
Scontro a lezione
***
Nella mente di Alex raffioravano ricordi molto dolorosi, Voldemort le stava
facendo rivivere tutte le esperienze orribili del passato, quando suo padre la
torturava con le maledizioni senza perdono perchè gli aveva disubbidito, quando
era morta sua madre, il dolore che aveva provato per la sua perdita, il tenersi
tutto dentro fino a scoppiare e sentirsi veramente male e soprattutto il ricordo
di quando il su ex fidanzato era stato ucciso da Voldemort.
Piangeva silenziosamente, stava molto male, ma d'altronde quello era il suo
passato e nessuno avrebbe potuto cambiarlo, lei non ci pensava più, aveva
superato quei momenti di tristezza trovando amici sinceri e leali che
l'avrebbero aiutata a qualunque costo, molti anni prima era fuggita dal suo
passato, ma ora stava arrivando il momento di affrontarlo faccia a faccia, non
poteva più scappare per come oramai erano andate a finire le cose, non aveva più
una famiglia, aveva solo sua sorella Jennifer che le voleva un bene dell'anima e
aveva appena scoperto di avere anche uno zio, per di più imparentato con sua
madre.
Sua madre, aveva fatto di tutto per dimenticarla, aveva ubbidito a suo padre
perchè lo amava molto nonostante la trattava molto male, la torturava e le
rinfacciava sempre il fatto che era colpa sua e di sua sorella se la loro madre
era morta, lei era sempre stata male per questo, si era chiusa in se stessa per
diversi anni, non possedeva più una vita sociale, era sempre rinchiusa in camera
sua, si rifiutava di parlarne persino con sua sorella per paura che il padre lo
fosse venuto a sapere e sarebbe rimasto deluso di lei, fino a quando era
arrivata la fatidica lettera che diceva che era stata ammessa ad una famosa
scuola di magia in Italia.
Appena arrivata tutti la temevano e la rispettavano, lei si sentiva sempre
diversa, la conoscevano per il nome e questo le dava molto fastidio, veniva
giudicata per il cognome, nessuno si era sforzato di guardare al di là, o quasi
nessuno, aveva ripreso a vivere e ad amare la vita quando aveva cominciato a
fare amicizia, il suo nome era Stefano, era un ragazzo dolcissimo e bellissimo,
non si era fatto spaventare dal nome, era stato l'unico che aveva provato a
guardare oltre quel maledetto cognome e dopo tanto tempo aveva conosciuto quel
sentimento che mai le era stato concesso da nessuno tranne che da sua madre e da
sua sorella, prima era un sentimento di amore fraterno, poi si era trasformato
pian piano in un sentimento molto più profondo, aveva scoperto cosa significava
veramente amare una persona, non era una di quelle semplici cotte
adolescenziali, era qualcosa di molto più profondo, lui ricambiava apertamente
quei sentimenti, prima di lui non aveva mai provato l'amore, si era lasciata
andare solo a scappatelle.
Ma Stefano le aveva sconvolto la vita, si confidava sempre con lui e il ragazzo
la ascoltava interessato e sempre pronto a dare ottimi consigli, con lui era
molto felice, si considerava la ragazza più felice della terra, ma poi, come
ogni cosa bella è destinata a sparire, Voldemort venne a sapere di questo
piccolo, ma nello stesso tempo grande amore, non si diede pace e quando lo
trovò, lo uccise davanti agli occhi della ragazza, lei lo implorava di averne
pietà, ma Voldemort lo uccise, prima però lo torturò con diverse maledizioni,
una peggiore dell'altra, per poi ucciderlo con l'avada.
Da quel giorno si era ripromessa a se stessa di non amare più nessuno, non
lasciarsi indebolire di nuovo, e così fu, ricominciò con quelle brevi storielle
che però non erano niente, davanti agli altri portava la maschera della ragazza
sempre allegra e forte, ma era solo una maschera, dentro oramai era distrutta
dal troppo dolore, era straziata, fino a quando si trasferì ad Hogwarts, per
fortuna trovò persone gentili con lei, non si lasciavano intimorire dal cognome
e trovò anche di nuovo l'amore, tutti se ne accorsero, lei però non voleva
accettarlo, si perchè lei aveva amato Draco Malfoy e lo amava ancora adesso, ma
lui aveva fatto la sua scelta e il suo cuore si era spezzato un'altra volta,
però non voleva allontanarlo dalla sua vita quindi si erano avvicinati come
amici, sapeva che era ancora più straziante per lei, perchè avrebbe dovuto
vederlo con tutte quelle ragazze, lui era il classico stronzo e affascinante,
per non dire bellissimo, era stronzo con tutti ma non con lei, lei aveva
scoperto il suo lato dolce, lei aveva fatto finalmante sciogliere il cuore di
ghiaccio di Draco Malfoy.
Mentre ripensava al passato si accorse che aveva ancora al collo la catenina che
le aveva regalato Draco, sorrise tra sè al ricordo di quella sera che
gliel'aveva regalata, alla frase che le aveva detto " rappresenta una serpe che
ha catturato il cuore di ghiaccio di un Malfoy" era così gentile con lei che non
riusciva a restare arrabbiata con lui neanche perchè l'aveva lasciata, al
ricordo una piccola e fresca lacrima le sgorgò dagli occhi e ricadde sulla sua
guancia, tutta la sofferenza era racchiusa in quella lacrima, sentì dei passi
avvicinarsi di corsa, ma decise di restare con gli occhi chiusi, quando però i
passi erano oramai vicinissimi e le due persone si fermarono davanti a lei si
decise ad aprire gli occhi, vide davanti a sè Hermione e Draco (era normale,
visto che erano i due caposcuola).
Alex aveva le guance arrossate e umide per il pianto, i suoi bellissimi occhi
azzurri erano lucidi.
-Ehi Alex, cos'è successo?- chiesero Hermione e Draco contemporaneamente.
-N-niente, non dovete preoccuparvi, stavo giusto andando a dormire- rispose la
ragazza sforzandosi di sorridere senza riuscirci, e come poteva, con tutti quei
ricordi che aveva appena rivangato.
-Sei scossa e sei molto triste, ti è successo qualcosa, tesoro, parlami- esclamò
Hermione sedendosi vicino a lei e abbracciandola.
Draco anche se era molto preoccupato per Alex, era freddo perchè c'era Hermione.
-L'accompagno a dormire, sarà stanca- disse Draco aiutando Alex a rialzarsi.
-Hermione, te ne parlerò un'altro giorno, ora sono molto stanca voglio solo
andare a dormire-
-Va bene tesoro, però domani devi confidarmi tutto, non puoi tenerti tutto
dentro- "lo faccio da quando ero una bambina" pensò Alex.
-Vuoi che ti accompagno anche io?- chiese Hermione, ma Alex scosse la testa e le
disse
-Non ti preoccupare, sto bene ho solo bisogno di riposo-
Alex e Draco si avviarono verso la loro sala comune, nessuno dei due parlava,
Draco camminava per i corridoi come sempre, a testa alta ed elegantemente,
mentre Alex in quel momento trovava molto interessante osservarsi le scarpe poi
però Draco ruppe quel silenzio:
-Cosa ti è successo? è evidente che non stai bene-
Alex alzò le spalle e disse
-Niente, solo un giramento di testa-
Calò di nuovo quel silenzio imbarazzante, poi sentirono delle voci provenire da
un'aula, Draco sbuffando entrò e vide Pansy con un ragazzo serpeverde
dell'ultimo anno.
Entrò anche Alex e poco dopo Pansy si accorse dei nuovi arrivati, si allontanò
dal ragazzo e prese a piangere scusandosi con Draco
-Ti prego amore, non è come pensi.......lasciami spiegare-
-E' proprio come penso, ti stai sbattendo uno del settimo anno, non c'è niente
da spiegare, io e te abbiamo chiuso- affermò Draco glacialmente.
-N-no, fammi spiegare, ti prego..........e poi cosa ci fai con lei?-
-Pansy, ora non mettermi in mezzo, io cosa c'entro?- chiese Alex cominciando a
scaldarsi.
-Ora ho capito, tu sei solo una puttana, dove stavi andando con Draco eh?-
-TI HO DETTO CHE NON C'ENTRO NIENTE, MA LA PIANTI DI FARE LA BAMBINA? NON TI
SOPPORTO PIU'!! HO GIA' PROBLEMI PER CONTO MIO SENZA CHE TI CI METTI ANCHE TU!!-
urlò Alex furiosa sbattendo un pugno su un tavolo.
-SEI UNA STRONZA, NON VOGLIO PIU' VEDERTI!!!!! SPARISCI DALLA MIA VISTA- urlò
Pansy ad Alex dandole un forte schiaffo sulla guancia, calò il silenzio, tutti
sapevano che Alex da un momento all'altro sarebbe scoppiata, ma sorprese tutti
voltandosi di nuovo verso Pansy e rivolgendole un sorriso freddo che metteva i
brividi.
-Sai l'unica cretina che c'è in questa stanza sei solamente tu, l'unica stronza
che c'è in questa stanza sei solamente tu, l'unica troia che c'è in questa
stanza sei solamente TU!!!!!!!!!!- affermò Alex in tono calmo.
Dentro di lei ribolliva di rabbia, infatti poco dopo esplosero tutti gli oggetti
di vetro presenti nella stanza, Pansy era terrorizzata, si nascose sotto un
banco.
-Molto brava mia Lady Oscura, piano piano stai venendo da me, sono molto
contento di questo, ti stai facendo sopraffare dal tuo lato oscuro, sei
arrabbiata e sono sicuro che saresti capace di uccidere qualcuno, continua così
e sarai mia- disse una voce oscura che fece rabbrividire tutti.
-Oh Voldemort, perchè non ti fai vedere? mi sono proprio stufata dei tuoi
stupidi giochetti, e hai ragione, ho una voglia matta di uccidere qualcuno,
perchè non vieni qui????? chi ucciderei volentieri sei proprio tu-
-Mi dispiace molto, ma io non ti voglio morta, ti voglio viva al mio fianco,
tu non te ne accorgi ma ti stai avvicinando a me sempre di più, ti è piaciuto il
mio regalo di prima???? o ti ha fatto rattristire?-
-So quello che vuoi fare, ma non avrai la possibilità di vedermi accecata dalla
rabbia, non mi importa niente di te-
Alex uscì dalla stanza furiosa sbattendo la porta, Draco la seguì di corsa.
-Alex fermati!- le urlò dietro, ma la ragazza non accennava a fermarsi, fece uno
scatto avanti e le prese un polso costringendola a voltarsi, erano in un
corridoio deserto, era il terzo piano, faceve abbastanza freddo ed era poco
illuminato.
La prese per le spalle e la scosse dicendole
-Devi reagire, non puoi essere sempre impassibile a tutto, sfogati, fai
qualcosa-
-Senti da che pulpito viene la predica- disse la ragazza sarcastica per poi
aggiungere
-Mi sono sempre tenuta tutto dentro, non vedo perchè dovrei proprio ora
cominciare a sfogarmi-
Alex si avvicinò ad una finestra e guardò di fuori, Draco le si avvicinò e
guardandola negli occhi le disse
-Perchè ora hai degli amici che vogliono aiutarti-
"Non guardarmi in quel modo, Draco" lo supplicò mentalmente Alex, poi però si
girò verso di lui e guardandolo negli occhi lo abbracciò molto forte, lui mentre
l'abbracciava sentiva l'odore di pesca che emanavano i suoi capelli, non era mai
stato così dolce con nessuno, solo la ragazza riusciva a fargli calare quella
maschera di freddezza che portava di fronte a tutti e questo un pò lo irritava.
Poi però la ragazza fece una cosa che lo turbò un poco, si allontanò da lui e
cominciò a correre verso la sala comune, il ragazzo all'inizio rimase
interdetto, dopo si avviò anche lui verso la sala comune dei serpeverde.
La mattina successiva Alex si svegliò con un forte mal di testa, guardò la
sveglia che aveva sul comodino e vide con suo timore che erano le 8.15, quella
mattina tutti si sarebbero dovuti trovare nella sala grande alle 8.20 perchè
Silente doveva fare un'annuncio importante e presentare gli auror che sarebbero
stati ad Hogwarts fino alla fine dell'anno.
Si alzò di corsa, si fiondò nella doccia, quand'ebbe finito si asciugò i capelli
con un'incantesimo, lasciandoli ricadere mossi lungo le spalle, indossò di corsa
la gonna, le scarpe, la maglietta, la cravatta e un maglioncino grigio, poi si
fiondò correndo nella sala grande.
Tutti erano già presenti nella sala comune, Draco e Blaise erano seduti al loro
tavolo e stavano facendo colazione, quando Blaise chiese
-Ma dov'è finita Alex?-
-Non lo so, ieri sera è successa una cosa ed è scappata sconvolta al dormitorio-
rispose Draco.
Dopo un pò Silente prese a parlare
-Allora ragazzi, vi ho fatto venire in sala grande a quest'ora perchè vorrei
dare un'annuncio, da oggi ad Hogwarts saranno presenti degli auror ministeriali,
sapete perfettamente tutti che stiamo per affrontare una nuova guerra contro
Voldemort e per questo il ministero ci invierà i migliori auror presenti nel
mondo della magia, dovrebbero essere arrivati, accogliamo i nostri auror-
Entrarono una cinquantina di auror, tutti li conoscevano molto bene, erano molto
famosi e giovani, i più grandi avevano 30 anni, Silente li presentò uno per uno,
le ragazze però sembravano molto attratte da un'auror in particolare, Silente lo
aveva presentato come Jeremy McFallen, lo guardavano con occhi adoranti Silente
stava per riprendere a parlare quando entrò Alex con il fiatone, tutti si
voltarono verso di lei, la ragazza leggermente imbarazzata disse
-Mi scusi preside, continui pure-
La ragazza salutò con un cenno della mano Jeremy, era molto sorpresa nel
trovarlo lì, ma si sedette al suo tavolo accanto a Blaise che le chiese
-Ma dov'eri? certo che figura di merda che hai fatto-
-Mi sono svegliata tardi, la sveglia non è suonata, comunque non devi
ricordarmelo, lo so benissimo da sola- rispose la ragazza dando uno schiaffetto
in testa a Blaise che si lamentò
-Mi hai spettinato!!!!! guarda qui, i capelli non sono più a posto-
Blaise tirò fuori da una tasca uno specchietto e si mise a posto i capelli
-Ma sei peggio di una ragazza!- sbottò Alex.
-Allora stavo dicendo che gli auror verranno divisi in gruppi, in ogni classe ci
sono diversi auror, due o tre ad assistere alle lezioni, ora potete andare a
lezione- disse Silente soridendo.
I grifondoro e i serpeverde si avviarono a lezione di difesa contro la arti
oscure, quel giorno avrebbero cominciato a duellare per mettere in pratica tutto
ciò che avevano imparato precedentemente.
Arrivati nell'aula trovarono Lupin ad attenderli in mezzo all'aula, i banchi
erano spariti e fece sedere tutti per terra in fondo all'aula, Draco e Blaise
non la smettevano di lamentarsi, così Alex si sedette accanto ad Hermione,
trovarono seduti su delle sedie vicino alla cattedra due auror, uno era Jeremy
(con profonda felicità di tutte le ragazze presenti nell'aula) e un'altro era l'auror
che Alex aveva incontrato al processo.
-Benvenuti ragazzi, oggi faremo una lezione un pò particolare, verrete divisi in
due gruppi, i ragazzi del primo gruppo dovranno affrontare un troll di montagna
appena catturato, mentre i ragazzi del secondo gruppo mentre aspettano di
affrontare il troll, dovranno esercitarsi con un molliccio ad affontare le
proprie paure, questo molliccio però non si potrà sconfiggere con l'incantesimo
riddikulus, posserrà tutti i poteri e le capacità della cosa in cui si
trasformerà, dovete imparare ad affrontare le vostre paure- disse Lupin, poi li
divise in due gruppi.
Hermione, Jennifer, Harry, Blaise ed altri studenti dovevano affrontare il troll
di montagna, mentre Alex, Draco, Ron e gli altri studenti dovevano affrontare il
molliccio.
Gli studenti del primo gruppo cominciarono ad attaccare il troll di montagna,
senza però infliggergli nessuna ferita perchè era molto resistente, molti
studenti presero a correre, scappando dal troll, sotto lo sguardo attento e
l'ilarità dei due auror che stavano controllando tutto, mentre Lupin stava
controllando gli studenti che stavano affrontando il molliccio.
Il molliccio davanti a Neville si trasformò in Bellatrix Lestrange, il ragazzo
si bloccò di colpo e dopo che il professor Lupin ebbe affrontato il molliccio,
Neville uscì di corsa dall'aula.
Ron si mise davanti al molliccio e questo, come previsto, si trasformò in
un'enorme ragno molto velenoso che tentava di morderlo e mangiarlo, Ron era
terrorizzato, continuava a scappare dal molliccio.
-Devi attaccarlo, Ron, non devi scappare, prova a pensare ad un'incantesimo che
possa funzionare- gli disse Lupin.
Ron cominciò a pensare a qualche incantesimo, poi optò per uno schiantesimo,
glielo lanciò e il ragno cadde a terra svenuto.
-Benissimo Ron, ora vieni qui Alexandra-
Alex sentendo il suo nome cominciò ad impaurirsi, sapeva perfettamente in cosa
si sarebbe trasformato il molliccio, dal suo posto affermò
-Non credo sia una buona idea professor Lupin, potrebbe succedere qualcosa di
terribile-
-Mi dispiace Alexandra, ma devi affrontare le tue paure, in qualunque cosa si
trasformi dovrai usare tutto il tuo autocontrollo per distruggerlo, ce la puoi
fare-
Lupin era convinto che quel molliccio si sarebbe trasformato nel padre della
ragazza, lei lo temeva moltissimo, ma poteva farcela benissimo.
-Allora credo che per sicurezza i miei compagni dovrebbero stare ai lati della
classe, non voglio che succeda niente a nessuno-
I ragazzi a quelle parole si appiattirono ai muri della stanza, quella ragazza
li stava terrorizzando, il troll era stato sconfitto e ora tutti osservavano la
scena, Alex si avvicinò al molliccio e quello prese a trasformarsi, dopo qualche
minuto con orrore di tutti, che erano paralizzati da quella vista, molti
cominciarono ad urlare, si appiattirono al massimo al muro, qualcuno svenne,
come aveva previsto Alex, il molliccio si era proprio trasformato in Lord
Voldemort.
Lupin e i due auror subito si allarmarono, anche se era un molliccio, ora
possedeva tutte le qualità che possedeva il vero Voldemort, quello subito
cominciò ad attaccare la ragazza.
Il molliccio creò una barriera impenetrabile da tutti attorno a lui e ad Alex,
nessun incantesimo sembrava scalfirla, poi puntò la bacchetta su Alex
pronunciando
-Imperio-
La ragazza venne colpita in pieno, si sentì leggera e felice, non possedeva più
il controllo delle sue azioni, stava bene così, ma non poteva lasciarsi andare,
doveva combatterlo, Voldemort era molto forte
-Mia piccola Lady Oscura vieni qui e porgimi il tuo braccio sinistro-
Alex si avvicinò al Lord, tutti la guardavano terrorizzati, i due auror che
prima cercavano di infrangere la barriera si fermarono di colpo e osservarono la
scena, Lupin era disperato, continuava a supplicarla di ritornare in sè.
Arrivata vicino al Signore Oscuro, le porse il braccio sinistro e quando lui
avvicinò la sua mano bianca al polso della ragazza, quella si trasse indietro
velocemente e puntò la bacchetta sul molliccio, i suoi occhi divennero glaciali,
esprimevano solo disprezzo ed erano vuoti, privi di sentimento, in quel momento
non provava nessun sentimento a parte la vendetta che voleva far subire a
Voldemort per sua madre, non ragionava più, non voleva ucciderlo di botto,
voleva gustarsi la vendetta così pronunciò con disprezzo
-Crucio!-
Voldemort si accasciò a terra, era in preda a convulsioni e urlava, quella voce
terrificante urlava, tutti osservavano allibiti la scena, dopo un minuto fece
terminare l'incantesimo e lo osservò sprezzante, la barriera era stata infranta
e lei stava già lasciando il campo di battaglia, tutti videro il Lord svenuto a
terra, fissavano la scena sbalorditi, poi però si riprese di colpo e puntò la
bacchetta su Alex, pronunciò quelle famose parole
-Avada Ked- ma fu interrotto dalla ragazza che lo disarmò e gli puntò la
bacchetta contro, stava lottando contro se stessa, una parte di lei avrebbe
voluto ucciderlo, ma poi ragionò e vide che in fondo quello non era il vero Lord
Voldemort, era solo un'imitazione molto simile, decise di schiantarlo con la
bacchetta e finire la storia lì.
Dopo averlo schiantato, uscì subito dall'aula e si diresse verso la torre di
astronomia dov'era solita stare quando aveva un problema e quando voleva stare
da sola.
Quando arrivò sulla torre trovò Neville che stava piangendo, vedendola arrivare
si asciugò le lacrime e le chiese
-Ti ha mandato Lupin a cercarmi?-
-No, sono uscita io dall'aula, ho appena affrontato il molliccio- rispose la
ragazza pensierosa sedendosi vicino a Neville, quest'ultimo sentendo la ragazza
molto vicina arrossì, poi però Alex ruppe il silenzio che si era venuto a
formare chiedendo
-Dev'essere stato brutto per te rivedere Bellatrix, dopo che ha ucciso i tuoi
genitori vero?-
-Si, ogni volta che vedo lei rivivo la morte dei miei genitori, quella donna mi
terrorizza, ma tu sei molto preoccupata, in cosa si è trasformata il molliccio
quando è venuto il tuo turno?-
-In Lord Voldemort in persona, ci mancava poco che mi marchiava- il ragazzo la
osservò allibito e chiese farfugliando
-I-in quel Lord V-Voldemort?-
-Quali altri Lord Voldemort conosci?-
-Ah già scusa, ma come mai la tua paura più grande è Lui?-
-Perchè com'è successo a te, lui ha ucciso mia madre sotto i miei occhi senza
che io potessi reagire, ha ucciso il mio ex ragazzo a cui tenevo molto, ho
sempre avuto terrore e disgusto per quell'uomo, se così si può chiamare- rispose
la ragazza guardando fuori dalla finestra.
-Ha ucciso tua madre? e perchè tuo padre sta ancora dalla sua parte? oh scusa
Alex, non v-volevo insinuare che t-tuo padre è un m-mangiamorte, perdonami-
-Non farti problemi, sappiamo tutti perfettamente quello che lui è, solo che
nessuno ne ha le prove, comunque non posso proprio risponderti a quella domanda-
-Oh non fa niente, so benissimo che non sono fatti miei- affermò Neville
imbarazzato.
-No, non è per quello, è perchè neanche io conosco il motivo-
-Posso farti una domanda?- chiese Neville timido.
-Falla, però non posso assicurarti che ti risponderò-
-C'era anche tuo padre quando i miei genitori sono stati torturati e uccisi?- la
ragazza si irrigidì ma rispose calma
-C'ero anche io, benchè ero ancora una bambina piccola, volevano farmi subito
abituare alla vista della morte e mi hanno portata con loro, intendo i
mangiamorte-
-Q-quindi tu hai visto tutto quello che hanno fatto ai miei genitori?-
-Purtroppo si, Neville-
Neville scoppiò in un pianto liberatorio, faceva molta tenerezza, Alex lo
abbracciò stretto e gli disse
-Prima o poi riusciremo a vendicarci di tutto quello che abbiamo subito, bisogna
solo avere pazienza-
"Però quanta pazienza ci vuole? sto aspettando da otto anni la mia vendetta, con
l'aiuto di Harry riuscirò a far cessare tutto questo orrore" pensò Alex.
-Io voglio uccidere Bellatrix Lestrange- affermò il ragazzo freddamente.
-Quanto ti capisco!-
Quando suonò la campanella i due decisero di andare in sala grande per mangiare,
si divisero per andare ognuno ai propri tavoli, Alex si sedette accanto a Blaise
e Draco, stava mangiucchiando in silenzio quando................................
bello questo cap? continuate a leggere e spero di
incuriosirvi!!!!!!!! recensite!!!!!!!!
x carlotta: ti ringrazio molto x le tue recensioni, mi fa molto piacere che ti
piace così tanto che controlli sempre se ho scritto un nuovo capitolo!!!!! hai
ragione, l'importante è che la mia storia piaccia, solo che se non ricevo
recensioni penso che non vi piaccia la mia fic!!!! spero molto che anche questo
capitolo ti sia piaciuto!!!!!! un bacione.
x herm86: ringrazio anche te x le tue recensioni, sono stra-contenta che
apprezzi la mia fic e spero che la continuerai a leggere fino alla fine. Un
baci8.